STUDIO LEGALE Avv. Massimo Camaldo Via Velletri, 21 – 00198 Roma Tel. 06.85.47.092 Fax 06. 85.80.00.80 E-Mail: avvmassimocamaldo@gmail.com Racc. A/R Al Corriere della Sera. Anticipata via e-mail a OGGETTO: Richiesta d’immediata smentita e rettifica dell’articolo pubblicato sul Corriere della Sera di Roma il 1° ottobre 2014 dal titolo “Nomina illegittima Indagato dirigente Mibact”, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 della Legge 8 febbraio 1948 n.47 In qualità di legale del dott. Roberto Rocca, in merito all’articolo pubblicato sul Corriere della Sera di Roma in data 1° ottobre 2014 dal titolo “Nomina illegittima Indagato dirigente Mibact”, a firma Fulvio Fiano, espongo quanto segue. Violando le basilari norme della deontologia giornalistica, del rispetto dell’obiettività e della verifica della fondatezza delle notizie, nell’articolo in questione si afferma, in sintesi, che il Dr. Rocca è indagato per abuso d’ufficio per la nomina del Direttore dell’ENIT, che è stato bocciato nel ruolo e che non avrebbe potuto firmare il contratto, che per tale ragione sono fermi 165 milioni di euro: tutte queste affermazioni, come anche altre espresse nell’articolo in oggetto, sono totalmente false, come si dimostrerà per tabulas nel seguito di questa nota. In primo luogo il dottor Rocca allo stato non è oggetto di alcuna inchiesta che lo riguardi direttamente, anzi per vicende legate a problematiche afferenti il suo ufficio al MIBACT, in considerazione delle gravissime criticità riscontrate negli atti relativi alla gestione della società Promuovitalia, ha trasmesso alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura presso la Corte dei Conti tutto il fascicolo per il seguito di competenza lo stesso giorno (30 gennaio 2014) in cui gli sono stati trasmessi gli atti. Nel merito: La nomina del dr. Andrea Babbi, quale direttore generale dell’ENIT, è avvenuta, su designazione del Consiglio di Amministrazione, con decreto del Ministro pro tempore (ai sensi degli artt. 9, comma 9 lett. A) e 13, comma 1 dello Statuto dell’ENIT) del 14 settembre 2012, registrato dalla Corte dei Conti il 16 novembre 2012, notificato al sottoscritto dal Capo Dipartimento pro tempore in data 29 novembre 2012 per l’acquisizione agli atti. La procedura di approvazione del contratto è autonoma e successiva rispetto a quella di nomina del Direttore Generale dell’Enit, conclusa con la registrazione da parte della Corte dei Conti, come si è 1 ricordato, oltre 15 mesi prima dell’approvazione del contratto. In tale procedura di nomina il dott. Rocca non ha avuto alcun ruolo, come si evidenzia nel decreto del 14 settembre 2012, trasmesso con nota del 29 novembre 2012 dal Capo Dipartimento pro tempore, che aveva seguito personalmente con gli uffici di diretta collaborazione la vicenda della designazione e della nomina, su input del Ministro pro tempore, senza alcun intervento dell’Ufficio per le politiche del Turismo diretto dal sottoscritto. Successivamente, secondo quanto previsto dagli artt. 9, comma 9, lett. B e 13, comma 2 dello Statuto dell’ENIT, il contratto, che regola il rapporto di lavoro dell’ente con il Direttore Generale, dopo essere stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 28 novembre 2012, è stato trasmesso all’Amministrazione vigilante e al Ministero dell’economia e delle finanze per l’approvazione. Il MEF – Ragioneria Generale dello Stato - ha espresso favorevole avviso con nota 17532 del 6 marzo 2013, chiedendo di introdurre alcune modifiche connesse a specifiche disposizioni normative e che non comportavano un diverso onere finanziario a carico dell’ENIT. Essendo intervenute osservazioni su quanto contenuto nel contratto, l’ENIT è stato invitato dall’Amministrazione vigilante, con nota n.8671 del 28 marzo 2013, ad apportare le integrazioni richieste dal MEF – Ragioneria Generale dello Stato. Il dr. Rocca, che aveva seguito detta procedura come Direttore Generale dell’Ufficio per le politiche del turismo (fino al 12/6/2013), ha svolto per alcuni mesi un diverso incarico e ha poi ripreso tale procedura solo dal 22/10/2013, quale Dirigente Generale incaricato per il turismo del MIBACT. E’ stata quindi richiesta all’ENIT, visto il tempo trascorso, conferma dell’approvazione da parte del CDA del nuovo contratto con le modifiche richieste dal MEF – Ragioneria Generale dello Stato. L’ENIT con nota del 28 gennaio 2014 a firma del Presidente Celli confermava di avere approvato la nuova bozza di contratto di lavoro di diritto privato del dott. Andrea Babbi, modificato secondo le richieste del Ministero dell’economia e delle finanze “ il Consiglio di Amministrazione dell’Ente ha confermato l’approvazione del contratto di lavoro di diritto privato a tempo determinato del dr. Andrea Babbi” . E’ stato quindi predisposto il relativo decreto di approvazione del contratto, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, firmato in data 24 febbraio 2014 dal dr. Rocca e dal Ragioniere Generale dello Stato . Ovviamente, il contratto è invece firmato dal presidente dell’ENIT e dal dr. Andrea Babbi. Per quanto riguarda la posizione del dr. Rocca, già Dirigente Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Direttore generale dell’Ufficio delle politiche del turismo del Dipartimento degli affari regionali, il turismo e lo sport, in relazione ad una presunta incompetenza a gestire il settore del turismo, a parte l’ovvia considerazione dell’approvazione da parte della Corte dei Conti del DPCM del 20 novembre 2013 - registrato il 22 maggio 2014, reg. n.1, foglio n. 1817, con il 2 quale nelle more della riorganizzazione della struttura organizzativa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato conferito al dr. Rocca un incarico nell’ambito del quale è previsto che “Nell’esercizio delle funzioni di dirigente di I fascia, il dott. Roberto Rocca è incaricato di adottare le determinazioni e gli atti necessari ad assicurare la continuità della gestione amministrativa anche del personale, nonché l’esercizio dei compiti e delle funzioni già facenti capo al soppresso Ufficio per le politiche del turismo, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie individuate nel suddetto DPCM 21 ottobre 2013 e con le modalità previste nello stesso”, per dovere di cronaca si evidenzia che: A) l’art. 1, comma 2 della legge 24 giugno 2013, n. 71, di conversione del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, ha disposto il trasferimento delle funzioni in materia di turismo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al MIBAC e, mediante un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 21 ottobre 2013), il trasferimento delle risorse umane (un dirigente di prima fascia e 33 unità di personale non dirigenziale), strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui. B) Inoltre, l’art. 1, comma 6 della legge 71/2013 ha previsto che “Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è autorizzato ad adeguare la propria struttura organizzativa sulla base delle disposizioni di cui al comma 2”, ovvero l’aumento della dotazione organica, nuova riorganizzazione, struttura di bilancio, etc. C) Con nota a firma del Ministro pro tempore del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo del 22 ottobre 2013 n. 18308, a seguito dell’adozione del DPCM 21 ottobre 2013 il dr. Rocca “è stato incaricato nell’immediato e nelle more dell’adeguamento della struttura organizzativa di questo Ministero, ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 6 della citata legge n. 71/2013, di adottare le determinazioni e gli atti necessari ad assicurare la continuità della gestione amministrativa anche del personale, nonché l’esercizio dei compiti e delle funzioni già facenti capo al soppresso Ufficio per le politiche del turismo, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie individuate nel suddetto DPCM 21 ottobre 2013 e con le modalità previste nello stesso. D) Conseguentemente, con nota 22848 del 30 ottobre 2013 il Capo dell’ufficio di bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri comunicava che “di aver provveduto ad abilitare per la firma degli impegni di spesa e degli ordini di pagare sul sistema……..il dr Roberto Rocca, il quale potrà in relazione alla delega conferitagli dal Ministro Bray provvedere alla gestione delle risorse finanziarie relative alle politiche in materia di turismo, compresa la gestione dei residui passivi e perenti, a valere sui pertinenti capitoli del bilancio di questa Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui all’allegato elenco”. Pertanto, il dr. Rocca ha operato sui capitoli di bilan3 cio della Presidenza del Consiglio dei Ministri (impegni e pagamenti) nell’esercizio finanziario 2013. E) Con il citato DPCM del 20 novembre 2013 - registrato dalla Corte dei Conti il 22 maggio 2014, reg. n.1, foglio n. 1817, nelle more della riorganizzazione della struttura organizzativa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato conferito al sottoscritto un incarico nell’ambito del quale è previsto che “Nell’esercizio delle funzioni di dirigente di I fascia, il dott. Roberto Rocca è incaricato di adottare le determinazioni e gli atti necessari ad assicurare la continuità della gestione amministrativa anche del personale, nonché l’esercizio dei compiti e delle funzioni già facenti capo al soppresso Ufficio per le politiche del turismo, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie individuate nel suddetto DPCM 21 ottobre 2013 e con le modalità previste nello stesso”. F) Nelle premesse del DPCM 20 novembre 2013, come detto regolarmente registrato alla Corte dei Conti, a differenza di quanto affermato nell’articolo, viene indicato che “Vista la nota n. 18309 in data 22 ottobre 2013, con la quale il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, in considerazione della particolare complessità e della rilevanza strategica delle politiche in materia di turismo, rilevata la necessità e l’urgenza di garantire nell’immediato la continuità dell’azione nella medesima materia e di procedere, a tal fine, nel più breve tempo possibile al conferimento di un incarico di funzione dirigenziale di livello generale di consulenza studio e ricerca, ai sensi dell’art. 19, commi 4 e 10 del d.lgs 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm. ii, e quindi senza ricorrere alla procedura di interpello che comporterebbe un prolungamento dei tempi per il conferimento dell’incarico medesimo, impedendo di fatto l’ordinaria prosecuzione dell’attività in materia, ha formulato la motivata proposta di conferimento al dirigente di I fascia dr. Roberto Rocca, in considerazione delle attitudini, delle competenze professionali e delle capacità manageriali, organizzative e gestionali tali da garantire l’ottimale ed efficace svolgimento delle funzioni connesse all’incarico in argomento, come si evince dal curriculum vitae, dell’incarico di funzione dirigenziale di livello generale di consulenza, studio e ricerca ai sensi dell’art. 19, commi 4 e 10 del d.lgs 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm. ii, nell’ambito del Segretariato generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con decorrenza al 21 ottobre 2013 e durata fino al 20 ottobre 2016, fatti salvi gli effetti della revisione organizzativa e della attuazione della disciplina dell’art. 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 e successive modificazioni, in coerenza con il previgente analogo incarico”. G) A seguito dell’espressa previsione contenuta nell’art. 1, comma 6 della legge n. 71/2013, ovvero l’autorizzazione al Ministero dei beni e delle attività 4 culturali e del turismo di adeguare la propria struttura organizzativa a seguito del trasferimento al medesimo Ministero delle funzioni in materia di turismo e delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie, il MIBACT ha provveduto con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 18 novembre 2013 –registrato dalla Corte dei Conti il 4 febbraio 2014 a istituire la Direzione generale per le politiche del turismo “nelle more della definizione della procedura di riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”. H) Nel corso del 2014, pertanto, il dr. Rocca ha continuato a svolgere la corrente attività amministrativa, compresi la firma sugli atti dovuti al termine delle procedure, e la gestione del personale senza operare sui capitoli di bilancio del MIBACT. Per quanto riguarda l’asserita responsabilità a carico del mio assistito per il blocco dei circa 165 milioni di euro si precisa che tale fatto, certamente non imputabile al sottoscritto, è addirittura paradossale quanto falso nella sua esposizione all’interno dell’articolo. Infatti: a) come è noto, l’art. 1, comma 8 della legge n. 71/2013 stabilisce che “Le risorse finanziarie disponibili sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri individuate ai sensi del comma 5, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per la riassegnazione ai pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”; b) con nota n. 11252 UBBRRAC del 27 maggio 2014, l’Ufficio di bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri comunicava “di aver provveduto a versare all’entrata del bilancio dello Stato, sul capitolo n. 3680 – Entrate eventuali e diverse concernenti il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – art. 5 – Somme da riassegnare in base a specifiche disposizioni – il complessivo importo di euro 165.948.917,87; c) a tutt’oggi non si è a conoscenza dell’avvenuto versamento da parte del Ministero dell’economia e delle finanze della citata somma nei capitoli di bilancio e quindi nella disponibilità del MIBACT; d) si evidenzia infine che tale situazione, e cioè il grande lasso di tempo che sarebbe intercorso fino alla riassegnazione e alla reale disponibilità delle risorse in caso di passaggio delle funzioni e della struttura al MIBAC a causa delle normative vigenti era stata dal dr. Rocca prefigurata già in data 6 giugno 2013 in un appunto (prot. DAR 12975) inviato al Ministro pro tempore. Sembrerebbe inoltre superfluo smentire ancora una volta, l’assunto espresso 5 nell’articolo in merito all’assunzione di una nipote del dr. Rocca da parte dell’ex Direttore Generale Montera a Promuovitalia. Si ribadisce e si afferma ancora una volta, con ampia facoltà di prova, che nessun nipote del dr. Rocca ha mai lavorato a qualsiasi titolo presso Promuovitalia e che il fatto è stato già oggetto di denuncia- querela per falso, diffamazione e calunnia a mezzo stampa nei confronti di altro quotidiano. Soprattutto è gravissimo il fatto che il “giornalista”, venendo meno a una sorta di decalogo sancito dalla giurisprudenza in materia di sana informazione, non si sia preoccupato di trovare alcun riscontro oggettivo, né di intendere sino a che punto il diritto all’informazione, potesse surclassare la veridicità delle notizie e l’obiettività delle fonti. Anche le parole del Capo di Gabinetto inerenti i tempi della procedura di formalizzazione dell’incarico di Direttore Generale del Turismo, sono state riportate in maniera da dare l’impressione che le stesse avvalessero l’intero contenuto dell’articolo. Per tutte queste ragioni chiedo che, in ottemperanza alla legislazione in materia di stampa ex art. 8 della Legge 8 febbraio 1948 n. 47, si rettifichi l’articolo in questione con una smentita e una precisazione che possa avere lo stesso spazio e la stessa rilevanza dell’articolo originario, con un richiamo alla smentita anche nella prima pagina dell’edizione Romana del Corriere della Sera, che esprima in maniera chiara quanto segue: 1. Il dott. Rocca non è sottoposto ad alcun tipo di indagine. Al contrario, è proprio lui ad aver segnalato tutte le irregolarità presenti in atti, relativamente alla società Promuovitalia, con un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti nella stessa data – 30 gennaio 2014 – in cui gli è stata trasferita la documentazione. 2. Il contratto di funzione del dott. Rocca – che comprendeva tra gli obiettivi anche la gestione di tutto il settore turismo, ivi inclusa le risorse finanziarie fino al 31.12.2013 - è perfettamente regolare, tanto è vero che è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 22 maggio 2014. 3. Il dott. Rocca non ha svolto alcun ruolo nelle procedure di nomina del Direttore Generale dell’ENIT. Solo dopo la registrazione del decreto di nomina da parte della Corte dei Conti – avvenuta in data 16 novembre 2012 - è iniziata la procedura, dovuta per legge, di approvazione del contratto. Tale procedura ha seguito l’iter previsto dalla normativa vigente e, quindici mesi dopo, il dott. Rocca – in quanto atto finale – aveva il dovere di firmare il decreto di approvazione del contratto che è stato controfirmato dal Ministero dell’economia e delle finanze nella persona del Ragioniere Generale dello Stato. 6 4. Il dott. Rocca non ha mai avuto, né poteva avere, alcun ruolo nel trasferimento delle risorse finanziare dalla Presidenza del Consiglio al MIBACT in quanto le procedure, nel rispetto delle norme della contabilità di Stato, sono previste nella legge n. 71/2013. Il dott. Rocca ha invece provveduto, come da incarico ricevuto, nei mesi di novembre e dicembre 2013 a impegnare tutte le risorse disponibili (oltre 165 milioni di euro) per garantirne la conservazione e quindi il transito al MIBACT. 5. Diversamente da quanto riportato, il dott. Rocca non ha mai avuto un o una nipote assunto o che abbia lavorato a qualsiasi titolo presso la società Promuovitalia. Una mancata determinazione nel senso innanzi detto, fortificherebbe l'idea che l’articolo sia stato unicamente preordinato a screditare la reputazione, l'onorabilità e il decoro del dott. Roberto Rocca. In ogni caso, il mio assistito si riserva di responsabilizzare la condotta del giornalista e del Direttore Responsabile del quotidiano cui la presente è diretta, tanto in sede penale che in sede civile. Roma, 7 ottobre 2014 Avv. Massimo Camaldo 7