N. 12668? 1 Reg. Gen. Trib. N. 19826/11 NR. PM. (Mod. N. 4770/11 G.I.P. (Mod. 20) REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Tribunale Ordinario di Milano SEZIONE PENALE composto dai Sigg. Magistrati: D0tt.ssa ANNAMARIA GATTO Presidents est. D0tt.ssa MANUELA CANNAVALE Giudice est. Dottssa PAOLA PENDING Giudice est. ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella causa penale contro: DARIO, nato a Bagnolo di Po (R0) il 31/03/1955, libero, presente; domicilio eletto in Milano Via Natale Battaglia n. 34, presso il figlio Mirko; difeso di fiducia dall?avv. Nicola Avanzi, del foro di Verona, assente Gianluca Maris, del foro di Milano, presente anche il sostituzione del primo NICOLE, nata a Rimini libera, assente; domicilio eletto presso I?avv. Paolo Righi, con studio in Rimini Viale Tripoli n.17 difesa dall?avv. Paolo Righi,del foro di Rimini, presente dall?avv. Pasquale Pantano, del foro di Milano, presente EMILIO, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 24/06/1931, libero, assente; domicilio eletto presso l?avv. Alessandra Guarini, con studio in Milano Via Ciro Menotti n.6, difeso dall?avv. Alessandra Guarini, del foro di Biella, presente Sent. N. 9289/13 Del 19/07/2013 Data arresto Data eventuale scarcerazione DEPOSITATO IN CANCELLERIA 29/11/2013 ISTO Milano, iI IL SOST. PROC. GENERALE Estratto esecutivo a; a) Procura repubblica I3) Corpi Reato c) Modi I II Estratto a: a) b) Carceri Redatta Scheda il per comunicazione aII?Uf?cio Elettorale del Comune di estratto all?Ut??cio Campione Penale per forfeitizzazione Campione Penale Art Parti Civili: - Batilana Ambra, presente difesa dall?aw. Patrizia Bugnano, del foro di Torino, presente - Danese Chiara Andrea, presente difesa dall?avv. Stefano Castrale, del foro di Torino, presente - Fadil lmane, presente difesa dall?avv. Danila De Domenico, del foro di Milano, presente IMPUTATI (vedi allegati) IMPUTATI MINETTI Nicole, FEDE Emilio, MORA Dario inteso Lele 1. Del delitto previsto punito dagli artt? IIO, 8 cpv. art. 3 comma 2O nn. 5 ed 8 ed art. 4 nn. 5 7 Legge 20.2.1958 n. 75, per avere, mediante pii?i azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, in concorso Ira di loro, agendo congiuntamentc disgiuntamentc, indotto favorito l?attivita di prostituzione di giovani donne, di cui, allo stato, identi?cate: AGUIRRE Maylin, BARIZONTE Lisney intesa Lisa? BATTILANA Ambra. BISRARDI Iris, BONASIA Roberta, Francesca, DANESE Chiara, Dli VIVO Concetta intesa Imma? Dlr?, Eleonora. ESPINOZA Arisleida intesa Aris. FADIL lmane, Barbara, FERNANDEZ Camila, FERRERA Manuela, FERRERA Marianna, HCU Rai?l?aclla? GARCIA POLANCO Maria Lister intcsa ?Marystellc?, GONZALES PABLO Diana Altagracia. GUERRA Barbara, YUSHCHAK Marianne, LliONl Ludovica, LODDU Miriam. Florina, MOLENA Cinzia, MORALI Elena, NIGRO Roberta, SAMPAIO Visguerra Daniela intesa ?Samvis?, SILVA Lisandra, SORCINELLI Alessandra, SKORKINA Raissa, Elisa, VISAN Ioana intesa Annina, dietro pagamento di corrispettivo in denaro ed altra utilita, presso la residenza in Arcore di Silvio Berlusconi, ove venivano organizzate all?uopo apposite serate. in particolare le persone sopra indicate venivano informate sui corrispettivi le altre utilita economiche che avrebbero ricevuto a fronte della loro disponibilita sessuale, nonch? istruite sulle modalita comportamentali da assumere, sulla natura ?nalita delle serate, con particolare riferimento alle tre fasi in cui erano articolate: una prima fase che prevedeva una cena una seconda fase de?nita ?bunga bunga", Che si svolgeva all?intemo di un locale adibito a discoteca, dove le partecipanti si esibivano in mascheramenti, spogliarelli balletti erotici, toccandosi reciprocamente ovvero toccando facendosi toccare nelle parti intime da Silvio Berlusconi una terza fase, a ?ne serata, consistita nella scelta, da parte di Silvio Berlusconi, di una pit} ragazze con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi, presone alle quali venivano erogate somme di denaro ed aitre utilita ulteriori rispetto a quelle consegnate alle altre partecipanti. MINETTI Nicole altresi intermediava la sistematica erogazione di corrispettivi, per l?attivita di prostituzione svolta, consistiti nella concessione in comodato d?uso a Toti Elisa, Berardi Iris, Garcia Polanco Maria Ester intesa ?Marystelle?, Espinoza Arisleida intesa Aris, Guerra Barbara, Visan loana intesa Annina, De Vivo Concetta intesa lmma, De Vivo Eleonora, di alcune abitazioni, ubicate a ?Milano Due?, via Olgettina numero 65, nonch? in contributi economici in favors di Berardi iris, De Vivo Concetta intesa ?Imma?, Espinoza Arisleida intesa Aria, Faggioli Barbara, Garcia Polanco Maria Ester intesa ?Marystelle?, Loddo Miriam, Sorcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney intesa Lisa, corrisposti, previo assenso di Silvio Berlusconi, per il tramite del suo ?duciario Spinelli Giuseppe; organizzava inoltre, in alcune occasioni, l?accompagnamento da Milano ad Arcore di alcune delle partecipanti alle serate, mettendo a disposizione le proprie autovetture. Fade Emilio altresi I . - 5i adoperava, anche congiuntamcnte con Mora Dario inteso ?Lela?, per la indmduaznonf: delle giovani donne disposte a prostituirsi presso la residenza in Arcore di Silvio Berluscom, informandosi personalmente sulle caratteristiche ?siche delle ragazze disponibili e, in minni Casi, valutando di persona, preventivamenle, la rispondenza dei requisiti estetlci; organizzava inoltre, in alcune occasioni, l'accompagnamento da Milano ad Arcare di aicune delle panccipanti alle scratc, mettendo a diSposizione Ie proprie autovetture, mducendo favorendo l?anivita di prostituzione in particolare di: ?Ambra *Robcrla aChiara 'Imane FADIL, 'Daniela SAMPAIO VISIGUERA intesa Samvis Mora Dario inteso Lele altresi individuava seIezionava, anche congiuntamente con Fede Emilio, giovani donne disposte a prostituirsi presso la residenza in Arcore di Silvio Berlusconi, individuandole anche tra Ie ragazze legate per motivi professionali alla agenzia operante nel mondo dello spettacolo dal medesimo gestita; organizzava inoItre, in alcune occasioni, l?accompagnamento da Milano ad Arcore di alcune delle partecipanti alle serate, mettendo a disposizione le proprie autovetture, inducendo favorendo l?attivita di prostituzione in panicolare di: -Ambra -Roberta ~Francesca ?Chiara -Florina -Lisandra SILVA RODRIGUEZ ?Camila Sousa Con l?aggravante di avere agito ai danni di pit: persona, nonch?, per Mora Dario con la aggravante di aver agito in danno di giovani donne a lui legate da rapporti professionali, tra le quali: - Cipriani Altorio Francesca; 0 De Vivo Concetta intesa ?lmma?; - De Vivo EIeonora; Fadil lman; Faggioli Barbara; Ferrcra Manuela; - Ferrera Marianna; - Guerra Barbara; Sampaio Visguera Daniela intesa ?Samvis?; - Silva Rodriguez Lisandra; - Skorkina Raissa intesa ?Raiss? In Milano ed altrove dall?inizio dell?anno 2009 ?no al gennaio 2011. Dci delitto previslo punito dagli artt. 8 cpv. HO. 600 bis comma 1? per averc? mediante le condotte descritte neLcapo Che precede, con pit; azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi divcrsi, in concorso tra di loro, agenda congiuntamente disgiuntamente, indotto favorito l?attivit? di prostituzionc svolta dalla minorc EL MAHROUG KARIMA, la qualc compivu atti sessuali con Silvio Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro ed altrc utilit?, presso la residenza in Arcore neHe date del l4 febbraio, 20 febbraio, 2 febbraio, 27 febbraio. 28 fehbraio, 9 marzo. 4 aprile. 5 aprile, 24 aprilc, 25 aprile, 26 aprile, 2 maggio 2010. In panicoiarc la minorc panccipava allc serate all'uopo organizmte articolate in fasi: una prima fase che prevedeva una cena una seconda fase de?nita "bunga bunga che 3i svolgeva all?intemo di un loca e adibito a discoteca, dove 1e partecipanti si esibivano in mascheramenti, spogliareHi balletti erotici, toccandosi reciprocamente owero toccando facendosi toccare neIle parti intime da Silvio Berlusconi una terza fase, a ?ne serata, consistita nella scelta, da parte di Silvio Berlusconi, di una 0 pin ragazze con cui intrattenersi per la notte in rapporti intimi, presone alle quali venivano erogate somme di denaro ed altre utilitz?i ulteriori rispetto a quelle consegnate aHe altre partecipanti. 1n Milano 6 altrove, dal scttembre 2009 ?ne a maggio 2010. MOTIVI DELLA DECISIONE Svolgimento del processo. Con decreto in data 3.10.2011 Fede Emilio, Minetti Nicole Mora Dario venivano rinviati a giudizio innanzi a questo Tribunale per rispondere dei reati meglio precisati in epigrafe. Il procedimento si dipanava attraverso numerose udienze, in ciascuna delle quali si svolgeva l?attivita istruttoria indicata nella seguente tabella. Si precisa che tutti i verbali delle dichiarazioni rese dai testi neHa fase delle indagini preliminari, nell'ambito del processo connesso in sede di indagini difensive sono stati acquisti sull'accordo delle parti, che in riferimento alle note SCO il consenso si formato unicamente in relazione alle parti meramente descrittive dell'esito delle operazioni svolte. UDIENZA SVO LTA 21 novembre Verifica della regolare costituzione delle parti. 2011 Ordinanza con la quale si dispone l?integrazione del contraddittorio nei confronti di tutte le Persone Offese. 20 gennaio 2012 Veri?ca della regolare costituzione delle parti. Costituzione delle Parti Civili: Guerra Barbara Berardi Iris (nei soli confronti dell?imputata Minetti). Proposizione dell?istanza di esclusione delle PC Battilana, Danese, Fadil, Guerra, Berardi; pronuncia dell?ordinanza con la quale si rigetta la richiesta. Proposizione delle questioni preliminari. 17 febbraio 2012 Emissione dell?ordinanza con la quale si rigettano le questioni preliminari. Dichiarazione di apertura del dibattimento. Definizione del calendario delle udienze. 2 marzo 2012 Richieste di prove. 30 marzo 2012 Richieste di prove (replica delle difese sulle produzioni documentali delle altre Parti) 13 aprile 2012 Ammissione delle prove (lettura dell?ordinanza relativa). Proposizione dell?istanza con la quale il RM. chiede di essere autorizzato a depositare gli atti relativi all?attivita integrativa di indagine effettuata ex art. 430 c.p.p. Esame del teste del P.M. Marco Ciacci Esame del teste del P.M. Damiani Paola 27 aprile 2012 Emissione dell?ordinanza con la quale, relativamente alla richiesta formulata dal P.M. alla precedente udienza, si dispone l?acquisizione delle segnalazioni dell?UIF della Banca d?Italia n. n. si autorizza l?integrazione del capitolato di prova rispetto ai testi De Vivo Concetta De Vivo Eleonora, con riserva di ammissione del teste De Vivo Enzo. Esame del teste del P.M. Pavone Pierfrancesco. Esame del teste del P.M. Sorbo Luigi. Esame del teste del P.M. Martegani Gabriele. Conferimento di incarico peritale per la trascrizione di intercettazioni telefoniche. Esame del teste del RM. Venturini Ascenzo. 4 maggio 2012 Esame del teste del P.M. Randazzo Grazia. Esame del teste del P.M. Pennuto Sergio Giuseppe. Acquisizione del verbale di Sommarie Informazioni Testimoniali rese da Pennuto Sergio Giuseppe. Esame del teste del P.M. Saivoni Marco (P.M. produce documentazione) Esame del teste del P.M. Albanese Vito (con il consenso delle parti si acquisisce l?annotazione di servizio del 9/7/2010 a firma Albanese). Esame del teste del P.M. Villa Giuseppe (su accordo delle parti si acquisisce il verbale delle operazioni su materiale informatico 24/1/11 trasmissione hard disk 25/1/11). 11 maggio 2012 Esame del teste del P.M. Tumini Melania. Esame del teste del P.M. Vadala Maura. Esame del teste del P.M. Battara Valentina. Esame del teste del P.M. Pasquino Caterina. Esame del teste del P.M. Makdoum Maria. Esame del teste del P.M. Teatino Natascia. 15 giugno 2012 Esame del teste del P.M. Passaro Antonio. Esame del teste del P.M. (indagato di reato connesso) Salemi Daniele (il quale si avvale della facolta di non rispondere). Esame del teste del RM. (P.C.) Battilana Ambra. Esame del teste del P.M. (P.C.) Fadil Imane. Acquisizione degli atti relativi all?attivita integrativa d?indagine svolta dal P.M. ex art. 430 c.p.p. 22 giugno 2012 Prosecuzione dell?esame del teste del P.M. (P.C.) Fadil Imane. Esame del teste del P.M. (P.C.) Danese Chiara Andrea. 6 luglio 2012 Prosecuzione dell?esame del teste del RM. (P.C.) Danese Chiara Andrea. Esame del teste del P.M. Facchineri Serena. Esame del teste del RM. Iriarte Osorio Diana Maria (richiesta del P.M. di trasmissione al proprio uf?cio del verbale della deposizione). Esame del teste del P.M. Matacelo Pasquale. Esame del teste del P.M. Caroppo Stefano. Proposizione di questione relativa alla posizione processuale di Risso Luca. 20 luglio 2012 Emissione dell?ordinanza sulla questione relativa alla posizione processuale di Risso Luca. Esame del teste del P.M. Ottolina Alessandra Barbara. Esame del teste del P.M. Silvestri Vincenzo. Acquisizione dei verbali di Sommarie Informazioni Testimoniali rese da D?Antone Savino Luca (il 28.12.2010), Condorelli Riccardo (il 17.12.2010) Guglielmi Antonio (il 20.12.2010). 28 settembre 2012 Esame del teste del P.M. Sorrentino Luigi. Esame del teste del PM. El Mahrough M?Hamed Acquisizione dei verbali delle dichiarazioni rese da Zahra Yazini il 30.9.2010 nei locali della stazione C.C. di Letojanni. Acquisizione dei verbali delle testimonianze rese da M.R. Rossi L. Ronzulli nell?ambito del procedimento connesso, pendente innanzi alla IV Sez. Penale. 12 ottobre 2012 Spontanee dichiarazioni di Mora Dario. Esame del teste del P.M. Luca Risso. Esame del teste del P.M. Fabbri Marcello. Esame del teste del P.M. Gandini Stefano. Acquisizione del verbale di Sommarie Informazioni Testimoniali rese da Renga Salvatore. Esame del teste del P.M. Samarati Massimo Acquisizione dei verbali delle dichiarazioni rese dei testi Zangari, Grasso L0 Presti. Esame del teste del P.M. Zangari Claudio. Esame del teste del P.M. Grasso Giovanni. Esame del teste del RM. Lo Presti Antonino. 9 novembre 2012 Esame del teste del P.M. Toti Elisa. Esame del teste del RM. Espinosa Aris Leida. Esame del teste del P.M. Visan Ioana. Esame del teste del P.M. Garcia Polanco Maria Esther. Esame del teste del P.M. De Vivo Eleonora. 23 novembre 2012 Esame del teste del P.M. Cipriani D?Altorio Francesca. Esame del teste del P.M. Sorcinelli Alessandra. Esame del teste del P.M. De Vivo Concetta. Esame del teste del P.M. Faggioli Barbara. Esame del teste del P.M. Santanch? Garnero Daniela. 14 dicembre 2012 Acquisizione dei verbali delle testimonianze rese nel procedimento connesso da Garrisi Raffaele, Miceli Alessandro, Ri?ci Natale, Spinelli Giuseppe, Da Conceicao Dos Santos Oliveira Michelle. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Fadil) Fadil Fatima Ezzahra. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Danese) Gambino Giuseppa. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Danese) Danese Debora. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Danese) Palumbo Antonio Esame del teste (introdotto dalla parte civile Danese) Genati Nicola. Acquisizione del verbale di testimonianza dell?Ispettore Latella del verbale di testimonianza consulenza dell?Ing. Alati, resi nel procedimento COHHESSO. 11 gennaio 2013 Esame del teste (introdotto dalla parte civile Battilana) Gutierrez Corazon. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Battilana) Bo Giuseppe. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Battilana) Marengo Davide. Esame del teste (introdotto dalla parte civile Battilana) Bosio Andrea. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell'imputata Minetti) Durante Michele Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Mariani Danilo. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Losi Simonetta. 25 gennaio 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell'imputata Minetti) Zangrillo Alberto. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Brunamonti Lorenzo. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Di Boni Dafni. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Pezzotti Alfredo. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Brumana Giuseppe. 8 febbraio 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Cerioli Renato. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Battaglia Antonino. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Pontillo Luigi. Acquisizione del verbale della testimonianza resa da Carfagna Maria Rosaria nel procedimento connesso. Acquisizione del verbale di Sommarie Informazioni Testimoniali rese da Canalis Elisabetta. 22 febbraio 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) D?Urso Maria Carmela. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Rossella Carlo. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Barizonte Lisney. 1 marzo 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Ferrera Manuela. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Ferrera Marianna. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Altagracia Gonzales Pablo Diana. 15 marzo 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Skorkina Raissa. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Yespica Aime Aida Maria. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Trevaini Silvia. Acquisizione del verbale della testimonianza resa da Rodriguez Belen nel procedimento connesso. 22 marzo 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Amarghioale Ioana. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Rigato Giovanna. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Morali Elena (Lettura della relazione di servizio redatta dai Carabinieri di Bergamo Bassa richiesta del P.M. di trasmissione al proprio ufficio del suddetto atto del verbale di udienza). Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Apicella Mariano. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minetti) Bonasia Roberta. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Leto Francesco. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Barolo Elena. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Grechi Gabriella. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Ceravolo Corrado. 5 aprile 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa degli imputati Fede, Minetti Mora) Puricelli Giorgio. Esame del teste (introdotto dalla clifesa dell?imputato Fede) Pedron Eleonora. Acquisizione del verbale della testimonianza resa da Cinzia Molena nel procedimento connesso, del verbale delle dichiarazioni rese da Roberta Nigro ex art. 391bis 12 aprile 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputata Minettl) Damiani Paola. 19 aprile 2013 Revoca costituzione di parte civile di Guerra Barbara. Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Amorosi LeoneHo Acquisizione delle relazioni SCO. Esame del teste (introdotto?dalla difesa dell?imputato Fede) Toscano Cosimo (produzione della trascrizione di conversazione tra Toscano Fede). Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Alessandri Lore nza. 10 maggio 2013 Esame del teste (introdotto dalla difesa dell?imputato Fede) Mirigliani Eugenia. Emissione dell?ordinanza con cui si dispone l?assunzione deile testimonianze di Guerra Barbara Santimone Nicola ai sensi dell?art. 507 c.p.p. Esame del teste (sentito ex art. 507 Santimone Nicola. Esame del teste (sentito ex art. 507 Guerra Barbara. Emissione dell?ordinanza con cui si dispone l?assunzione della testimonianza di Ghanaymi Saed ai sensi dell?art. 507 c.p.p. 17 maggio 2013 Acquisizione del verbale deile dichiarazioni rese da Zorzetto Marco delle note SCO. Esame del teste (sentito ex art. 507 Ghanaymi Saed. Esame del teste (sentito ex art. 507 El Mahrough Karima. 24 maggio 2013 Prosecuzione dell?esame del teste (sentito ex art. 507 El Mahrough Karima. Ordinanza di rigetto dell?eccezione di nullita dell?esame reso dalla teste. Acquisizione della testimonianza resa dalla D.ssa Napoli nel procedimento connesso. Chiusu ra del dibattimento. 31 maggio 2013 Requisitoria del P.M. 7 giugno 2013 Acquisizione delle spontanee dichiarazioni dell?imputata Minetti Nicole. 6 Acquisizione degii ailegati aile spontanee dichiarazioni di Minetti Nicole. Acquisizione, ai sensi degli artt. 523, 507 dei verbali deile dichiarazioni rese da Emilio Fede nei procedimento connesso. Conciusioni della Parte Civiie Battilana Ambra. Conciusioni della Parte Civiie Danese Chiara. 14 giugno 2013 Conclusioni della Parte Civiie Fadil Imane. 21 giugno 2013 Revoca deiia costituzione di Parte Civile di Berardi Iris. Richiesta deila difesa di Fede di acquisire Ie dichiarazioni rese da GIOVINE PAOLO. Provvedimento di rigetto deli?istanza. Conciusioni della difesa di Fede Emilio. 28 giugno 2013 Spontanee dichiarazioni di Mora Dario. Conclusioni della difesa di Mora Dario. 5 luglio 2013 Conclusioni della difesa di Nicole Minetti. 19 luglio 2013 Decisione CONCLUSIONI DELLE PARTI II Pubblico Ministero chiedeva Ia declaratoria della penale responsabilita degli imputati e, riconosciuta la continuazione tra i reati ritenuto piL?J grave il reato di cui al capo 2), la conseguente condanna alla pena di 7 reclusione ed 35.000,00 di all?applicazione delle sanzioni accessorie di cui agli artt. 29 600 septies anni di multa per ciascuno, oltre L?Avvocato Bugnano Patrizia, nell?interesse della parte civile costituita Battilana Ambra, depositava conclusioni scritte nota spese; L?Avvocato Castrale Stefano, nell?interesse della parte civile costituita Danese Chiara, depositava conclusioni scritte nota spese; L?Avvocato De Domenico Danila, nell?interesse della parte civile costituita Fadil Imane, depositava conclusioni scritte nota spese; L?Avvocato Guarini Alessandra, nell?interesse dell?imputato Fede Emilio, chiedeva pronunciarsi sentenza di assoluzione ai sensi dell?art. 530, comma 1 c.p.p. perch? il fatto non sussiste 0 non costituisce reato, in subordine, per non aver commesso i fatti, in ulteriore subordine, ai sensi dell?art. 530 comma 2 in via di ulteriore ed estremo subordine chiedeva, riconosciute Ie attenuanti generiche, Ia condanna al minimo edittale di pena, con esclusione delle provvisionali la concessione dei benefici di legge; - L?Avvocato Avanzi Nicola, nell'interesse di Mora Dario, interloquiva sulla posizione del suo assistito affidando le richieste conclusive al codifensore - L?avvocato Maris Gianluca, nell?interesse di Mora Dario, chiedeva pronunciarsi sentenza di assoluzione perch? il fatto non sussiste perch? non costituisce reato; in subordine sollevava l?eccezione di illegittimita costituzionale della norma contestata per violazione degli artt. 25, comma 2, 27 Cost; in estremo subordine chiedeva derubricarsi il reato in tentativo; in relazione al reato di cui al capo 2) chiedeva derubricarsi il reato in quello di favoreggiamento personale e, concesse le attenuanti generiche nella massima estensione, la condanna al minimo edittale di pena ed il riconoscimento della continuazione con i fatti di bancarotta per cui sono gia intervenute sentenze irrevocabili di condanna; Gli Avvocati Righi Paolo Pantano Pasquale, nell?interesse dell?imputata Minetti Nicole, in relazione ad entrambi i capi di imputazione chiedevano pronunciarsi sentenza di assoluzione perch? il fatto non sussiste 0 per non aver commesso il fatto Le questioni sollevate dalle difese. Prima di affrontare il merito della vicenda oggetto del presente giudizio occorre esaminare le questioni sollevate dai difensori degli imputati nel corso della discussione. a) Eccezione di incompetenza territoriale. La prima questione da esaminare quella di incompetenza territoriale posto che l'eventuale accoglimento avrebbe comportato la trasmissione degli atti ad altro ufficio esonerando il collegio dall'affrontare decidere le altre. Occorre ricordare che l'eccezione di incompetenza territoriale era stata gia sollevata nella fase disciplinata dall'art. 491 c.p.p. respinta con ordinanza data a verbale di udienza. L'ordinanza cosi motivava: ?(Le difese) rilevano, in particolare, la ricorrenza, ne/ caso di specie, di un?ipotesi di connessione ex art. 12 comma I lett. b) c.p.p. tra i reati di cui ai capi 1) 2) dell?imputazione, ritenuto pit) grave il reato di cui a/ capo 2), individuano la competenza territoria/e ai sensi dell?art. 16 c. p. p. in favore de/ Tribuna/e di Messina, ovvero, in subordine, di queI/o di Monza. Messina, in quanto in tale luogo avrebbe avuto inizio l?attivita induttiva contestata agli imputati (in particolare Fede Emilio), precisamente in occasione del concorso di bellezza ?una ragazza per i/ cinema?, svoltosi a Sant?A/essio Siculo ne/ settembre 2009. Monza, in quanto ad Arcore sarebbe avvenuta Ia consumazione dei rapporti sessua/i a pagamento, precisamente, ivi l?opera di persuasione, convincimento, determinazione ascritta agli imputati, avrebbe avuto efficacia causale rafforzativa. Cio premesso, occorre innanzitutto chiarire qua/e sia l?ambito d?indagine entro il qua/e i/ giudice del dibattimento chiamato a va/utare tale tipo di eccezione. Secondo i/ consolidato indirizzo della Suprema Corte, allorch? tra le questioni preliminari avanzate nella fase delimitata dall?art. 491 c. p. p. 5/ discuta anche della competenza per territorio, la facolta del giudice de/ dibattimento di riconoscere la propria incompetenza limitata a/ caso in cui la stessa sia rilevabile dalla formulazione del capo d?imputazione, non potendosi anticipare alcun giudizio di merito, che trova la propria sede naturale nella sentenza che definisce i/ grado del processo. Sotto tale profilo, si e? affermato che i/ legislatore ?inserendo la trattazione decisione de/le relative prob/ematiche tra le questioni preliminari, ha chiaramente inteso vincolare le statuizioni su/ punto al/o stato deg/i atti, precludendo qua/siasi previa istruzione od allegazione di prove a sostegno della proposta eccezione? (Cass. Sez. I 5230/95). Ne discende che l?ambito di va/utazione riconosciuto al giudice del dibattimento pm ristretto rispetto a quel/o riservato a/ Giudice dell?Udienza Preliminare, che pur dovendo anch?eg/i decidere al/o stato deg/i atti, dispone 9 dell?intera documentazione contenuta nel fascico/o delle indagini preliminari; in questa fase non puo pertanto incidere in alcun modo la decisione assunta sul punto dal giudice del/a fase precedente, decisione che come si visto - e? stata oggetto di ricorso innanzi a/la Corte di Cassazione. Sulla base dei suddetti principi, il Collegio chiamato, in questa sede, a va/utare Ia competenza per territorio de/ reato cosi come contestato a/ capo 2) dell?imputazione, ove la condotta, individuata mediante i/ richiamo a/ capo 1), consiste, per tutti gli imputati ?ne/l?aver informato le persone offese sui corrispettivi le altre utilita economic/7e che avrebbero ricevuto a fronte della loro disponibi/ita sessua/e?, nonch? di aver/e ?istruite su/le modalita comportamenta/i da assumere, sulla natura finalita delle serate, con particolare riferimento al/e tre fasi in cui erano articola te Agli imputati vengono altresi contestate ulteriori condotte, che a parere dei/a difesa radicherebbero la competenza da vanti ad altri Tribunali. Cio posto va osservato che i/ de/itto di induzione a/la prostituzione - anche minorile "si realizza nel luogo in cui viene posta in essere ogni attivita idonea a determinare, persuadere convincere i/ soggetto passivo, a concedere i/ proprio corpo per pratiche sessuali, ovvero idonea a rafforzare la risoluzione di prostituirsi non ancora consolidata?, a nu/la ri/evando, percio, i/ luogo di consumazione dei conseguenti rapporti di meretricio (Cass. 5838/85). Ebbene, sulla scorta de/la formulazione de/ capo d?imputazione, le condotte individuate dall?accusa si sarebbero realizzate in Milano, pertanto ivi deve radicarsi la competenza per territorio del Tribuna/e. L?unico elemento che, a dire dei difensori, potrebbe indurre l?interprete ad una diversa va/utazione, contenuto nel/a locuzione ?altrove?, aggiunta in ca/ce al capo d?imputazione. Tale riferimento, tuttavia, intrinsecamente generico, non consente di individuare in modo puntua/e un locus commissi delicti diverso dall?unico (?in Milano?) esp/icitamente indicato dall?accusa. II pubb/ico ministero, sul punto, ha precisato che ?altrove? sarebbero state commesse le sole condotte prodromiche ai reati contestati, che pertanto i/ 10 luogo di consumazione del/e stesse non puo incidere su/l?individuazione della competenza territoriale; tanto piL?J che si tratterebbe, a sua parere, di condotte penalmente irrilevanti. La difesa, come detto, si espressa in senso contrario. Al riguardo occorre rilevare come la qualificazione giuridica de/le condotte da ultimo esaminate, cosi come la loro ri/evanza penale, non possano formare oggetto di va/utazione in questa fase, posto che trattasi di questione di merito, la cui riso/uzione deve essere necessariamente rimandata a/la successiva fase istruttoria. Allo stesso modo non possibi/e individuare i/ luogo del commesso reato in base a/l?indicazione del tempus commissi delicti cosi come sostenuto dalla difesa. Su/ punto la stessa ha osservato che, ne/ decreto che dispone il giudizio, sono individuati due differenti momenti di inizio della consumazione dei reati, ed ha affermato che la differente col/ocazione tempera/e troverebbe unica giusti?cazione ne/ fatto che, dag/i atti, dalla stessa ricostruzione operata dall?accusa, il momento iniziale di consumazione de/ reato pit) grave coinciderebbe con l?incontro avvenuto tra Emilio Fede la minore El Mahroug, in occasione de/ concorso di bel/ezza svoltosi in Sant?A/essio Siculo in quel/e date. Ne/ capo d?imputazione viene indicato qua/e momento consumativo de/ reato di favoreggiamento ed induzione contestato a/ capo 1): ?inizio 2009 in Milano ed altrove?f, mentre la collocazione temporale de/ reato di cui al capo 2) e? individuata in ?settembre 2009 sempre in Milano ed altrove?. Orbene occorre ribadire che il col/egio, in questa fase, non conosce non puo conoscere g/i atti indicati dal/a difesa a sostegno della sua eccezione, n? puo valutare la quali?cazione giuridica la rilevanza penale di quanto si assume essere avvenuto in Sant?A/essio Sicu/o, posto che 'la decisione sul/a questione di incompetenza si deve fondare unicamente su/ capo di imputazione su quanto processualmente puo, al/o stato, essere noto a/ tribuna/e. Cio detto va evidenziato che nessun esp/icito riferimento ravvisabile nel capo d?imputazione a/le date de/ 3 7 settembre 2009, giornate in cui si 1] sarebbe svolta la manifestazione sopra indicata. Costituisce pertanto mera allegazione priva di qua/unque riscontro la prospettazione delle difese, le qua/i pretendono di ricavare il luogo del commesso reato da circostanze di tempo .3 cui gli atti presenti nel fascico/o del dibattimento - unico patrimonio conoscitivo utilizzabile dal Tribunale per le sue va/utazioni - non fanno a/cun riferimento a quanto asseritamente avvenuto in luoghi di competenza di Tribuna/i diversi da quello adito In sede di conclusioni Ie difese hanno reiterato I?eccezione chiedendo che il Tribunale dichiarasse Ia propria incompetenza territoriale trasmettendo gli atti al Tribunale di Messina ovvero a quello di Monza. In particolare si affermato che, nella specie, sarebbe territorialmente competente il Tribunale di Monza posto che sia I'induzione che i favoreggiamento della prostituzione minorile oggetto di contestazione sub capo 2) - reato pit?J grave che determina la competenza territoriale ai sensi dell'art. 16 c.p.p. - consumano, quindi, postulano il compimento dell'atto di prostituzione si nel Iuogo in cui si verifica il rapporto sessuale a pagamento. Nella specie il Iuogo indicato nella villa di Silvio Berlusconi sita in Arcore, comune compreso nel territorio del Tribunale di Monza. All'esito dell'istruttoria dibattimentale il Collegio ha acquisito tutti gli elementi che non erano, non potevano, essere noti nella fase degli atti preliminari ed alla Iuce delle risultanze dell'istruttoria dibattimentale ritiene ancora che I'eccezione vada respinta. Nel merito si osserva, in primo Iuogo, che Ia questione cosi come prima sinteticamente esposta non riguarda Ia posizione di Nicole Minetti che, per i motivi che di seguito si esporranno, deve essere mandata assolta dal pit: grave reato ex art. 600 bis co. 1 c.p. sicch? nei suoi confronti non si pongono problemi di competenza territoriale per connessione ai sensi dell'art. 16 Ancora nel merito va detto che I'assoluzione pronunciata, seppure ai sensi del secondo comma dell'art. 530 nei confronti di Emilio Fede in relazione alla induzione alla prostituzione della minore Karima rende nei fatti palese I'infondatezza dell'eccezione di incompetenza territoriale del Tribunale di 19 Milano in favore del Tribunale di Messina. L'unico ?atto? avvenuto nel territorio di quel Tribunale il concorso di bellezza svoltosi nel settembre 2009 a Sant'Alessio Siculo. Dall'istruttoria emerso che in quella occasione I'imputato ha conosciuto Karima El Mahroug, apprendendo che era minorenne, che ha palesato al pubblico che seguiva Ia manifestazione che I'aveva notata parlando, appunto, della sua minore eta oltre che della sua storia personale cosi come raccontata dalla giovane dell'impegno che assumeva di ?aiutarla?. AI vaglio dell'istruttoria dibattimentale tali accadimenti appaiono rilevanti al solo fine di provare Ia conoscenza in capo all'imputato della minore eta di Karima El Mahroug in relazione al reato di favoreggiamento a ascritto mentre non sono indicativi di un ?inizio di consumazione? in Sicilia del reato di induzione. Si vedra in seguito che altri sono i fatti - tutti accaduti a Milano - che avrebbero potuto giustificare I?affermazione di penale responsabilita di Emilio Fede anche in riferimento a questa contestazione, affermazione cui il Collegio ha ritenuto di non poter pervenire non reputando che, sul punto, fosse stata raggiunta Ia prova al di Ia di ogni ragionevole dubbio. Ne discende che gli accadimenti di cui si discute non valgono a radicare la competenza del Tribunale di Messina. Come si visto I'eccezione di incompetenza del Tribunale di Milano in favore di quello di Monza si fonda su altri presupposti che, pero, non sono condivisibili. Si detto che sia ii reato di induzione che quello di favoreggiamento postulano necessariamente Ia successiva consumazione dell'atto prostitutivo e, a sostegno, si sono citate sentenze che, tuttavia, non appaiono ?in termini? affrontando, I'una, (Cass. Sez. n. 42371/2007) i problema dell'individuazione del Iuogo di commissione del reato, sotto Ia specie del tentativo, in ipotesi di induzione commessa con il mezzo del telefono e, I'altra, (Cass. Sez. n. 42053/2011) Ia configurabilita del tentativo di favoreggiamento nel caso in cui due persone in vista di viaggi all'estero si erano scambiate informazioni su minori disponibili ad atti sessuali: in tale ultimo caso Ia Corte ha affermato che si puo ritenere integrato, quanto meno 13 ex art. 56 il reato di cui all'art. 600 bis co. 1 c.p. se ?le informazioni sono cosi puntuali mirate da facilitare gli incontri con i ragazzi?. Soprattutto dall'ultima sentenza citata emerge con evidenza che il ragionamento della Corte teso unicamente a tracciare il Iimite tra il penalmente illecito ed il penalmente indifferente ma non di certo ad affermare che, per la consumazione del reato di favoreggiamento della prostituzione, necessario che abbia Iuogo un rapporto sessuale a pagamento. Ed, anzi, Ia Corte ha sempre costantemente affermato un principio radicalmente opposto sostenendo, sin dagli anni successivi all'entrata in vigore della L. 75/1958 successivamente della L. 269/1988, che ?ai fini del/a con?gurabilita del reato di favoreggiamento del/a prostituzione non necessario che l'altrui meretricio sia effettivamente posto in essere, ma sufficiente che la condotta agevolatrice sia idonea a facilitare le condizioni affinche? l?a/trui prostituzione avvenga? (Cass. Sez. n. 8387/2008) e, tra Ie tante pronunce pit) risalenti, (Cass. Sez. n. 9182/76) ha ritenuto che reato deve ritenersi consumato quando i/ soggetto attivo ha posto in essere le condizioni fa vorevo/i per la realizzazione dell ?a/trui attivita di prostituzione, anche se l'attivita sessuale per circostanze accidentali non sia stata effettivamente compiuta? ovvero (Cass. Sez. n. 1000/70) che, in senso ancora pit?J generale ha affermato che ?per la sussistenza del reato di favoreggiamento del/?a/trui prostituzione non occorre che l?apporto del favoreggiatore debba comportare l?esercizio effettivo del/a prostituzione essendo sufficiente che si pongano in essere le condizioni perche? l?esercizio del/a prostituzione avvenga Ne discende che I'effettivo compimento dell'atto di prostituzione estraneo alla fattispecie non necessario per la consumazione del reato sicch? il fatto che, nel case in esame, I'attivita di prostituzione si sia concretamente svolta presso Ia residenza di Silvio Berlusconi in Arcore non rileva i fini della determinazione della competenza in capo al Tribunale nel cui territorio detta attivita stata esercitata. L'affermazione che precede, peraltro, trova conferma sempre 14 nell'insegnamento della Corte che ha piu volte ribadito che non si richiede che l'apporto causale del favoreggiatore all'esercizio della prostituzione sia un apporto indispensabile, quasi come una ?conditio sine qua non? non prevista dalla norma (Sez. 1233/1970, Sez. I 1579/1971, Sez. n. 12850/1978) che il reato di cui si tratta solo eventualmente abituale sicch?, ad integrarlo, non necessaria un'attivita di carattere continuativo bastando il compimento di un solo episodio (Sez. n. 9127/1973, Sez. n. 714/1980, Sez. n. 589/83, Sez. 5861/84, Sez. n. 33615/2002, Sez. IV n. 4842/2003, Sez. n. 17856/2009). Dall'istruttoria emerso con assoluta evidenza che l'attivita posta in essere dagli imputati che, alla luce dei principi sopra ricordati, integra compiutamente gli estremi del reato contestato si svolta in Milano sia in relazione alla minorenne (per quanto riguarda Fede Mora) che in riferimento alle altre donne (per quanto attiene anche a Minetti). Cio posto va detto che, ribadita la competenza del Tribunale di Milano non solo per il piu grave reato (favoreggiamento della prostituzione minorile) ma anche per quello di favoreggiamento della prostituzione previsto dalla L. 75/58, non puo trovare applicazione in riferimento alle altre ipotesi il criterio di determinazione della competenza territoriale invocato dalle difese. Anche in questo caso soccorre l'indirizzo della Corte che ha affermato che l'ipotesi di connessione ex art. 12 lettera b) c.p.p. - fondata quindi sull'astratta configurabilita del vincolo della continuazione ex art. 81 cpv. c.p. fra distinte fattispecie di reato puo determinare lo spostamento della competenza per territorio solo se riferibile ad una fattispecie monosoggettiva ovvero se l'episodio in continuazione riguardi tutti gli imputati. Diversamente il vincolo della continuazione produce i suoi effetti solo sul piano sostanziale ai fini della determinazione della pena. (Sez. IV n. 11963/2006, Sez. IV n. 10122/2006, Sez. I n. 37156/2004). Nel caso in esame non si verte in ipotesi monosoggettiva mentre, alla luce della decisione adottata, gli episodi in continuazione non riguardano tutti gli imputati ma unicamente Dario Mora che stato ritenuto responsabile anche del reato previsto dall'artc.p. (astrattamente idoneo a 15 determinare Ia competenza territoriale ai sensi dell'art. 16 c.p.p. in quanto di pari gravita rispetto al reato previsto dall'artche, ove si accogliesse la tesi difensiva, richiederebbe per la sua consumazione il compimento dell'atto di prostituzione avvenuto ad Arcore. Peraltro il principio della perpetuatio jurisdictionis impone che, una volta radicata la competenza in attuazione delle regole di diritto, le vicende processuali successive ivi compresi i provvedimenti conclusivi adottati sul merito dal giudicante non abbiano rilevanza ai fini della competenza per territorio restando, quindi, inalterato il potere decisorio del giudice cui stata devoluta la cognizione della vicenda. Ne discende che, anche in relazione alla posizione di Dario Mora se pure si accedesse alla tesi che richiede per la consumazione del reato di induzione alla prostituzione minorile il compimento dell'atto di prostituzione non si potrebbe comunque ritenere la competenza del Tribunale di Monza in virtl?J del fatto che l'attivita di prostituzione stata esercitata presso la dimora di Silvio Berlusconi in Arcore. Alla luce di quanto sin qui detto va respinta l'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa. b) Eccezione di nullita dell'awiso ex art. 415 bis c.p.p. per omesso deposito in forma integrale degli atti. Il difensore di Emilio Fede ha reiterato l?eccezione di nullita dell'awiso ex art. 415 bis c.p.p. gia sollevata nella fase degli atti preliminari e, poi, ripresa dai difensori di Nicole Minetti nel corso dell'assunzione della testimonianza di Karima El Mahroug, seppure sotto un diverso profilo. Su tali eccezioni il Collegio aveva provveduto, respingendole, con ordinanze date a verbale di udienza. I profili evidenziati dai difensori durante le conclusioni sono gli stessi che avevano fondato le eccezioni proposte in precedenza ed il Tribunale ritiene di poter richiamare le motivazioni delle predette ordinanze (cfr. verbali udienza 17.2.2012 24.5.2013). All'esito del dibattimento si ritiene di dover solo aggiungere che, fermo restando quanto gia osservato in punto di fatto di diritto in ordine alla 16 insussistenza di profili di nullita, nel corso dell'istruttoria non sono emersi n? le difese hanno evidenziato elementi di sorta idonei a far anche solo sospettare che, al di la delle generiche doglianze, il deposito di alcuni atti recanti ?omissis? abbia in qualche modo limitato od ostacolato il diritto di difesa. Solo per completezza, quindi, si segnala che la questione riguarda, in realta, unicamente piccole parti dei verbali di sommarie informazioni testimoniali rese da Karima El Mahroug. Tali parti, peraltro, sono relative ai nominativi di alcune persone che - insieme ad altre puntualmente indicate sarebbero state presenti nelle circostanze descritte: al dibattimento stata assunta la testimonianza di coloro i cui nominativi erano stati indicati nei predetti verbali nessun pregiudizio al diritto di difesa derivato dalla mancata assunzione di altri testi sulle stesse circostanze. c) Eccezione di nullita per violazione dell'art. 335 co. 3 bis La difesa di Emilio Fede ha rilevato che con provvedimento in data 7.9.2010 il P.M. aveva disposto, nell'ambito del procedimento n. 234702/2010 ignoti, l'iscrizione nel registro delle notizie di reato di persone che precisava essere indicate con nomi di fantasia in tal modo ?segretando? l'iscrizione a norma dell'art. 335 co. 3 bis Pur non contestando la segretazione, operata con provvedimento motivato in relazione alle esigenze attinenti all'attivita di indagine, il difensore ha evidenziato che il provvedimento di segretazione era stato revocato solo il 14.1.2011 quando, cioe, era ampiamente decorso il termine di tre mesi previsto dall'art. 335 co. 3 bis c.p.p. Dal mancato rispetto di tale termine sarebbe derivata una violazione del diritto di difesa e, quindi, una nullita ai sensi dell'art. 178 lettera c) c.p.p. cos?l come affermato da un indirizzo dottrinale che ritiene che l'omessa comunicazione nel termine previsto della iscrizione nel registro delle notizie di reato integri un'ipotesi di nullita che travolge tutti gli atti successivi al momento in cui il P.M. avrebbe dovuto dare detta comunicazione e, quindi, anche l'avviso ex art. 415 bis c.p.p. che non varrebbe a sanarla. La tardiva comunicazione, nella specie, avrebbe inciso sul diritto di difesa, ad 17 ll esempio, ritardandone l'attivazione ed il possibile compimento di attivita di indagine difensiva. In realta il sistema appare costruito diversamente posto che I'avviso di iscrizione nel registro delle notizie di reato dovuto solo se la parte ne faccia richiesta e, ?ad esclusione dei casi in cui si procede per i de/itti di cui all?art. 407 co. 2 lettera a) (ivi compreso ex nr. 7 bis il delitto di cui all'art. 600 bis primo comma c.p. oggetto gia dell'originaria iscrizione). Nel caso in cui la richiesta venga presentata il P.M. puo disporre Ia segretazione con le modalita stabilite dall'art. 335 co. 3 bis c.p.p. ma, allo spirare di tale termine, la comunicazione dovuta ovviamente - solo in risposta ad una richiesta gia formulata. Anche superando il chiaro dettato normativo, si dovrebbe ripetere quanto osservato in precedenza (questione della nullita dell?art. 415 bis sulla genericita della doglianza che non consente di valutare, soprattutto alla luce di quanto emerso al dibattimento, quale sia la Iimitazione/compressione del diritto di difesa che sarebbe derivato dal mancato rispetto del termine indicato dall?art. 335 co. 3 bis c.p.p. Si osserva, tuttavia, che il principio della tassativita delle nullita non consente di ?estendere? l'operativita di tale sanzione a qualsiasi irregolarita che, in ogni caso, I'unica sanzione processuale applicabile semmai, quella dell'inutilizzabilita stabilita dall'art. 407 co. 3 ma in riferimento agli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine stabilito dalla Iegge per la durata delle indagini preliminari prorogato. In tal senso, peraltro, si espressa la Corte (S.U. 21.6.200, S.U. 24/9/2009) affermando, in riferimento alla ritardata iscrizione nel registro delle notizie di reato, che ?l?eventuale violazione del dovere di tempestiva iscrizione non causa di nullita deg/i atti compiuti, non ipotizzabi/e in assenza di una espressa previsione di Iegge, in ossequio al principio di tassativita fissato dall'art. 177 del codice di rito?. II principio di diritto opera pacificamente anche in relazione alla violazione del disposto dell'art. 335 co. 3 bis c.p.p. non sanzionata dall'ordinamento con la nullita. Va aggiunto che le S.U. (cfr. sentenze sopra citate) sono state chiamate a 18 pronunciarsi anche sulla questione dell'ingiustificato ritardo della iscrizione nel registro delle notizie di reato della inutilizzabilita degli atti compiuti prima di quel momento che, pur ipotizzando eventuali profili di responsabilita P.M. l'iscrizione, hanno affermato che gli indebiti ritardi nell'iscrizione sia della disciplinare a carico del che abbia ingiustificatamente ritardato notizia di reato che del nome della persona cui lo stesso attribuito non comportano I'inutilizzabilita degli atti compiuti. Ne discende che l'eccezione infondata a va respinta. d) Eccezione di legittimita costituzionale. Il difensore di Dario Mora ha chiesto di sollevare questione di Iegittimita costituzionale della ?norma penale contestata per violazione dell?art. 25 co. 2 della Costituzione ove trovano riconoscimento i principi di determinatezza tassativita del reato?. La richiesta stata fatta propria anche dalle difese di Emilio Fede Nicole Minetti. In particolare si evidenziato che ?le disposizioni pena/i devono essere chiaramente formulate devono essere tali da consentire di distinguere tra la sfera del lecito quel/a dell 'illecito tale diritto costituziona/mente garantito soffre grave lesione a/Iorch? un concerto possa dilatarsi a dismisura possa dipendere da concezioni del/a morale dei costumi di vita in contrasto con la realta socia/e?. La questione era stata sottoposta alla Corte Costituzionale pochi anni dopo I'entrata in vigore della L. 75/58 dal Tribunale di Firenze che aveva ritenuto che ?I?incriminazione prevista dall?art. 3 n. 8 del/a legge (chiunque in qualsiasi modo favorisca sfrutti la prostituzione altrui) non fosse formulata con determinazione sufficientemente precisa, riducendosi - in definitiva al nome titolo del reato senza speci?cazione del contenuto? violando, cos?l gli artt. fondamenta/e garanzia del cittadino l?espressa previsione legislativa del 13 27 della Carta Costituzionale ?i qua/i postulano - come fatto costituente reato?. La Corte (sentenza 44/1964) aveva ritenuto manifestamente infondata la questione osservando, preliminarmente, che non era pertinente il richiamo operato nell'ordinanza agli artt. 13 27 della Costituzione che, invece, 19 l'eccezione nei termini formulati doveva essere esaminata in riferimento all'art. 25 della Carta Costituzionale. Il Giudice delle Leggi affermava: ?Particolari ragioni di tutela della dignita umana hanno indotto i/ legislatore ad abolire la regolamentazione del/a prostituzione II legislatore non si perc?) limitato a dare una nuova disciplina ma, preoccupato delle conseguenze dannose che possono derivarne, ha seguito anche un'altra direttiva che appare riprodotta nel titolo del/a legge in esame (lotta contro lo sfruttamento del/a prostituzione altrui). Ha emanato quindi nuove norme penali, atte a reprimere la diffusione di questo male sociale, prevedendo - ne/I'art. 3 varie ipotesi criminose, onde punire quel/e attivita che in qualsiasi modo vengono a ledere l?interesse che si intende tutelare. I concetti di agevolazione di sfruttamento della prostituzione altrui presentano una obiettivita ben definita, anche perch? acquisiti da tempo ne/ codice pena/e. Essi hanno un preciso ed inconfondibi/e significato, che non si presta ad equivoche interpretazioni. Allargare il raggio di applicazione del/e previsione legislativa fino a comprendere attivita che prima rimanevano impunite non significa svuotare di contenuto la norma, ma estenderla rafforzarla. la circostanza che sia stata usata una formula la qua/e, pur essendo di pit) ampio contenuto, risulti sinteticamente espressa, non costituisce un vizio del/a norma, ma un fatto norma/e in materia pena/e. Ed invero, tutti i comandi giuridici sono per loro natura di carattere genera/e ed astratto; ed ben noto che, nell?indicare i fatti tipici costituenti reato, la legga a vo/te fa una descrizione minuta di essi, ma spesso si limita a dare un?ampia nozione del fatto, senza scendere a particolari di esecuzione Spesso le norme penali si limitano ad una descrizione sommaria realizzando ne/ miglior modo possibile I'esigenza di una previsione tipica dei fatti costituenti reato La pronuncia della Corte, pur risalente, non appare ?datata? perch? svolge un ragionamento giuridico che, percorrendo ed utilizzando tutti i criteri che l?interprete chiamato ad adottare nell'applicazione della legge, individua il contenuto costituzionalmente conforme della norma sottoposta al Suo vaglio. Tale contenuto dato dal titolo della legge (Iotta contro Io sfruttamento della 2O prostituzione altrui) che individua chiaramente I'oggetto delle incriminazioni nell'interesse dello Stato a reprimere tutte quelle condotte che, intervenendo nel processo volitivo della donna (ma anche dell'uomo), ledono la sua Iibera determinazione di esercitare meno la prostituzione. Il contenuto, poi, dato dal riconoscimento dell'insindacabile scelta del Iegislatore di prevedere fattispecie di reati a forma Iibera ove, pur potendo essere molteplici le attivita rientranti sotto la generica formulazione, le stesso trovano comunque un Iimite nell'idoneita astrattamente concretamente considerata a ledere I'interesse tutelato. Spetta all'interprete compiere tale valutazione. E, difatti, la sentenza della Corte si chiude con un'osservazione ("bisogna ri/evare che queste nuove ?gure, sottoposte a/ vaglio del/a giurisprudenza, sono state ef?cacemente determinate nei loro contorni limiti?) che riconosce il ruolo dell'interprete cui non compete certo Ia ?creazione? del precetto, ma la precisazione in concreto del suo contenuto nel rispetto dei principi di determinatezza tassativita. La giurisprudenza si mossa nel solco tracciato dalla Corte Costituzionale determinando ?contorni limiti" delle fattispecie. Quanto al reato di induzione alla prostituzione si detto che Io stesso si realizza quando sia stata posta in essere un'attivita diretta a superare le resistenze di ordine morale che trattengono Ia donna dal prostituirsi, ovvero quando l'agente agisca per rafforzare un suo iniziale proposito in tal senso oppure ancora faccia rinascere questo proposito dopo che era cessato, che non necessario che la condotta si manifesti con violenza minaccia (posto che in tal caso sarebbero configurabili Ie ipotesi aggravate previste dall'art. 4 co. 1 nr. 1 dall'art. 600 sexies comma 3 n? che il soggetto passivo sia una persona non iniziata 0 non dedita alla vendita del proprio corpo (cosi conformi da Sez. n. 6191/84, Sez. I. n. 7947/86 sino a Sez. n. 11835/2008 Sez. I n. 24806/2010). In tema di induzione alla prostituzione minorile, fermi restando i principi sopra enunciati, si precisato che integra il reato qualsiasi condotta idonea ad influire sul processo volitivo della vittima, determinandola a compiere atti sessuali sia con il reo che con altri, in cambio di denaro 0d altra utilita (Sez. n. 4235/2011) che la 71 .- semplice dazione di denaro suf?ciente a persuadere un minore a consentire agli atti sessuali (Sez. n. 18315/2010). Quanto al reato di favoreggiamento della prostituzione si deve preliminarmente ricordare che la disposizione di cui all'art. 3 n. 8 L. 75/58 norma di chiusura rispetto alle ipotesi criminose disciplinate dai numeri precedenti ed ha Ia funzione di reprimere tutti quei comportamenti in qualunque modo volti a favorire la prostituzione che avrebbero potuto sfuggire all?incriminazione a causa della tecnica Iegislativa casistica adottata per descrivere le altre fattispecie. pacifico che reato di favoreggiamento della prostituzione 5i perfeziona con ogni forma di interposizione agevolativa 9 con qualunque attivit? che sia idonea a procurare piL?I facili condizioni per l?esercizio del meretricio? (Sez. I n. 39928/2007), che - come si detto in precedenza il delitto ?5i consuma nel momenta in cui sono paste in essere le condizioni favorevoli per l'esercizio della prostituzione, mentre irri/evante I'effettivo compimento di atti di prostituzione? (Sez. n. 8387/2008), che non ha natura di reato abituale puc?), pertanto, concretarsi anche in un solo atto di agevolazione. altrettanto pacifico che Ia condotta materiale deve concretare ?oggettivamente un aiuto all?esercizio del meretricio, mentre non ri/evante un aiuto che sia prestato solo alla prostituta, ossia che riguardi direttamente quest?u/tima non la sua attivit? diprostituzione? (Sez. n. 36595/2012). II reato punito a titolo di dolo generico sicch? sufficiente che l'agente abbia Ia rappresentazione degli elementi del fatto tipico tra i quali, per quanto riguarda il favoreggiamento della prostituzione minorile, si pone I'et? della vittima. II pur rapido excursus che si fatto degli arresti giurisprudenziali succedutisi negli anni dimostra con evidenza che Ie norme di cui si discute non prestano il fianco ai rilievi di incostituzionalit? sollevati dalla difesa essendo pienamente conformi ai principi di determinatezza tassativit?, come del resto le molte altre ipotesi di reati a forma Iibera previsti dall'ordinamento. A ben guardare, peraltro, I'eccezione di legittimit? costituzionale sollevata dalla difesa pare fondata non tanto sulla asserita ?genericit?? delle norme 22 denunciate ma sullo stesso concetto di prostituzione: ad esso sembra riferirsi il difensore quando parla di un concetto che puc?) ?dilatarsi a dismisura? puc?> ?dipendere da concezioni della morale dei costumi di vita in contrasto con la rea/ta sociale?. Prova ne sia che Ia parte delle conclusioni deputata ad illustrare la questione di costituzionalita si chiude con un riferimento alla legge Merlin ?nata per affrancare la donna dal/a prostituzione intesa in senso per cosi dire classico caratterizzata dalla vendita de/ proprio corpo indiscriminata promiscua nella case di prostituzione che, infatti, vennero Chiuse?. Se cosi ragionando si intende dire che il giudizio penale deve prescindere da qualsiasi valutazione morale, si afferma un principio assolutamente condivisibile ma che non rileva ai ?ni della denunciata incostituzionalita di norme che non Iasciano spazio a questa non consentita - sovrapposizione di piani (etico giuridico). Se cosi non si deve ricordare che il ragionamento seguito dal difensore Io stesso che, molti anni prima, aveva fatto Ia Corte Costituzionale osservando che la L. 75/58 si muoveva su due direttrici: I'una tendente a tutelare la dignita umana abolendo ?la regolamentazione della prostituzione, la registrazione, il tesseramento qualsiasi altre degradante qualificazione 0 sorveglianza su/le donne che esercitano la prostituzione? I'altra destinata ad introdurre norme penali ?onde punire quelle attivita che in qualsiasi modo vengano a ledere l?interesse che si intende tutelare?. Cit) che viene sanzionato, quindi, non l'esercizio della prostituzione che penalmente indifferente in quanto frutto della libera scelta della donna, ma il comportamento di coloro che in qualsiasi modo interferiscono con il diritto di libera autodeterminazione della donna. tale principio, Iungi dall'essere frutto di ?concezioni morali dei costumi di vita in contrasto con la realta sociale?, ha natura esclusivamente giuridica al punto da essere stato enunciato dalla Corte E.D.U. (caso Tremblay contro Francia, sentenza seconda sezione 2007) che, pur non pronunciandosi sulla questione se la prostituzione sia inumana degradante ai sensi dell?art. 3 della Convenzione, ha giudicato che la stessa ?incompatibile con i diritti la 23 dignita della persona umana?quando il suo esercizio non deriva da una scelta volontaria. Ne discende che la questione di incostituzionalita sollevata appare manifestamente infondata va respinta. e) Possibilit? di configurare, nella specie, I'attivita di prostituzione. L'ultima questione che si deve affrontare non attiene ad aspetti processuali ovvero a profili di costituzionalita delle norme contestate ma alla possibilita di ritenere sussistente nel caso in esame l'esercizio di un'attivita di prostituzione. In questa parte della sentenza ci si limitera ad affrontare il problema sotto un profilo strettamente giuridico demandando al seguito I'esame del merito della vicenda degli elementi di fatto che, secondo il Collegio, dimostrano con certezza che presso la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi si svolgeva un'attivita di prostituzione. In estrema sintesi si precisa che la questione stata posta sotto molteplici profili, in parte coincidenti con quelli che sono stati posti a fondamento dell'eccezione di incostituzionalita di cui si detto in precedenza. In conseguenza il Collegio ritiene di dover esaminare gli altri profili evidenziati dalle difese. La prima questione che viene in rilievo quella delle possibilita di configurare un'attivita di prostituzione nel caso in cui questa venga svolta in favore di un solo cliente. Va subito detto che il problema non riguarda, con certezza, il reato di cui all'art. 600 bis c.p. posto che sul punto si espressa Ia Suprema Corte (Sez. n. 33470/2006) che ha ricostruito l'esegesi della L. 269/1998 (tenuto conto anche della modifiche apportate con L. 38/2006) alla Iuce del prologo della stessa che rende chiaro l'intento del legislatore di dare corpo ai principi della Convenzione sui diritti del fanciullo di New York (ratificata con L. 176/1991) nonch? alla dichiarazione finale della Conferenza mondiale di Stoccolma adottata il 31 agosto 1996 ed alla quale l'Italia ha aderito impegnandosi a proteggere i fanciulli contro ogni forma di violenza sfruttamento sessuale. La Corte ha osservato che, in adempimento di questi 24 obblighi, il legislatore ?non si limitato a trasformare la prostituzione minorile da circostanza aggravante a reato autonomo? ma ha individuato il bene giuridico protetto nella "tute/a del libero sviluppo del minore che puo essere messo a repentaglio da qualsiasi mercificazione del suo corpo?. Nel nuovo contesto normativo ?occorre individuare, in carenza di una previsione descrittiva da parte del legislatore, se il contenuto assegnato al binomio sia app/icabi/e ad atti di mercimonio con un unico cliente? la risposta deve trovare fondamento proprio nella Convenzione di New York che "all'art. 2 definisce i/ fenomeno come l'impiego di un bambino (cio? di un soggetto minore deg/i anni 18) in attivita sessuali in cambio di una remunerazione 0 di qua/unque altra forma di ricompensa?. La definizione ?incentrata su/I'e/emento retributivo dal/a qua/e esu/ano i requisiti dell?abitualita del/a condotta della pluralita di clienti applicabile all'art. 600 bis posto che nell'applicazione della norma ?l?interprete deve avere come referente i/ principio secondo cui (come esplicita il prologo della L. 269) di coinvo/gimento del minore in atti sessuali il/eciti deve essere disincentivata punita?. Ne discende che "nel concetto di induzione alla prostituzione minori/e sia da inc/udere anche l?attivita persuasiva posta in essere con riguardo ad un solo cliente? e, quindi, che ad integrare l?attivita di prostituzione basta che il minore compia anche un solo atto di mercimonio con un solo cliente. Il Collegio ritiene di clover affrontare anche il problema della configurabilita della prostituzione nel caso in cui la stessa sia esercitata, da maggiorenni, in favore di un solo cliente alla luce delle argomentazioni svolte nella sentenza in commento che fornisce preziosi spunti interpretativi. La Corte osserva che ?Ia proposta esegesi (dell'art. 600 bis non determina un'insanabi/e frattura con la nozione di prostituzione risu/tante dal tipo normativo elaborato per la L. 75/58? ricordando che consolidato l'orientamento secondo il qua/e i reati previsti dal/a L. 75/58, art. 3 sono solo eventualmente abituali per cui la reiterazione della condotta non necessaria; anche il primo commercio dietro corrispettivo del proprio corpo atto di meretricio per cui chi ha convinto, contribuito a convincere, i/ 25 soggetto a tale decisione risponde di induzione alla prostituzione senza la necessit? che la parte lesa abbia avuto una pluralit? di clienti. Sul punto la Corte richiama due risalenti pronunce (Sez. n. 6191/83 7947/86) che avevano ritenuto sussistente il reato di induzione alla prostituzione ?anche se l?attivit?, concreta ed idonea, sia stata svo/ta per i/ rapporto con una sola persona? ribadendo la correttezza della soluzione adottata all'epoca. Tale affermazione non solo non contraria al dettato normativo ma risponde alla ratio delle incriminazioni che, come si pit) volte detto, quello di salvaguardare la libera determinazione della donna. Ed allora non si vede perch? si dovrebbero ritenere sussistenti i reati contestati quando le attivit? di induzione favoreggiamento abbiano ad oggetto atti di prostituzione con pit?J clienti non quando, invece, abbiano ad oggetto plurimi atti di prostituzione con Io stesso cliente. Cio posto, va aggiunto che non si puo convenire con le difese quando osservano che nel caso in esame non si possa parlare di attivit? di prostituzione in virtL?J del fatto che l'unico cliente era il muni?co benefattore di pit?J donne che venivano da lui mantenute. Le categorie richiamate a sostegno di questa ipotesi hanno natura squisitamente ed esclusivamente civilistica ma non possono trovare applicazione nella fattispecie. Si vedr? nel seguito dell'esposizione che il denaro, i regali, i bene?t che Silvio Berlusconi elargiva alle donne che partecipavano alle sue ?cene eleganti? erano il corrispettivo dell'attivit? sessuale da loro svolta in suo favore. Basti in proposito richiamare il tenore di alcune conversazioni intercettate in cui le appartenenti al ?gruppo? commentavano tra loro le serate facendo esplicito riferimento al denaro ricevuto da quelle che erano state ?prescelte? per trascorrere la notte con il facoltoso cliente, all'astio manifestato verso le favorite, al bisogno chiaramente espresso di far parte al pit) presto del novero delle elette per ricevere i soldi di cui avevano bisogno. Qui non si discute dei piccoli regali, che pure c'erano venivano distribuiti tra le invitate come emerge dalle intercettazioni anche poco apprezzati), ma di elargizioni fatte in quel periodo in corrispettivo di prestazioni sessuali successivamente 26 dopo che la vicenda era stata oggetto di indagini - ?trasformate? in retribuzioni per assicurasi il silenzio 0d il mendacio agli inquirenti ed ai giudici. in contrario, vale osservare che le somme di denaro venivano consegnate anche alle donne che avevano partecipato ai festini ma non si erano trattenute a dormire posto che dall'istruttoria emerso che durante le cene ed i dopo cena Ie invitate si esibivano in spettacoli destinati a soddisfare la libidine del padrone di casa, ma anche dei suoi ospiti maschi ivi compreso l'odierno imputato Emilio Fede. Anche in questo caso, quindi, il pagamento era il corrispettivo di una prestazione sessuale. cic?) a tacere del fatto che alcuni testimoni hanno descritto anche atti di interazione sessuale tra le donne che si esibivano nude 0 seminude, ivi compresa Nicole Minetti, Silvio Berlusconi. Per descrivere Ia situazione che si veniva a creare il collegio sarebbe tentato di usare un termine utilizzato da Melania Tumini in una conversazione telefonica intercettata tra lei ed il padre, termine che di certo non l'equivalente dell'harem cui si sono riferite Ie difese. Giova precisare che gli spettacoli cui ci si riferisce sono qualificabili come attivita di prostituzione. In tal senso si espressa la Corte (Sez. n. 36157/2004) affermando che: ?la nozione di prostituzione, anche se non risu/ta definita legislativamente, corrisponde ad un "tipo" normativo, che stato delineato dal/a giurisprudenza di questa Corte non puc?) essere, percic?), individuata in base a criteri di valutazione meramente socia/e cultura/e. Orbene, l?interpretazione giurisprudenzia/e non ha mai identificato la nozione di atto di prostituzione con quella del/a congiunzione carna/e, con qualsiasi modalita avvenga, ovvero del compimento di atti di libidine, secondo la distinzione che ha preceduto la novella di cui aI/a legge n. 66/1996, dietro pagamento di un corrispettivo, bensi con quella mo/to piL?I ampia di prestazione sessuale a L?e/emento caratterizzante l'atto di prostituzione, pertanto, non necessariamente costituito dal contatto fisico tra i soggetti del/a prestazione, bensi dal fatto che un qua/siasi atto sessuale venga compiuto dietro pagamento di un corrispettivo risu/ti finalizzato, in via diretta ed immediata, 27 a soddisfare la libidine di colui che ha chiesto destinatario della prestazione" (Sez. 22 aprile 2004, Mannone; Sez. 22 aprile 2004, Verzetti). Infatti, non stato mai messo in dubbio che I'attivit? di chi si prostituisce puo consistere anche nell'esecuzione di atti sessuali di qualsiasi natura compiuti su se stesso in presenza di chi ha chiesto la prestazione, pagando un compenso, al fine di soddisfare la propria libidine, senza che intervenga alcun contatto fisico tra Ie parti. Tale nozione, peraltro, si palesa conforme allo spirito della L. n. 75/58, che, se punisce penalmente solo i comportamenti diretti alla induzione, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione gli altri descritti dalla norma, rende manifesto, in relazione alla gravit? delle sanzioni comminate per tali fatti, il disvalore sociale attribuito, secondo il comune sentire, ad atti che implicano l'uso strumentale della propria sessualit? per riceverne un corrispettivo. Neppure si palesa determinante, quindi, ai fini della configurabilit? dell'atto di prostituzione, l'elemento del potenziale contatto ?sico tra il soggetto che si prostituisce il fruitore della prestazione. Proprio perch? Ia nozione di prostituzione deve essere precisata in questo modo, Iegata ovviamente per la sua rilevanza penale all'esistenza di condotte vietate dalla L. n. 75/58, questa pronuncia della Corte ha recentemente statuito che ?del tutto irri/evante anche i/ fatto che chi si prostituisce il fruitore della prestazione si trovino in luoghi diversi, al/orch? i medesimi siano collegati, attraverso internet, in videoconferenza, che consente all'utente della prestazione, non diversamente da quanto potrebbe veri?carsi nella ipotesi di contemporanea presenza nello stesso luogo, di interagire con chi 5i prostituisce, in modo da poter chiedere a questi i/ compimento di atti sessuali determinati, che vengono effettivamente eseguiti ed immediatamente percepiti da colui che ordina la prestazione sessua/e a pagamento" (Sez. 22 aprile 2004, Mannone; Sez. 22 aprile 2004, Verzetti, in un caso di sito internet con aree riservate, all'interno delle quali l'utente, mediante un collegamento diretto, poteva comunicare con le intrattenitrici stimolare direttamente il compimento da parte Ioro di comportamento osceni 0 di atti sessuali). stato anche precisato che ?la descritta modalit? di compimento del/?atto di prostituzione esc/ude che questo 28 possa coincidere con le fattispecie che vietano la diffusione di pubblicazioni la rappresentazione di spettacoli osceni, poich? nelle diverse ipotesi criminose citate i/ fruitore della pubblicazione rappresentazione pornogra?ca resta solo spettatore passive, senza a/cuna possibilit? di interagire con i soggetti della rappresentazione?. La pronuncia non isolata perch? Io stesso principio era stato affermato in epoca risalente sostenendo che ?costituisce comportamento prostitutivo anche quel/o di denudarsi a fine di Iucro in presenza di pit} persone consentendo contatti tatti/i baci" (Sez. n. 11025/75) e, pit: di recente, statuendo che ?integra i/ de/itto di favoreggiamento sfruttamento della prostituzione la condotta diretta a favorire sfruttare prestazioni che oggettivamente siano tali da stimolare I?istinto sessuale? (Sez. n. 13039/2003 ove si ritenuta Ia con?gurabilit? del reato nell'ipotesi di gestione di un club dove ballerine svolgevano attivit? di ?lap dance? consistente nel ballare denudate davanti ai clienti che potevano in Iuogo appartato accarezzarle su fianchi, braccia gambe in cambio di danaro) ed anche che ?integra il reato di favoreggiamento sfruttamento della prostituzione, qualsivoglia attivit? sessua/e pasta in essere dietro corrispettivo di denaro con la possibilit?, per i/ cliente, di interagire su/le attivit? compiute dal/a prostituta" (Sez. n. 37188/2010 ove stata esaminata una fattispecie di spogliarelli strusciamenti eseguiti nei ?priv?? di un locale). Si esamineranno successivamente le prove che convincono il Collegio che nella dimora di Silvio Berlusconi avevano Iuogo attivit? come quelle sopra descritte. Allo stato si segnala che, alla Iuce degli arresti giurisprudenziali prima citati, Ie questioni sollevate dalle difese sulla configurabilit? nel caso di specie di attivite?] di prostituzione non sono fondate. La genesi lo sviluppo delle indagini. Dall'istruttoria dibattimentale emerso che la vicenda trae origine dalle indagini, svolte su delega della Procura della Repubblica di Milano, dal Commissariato della Polizia di Stato ?Monforte Vittoria?. L'ispettore Vito Albanese ha dichiarato (cfr. udienza 4.5.2012) che, nell'aprile 29 2010, una fonte confidenziale aveva segnalato che in due noti alberghi milanesi (Boscolo Four Season) alcune donne, anche minori, esercitavano la prostituzione ed ?approfittando di vari riunioni, convegni, si concedevano ai vari affaristi che erano Ii?. La fonte confidenziale indicava i nominativi delle prostitute ed anche i numeri di telefono precisando, altresi, che la persona che ?gestiva? l'attivita era Zardo Raffaellal. Ferma restando l'inutilizzabilita di quanto riferito dalla fonte confidenziale, va detto che dall'annotazione in data 9.7.2010 del Commissariato ?Monforte - Vittoria? (acquista in atti sull'accordo delle parti all'udienza del 4.5.2012) emerge che le persone indicate dal confidante erano state compiutamente identificate. Solo alcune di esse, pero, sono ?ricomparse? nell'ambito delle successive indagini vuoi perch? oggetto degli accertamenti in seguito compiuti vuoi perch? il loro nominativo emerso per i contatti intercorsi con alcuni degli odierni imputati. Sul punto ha riferito anche Salvoni Marco. L'agente scelto Salvoni Marco stato sentito all'udienza del 4.5.2012. Il teste ha riferito delle indagini condotte unitamente all'Ispettore Vito Albanese relative ai fatti che ci occupano, scaturite da altro filone investigativo concernente un giro di prostituzione presso noti alberghi del centro di Milano. Nell'aprile 2010 avevano appreso da fonte confidenziale dell'attivita di meretricio prestata da giovani donne presso hotel di lusso di Milano, attivita coordinata da una donna parimenti prostituta. La fonte aveva altresi evidenziato la circostanza che tra le giovani coinvolte vi fosse anche una minorenne della quale forniva utenza cellulare risultata intestata a Karima El Mahroug. Lo stesso nominativo figurava in altra relazione di servizio redatta da altri agenti riguardante il fermo di Karima El Mahroug nel maggio 2010 per furto. In quella occasione la ragazza aveva rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la sua partecipazione a serate presso la residenza dell'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Contestualmente, analoghe notizie circa la possibile attivita di prostituzione di Karima El Mahroug erano state raccolte nel corso dell'audizione di due persone informate sui fatti: tale Villa Giuseppe tale Caterina Pasquino. Sulla base dei molteplici input investigativi venivano acquisiti i tabulati telefonici di Karima El Mahroug che consentivano di collocare la ragazza, nei templ dalla stessa riferiti, presso Villa San Martino in Arcore. Venivano altresi acquisiti i tabulati delle persone che figuravano in contatto con la minore tra le quali Nicole Minetti, Emilio Fede Dario Mora sono poi seguite le intercettazioni telefoniche sulle rispettive utenze. Precisava altresi il teste di aver partecipato alle perquisizioni del 14.1.2011 in particolare presso il domicilio dei genitori di Nicole Minetti a Rimini. Ha poi, nuovamente poich? gia ampiamente scandagliato nel corso delle altre testimonianze sul punto, illustrato le modalita di selezione ed estrapolazione dei dati compiute sulle copie PG dei supporti informatici dilungandosi, ancora, sulla differenza tra copia forense, che in alcun modo viene manipolata, copia PG ovvero la copia della copia a disposizione degli investigatori per la ricerca dei dati utili alle indagini. Anche in questo caso, la riproposizione delle medesime domande, rispetto alle quali era stata gia fornita esaustiva risposta, ha inutilmente appesantito la deposizione del teste in un'ottica difensiva che si rivelata sterile ed inconcludente. 3O Tra questi ultimi, in particolare, la sig.ra Raffaella Zardo che si accertato aver avuto frequenti contatti telefonici con Emilio Fede prima del luglio 2010 cio? prima che i Commissariato ?Monforte Vittoria? redigesse la nota sopra indicata riferendo alla Procura della Repubblica l?esito degli accertamenti svolti su quanto indicato dalla fonte confidenziale. Dagli atti nota SCO 26.1.2011 affoliazione 130319 seguenti concernenti l'analisi dei tabulati telefonici), infatti, emerge che I'imputato aveva telefonato alla sig.ra Zardo nella notte del tra il 23 ed il 24 gennaio 2010, nella notte del 30 gennaio 2010 (ore 23,58) e, soprattutto, nella notte tra il 14 ed il 15 febbraio 2010. Si vedra meglio in seguito che in tutte le occasioni sopra descritte l'utenza mobile di Emilio Fede (chiamante) agganciava la cella di via Buonarroti che con quella di via De Gasperi serve la zona di Arcore. Sempre nel prosieguo si affronteranno le questioni tecniche poste dalle difese sulla individuazione delle ceile agganciate e, soprattutto, sul territorio cui le stesse si riferiscono. Al momento cio che preme evidenziare che - indipendentemente dalle questioni tecniche di cui si detto l?istruttoria dibattimentale ha consentito di accertare senza alcun dubbio che proprio il 14 febbraio 2010 El Mahroug Karima si era recata per la prima volta presso Ia residenza di Silvio Berlusconi in Arcore ove era giunta con Emilio Fede che, quella notte, aveva chiamato due volte (ore 21.45 01.36) l'utenza di Raffaella Zardo e, cio?, della stessa persona il cui nominativo era emerso nel corso delle indagini svolte dal Commissariato ?Monforte Vittoria? sul giro di prostituzione in cui la minore appariva coinvolta. Tornando ad esaminare il contenuto della testimonianza dell'ispettore Albanese va detto che lo stesso ha dichiarato che l'identificazione della minore era stata compiuta svolgendo accertamenti sul numero di cellulare che risultava intestato a El Mahroug Karima ed ?incrociando? il dato con quelli che emergevano da un'annotazione redatta dalla volante Monforte relativi all'accompagnamento in commissariato di una minore accusata di un furto. L'intervento cui ii teste si riferito quello operato i 27.5.2010 in Corso Buenos Aires di Milano su richiesta di Caterina Pasquino, una donna che aveva ospitato Karima El Mahroug che, a suo dire, qualche tempo prima le aveva 31 43?3- sottratto una somma di denaro si era allontanata facendo perdere le sue tracce. La denunciante aveva, poi, rivisto per caso la sua ex ospite in Corso Buenos Aires ed aveva chiesto l'intervento della Polizia che aveva bloccato ed identificato la giovane. Le vicende successive a quel momento saranno esaminate in seguito. Allo stato va detto che l'ispettore Albanese ha spiegato che aveva avuto modo di vedere l'annotazione di accompagnamento redatta dai colleghi perch? rientrava tra i suoi compiti controllare tutti gli atti redatti dalle volanti del Commissariato aggiungendo che in tal modo aveva appreso che ?la donna che aveva accompagnato la volante, la ragazza minore, che risu/tava scomparsa da una casa di accoglienza, aveva lo stesso numero te/efonico che avevamo nelle indagini, della minore famosa che ci aveva fornito la fonte confidenzia/e. Al che abbiamo detto, aI/ora 5e il numero quel/o vuo/ dire che la persona si identificava, confermato poi, in El Mahroug Karima, detta Ruby?. Ottenuto questo riscontro si decideva di assumere a sommarie informazioni testimoniali sia Caterina Pasquino che un conoscente di questa, Giuseppe Villa, che risuitava aver frequentato la minore. Alla luce di quanto emerso si decideva di proseguire le indagini, chiedendo alla Procura della Repubblica i'emissione del decreto di acquisizione dei tabulati delle persone coinvolte nella vicenda. Gia da quei primi accertamenti si era rilevato il ruolo avuto da Nicole Minetti nella vicenda, ruolo che sara pit: ampiamente chiarito nella parte della sentenza deputata all'esame della sua posizione. Ai fini della narrazione che si sta operando si deve precisare che a seguito dell'intervento operato da personale del Commissariato il 27.5.2010 in Corso Buenos Aires El Mahroug Karima era stata accompagnata negli uffici del commissariato per accertamenti. Il dott. Ciacci (cfr. udienza 13.4.2012) ha dichiarato che gli operanti procedevano ad effettuare controlli presso lo SDI verificando che la ragazza ?aveva una serie di inserimenti con tre nominativi diversi? che si era allontanata da una comunita siciliana e, quindi, era minorenne. Per tale motivo si prendeva contatto con il P.M. presso il Tribunale per i Minorenni che 32 disponeva di sottoporre Ia minore ai rilievi fotosegnaletici (in quanto accusata di un furto) di ricondurla in comunita immediatamente ovvero - nel caso in cui non si fosse reperita una comunita subito disponibile di trattenerla sino all'indomani mattina per poi collocarla. L'assistente Landolfi, subentrato nel turno al collega Cafaro, prendeva contatto con il funzionario di turno delle volanti, dott.ssa Iafrate, per avere l'autorizzazione a recarsi presso l'abitazione della minore (che all'epoca abitava in via Villoresi con Michelle Da Conceicao Oliveira) a prelevare dei capi di abbigliamento e, successivamente, accompagnava la ragazza in Questura ove cercava di reperire una comunita e, contestualmente, procedeva al suo fotosegnalamento. La ricostruzione che precede confermata dal contenuto delle telefonate intercorse, dal momento del fermo di Karima in Corso Buenos Aires al suo accompagnamento in Questura, tra la sig.ra Pasquino ed il 113 ed, a seguire, tra gli operanti Cafaro Landolfi con il P.M. del Tribunale per i Minori, tra Landolfi la dott.ssa Iafrate nonch? la Terza Sezione, tra Cafaro ed il coordinamento dell'ufficio prevenzione generale della Questura, tra Michelle Conceicao ed ii 113.. Risulta, inoltre, dai tabulati che nel convulso evolversi della vicenda vi era stato un traffico telefonico che aveva coinvolto utenze riferibili alla Presidenza del Consiglio, al funzionario dott. Ostuni, alla dott.ssa Iafrate, a Michelle Da Conceicao ed a Nicole Minetti. Dain atti emerge che, alla fine, alle 2 del mattino la minore era stata affidata a Nicole Minetti (cfr. verbale di affidamento estratto da faldone 18 del P.M. n. 03.0427) nonostante le precise direttive impartite dal P.M. presso il Tribunale per i Minori nonostante che, in quel momento, non si fosse pervenuti ad una identificazione certa della giovane che era priva di documenti la cui acquisizione, al momento dell'affidamento all'imputata, non era stata ancora richiesta. La vicenda stata oggetto di altro procedimento e, se vi si fatto cenno, solo per spiegare i motivi che avevano giustificato l'inizio dell'attivita di indagine anche in riferimento a Nicole Minetti. 33 Il dott. Ciacci ha aggiunto che ulteriori spunti investigativi erano derivati dalle dichiarazioni rese da El Mahroug Karima al RM. In proposito va ricordato che la minore, dopo essere stata affidata nella notte del 27 maggio 2010 a Nicole Minetti era tornata a vivere da Michelle Da Conceicao, che gia la ospitava in precedenza presso la sua abitazione di via Villoresi 19. Nella notte del 5 giugno una condomina dello stesso stabile, Ottolina Alessandraz, chiedeva l'intervento del 113 per una violenta lite in corso nell'appartamento occupato dalla due donne poco dopo dall'utenza intestata a Karima El Mahroug giungeva al 112 una ulteriore telefonata. Gli operanti reperivano la minore nell'appartamento della sig.ra Da Conceicao, accompagnavano la donna in uf?cio per l'identificazione Karima presso la Clinica De Marchi ove la stessa veniva ricoverata (cfr. verbale di pronto soccorso 5.6.2010, cartella Clinica relativa al ricovero tra il 5 ed il 7.6.2010, cartella S.V.D. 5.6.2010). Dimessa dall'ospedale Karima veniva collocata in una comunita di Milano da cui si allontanava pochi giorni dopo (13. 6. 2010) restava, di fatto, non reperibile sino a quando veniva collocata in una nuova comunita (Kinderheim) di Genova. Nelle more la sig.ra Diana Mora figlia dell'odierno imputato depositava richiesta di affidamento della minore e, nell'occasione, era assistita dall'avv.to Luca Giuliante che stato difensore di fiducia di Dario Mora nel presente giudizio sino a quando non intervenuta nei suoi confronti revoca del 2 Ottolina Alessandra stata ascoltata all'udienza del 20.7.2012. La teste ha riferito che alle 5.00 del mattino del 5.6.2010 aveva richiesto l'intervento della Polizia perch? nell'appartamento sotto al suo vi era un gran trambusto: aveva sentito gridare, mobili cadere, persone che si picchiavano. Poiche la Polizia tardava ad intervenire aveva richiamato insistendo perch? mandassero una volante. In quella circostanza aveva riferito agli agenti che si trattava di una lite tra clue prostitute poich? reciprocamente si insultavano chiamandosi "puttana" ma non aveva contezza se effettivamente le occupanti dell'appartamento svolgessero attivita di meretricio. Non aveva visto l'altra ragazza n? sapeva chi fosse Ruby sino alla pubblicazione delle notizie sui giornali non poteva dire se fosse lei l'altra donna con la quale la Michelle aveva litigato. Conosceva una delle due donne tale Michelle Olivera che era l'inquilina in affitto. Questa ragazza usciva prevalentemente di sera tardi, vestita elegantemente, un po' vistosa, con i tacchi molto alti vi era sempre un taxi che l?aspettava. In effetti, nel corso di qualche conversazione con i condomini 0 con conoscenti aveva condiviso l'impressione che la Olivera potesse essere una prostituta ma non aveva mai avuto la certezza. Presso l'appartamento della Olivera si recavano con regolarita alcuni uomini di circa 50/60 anni anche piL?i giovani. 34 mandato. In un momento successivo Karima El Mahroug veniva sentita per la prima volta dal P.M. rendeva, in seguito, altre dichiarazioni fornendo spunti di indagine che riguardavano le persone sopra indicate (Minetti Mora) ma anche Emilio Fede. II dott. Ciacci ha spiegato che, per approfondire tali spunti verificare Ia veridicita delle affermazioni della minore, aveva svolto un'ampia attivita di indagine secondo le deleghe che gli erano state conferite, nel tempo, dalla Procura della Repubblica. II teste ha dichiarato di aver ricevuto la prima delega di indagini il 3 settembre 2010, di aver preso atto degli accertamenti sino ad allora compiuti dal commissariato ?Monforte - Vittoria?, di quanto emergeva dai tabulati acquisiti dalle dichiarazioni rese al P.M. da Karima El Mahroug. II dott. Ciacci ha affermato: ?Gli elementi, innanzitutto io quando subentro nel/?attivita di indagine trovo gia una attivita di intercettazione telefonica in essere, in particolare il 29 lug/i0 2010 erano gia state attivate le utenze telefoniche riconducibili a Nico/e Minetti, a Dario Mora al El Mahroug Karima. Nel lug/lo, il 30 lug/i0, erano poi state iniziate le intercettazioni telefoniche delle utenze riconducibi/i a De Conceicao Dos Santos Maria Oliveira, che la signora Che aveva preso di fatto in affidamento la minore il 28 di maggio de/ 2010. Era stata intercettata anche nel/a stessa data, 30 lug/i0, l?utenza di Caterina Pasquino, il 2 agosto quelle di El Mahroug Karima, ancora le altre utenze che mano a mano emergevano, perch? non erano delle utenze intestate, quindi man mano si riusciva a capire che di fatto erano delle utenze non a lei intestate, pero erano riconducibili in uso a lei. Erano stati gia acquisiti, a/cuni tabulati (riferibili a Karima El Mahroug), poi nel corso dell?attivita investigativa ne sono stati acquisiti altri, man mano che si individuavano le utenze telefoniche. Nel mese di agosto, quando, ripeto, ancora le indagini le stavano svolgendo presso il commissariato, avevano gia iniziato una serie di attivita di intercettazione, anche ed in particolar modo, il 17 agosto, nei confronti dell?utenza cellulare de/ dottor Emilio Fede, il 26 agosto un?utenza cellulare della madre di El Mahroug Karima. Gia in quella fase investigativa era 35 emersa una serie di contatti fra i/ dottor Emilio Fede i/ signor Dario Mora era emersa una partecipazione a questi eventi (presso la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi) dello stesso dottor Emilio Fede. II 3 settembre ricevo una delega inizialmente ampia, successivamente viene integrata da una delega molto analitica, sono circa 11 pagine di delega, chiede di riscontrare tutta una serie di elementi che riguardano le dichiarazioni dei soggetti fino a quel momento sentiti, quindi appunto come dicevo per veri?care la veridicita Quindi liattivita di intercettazione, l?attivita di intercettazione stata strategicamente posta in meno di queste dichiarazioni. continuiamo con essere con la finalita di comprendere queste serate, questi eventi presso le residenze dei presidente Ber/usconi, capire chi partecipa va, chi eventualmente ne mediava l?intervento, per i/ periodo strettamente necessario a raccogliere le informazioni utili a ricostruire l?evento stesso, lo svo/gimento dei/a serata ed eventualmente chi avesse introdotto con qua/i ?nalita le ragazze a queste serate. La natura de/le serate era stata descritta amplamente dai testi, quindi un riscontro era sostanzialmente dovuto, perch? le dichiarazioni erano abbastanza importanti. (I tabulati) confermavano la presenza (di Karima El Mahroug) in una zona compatibile con la residenza del Presidente de/ Consiglio. Con questa finalita (di riscontrare gli spunti acquisiti) in data 7 settembre 2010 attiviamo Ie utenze telefoniche, i cellulari riconducibili ad Ambra Battilana, a Garcia Polanco, a Fede/e Gentile, che uno dei collaboratori de/ dottor Dario Mora, a Chiara Danese, ad Alessandra Sorcinelli, a Domenico Rizza (un ex fidanzato dei/a minore). settembre 2010 vengono attivate le intercettazioni di Sacco Mario, Salemi Danie/e Bonasia Roberta. Sacco Mario un altro collaboratore de/ dottor Dario Mora, Salemi Daniele invece un fatto rappresenta dei/e giovani ragazze che iniziano una vita nel mondo dei/o libero professionista che col/abora con il signor Dario Mora, che di spettacolo. Nello specifico era in quel periodo l?agente di Roberta Bonasia, di Chiara Danese, di Ambra Battilana, individuato come colui che poi di fatto materialmente aveva portato ad Arcore queste tre ragazze. Permane pit) a lungo l'intercettazione sull?utenza telefonica di Garcia Polanco, dal 7 settembre a/ 2 novembre, poi successivamente dal 30 novembre a/ 30 dicembre del 36 2010, perch?, visto i/ partico/are ruolo i/ legame Che lega Ia signora Polanco con Nicole Minetti, vista una partico/are partecipazione presenza alle feste di Arcore, quindi poteva essere molto uti/e ai fini di comprendere soprattutto i/ ruolo del/a, in que/ momento indagata, Nico/e Minetti?. Le operazioni di intercettazione erano state accompagnate seguite da altre attivita di indagine (acquisizione ed esame dei tabulati dei flussi telefonici, di documentazione bancaria ovvero relativa alla ?gestione? di appartamenti siti in via Olgettina occupati dalle donne che partecipavano alle serate presso la villa di Arcore, ovvero ancora relativa all'acquisto di autovetture ?regalate? a tali donne3, assunzione di dichiarazioni). Nell'autunno 2010 ii segreto delle indagini veniva violato dalla pubblicazione su un quotidiano di notizie ad esse inerenti. II 14 gennaio 2011 venivano eseguite perquisizioni presso i domicili delle donne a vario titolo coinvolte nella vicenda rinvenendo la copiosa mole di materiale attinente le indagini meglio descritto nei relativi verbali di sequestro versato al fascicolo del dibattimento. Karima El Mahroug. 3 Su questi accertamenti ha riferito il teste Venturini Ascenzio: Venturini Ascenzio, Sovrintendente della Polizia di Stato, ha riferito, all'udienza del 27.4.2012, degli accertamenti compiuti sulle autovetture nella disponibilita delle ragazze oggetto dell'indagine, della loro acquisizione dei rispettivi pagamenti. In particolare, emerso che sono state pagate con boni?ci effettuati da Silvio Berlusconi 0 per suo conto da Spinelli Giuseppe le autovetture in possesso di: Skorkina Raissa, titolare di una Mini, targata DN535PF, acquistata il 05.05.2008 presso la Concessionaria Mariani Motors di Monza per Euro 29.668, pagata con boni?co del 21.05.2008, numero 002629988-00880 della Banca Monte dei Paschi di Siena di Segrate, ordinante Berlusconi Silvio di Euro 24.000,00, il resto 4 mila 9 pagati in contanti; Yushchak Marianna, titolare di una Mini, acquistata il 07 gennaio 2008 presso Ia Mariani Motors di Monza per Euro 37.130, pagata il 23.01.2008 con bonifico 002522557 della Banca Monte dei Paschi di Siena di Segrate, ordinante Berlusconi Silvio per Euro 37,130,00; Guerra Barbara, titolare di una Smart, acquistata ii 28.06.2010 presso la Concessionaria Car Car Rent di Zibido San Giacomo, pagata con assegno circolare 5300637630-02 di 12.400,00 Euro emesso in data 23.06.2010 dalla Banca Popolare di Sondrio, sede di Milano, con assegno circolare emesso su ordine di Spinelli Giuseppe a valere dal conto corrente 2472/80 di cui titolare unico utilizzatore; Sorcinelli Alessandra, titolare di una Rover, DN7762CF, acquistata il 06.04.2008 dalla Concessionaria Monza Car di Monza per Euro 73.761,81, pagata con boni?co numero per Euro 73.761,81 del 14.04.2008 proveniente dal conto corrente 05584EUR000000026738 della Banca Popolare di Milano, causale ?per acquisto RR Sport Sorcinelli Alessandra?, ordinante Spinelli Giuseppe; De Vivo Concetta, titolare di una Mini Cooper, 6: via dicendo. Con il consenso delle parti stato in?ne acquisito il prospetto riassuntivo consultato dal teste con l'elenco di tutte le ulteriori autovetture acquistate per le ragazze le modalita di pagamento delle stesse. 37 Come si visto in precedenza l'indagine trae origine dagli accertamenti compiuti dal Commissariato ?Monforte Vittoria? su delega della Procura della Repubblica che, doverosamente, Ii aveva disposti in quanto Ie era stata rappresentata I'esistenza di un'attivita di prostituzione che si svolgeva presso alberghi cittadini che coinvolgeva anche minorenni. Si gia detto quali percorsi investigativi sono stati seguiti per giungere alla identificazione in particolare della minore che, secondo quanto riferito dal confidente, faceva parte di quel ?giro? di prostituzione. Occorre, ora, ricostruire brevemente la storia di tale minore, Karima El Mahroug, ed il ruolo da lei assunto nelle vicenda di cui ci si occupa alla luce delle prove acquisite nel corso deil'istruttoria dibattimentale. Dagli atti (cfr. faldone 1 delle produzioni del P.M.) emerge che la giovane nata a Fquit Ben Salah (Marocco) in data 1.11.1992 che con il nucleo familiare stata iscritta all'anagrafe del Comune di Letojanni (Messina) iI 15.1.2004 per immigrazione dal Comune di Badolato (CZ) ove, in un primo tempo, era residente. Sin dalla prima adolescenza Karima ha dimostrato di essere una ragazza problematica, intollerante aHe regole, desiderosa di condurre una vita incompatibile con le capacita economiche, molto modeste, del nucleo familiare. Pit?J volte fuggita da casa quando era poco piL?i che una bambina (intorno ai 13 anni) era stata ?recuperata? dalie forze dell'ordine riportata in famiglia. Nel gennaio 2007 (cfr. relazione Consuitorio Familiare di Taormina 15.11.2007) aveva presentato denuncia per maltrattamenti a carico del padre probabilmente per giustificare una fuga da casa avvenuta in precedenza I'assenza che ne era derivata. La denuncia poi era stata archiviata. AI dibattimento Karima El Mahroug (cfr. verbali udienza 17 24 maggio 2013) ha tentato di accreditare la tesi che il conflitto nasceva dal rifiuto opposto dal padre alla sua volonta di convertirsi alla religione cattolica ma dagli atti non emergono eiementi per ritenere che Ia minore, in cosi giovane eta, avesse gia maturato una scelta tanto impegnativa. Piuttosto molte circostanze depongono per una diversa spiegazione rilevandosi dalle prove documentali che, in realta, Ia giovane mal tollerasse la richiesta dei genitori di adeguarsi a regole 38 derivanti, in parte, dai dettami della religione islamica (ii divieto di mangiare carne di maiale) e, nel resto, dai desiderio di evitare che la figlia serbasse comportamenti inappropriati se non pericolosi per una ragazzina della sua eta (bere, fumare, avere relazioni troppo ?libere? con l'altro sesso). In quegli anni, con il consenso dei genitori, piL?J volte Karima era stata collocata in comunita diverse ed era sempre fuggita, era stata ospitata da nuclei familiari che aveva conosciuto durante la sua permanenza a Badolato, nuclei ove era rimasta ospite per pochi giorni ma che quasi subito avevano manifestato ia loro indisponibilita ad accoglierla pil?J a lungo perch? non rispettava le regole che le erano state date, ad esempio uscendo di sera rientrando a notte fonda (cfr. relazione consultorio familiare di Badolato nota Stazione C.C. Badolato in data 7.1.2008 in faldone 1 delle produzioni documentali del P.M.). Dagli atti (cfr. nota 7.1.2008 Stazione C.C. Badolato citata) emerge che Ia minore era nota aI comando stazione per la sua abitudine di trascorrere buona parte della notte in locali della zona frequentati esclusivamente da avventori maschi che neppure i'inserimento preso Ia comunita che meglio sembrava rispondere alle sue esigenze (Mondo X) aveva avuto esito positivo posto che Karima se ne era allontanata un prima volta ed era stata rintracciata dopo poche ore in strada in state di ebbrezza (cfr. relazione consultorio Badolato in faldone 1 delle produzioni documentali del P.M. n. 080403) e, successivamente, numerose altre volte ed, in particoiare, il 16.6.2008 quando veniva rintracciata presso Ia stazione ferroviaria di Noverato. I plurimi interventi rieducativi che i Servizi Sociali ed il Tribunale per i Minorenni di Messina avevano posto in essere erano falliti per la marcata insofferenza sempre dimostrata da Karima verso ie regole. Tale insofferenza, peraltro, provata anche dalle denunce a carico della ragazza dai procedimenti penali cui ia stessa stata sottoposta. in atti Ia nota (cat. in data 3.8.2010 dei Commissariato della Polizia di Stato di Taormina) contenente I'esito delle informazioni richieste dai Tribunale per i Minorenni di Milano ii 7.7.2010, nota ove si evidenzia che Karima El Mahroug era stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Messina il 23.4.2007 per furto di un cellulare, iI 16.9.2007 per 39 furto di una borsa il 19.11.2008 peril furto di un portafogli che a suo carico erano stati iscritti presso la stessa Procura i procedimenti n. 440/2007 RGNR per il reato ex art. 624 bis 61 nr. 5 c.p. (definito con sentenza del G.I.P. in data 8.5.2008 di N.L.P. ai sensi dell'art. 27), n. 712/2008 RGNR peril reato ex art. 624 c.p. (definito con sentenza del G.I.P. in data 30.6.2012 di N.D.P. Per perdono giudiziale) n. 113/2009 RGNR per ii reato ex artt. 624 61 n. 11 c.p. per il quale il P.M. aveva avanzato richiesta di rinvio a giudizio. Nel maggio 2009 Karima Iasciava definitivamente l'ultima comunita ove era stata collocata Glicine?). in questa fase della vita della ragazza che avviene ia conoscenza con Sergio Pennuto. Ii teste, nel verbale di sommarie informazioni acquisto agli atti sull'accordo delle parti, (cfr. verbale udienza 4.5.2012) ha dichiarato di aver conosciuto Karima neli'estate 2009, probabilmente a Iugiio, alla discoteca ?Le capannine" di averla notata ?perch? c'erano deg/i uomini adu/ti che vo/evano acca/appiarla con una finalita che non era quella di aiutar/a?. Ii sig. Pennuto ha aggiunto che, a quel punto, era intervenuto perch? - per - era ?evidente Che si trattava di una ragazzina, picco/a di eta? che, per aiutarla, l'aveva portata a casa facendole fare subito una doccia perch? ?puzzava? avendo, probabilmente, trascorso diverse notti per strada. La ragazza era rimasta per circa due giorni nella casa ove ii sig. Pennuto abitava con i genitori ed aveva raccontato al nuovo amico la sua storia (?Mi ha raccontato di essere scappata da/ suo paese da suo padre che la maltrattava, la picchiava infatti mi fece vedere Che aveva una bruciatura sulla testa. Mi disse che era scappata da diverse comunita che era minorenne?). II teste ha aggiunto che, trascorso quel periodo, aveva proposto a Karima di chiamare i Servizi Sociali, ma Ia ragazza si era rifiutata dicendogli, in iacrime, che in comunita si stava male chiedendogli di accompagnaria dalla soreila maggiore che Iavorava in un bar del centro di Catania. La sorella, perc?), non era presente quando avevano raggiunto ii posto (forse perch? ia minore non ha una soreila maggiore) Karima aveva insistito ad essere Iasciata Ii nonostante ie perpiessita deil'amico. 40 Dopo un giorno la ragazza si era fatta di nuovo viva dicendogli che Ia sorella non ia poteva ospitare chiedendo aiuto. Ii sig. Pennuto, cosi, le aveva trovato alioggio dapprima presso una sua amica che abitava a Catania poi presso un'altra amica, tale Ambra di Paterno. Ambra era riuscita, tramite i suoi genitori, a trovare anche un posto di iavoro per Karima presso un bar ma il Iavoro aveva avuto breve durata perch? la giovane dopo qualche giorno non si era presentata n? ai bar n? a casa di Ambra. Da quel momento Karima era ?sparita? per un po' spegnendo anche ii cellulare. Quando si era rifatta viva il sig. Pennuto I'aveva rimproverata per la brutta figura che gii aveva fatto fare per averlo ricambiato in quel modo per I'aiuto che Ie aveva dato. La ragazza si era scusata gii aveva detto di non preoccuparsi per lei perch?, a breve, sarebbe partita per Milano. II teste ha aggiunto che, da quel momento aveva perso i contati con Karima, che gii aveva teiefonato durante l'inverno 2009/2010 raccontandogli che stava bene, che aveva ?agganciato? persone che I'aiutavano, che la sua vita era cambiata, che non aveva pit] problemi economici ed aveva anche trovato casa. AI dibattimento (cfr. verbale udienza 4.5.2012) il sig. Pennuto ha reso dichiarazioni sostanzialmente conformi precisando che Ia ragazza, in un primo momento gii aveva detto di avere 24 anni di essere egiziana, ma poi gii aveva rivelato la sua vera eta (16 anni) nazionalita (marocchina). Quanto aile condizioni in cui versava Karima quando I'aveva incontrata il teste ha ricordato che era malvestita maleodorante che non aveva un soido in tasca. Neilo stesso senso si espressa (cfr. verbale udienza 4.5.2012) Ia madre del sig. Pennuto, Grazia Randazzo, che ha ricordato di aver conosciuto Karima nell'estate 2009 quando i figlio I'aveva portata a casa. Risulta dagli atti (cfr. nota S.C.O. 28/12/2010 relativa al traffico dell'utenza cellulare di Karima El Mahroug) che, in realta, ia conoscenza risale ai giugno 2009 posto che ii primo contatto telefonico tra la minore a la sig.ra Randazzo intercorso aile 21.26 del 18 giugno 2009. La teste ha riferito che Ia ragazza che era cosi ?conciata? da sembrare una zingareila Ie aveva in un primo tempo detto di avere 24 anni di essere egiziana mutando, poi, la sua versione quando lei le aveva chiesto di mostrarie 41 i documenti: a quel punto Karima aveva confessato di avere 16 anni, di essere marocchina ed aveva raccontato di essere fuggita di casa perch? il padre la maltrattava esibendo, a riprova, una cicatrice al capo. La sig.ra Randazzo ha aggiunto che, preoccupata per ii fatto che il figlio Ie aveva portato a casa una minorenne, si era rifiutata di ospitarla pit] a lungo. Per questo Sergio aveva accompagnato la giovane dalla sorella anche se i rapporti non erano cessati poich? Karima pil?J volte era tornata facendo suonare a lungo ii videocitofono giungendo ad insultare un'amica del figlio che, in una circostanza, si trovava a casa. La teste, infine, ha dichiarato di aver saputo da Sergio che Karima gli aveva teiefonato qualche tempo dopo dicendogli che si trovava a Milano che stava bene. Nei primi giorni di settembre 2009 la minore aveva partecipato ai concorso di beliezza ?Una ragazza per ii cinema? che si era svolto dal 3 al 7 a Sant'Aiessio Siculo. Dall'istruttoria emerso che in quella occasione Karima aveva compilato ia scheda di iscrizione con ie generalita di Ruby Heyek n. Alessandria (Egitto) in data 1.11.1992. Agli atti non risulta che Ia ragazza fosse accompagnata da un genitore n? presente alcuna iiberatoria sottoscritta daii'esercente ia potesta nonostante che ia stessa fosse richiesta in reiazione a tutte ie candidate minorenni prima che iniziassero le riprese della manifestazione (cfr. verbali di s.i.t. rese da Zangari Claudio il 17.12.2010 da Lo Presti Antonino in data 14.1.2011 al Commissariato della Polizia di Stato di Taormina acquisiti suil'accordo della parti all'udienza dei 12.10.2012). Le candidate dovevano presentarsi per la registrazione il 3 settembre nelle due giornate successive partecipavano ad alcune s?iate destinate ad assegnare premi ?minori? (Miss Fotogenia Miss Moda). Ii 6 settembre era iniziata Ia competizione per l'assegnazione della fascia di ?Ragazza peril Cinema?. La giuria, presieduta da Emilio Fede, si era riunita in una saletta della struttura alberghiera ove si svolgeva la manifestazione (Hotel Capo dei Greci) ed ove erano ospitate numerose partecipanti, i Ioro eventuali accompagnatori od 42 -. agenti, lo staff dell'organizzazione. Dal registro delle presenze dell'albergo (faldone 1 delle produzioni del P.M.) si rileva che tra i clienti registrati nel gruppo ?Una Ragazza per il Cinema? era presente anche Raffaella Zardo che risulta essere stata ospite dell'hotel dal 4 al 7 settembre 2009 che, quindi, si trovava a Sant'Alessio Siculo in concomitanza con Karima ed Emilio Fede, giunto sul posto il 6 settembre a bordo dell'elicottero di uno sponsor (cfr. verbale s.i.t. Zangari). Si ricorda che la sig.ra Zardo la persona che era stata identificata nell'ambito delle indagini svolte dal Commissariato ?Monforte Vittora (cfr. annotazione 9.7.2010 acquisita sull'accordo delle parti) in relazione al ?giro? di prostituzione che si svolgeva in alberghi milanesi (nel quale appariva coinvolta El Mahroug Karima) che aveva avuto contatti telefonici con Emilio Fede in particolare nella notte tra il 14 ed il 15 febbraio quando l'imputato si trovava nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi ove aveva accompagnato Karima. Nella giornata del 6 settembre le candidate si erano presentate, in gruppi da 10, davanti al tavolo della giuria dove avevano risposto alle domande raccontato la propria vita. Le fasi del concorso venivano filmate dalla ditta ?Karamella? incaricata dalla ?Olservice?, organizzatrice dell'evento ma nel DVD realizzato (ed acquisito in atti) non compaiono immagini relative alla presentazione delle candidate alla giuria. Il sig. Grasso, collaboratore della ?Karamella ha spiegato che la registrazione del passaggio delle candidate davanti alla giuria in assenza di pubblico era stata effettuata su MINIDV non era pit?J reperibile in quanto i supporti erano stati utilizzati successivamente per altre riprese (cfr. verbale di s.i.t. in data 14.1.2011 acquisito all'udienza del 12.10.2012). In realta stato acquisito prodotto in atti un DVD nel quale si puo osservare un piccolo pezzo della presentazione di Karima alla giuria cui la giovane aveva dichiarato l'eta la sua nazionalita dicendo di essere minorenne ed egiziana. Dalle altre prove, comunque, emerge che in quella occasione Karima racconto - piangendo - la sua triste storia di ragazza quindicenne abbandonata dai genitori e/o scappata di casa del tutto sola in Italia. (cfr. verbale di s.i.t. di Claudio Zangari testimonianza dello stesso udienza 12.10.2012). 43 Risulta dagli atti che Emilio Fede aveva parlato della vicenda durante la serata cui partecipava il pubblico dicendo ?sottolineo che c'era una ragazza di tredici anni, se non sbaglio egiziana, mi sono commosso, ho solidarizzato, ma non soltanto a parole perch?, poi, bisogna seguire con i fatti La circostanza emerge dal video prodotto in atti, dal verbale di s.i.t. dalla testimonianza resa al dibattimento da Claudio Zangari (?Riassumendo in breve, perche? non ricordo bene le parole, stato a fine spettacolo un riferimento chiaro a quella ragazza Ii dicendo che anche se non fosse stata la vincitrlce effettiva del concorso, sarebbe stata la vincitrice morale, nel senso che si sarebbe Viste le sue condizioni familiarl, 5e non sbaglio, che lei aveva raccontato di avere, una sorta di impegno tra virgolette nell?aiutare questa ragazza?cfr. verbale udienza 12.10.2009). L'imputato ha sostenuto (cfr. verbale delle dichiarazioni rese ex art. 210 c.p.p. nell'ambito del procedimento celebrate avanti Ia sezione IV penale a carico di Silvio Berlusconi acquisito all'udienza del 7.6.2013) che non era neanche in grado di dire se, in quel suo intervento, si riferisse proprio a Karima posto che Ie ragazze che partecipavano al concorso erano pil?J di 60. Sul punto si deve, pero, osservare che dalle schede di iscrizione tutte acquisite in atti (faldone 1 delle produzioni del P.M.) risulta che Ie partecipanti erano nella stragrande maggioranza italiane che l'unica straniera che aveva dichiarato di essere egiziana minorenne era Karima El Mahorug posto che le altre provenivano da paesi dell'Est europeo (Moldavia, Bielorussia, Romania) con l'unica eccezione della vincitrice del concorso, che era brasiliana. In ogni caso sempre dalle schede si rileva che Karima, oltre ad essere l'unica dichiaratamente di nazionalita egiziana, era anche l'unica ancora minorenne al momento della selezione. Non si vede, quindi, a quale altra ragazza si potesse riferire Emilio Fede quando aveva parlato al pubblico di una minorenne egiziana la cui storia lo aveva commosso al punto da sentirsi in dovere di promettere di aiutarla non a parole ma con i fatti. Si affrontera in seguito il merito delle altre affermazioni fatte dall'imputato nell'esame dibattimentale il cui verbale stato acquisito agli atti del presente giudizio. 44 Al momento va detto che dopo il concorso di Sant'Alessio Sicqu Karima El Mahroug aveva lasciato Ia Sicilia, cosi come aveva detto di voler fare a Sergio Pennuto (cfr. verbale s.i.t. testimonianza cit.). La teste (cfr. verbali udienza 17 24 maggio 2013) ha dichiarato di essere giunta a Milano nell'ottobre 2009 dove era arrivata in treno viaggiando senza biglietto perch? non aveva il denaro necessario per acquistarlo. Karima ha raccontato che aveva trovato ospitalita da una ragazza che aveva conosciuto in precedenza in Sicilia, tale Simona Loca, che si era offerta anche di trovarle un lavoro ed ha aggiunto: ?Alla fine i/ lavoro che mi aveva proposto questa Simona Loca consisteva nel fare la prostituta Mi aveva portato per un colloquio, doveva essere un colloquio di lavoro, mi ha portato in un albergo, che adesso ho fatto confusione, non mi ricordo piL?J se era il Four Season 0 se era i/ Bulgari. In questo colloquio dovevo salire nel/a stanza per par/are con queste persone, gia mi sembrava strano di avere un colloquio in una stanza di albergo, solamente che non potevo salire, perch? non avevo i documenti. alla fine l?incontro avvenuto, questa persona era scesa git} nel/a hall, cercando di convincere di farmi salire nel/a stanza. Io non avevo capito il perch? dovevo salire nel/a stanza, alla fine lei Ii mi aveva detto che il lavoro consisteva nel fare la escort, che l?avremmo fatto insieme, avremmo diviso questi soldi? (cfr. verbale 17.5.2013). L'o??esa la rabbia per la proposta ricevuta erano state cosi intense da indurre Karima a ?piantare Ii? l'amica ad andare a ballare presso Ia discoteca ?Hollywood? dove aveva iniziato a parlare con Ie persone presenti per trovare un lavoro (?Li avevo Chiacchierato, perch? prima chiacchieravo con tutti, non conoscendo nessuno, ero abbastanza una che cercava di fare pit) conoscenze possibi/i, per cercare di trovare una sistemazione, di conoscere una persona Che poteva aiutarmi. Chiacchierando ho chiesto a tutti se potavano darmi un la voro, comprese le persone Che lavoravano in questa discoteca?). II tentativo non aveva avuto successo (e la cosa non meraviglia posto che la teste ha affermato che il suo intento era quello di trovare un impiego come commessa che difficile ritenere che potesse esserle offerto in quel contesto) la ragazza era tornata presso l'abitazione della sig.ra Loca. Ivi giunta, pero, 45 aveva trovato la sua valigia collocata fuori Ia porta dell'appartamento e, resasi conto che non poteva fermarsi li a dormire, era scesa in strada si era seduta su una panchina. Un uomo che transitava neiia zona Ie aveva offerto aiuto ed ospitaiita la ragazza aveva accettato (?Era tarda notte, ed era passato un uomo che mi aveva chiesto se avevo bisogno di una mano, g/i avevo anche risposto male, perch? non capivo chi fosse. poi, non avendo alternative, poi davo anche modo al/e persone di poter par/are di capire chi sono se potevo avere una mano di aiuto. lui mi aveva proposto di darmi ospitalita, aveva questo mono/oca/e dove mi ha ospitato?). La fiducia riposta da Karima nello sconosciuto, tale Vincenzo Ranieri, non era stata tradita: a dire della teste, infatti, l'uomo era stato particolarmente generoso perch?, oltre ad ospitarla per circa tre giorni, si era attivato per trovarle un lavoro. In particolare una mattina I'aveva accompagnata in un bar presentandole il proprietario che, pero, non I'aveva assunta. Karma ha dichiarato che in quel bar aveva conosciuto due ?ragazzi? (?un signore che avra avuto una quarantina d?anni ed un ragazzo che avra avuto 24 anni?) ed ha aggiunto: "Mi avevano fatto dei complimenti, io gli ho chiesto se conoscevano qualcuno che cerca va una ragazza per lavorare. Mi avevano detto che tipo di lavoro, io chiedevo un lavoro per quel/o che sapevo fare, come cameriera, commessa qua/cosa di questo tipo. Ioro mi avevano detto Che avevano un ristorante, proprio attaccato a quel bar, mi sembra che la via si chiami via/e Piceno, via/e Plinio, non me lo ricordo i/ ristorante ?Masquenada?. (cfr. udienza 17.5. 2013). A dire di Karima ii responsabile dell'esercizio Ie aveva proposto di fare un coiloquio prospettandole Ia possibilita di un'assunzione come cameriera ma la cosa non era andata in porto perch? lei non si era presentata il giorno stabilito in quanto, nel frattempo, frequentando i Iocali di corso Como aveva conosciuto altre persone che Ie avevano offerto opportunita alternative ("non ci sono andata perch? ho avuto anche del/e serate, ho conosciuto del/e altre persone, anche in corso Como, frequentando corso Como. ogni volta, conoscendo del/e persone, poi cambiavano quel/e che potevano essere le mie aspettative?). 46 Difatti, nell'ambiente della ?movida? milanese, Karima aveva incontrato un tale Gabriel 0 Gabriele che svolgeva l?attivita di P.R. che I'aveva messa in contatto con Domenico Rizza, titolare di un'agenzia (First Agency) che offriva impieghi occasionali come ?ragazza immagine? ?cubista? nei locali notturni. Il ?colloquio di Iavoro? era avvenuto in un bar, il Gasoline, sito in prossimita del Tocqueville, una discoteca di corso Como. Frequentando la stessa zona gli stessi locali la ragazza aveva conosciuto anche una giovane tunisina cui aveva chiesto ospitalita con la promessa di contribuire al pagamento dell'affitto con i proventi dell'attivita che stava per intraprendere. Cosi Karima si era trasferita dall'abitazione di Vincenzo Ranieri, ove si era trattenuta per circa tre giorni, dall'amica tunisina di cui non ha saputo fornire n? il nome n? l'indirizzo, ricordando solo che viveva a Cinisello Balsamo. In attesa di risposte da parte di Domenico Rizza (risposte che - come si vedra tra breve non erano tardate molto) la giovane aveva ripreso contatto con il titolare del ristorante ?Masquenada? ed aveva fatto il colloquio per l'assunzione. La prima prova, regolarmente retribuita, era andata bene al punto che Karima aveva lavorato anche una seconda, forse una terza sera, ma l'assunzione non era stata perfezionata perch? il titolare dell'esercizio le aveva chiesto di portare i documenti per regolarizzare la sua posizione lavorativa. Karima non aveva potuto aderire perch? i suoi documenti erano rimasti presso l'ultima comunita da cui era scappata. Dall'istruttoria dibattimentale emerso che, in realta, le cose non erano andate come descritto dalla teste che la ricostruzione da lei operata nel corso della testimonianza solo una delle tante menzogne che hanno costellato la deposizione resa innanzi al collegio. Si deve, in proposito, evidenziare che la stessa Karima offre una ricostruzione alternativa del tutto verosimile della vicenda affermando che gia nel primo incontro con Domenico Rizza aveva compreso che il suo interesse per lei non era solo professionale aggiungendo che lei ricambiava tale interesse al punto che, dopo solo tre giorni dal colloquio, era andata a vivere con lui. La personalita della teste, cosi come emerge da quanto evidenziato in ordine ai 47 comportamenti da lei tenuti sin da quando era poco pit: che una bambina, giustifica pienamente I'affermazione che la vita che i nuovo compagno ie offriva era di certo piti confacente aile sue aspettative: esibizioni pubbliche, frequentazioni di persone appartenenti ad un ceto superiore a quello da cui proveniva di locaii ?di grido?, vestiti, vita libera erano di sicuro piL?J ?appetibili? per Karima del faticoso mestiere di cameriera in un ristorante, seppure ben frequentato. Inoltre ia versione dei fatti fornita dal titoiare del ?Masquenada? del tutto diversa. Massimo Samarati ha confermato di aver conosciuto Karima, neil'ottobre/novembre 2009, in un bar sito nei pressi del suo ristorante ed ha aggiunto: ?Credo che lei cercasse lavoro perch? quando l?ho conosciuta poi la sera me la sono ritrovata al ristorante voleva fare la cameriera da sta v0 facendo colazione lei era al tavolo. Poi si avvicinata dicendomi perch? facevo colazione. Quando gli ho spiegato perch? facevo colazione, che quindi mi ero alzato alle tre del pomeriggio, mi fa: ?Perch? cosi tardi??, io le ho detto: ?Perch? ho un locale il locale chiudendo tardi la notte mi alzo tardi la mattina?. Lei dice: ?Che locale Quindi quando gli ho spiegato il locale, mi fa: "Magari vengo a trovarti?. Io ho detto: ?Vieni quando vuoi?. Poi venuta voleva, insistentemente cercava un lavoro. Mi ha chiesto se poteva lavorare ed io sinceramente, vedendo le cameriere che ho io vedendo lei, le ho detto: ?Tu puoi fare tutto tranne che la cameriera?, perch? era bella rispetto alle mie cameriere. Lei diceva: ?No, no, ma io ci voglio provare?. Io le ho detto di no, perch? non era il suo lavoro. Finch? lei un giorno per provare che forse poteva fare quello che diceva, c?era un addio al celibato di ragazzi lei dice: ?La torta la porto lo?. Indubbiamente i ragazzi hanno avuto una reazione positiva, ma non poteva fare quel lavoro. Infatti poteva ballare sui cubi, fare la mode/la, fare l?animazione, ma non quel lavoro?. (cfr. verbale udienza 12.10.2012) II teste ha precisato che Karima gli aveva detto che ?lavorava faceva del/e serate, che faceva la ballerina, l?animazione nei locali?. La ragazza aveva frequentato I'abitazione del sig. Samarati per circa sei mesi fermandosi anche a dormire, ma senza avere mai rapporti sessuali con Iui. 48 Dalla descrizione fornita dal teste quelle che Karima faceva a casa sua sembrano pill: ?incursioni? che visite (?Rimaneva Ii a giorni, Cioe c?erano dei/e settimane che magari si fermava uno, due, tre giorni rimaneva Ii. Io vivo anche con un ?aItra persona, con un inquiIino. Stava con noi, stava Ii, guardava Ia televisione, stava in casa non si muoveva. Poi riceveva dei/e telefonate, prendeva diceva: "Va bene, vado a lavorare?. Io pensavo facesse animazione ed andava a Iavorare. Poi tornava magari dopo uno 0 due giorni, a/Ie 5.00 deI mattino, 6.00 della mattina. Era ingestibi/e: entrava, usciva?) questo comportamento, unitamente al fatto che conosceva poco niente della vita della ragazza, aveva indotto il sig. Samarati a compiere almeno un minimo controllo della borsa del cellulare. Dalla verifica erano emerse circostanze interessanti ai fini della ricostruzione che si sta effettuando. In particolare il teste ha affermato: ?Una notte, dopo che frequentava spesso casa mia dormiva con noi stavamo tutti insieme, mi sono detto: comunque una persona che non conosco in casa mi sono alzato ho guardato iI telefono ho guardato se nel portafoglio avesse dei documenti. Non aveva documenti. II te/efono era acceso c?erano delle chiamate, dei messaggi di ragazzi non ho guardato tutti i col/oqui. Io ho guardato se c?erano deg/i uomini che Ie dicevano, dei ragazzi che Ie dicevano, qualcuno che Ie diceva: ?Okay, stasera da lavorare, si Iavora?. ?AI/ora ci vediamo?. Oppure erano chiamate, quindi appariva Ia chiamata non persa erano messaggini telefonate in prevalenza di uomini?. In quel momento il sig. Samarati aveva attribuito i plurimi contatti di Karima con uomini alla sua attivita di ballerina non aveva sospettato che Ia ragazza esercitasse Ia prostituzione. I primi dubbi erano sorti quando aveva trovato nel portafoglio una somma di denaro che riteneva non potere essere il frutto dell'attivita che la giovane diceva di svolgere (?Prostituzione non so che dire, tranne che una voIta, quando trovai nel portafoglio che aveva dei soldi dissi: ?Ma da quando una ballerina guadagna 5/600??. Mi sembra (che avesse) 600 Euro. II tenore dei messaggini non poteva dimostrare che andava a pagamento con qualcuno, pero quando lei tornava diceva: ?Ho fatto animazione? nel portafoglio hai 500/600 euro ne hai anche di piu, io dico: non si mai sentita 49 una ballerina che ha preso 600 euro in una sera?). E, d'altro canto, anche in una successiva occasione I'importo del denaro rinvenuto (mille euro 0 forse pit: in banconote da 500) non era propriamente compatibile con i guadagni derivanti dall'attivita di ballerina. Nel poi, disponibilita di denaro anche in altre occasioni aveva sempre pit) soldi, tempo, Karima aveva dimostrato di avere sempre maggiori cio? nel senso aveva sempre questi soldi. Poi quando uscivamo a mangiare pagava la cena?) di potersi permettere un abbigliamento ed accessori griffati (?posso dire una cosa: che ho visto migliorare la situazione economica perch? l?ho vista migliorare nei vestiti. PiL?l che nei soldi ho visto migliorare il suo modo di vestirsi Sicuramente quando io la conobbi non era cosi. Era vestita appariscente, ma non come col protrarsi del tempo Sicuramente le scarpe erano di marca, mentre prima non le aveva. La borsa sicuramente c?erano del/e Louis Vuitton?). II palese miglioramento delle condizioni economiche si accompagnava al fatto che la giovane aveva frequentato il ?Masquenada? con uomini anziani sicuramente facoltosi venuta anche al nostro ristorante. Al mio ristorante e? venuta con un signore di una certa eta, altre due ragazze, mi sembra di ricordare. Questa e? stata una del/e ultime volte in cui io la vidi poi perch? avevamo gia perso i rapporti - con una macchina, una Aston Io non sono bravissimo nel ricordare le macchine perch? non ce l?ho, quindi era 0 una Aston Martin 0 una Bentley Cabrio color champagne 0 color oro. Questo me lo ricordo perch? era parcheggiata fuori dal locale nel mio locale macchine cosi non se ne vedono?). II sig. Samarati, poi, ha ricordato un episodio che aveva coinvolto il suo coinquilino che dimostra l'assoluta liberta che Karima gia all'epoca - aveva nelle sue relazioni sessuali. II teste ha dichiarato: "Una sera lei tornata una notte io stavo con un?altra persona - in quel momento lei si arrabbiata, andata su Io stavo dormendo con questa ragazza, lei entrata - perch? logicamente vivendo con piLl persone qualcuno ha aperto - me la sono vista nel letto cosi si arrabbiata. Ero nel letto stavo dormendo. Questa arrivata cosi mi ha Li esp/osa, andata su tutte le furie, allora Ii ho cercato di salvare la situazione. Poi io ho preso questa ragazza con cui 50 ll stavo, sono uscito lei rimasta a casa con il mio coinquilino. Poi quando uscita gli ha detto: ?Dig/ielo, diglielo che comunque siamo stati insieme. Diglielo a Massimo che noi siamo stati insieme?. Per farmi un dispetto Ruby ha avuto un rapporto sessuale con il mio coinquilino. Tanto vero che poi la mattina se ne andata nuda con un accappatoio soltanto; ha preso il taxi se ne andata Io fece per rabbia (di avere un rapporto intimo), anche perch? un be! ragazzo non pago, sono sicuro. In questo contesto si inseriscono le confidenze fatte da Karima all'amico sulle sue frequentazioni della villa di Arcore di Silvio Berlusconi ove la ragazza, a suo dire, si recava a ballare la danza del ventre. Dalla testimonianza del sig. Samarati emerge, quindi, che Karima nel corso della frequentazione aveva mostrato di avere sempre maggiori disponibilita economiche, di potersi permettere l'acquisto di accessori ?griffati? che all'inizio non possedeva, di accompagnarsi ad anziani facoltosi, di essere una ragazza sessualmente disinibita tanto da avere rapporti intimi con un uomo al fine di indispettirne un altro. Negli ultimi mesi della frequentazione, poi, la ragazza aveva raccontato di aver trovato una nuova opportunita Iavorativa partecipando alle cene che si svolgevano presso la villa di Arcore ove, a suo dire, si esibiva nella danza del ventre. si puo dubitare dell'attendibilita del teste che del tutto indifferente: non legato affettivamente sentimentalmente a Karima (semmai la giovane che aveva qualche aspettativa su di lui) ha riferito i fatti ?nudi crudi? mantenendo rispetto ad essi ed alla ragazza un totale distacco. A tal ?ne va ricordato che, come emerge dai tabulati dei flussi telefonici dell'utenza di Karima El Mahroug (faldone 1 della produzioni del RM.) il sig. Samarati aveva mantenuto contatti con la ragazza ben dopo che si era verificata Ia scenata di gelosia che ha descritto al dibattimento: l'ultima telefonata alle 1.07 del 5.6.2010, giorno in cui si era veri?cato il litigio con Michelle Da Conceicao cui era seguito l'accompagnamento della minore in ospedale. II contatto intercorso in un momento cosi delicato della vita della ragazza dimostra che i rapporti tra i due erano rimasti buoni: nessun rancore, astio, nessun desiderio di rivalsa 51 animava, ed anima, il sig. Samarati. La testimonianza di Massimo Samarati, peraltro, ha trovato conferma in quella di Stefano Caroppo, suo amico titolare come lui di un ristorante, che ha dichiarato di aver conosciuto Karima proprio al Masquenada alla fine del 2009, di averla frequentata per qualche mese, di averla vista - almeno in un'occasione con una significativa somma di denaro (3/4 pezzi da 500 euro) nel portafoglio una volta che gli stava pagando una consumazione, di averla notata con un uomo molto piu grande di lei nel ristorante dell?amico Massimo di aver saputo da lei che era stata ospite nella villa di Silvio Berlusconi?. Giova, ancora, ricordare che le affermazioni del sig. Samarati sono confortate da quanto dichiarato da Sergio Pennuto in ordine alla telefonata ricevuta dall'amica El Mahroug nell'inverno 2009 quando la ragazza gli aveva comunicato di essere a Milano, di aver ?agganciato? amici importanti, di non avere piu problemi economici di avere trovato casa. Con molta probabilita la casa cui la giovane si riferiva in quel momento era quella di Caterina Pasquino ove era stata ospite da gennaio a maggio 2010. Prima di quel momento, pero, la ragazza aveva convissuto con il fidanzato Domenico Rizza. Le vicende abitative di Karima assumono rilievo nella ricostruzione non solo della sua storia personale ma anche della vicenda processuale. Giova in proposito, precisare che nelle prima fase successiva al suo arrivo a Milano prima dell'inizio della convivenza con Domenico Rizza la ragazza 4 Pill in dettaglio qui la deposizione di Caroppo Stefano. Caroppo Stefano titolare di un locale a Milano denominato "Cactus Juice". All'udienza del 6.7.2002 ha riferito di aver conosciuto Ruby verso la fine dell'anno 2009 presso il ristorante "Masquenada" dell'amico Samarati Massimo. Ruby gli aveva raccontato di essere da poco arrivata a Milano dalla Sicilia di abitare con un'amica tale Caterina. Stava cercando lavoro. Ruby aveva detto di essere parte brasiliana parte marocchina, non gli aveva mai rivelato la sua vera eta, dimostrava comunque circa vent'anni. Dopo qualche mese il rapporto di amicizia si era interrotto poich? si erano persi di vista Ruby aveva smesso di chiamare. Ruby non appariva affatto dimessa in state di indigenza al contrario si presentava sempre molto curata ed elegante con abiti raffinati, scarpe col tacco, unghie perfette, accessori di gusto. Ricordava anche di aver visto all'interno del portafogli di Ruby alcuni pezzi da 500,00. Certo non dava l'impressione di aver bisogno di soldi. Aveva tra s? s? ipotizzato che Ruby potesse prostituirsi ma non aveva approfondito la faccenda. Ruby gli aveva anche riferito di aver conosciuto Berlusconi di essersi recata piu volte a casa sua ma non le aveva creduto anche perch? era appena arrivata a Milano la circostanza sembrava piuttosto inverosimile. Nel raccontare le sue sortite ad Arcore aveva parlato di limousine che passavano a prenderla di aver conosciuto Emilio Fede che le avrebbe anche regalato una catenina. 52 aveva conosciuto Antonio Passaro avvocato iscritto all'ordine che, pero, svolgeva svolge in via quasi esclusiva, attivita di spettacolo ed animazione nelle discoteche che, anche per tale motivo, frequentava all'epoca dei fatti i Iocali della ?movida? milanese dove aveva incontrato Karima. In tal senso si espressa la teste (cfr. verbale in data 17.5.2013) che ha collocato l'incontro a meta novembre 2009, prima della sua conoscenza con Domenico Rizza ed ha aggiunto che ?Manuel? (questo il soprannome con cui Io chiamava) l'aveva ospitata per circa 4/5 giorni, perch? in quel periodo lei non sapeva clove andare. Si deve osservare che il dato temporale fornito da Karima circa la sua breve convivenza con Antonio Passaro si pone in qualche contrasto con quanto riferito dalla giovane nella prima parte della testimonianza resa all'udienza del 17.5.2013 quando ha detto che non appena giunta a Milano era stata ospitata dall'amica Simona Loca, che la coabitazione era durata pochi giorni si era interrotta bruscamente perch? la donna l'aveva messa alla porta nel momento in cui lei si era sdegnosamente rifiutata di prostituirsi, che subito dopo era stata accolta da Vincenzo Ranieri ove si era trattenuta per pochi giorni, che di seguito era stata ospite della non meglio indicata ragazza tunisina che viveva a Cinisello Balsamo per andare, infine, a convivere con Domenico Rizza fino a gennaio 2010 quando si era trasferita da Caterina Pasquino. Ne discende che almeno qualcuna delle indicazioni fornite da Karima non veritiera o, comunque, non corretta. Il dato temporale, tuttavia, sostanzialmente confermato da Antonio Passaro che colloca il primo incontro con Karima nel novembre 2009 precisando, pero, che la giovane in quella occasione gli aveva detto di essere appena arrivata a Milano anche se questa affermazione non gli era parsa veritiera (?L'ho conosciuta all?interno di un locale, una discoteca milanese, I?Armani, era un mercoledi? sera, niente, mi ha fermato offrendomi da bere, ed nato cosi un po? I?incontro, un po? fortuito, un po? per caso. Si presentata come una persona che era appena arrivata a Milano, durante la notte venuta con noi anche in altri Iocali, l?ho portata con me i miei amici in giro, la notte stessa, per due consecutive, rimasta da me, in quanto non veniva ospitata dalla 53 persona che l?avrebbe dovuta ospitare a Milano, da quanto mi diceva lei. Affermava di essere arrivata il giorno stesso che ci siamo conosciuti, la cosa strana che perc?) salutava molte persone, come se avesse gia messo piede a Milano qua/che tempo prima. Era il novembre, penso, del 2010?. II teste si poi corretto sulla data, a seguito delle contestazioni, collocando quel primo incontro a novembre 2009. cfr. verbale udienza 15.6.2012). Antonio Passaro ha precisato che Karima appariva in gravi difficolta (?l?ho vista in difficolta, una persona che non sapeva un attimo a chi chiedere aiuto. Aveva bisogno di qualcosa, sicuramente, necessita, in difficolta economiche?), che gli aveva parlato della sua vita dei suoi ?sogni? (?Si presentata come una danzatrice del ventre, meta brasiliana meta egiziana, nata ad Alessandria d?Egitto, niente, che era a Milano cosi, per aprire un centro estetico lei mi diceva che voleva aprire un centro estetico, massaggi, queste cose qui di benessere. Aveva flnora fatto solamente la danzatrice del ventre, tutto il suo passato, tutto cio che era inerente precisamente al suo passato, al suo percorso di vita, non me lo ha specificato. (Diceva) di avere 24, 26 anni mi mostro anche un documento una fotocopia di un documento?). Sin dai primi momenti la giovane aveva chiaramente manifestato un vivo interesse ad instaurare una relazione intima suo dire, era il aveva preso questo colpo di fulmine, sue parole, quindi era molto era molto incentrata nelle avances?) che, pero, al sig. Passaro non interessava perch?, nonostante Karima fosse molto bella, non era attratto in alcun modo da lei (?Non potevo, a pelle, avere un?attrazione per questa tra le varie cose avevo anche notato una bruciatura dietro la schiena, le mancava proprio una parte avevo notato un po? di cose, quindi, confrontandole con le affermazioni i modi di fare che aveva, avevo capito che non era una persona Che veniva da una situazione serena, ecco. Quindi socialmente poteva essere anche una ragazza stupenda, non poteva proprio ispirarmi chissa che?). Nonostante il rifiuto opposto dall'uomo Karima non aveva desistito dal suo intento e, nei mesi succe?ssivi, lo aveva sottoposto ad una vera propria ?persecuzione? tanto da indurlo a lasciare la sua abitazione ed a negarsi al 54 telefono. Sul punto il sig. Passaro ha dichiarato: ?Abitavo in via della Spiga, in quel/a casa che ho lasciato scappando da lei. In seguito a quei due 0 tre giorni, mi sono letteralmente dileguato, nel senso che sono stato cercato ripetutamente da lei, pero ho fatto in modo di non vederci piL?I. durata piL?J di un anno, questa cosa qui. Ho cambiato casa, non la denunciai per stalking perch? comunque mi faceva molta tenerezza, va be?, chiamiamola tenerezza. Suonava il campanello, bussava alla porta, 5i nascondeva dietro al (Ho cambiato casa) perch? Ruby mi disturbava. I contatti telefonici mantenuti con questa persona sono stati frutto della sua insistenza, mi chiamava con numeri di cellulare di ragazze, appunto, di amiche in comune, con anonimi, con numeri di tassisti, con numeri di chiunque potesse fare in modo che in quel momento io rispondessi, perch? non vedevo il suo a parte che avra cambiato sei sette numeri, penso, nell?arco Alla fine ho instaurato un po? un rapporto di tolleranza nel senso di comprensione, dato che arrivo quasi a minacciarmi per avere dei contatti, Ie proposi di ascoltarla come amico una volta a settimana, finiva Ii. Quindi mi chiamava una volta a settimana mi raccontava vita, morte miracoli della sua vita? (cfr. udienza 15.6.2012) Si vedra in seguito quale sia stato il contenuto di tali conversazioni ed, in particolare, di quella intercorsa in data 8.9.2010 che concorre a dimostrare Ia pregressa sussistenza di rapporti tra la minore Silvio Berlusconi la natura di tali rapporti. Al momento si deve osservare che dalla testimonianza di Antonio Passaro emergono elementi che confermano quelli rilevabili dalle testimonianze sopra esaminate: Ie condizioni di estrema dif?colta in cui versava Ia minore dopo il suo arrivo a Milano il suo approccio disinibito con l'altro sesso. Come si detto in un momento successivo al suo incontro con Antonio Passaro Karima aveva allacciato una relazione con Domenico Rizza. AI dibattimento (cfr. verbale udienza 17.5.2013) Ia teste ha dichiarato di essere andata a vivere con Domenico Rizza pochi giorni dopo il ?colloquio di Iavoro?, all'incirca a meta/fine novembre, precisando che la relazione era terminata a fine gennaio/inizi febbraio. 55 In particolare Karima ha precisato che Ia storia con Domenico era finita perch? non voleva impegnarsi mentre lei ne era infatuata cercava un legame stabile. L'uomo, percio, era andato via di casa dicendole che poteva restare Ii fino a quando non avesse trovato un'altra sistemazione. Karima, pero, non riusciva a vivere in quell'appartamento senza il suo fidanzato ed aveva approfittato dell'occasione che le si era offerta quando aveva conosciuto in un locale notturno Caterina Pasquino che cercava una coinquilina per dividere Ie spese. La teste ha aggiunto di essere stata lei a proporre alla ragazza di ospitarla anche perch?, continuando a Iavorare con Rizza non avendo spese in quanto sua ospite, aveva messo da parte un po' di denaro. Anche in questo caso Ia versione fornita da altri testi diversa. Caterina Pasquino (cfr. udienza 11.5.2012) ha confermato di aver conosciuto Karima in una discoteca di Milano (?Just Cavalli?) all'inizio del 2010 ma ha precisato che a presentargliela era stato proprio Domenico Rizza. L'uomo le aveva detto che la ex fidanzata, che in quel momento viveva a casa sua, cercava una nuova collocazione sapendo che Caterina voleva trovare una coinquilina con cui dividere le spese - le aveva proposto di ospitarla dicendole che era una brava ragazza che si poteva fidare. La sig.ra Pasquino, che aveva serie difficolta a pagare I'affitto dell?appartamento di via Settala ove viveva, aveva accettato Domenico Rizza aveva accompagnato Karima da lei. La teste ha precisato che aveva chiesto alla ragazza di darle i documenti per poter inoltrare Ia prescritta denuncia in Questura ma si era sentita rispondere, anche alla presenza di Rizza, che Ii avrebbe avuti in un secondo momento perch? erano rimasti a casa dell'uomo. La sig.ra Pasquino ha dichiarato che la coinquilina Ie aveva mentito sia sulle generalita che sul suo stato sociale dicendole che si chiamava ?Ruby? di nome ?Cuore? di cognome, che aveva 19 anni, che era egiziana, che il padre era un dirigente della Yamamay. Nonostante vantasse di essere figlia di un uomo facoltoso Ia ragazza, pero, non aveva mai contribuito a pagare I'affitto Ie spese. Nel prosieguo della convivenza Karima aveva fatto altre confidenze all'amica raccontandole di aver conosciuto Silvio Berlusconi di essere stata sua ospite 56 ad Arcore. La sig.ra Pasquino ha aggiunto che la coinquilina aveva piL?i volte detto che non aveva piL?i problemi economici perch?, se avesse avuto bisogno di un aiuto, lo avrebbe ricevuto dalla famiglia dall'ex premier. La teste, inoltre, ha riferito iI contenuto di telefonate ricevute da Karima che Ie diceva di trovarsi presso Ia residenza di Silvio Berlusconi dove avrebbe cenato e, successivamente, avrebbe ballato, si sarebbe spogliata ed avrebbe fatto sesso a pagamento. In particolare Ia sig.ra Pasquino ha confermato - a seguito della contestazione - quanto aveva dichiarato nella fase delle indagini preliminari (?Ricardo che diceva di essere molto amica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con il quale, a sua dire, stata spesso a casa del premier, dove ha cenato, ballato fatto sesso con Iui, il quale Ie dava molto denaro?), aggiungendo, perb, che alla sua reazione sorpresa (?Ma che stai dicendo??) la minore Ie aveva detto che stava scherzando. Va evidenziato che, nella fase delle indagini preliminari, Ia teste non aveva fatto alcun riferimento alla natura ?scherzosa? delle confidenze telefoniche di Karima che al dibattimento sono stati acquisiti plurimi elementi che smentiscono Ia ?precisazione? operata in udienza dalla sig.ra Pasquino che, peraltro, in questa sede ha tenuto ad affermare pil?J volte di non aver, comunque, mai creduto ai racconti della coinquilina. In primo Iuogo vanno ricordate le note S.C.O. (produzioni documentali del P.M. udienza 17.5.2013) relative ai contatti telefonici intercorsi tra Caterina Pasquino Karima El Mahroug quando quest'ultima si trovava ospite nella residenza di Arcore: nella notte tra il 27 ed il 28 febbraio 2010 si rilevano 3 contatti (un inviato da Caterina alle 22.33, una telefonata di Karima durata ben 293 secondi alle 00.06, una telefonata di Caterina alle 01.15); nella notte tra ed il 9 marzo 2010 Caterina invia a Karima 5 tra Ie 01.51 Ie 02.52; altri contatti intercorrono nella notte tra il 4 ed il 5 aprile 2010. II numero la durata dei contatti mal si concilia con I'intento ?scherzoso? descritto dalla sig.ra Pasquino perch? non si vede per quale motivo Io ?scherzo? abbia dovuto impegnare le due donne in tante cosi lunghe conversazioni. Una ulteriore smentita alle a??ermazioni della teste sul carattere faceto dei 57 racconti di Karima viene proprio dal contenuto della testimonianza resa all'udienza (11.5.2012). In quella sede la sig.ra Pasquino ha detto di aver visto la sua inquilina in possesso di una significativa somma di denaro 5000,00) di aver saputo che l'aveva ricevuta da Silvio Berlusconi. In un'altra occasione Karima le aveva mostrato la denuncia che aveva sporto quando era stata rapinata in Corso Buenos Aires. Dagli atti emerge che la giovane aveva denunciato di essere stata rapinata della somma di 7000,00 in contanti che aveva nella borsa che l'autore del fatto era stato rintracciato, arrestato trovato in possesso di 5500,00. Ne discende che la sig.ra Pasquino doveva essere a conoscenza del fatto che la sua coinquilina disponeva di somme di denaro che non potevano sicuramente derivare dall'attivita lavorativa svolta. la teste poteva sorprendersi del fatto che Karima utilizzasse le sue doti fisiche per procurarsi denaro posto che, come emerge dalla deposizione di Giuseppe Villa, si era prestata a fare da intermediaria tra la giovane lui. La sig.ra Pasquino ha negato tale circostanza nel corso della sua deposizione al dibattimento sostenendo che aveva appreso solo in un momento successive che Karima ed il sig. Villa si erano frequentati. La ?ritrosia? della teste palesemente spiegabile alla luce di quanto emerso in ordine al ruolo da lei svolto nella vicenda che giustifica il suo timore di essere esposta ad eventuali conseguenze di natura penale oltre quelle personali molto gravi subite in conseguenza della condotta serbata da Karima quando, lasciando l'appartamento, aveva sottratto alla coinquilina il denaro faticosamente messo da parte. Sui rapporti intercorsi tra Caterina Pasquino, Karima Giuseppe Villa giova ricordare che dei fatti si era occupato il Commissariato ?Monforte Vittoria? nell'ambito dell'indagine cui si riferisce la nota del luglio 2010 acquisita al fascicolo del dibattimento sull'accordo delle parti. In quella sede era stata assunta anche la testimonianza di Giuseppe Villa, mediatore di affari che frequentava il ?bel mondo? milanese ed amico di Caterina Pasquino, che gli aveva fatto da tramite nella conoscenza di Karima. 58 La presentazione era avvenuta nel gennaio 2010 in un bar di Milano ove i tre si erano incontrati per un aperitivo. Il teste (cfr. verbale udienza 4.5.2012) ha precisato che Caterina gli aveva detto che la sua amica voleva andare a cena con lui che, dopo un secondo incontro sempre per un aperitivo, era uscito con la ragazza (?Eravamo in un bar, basta, Ci siamo seduti, ci siamo messi a par/are, mi ha detto: ?Guarda, c?e una mia amica, vuole andare a cena?, ci siamo conosciuti, poi ci siamo scambiati il numero di telefono, ci siamo sentiti diverse volte, diversissime volte Katia mi ha detto: ?Guarda che Ia Ruby voleva il tuo numero di telefono per andare a cena? stata Ruby a proporsi?). Durante le cene Karima, che in quel periodo viveva a casa di Caterina, gli aveva fatto delle confidenze: ?Mi ha detto che abitava qui a Milano, che faceva Ia fotomodella, che Iavorava ogni tanto nelle discoteche. La prima volta mi disse che aveva pit) di vent?anni, 21 anni, adesso non mi ricordo, 21 anni qualcosa del genere. La seconda volta mi ha detto che aveva meno di 18 anni, che non aveva ancora fatto i 18 anni. Anche al bar con la Katia mi aveva detto che era maggiorenne. (Quanto alla nazionalita) la prima volta mi aveva detto che era greca, adesso non mi ricordo, poi dopo ho saputo che non era greca, ma che era marocchina?. Il teste ha precisato che, nelle occasioni in cui aveva incontrato Karima, si era Iimitato ad offrirle la cena ed a pagarle il taxi aggiungendo che la minore gli aveva chiesto di farle da intermediario per ottenere ingaggi per serate in discoteca od anche solo appuntamenti con altri uomini, suoi amici. Probabilmente la richiesta aveva fatto nascere qualche sospetto nel sig. Villa che, pero, si era ben guardato dall'indagare se Karima esercitasse la prostituzione. Tra le confidenze ricevute dalla minore il teste ha ricordato quella relativa ad un intervento operato da Silvio Berlusconi che, una volta che la ragazza era stata accompagnata in Questura, si era attivato su richiesta di Karima inviando una sua ?segretaria? a prelevarla ed ottenerne l'af?damento per evitarne il collocamento in comunita. Il sig. Villa non ha saputo collocare nel tempo il fatto, che ricordava essere avvenuto in occasione della rapina subita da Karima 59 non in relazione al suo fermo peril furto in danno di Caterina Pasquino, ma si detto certo che l'episodio gli era stato riferito dalla giovane amica. Del resto Karima gli aveva raccontato di essere stata ospite pit: volte di Silvio Berlusconi ad Arcore ove si era recata in occasione di alcune feste, cui partecipavano altre ragazze, si era esibita nella danza del ventre. Il teste ha precisato di essere stato presente in un'occasione in cui Karima aveva ricevuto una telefonata dell'ex premier: ?Una volta ha telefonata, stava telefonando al bar, mi ha detto: ?Aspetta un attimo che sto parlando sto parlando con Silvio, aspetta un attimo?, si alzata. Me I?ha detto lei, no, ho sentito la voce, che poteva essere quella, perc?), sa, non che me l?ha passato, ?tieni?, sentivo che parlava con un uomo, Ia voce sembrava la sua?, confermando, all'esito della contestazione quanto aveva affermato nella fase delle indagini preliminari (?Ho visto sul suo telefonino, di Ruby, il nome di Silvio Berlusconi, una volta, mentre parlavano per telefono, ho riconosciuto la voce del presidente?). La circostanza trova conferma nell'esame dei tabulati dei flussi telefonici dell'utenza mobile intestata ad El Mahroug Karima (faldone 3 delle produzioni del P.M.) dal quale risultano piL?J chiamate sia in entrata che in uscita da parte di un'utenza intestata a Silvio Berlusconi, chiamate tutte successive al 14.2.2010 data in cui la minore aveva per la prima volta partecipato ad una festa ad Arcore. Infine il sig. Villa ha spiegato che, nelle ultime telefonate intercorse con Karima poco prima del Natale 2010, la ragazza gli aveva chiesto di interessarsi per l?acquisto di un'autovettura di grossa cilindrata (una BMW X6 0 una Jeep) da destinare alla madre e, cioe, ad una persona che si detto vivere in gravi ristrettezze economiche tali da non consentirle, evidentemente, di ?mantenere? un veicolo cos?l impegnativo che, a quanto risulta, non aveva neppure la patente di guida. Si vedra in seguito che, proprio nella prima decade di dicembre 2010, Karima aveva avuto rassicurazioni che le ?trattative? intercorse con Silvio Berlusconi per il pagamento di un'ingente somma di denaro erano andate a buon fine al punto che, in una telefonata intervenuta con il fidanzato Luca Risso, gli comunicava di aver appreso dal ragionier Spinelli che, nei giorni 60 immediatamente successivi a Natale, si sarebbero dovuti recare a Milano a ritirare i soldi. Tale circostanza, insieme ad altre che si esamineranno nel prosieguo, spiegano perch? Karima, nel dicembre 2010, sapeva di avere la disponibilita economica per effettuare acquisti cosi impegnativi come quello di cui aveva parlato a Giuseppe Villa. Va, peraltro, precisato che anche prima di quel momento gia nella primavera del 2010 le condizioni economiche della giovane erano nettamente migliorate. La circostanza, che stata riferita dai testi di cui si detto in precedenza, ha trovato significativa conferma nelle testimonianze di due persone che, di sicuro, non si possono ritenere ostili alla giovane in quanto a lei legati da relazioni di affetto che perdurano fino ad ora che inoltre, nel corso delle deposizioni rese al dibattimento hanno tentato in tutti i modi di minimizzare il significato di alcune conversazioni telefoniche intercorse con lei. Ci si riferisce, ovviamente, a Sergio Pennuto Grazia Randazzo. Come si visto madre figlio hanno dichiarato di aver perso i contatti con Karima per un periodo ricevendo da lei solo una telefonata successiva al suo trasferimento a Milano ed apprendendo, cos?I, che la sua situazione economica era nettamente migliorata. Nella primavera del 2010, pero, i tre si erano rivisti proprio a Milano perch? Sergio Pennuto intendeva recarsi ad una manifestazione di settore che si volgeva a Bologna, COSMOPROF, cui era interessato per la sua attivita di parrucchiere. Sergio Pennuto (cfr. udienza 4.5.2012) ha dichiarato: ?Siamo saliti in occasione del COSMOPROF con mia madre, ci siamo visti con lei (Karima), Siamo andati insieme a lei a Bologna. Siamo venuti a Milano perch? lei era a Milano, insieme a lei poi Siamo andati a Bologna. Siamo arrivati in treno, (ci venuta a prendere) la Ruby con una macchina, con un signore Presumo sia un autista. (La macchina) era un fuoristrada, mi sembra che era forse una RAV4. (Abbiamo alloggiato) in un albergo, il conto l'ha pagato Ruby. (In quei giorni) Ci ha portato a Siamo stati a ballare, mangiare fuori la maggior parte delle volte pagava lei, pagava in contanti. Siamo andati a ballare 61 all'Hollywood, in quei locali tutti vicini tra di loro. Ruby era molto elegante (Io cambiamento), lei mi diceva che lavorava in questi locali, animazione, (aveva) gioielli, monili. Ie ho chiesto a cosa fosse dovuto questo portava la gente diciamo famosa a prendere i tavoli, aveva un budget riguardo tutto questo. (Mi disse) che aveva dei contatti con persone con Lele Mora, con Emilio Fede, con Silvio Berlusconi. (Mi disse) che Lele Mora l'aveva agganciata in un locale, se non sbaglio che Fede l?aveva conosciuto a Ragazza peril cinema, il concorso. Poi siamo andati a Bologna, alla Cosmoprof, sempre con questa macchina era una macchina a noleggio. (Mi ha detto che con Emilio Fede) erano amici, che l?aveva conosciuto in questo concorso, che aveva conosciuto Silvio Berlusconi tramite Lele Mora, che lei ed altre ragazze le aveva portate a casa di Silvio Berlusconi. Raccontava che (ad Arcore) c?erano delle cene, tricolori anche la pasta, fatto tutto cosi. Del/e semplici cene .. a volte c?era anche Emilio Fede, si, anche Lele Mora Grazia Randazzo ha confermato Ia ricostruzione operata dal figlio seppure utilizzando toni piL?J ?sfumati? ad esempio quando ha definito ?modesto? l'albergo ove si erano fermati che era stato saldato da Karima ovvero quando ha sostenuto di non ricordare se la ragazza avesse pagato Ie cene che aveva offerto in contanti 0 con carta di credito nonostante che il pagamento fosse avvenuto in sua presenza. Particolari, questi, che non assumono alcun rilievo nel quadro complessivamente tracciato. Quanto all'attivita che Karima diceva di svolgere, Ia teste ha ricordato che Ia giovane aveva parlato dei suo inserimento nel mondo della moda intermediato da Lele Mora. La sig.ra Randazzo, poi, ha riferito cio che aveva notato quando dopo che lei ed il figlio erano venuti a Milano in occasione del COSMOPROF svoltosi a Bologna Karima si era recata in Sicilia, a maggio, per partecipare alla festa per la comunione della piccola Giorgia Pennuto. La teste ha dichiarato che la giovane aveva fatto regali a Giorgia (?le ha portato tante cosine?), che aveva disponibilita di denaro contante, che aveva acquistato a Catania regali per tutta Ia famiglia, che I'aveva invitata a cena pagando un conto di 700,00 questa versione stata confermata da Sergio 62 (ill Pennuto che ha ricordato i regali fatti da Karima a lui ed ai suoi familiari I'abbigliamento elegante che sfoggiava (cfr. verbale udienza 4.5.2012). Karima El Mahroug ha spiegato (cfr. verbale udienza 17.5.2013) che aveva la disponibilita di tanto denaro contante perch? lo aveva ricevuto da Silvio Berlusconi. La teste non stata in grado di ricordare quante volte si era recata presso la villa di Arcore, precisando tuttavia che erano state tra 5 7 ed riuscita a collocare nel tempo solo due episodi: il 14 febbraio ed il fine settimana successivo. A dire di Karima (cfr. verbale udienza 17.5.2013) nella prima occasione era stata accompagnata presso la residenza di Silvio Berlusconi da un'autovettura messa a disposizione da Dario Mora, che aveva organizzato la sua partecipazione all'evento. Lungo i tragitto I?autista si era fermato presso gli uffici di Emilio Fede che era salito in macchina ed aveva percorso con loro l'ultimo tratto di strada fino alla villa. Si vedra in seguito che questa versione contrasta palesemente con altre risultanze istruttorie. Giunta ad Arcore Karima aveva raccontato secondo quanto da lei riferito Ia storia romanzata della sua vita dicendo di avere 24 anni, di essere meta egiziana meta brasiliana, figlia di una cantante famosa di un dirigente della Yamamay nonch? nipote del presidente Mubarak, di aver interrotto i rapporti con la famiglia perch? il padre non accettava la sua decisione di convertirsi al cattolicesimo perch? l'aveva maltrattata cagionandole anche lesioni. Si rimanda al prosieguo l'esame di tali affermazioni di quelle, che apparentemente ne confermano il contenuto, rese da altri testi limitandosi ora ad osservare che nel corso dell'istruttoria sono emersi concreti elementi che hanno convinto il collegio che le dichiarazioni di cui ci si occupa, compresa quella di Karima, siano frutto di mendacio in molti casi prezzolato. Al momento va detto che Karima di quel primo incontro ha ricordato, soprattutto, la breve durata spiegando che aveva fretta di andare via perch? voleva raggiungere il suo ex fidanzato, Domenico Rizza, sperando che Ia concomitanza della festa di San Valentino (si ricorda che era il 14 febbraio) lo avrebbe indotto a riprendere la relazione con lei. A riprova di tale affermazione 63 Ia teste ha aggiunto una nota di colore a dir poco patetica sostenendo che aveva portato un grosso cuore che voleva regalare al suo amore per vincerne le resistenze. II ?quadretto? dipinto dalla giovane mal si concilia con altre emergenze dibattimentali posto che appare almeno singolare che Karima - che non aveva esitato ad allontanarsi appena possibile dall'abitazione di un uomo cosi importante pur di raggiungere l'amato - non abbia evitato proprio nel periodo in cui viveva la sua grande passione per Domenico Rizza di procurarsi appuntamenti con maturi uomini facoltosi, di avere rapporti intimi con una persona cui non era legata da alcun sentimento per vendicarsi del presunto sgarbo di un amico, di tormentare Antonio Passaro fino al punto di costringerlo a cambiare Ie sue abitudini di vita nel tentativo di ottenere i suoi favori sessuaH. In ogni caso Ia scarsa educazione mostrata da Karima nei confronti di Silvio Berlusconi allontanandosi prima della fine della serata non aveva, evidentemente, indisposto il suo ospite che le aveva consegnato, quale segno di solidarieta, una busta contenente forse 2.000,00. Sorprende che Karima non sia stata in grado di ricordare l'esatto ammontare della somma ricevuta in quella occasione posto che, per le sue condizioni economiche, un aiuto di quell'entita doveva essere sicuramente importante tale di imprimersi nella memoria. La teste ha precisato che nei giorni successivi l'ex premier le aveva telefonato chiedendole come stava, se aveva gradito il regalo se le avrebbe fatto piacere partecipare ad un'altra serata che si sarebbe svolta iI fine settimana successivo. Dain atti (cfr. faldone 1 delle produzioni del P.M.) emerge che effettivamente erano intercorse delle telefonate tra I'utenza di Karima El Marhoug ed una riferibile a Silvio Berlusconi che nel nel fine settimana successivo al 14 febbraio il cellulare della minore aveva agganciato le celle che coprono la zona di Arcore tra Ie 22.04 del 20 Ie 19.20 del 21 febbraio (cfr. produzioni P.M. udienza 17.5.2013). 64 Karima ha cosi descritto l'evento: ?Sono andata Ii con il taxi, Che poi hanno pagato ad Arcore, perch? sono stata chiamata anche mi sembra Ia sera prima, che mi ha detto di venire, mi ha detto l?indirizzo da dare. Poi sono entrata nella casa, c?era di nuovo Ia solita cena, con altre ragazze, questa volta altre Mi ricordo particolarmente di quattro persone, perch? sono quelle che ho visto quasi in tutte Ie serate in cui io sono stata Ii Nicole Minetti, Ia Polanco, Garcia Polanco, Barbara Faggioli, c?era un?altra ragazza che mi sembra che si chiama Iris, ma non so. C?erano solo Ie ragazze, i camerieri, poi c?era sempre il cantante Apicella. (La serata) si svolta sempre nella stessa maniera, sempre con Io stesso menu? della scorsa volta, che ero andata Ii. Abbiamo mangiato le stesse cose, abbiamo chiacchierato, poi sono entrata un po? di pit) in confidenza con Ie ragazze che avevo rivisto. Poi subito dopo la cena, che non so dare pero deg/i orari, a che ora finita Ia cena, mi stato detto di andare in questo posto, che Ioro chiamavano ?bunga bunga?. Io avevo detto: perch? non sapevo cosa significava, probabilmente aveva anche un significato, mi stata raccontata questa barzelletta, di cos?era per Ioro il ?bunga bunga?, Ia parola ?bunga bunga?, da cosa stata presa. L?aveva raccontata iI padrone di casa, il signor Berlusconi. Per questo posto qua c?era una scalinata che scendeva giu si entra in questa stanza enorme, che aveva vicino, attaccata, un?altra stanza. Era fatto che appena scendi c?e una consolle, con delle poltrone vicino, poi c?e tipo una colonna con delle altre poltrone fatte a formare un quadrato. C'era il palo della lap?dance. Ci siamo all?inizio seduti, mi hanno spiegato determinate cose, mi aveva fatto vedere questa stanza dove aveva tipo una cantina con delle altre bevande, che mi sembravano dei vini. Poi ci siamo seduti tutti in delle poltrone, poi mentre c?era la musica che andava alcune ragazze hanno iniziato a ballare. C?erano anche altre ragazze che si erano vestite con dei vestiti, imitando altre situazioni, come quelli che usavo io per fare Ia cubista in discoteca, per dire. Gli stessi abbigliamenti che usavo io per fare Ia cubista, cio? c?erano persone che si vestivano da infermierina, sexy, non quelle che Iavorano di solito. Altre che si vestivano da dottoresse, poi mi ricordo anche soprattutto delle ragazze con cui ho avuto piu confidenza, quelle che ho visto 65 piL?i tempo, avevo visto, mi ricordo dei nomi, tipo della Nicole Minetti che si era vestita da suora, mi ricordo suora con questo affare lungo, che mentre ballava ogni tanto alzava la gonna per far vedere Ie gambe. Pero i cape/Ii erano sciolti, senza il velo, senza niente. Poi c?era anche la che io avevo 5i vestiva sempre di due personaggi, che uno era Obama, I?altra, di cui io non sapevo chi era, l?ho saputo adesso che si chiama Ilda Boccassini. facevano dei balletti intorno, per dire, ballando con questo palo, sceglievano delle canzoni da Apicella, che erano molto sensuali, facevano dei balli sensuali. E, come ho detto, in questa serata avevo visto proprio, mi ricordo della Minetti che aveva questo vestito da suora che sol/evava, poi se I?era anche tolto, ed era rimasta in biancheria intima. Poi c?era Ia Iris Berardi che si era vestita da Ronaldinho, come 5e aveva dei pantaloncini una maglietta con queste maschera. c?erano altre ragazze che poi ballavano Le ragazze che si erano travestite si avvicinavano a lui in modo sensuale, ammiccante, tipo alzavano le gonne, facevano questi balletti, ma non ho mai visto contatti? (cfr. verbale udienza 17.5.2013). Karima ha aggiunto che, in quella occasione si era fermata a dormire ad Arcore su invito di Silvio Berlusconi che con lei c'erano altre 3 4 ragazze (Nicole Minetti, Polanco, Barbara Faggioli ed un'altra che non ricordava) precisando che lei era stata ospitata in una stanza ove aveva dormito da sola. Si vedra in seguito che dalle intercettazioni emerge con chiarezza che Ie ragazze facevano a gara per fermarsi a dormire, che durante la notte intrattenevano rapporti sessuali - anche in gruppo con Silvio Berlusconi che queste prestazioni erano molto ben retribuite. La mattina successiva era stata svegliata da Polanco, aveva indossato una tuta che Ie era stata procurata si era recata in una stanza ove era apparecchiata Ia colazione ed ove erano presenti Ie ragazze che si erano fermate a dormire ed il padrone di casa. Karima ha ricordato che in quella occasione aveva anche pranzato ad Arcore ed era andata via nel pomeriggio. Nella circostanza l'ex premier le aveva consegnato una busta contenente, forse, cosi come del resto era accaduto tutte Ie volte che 66 aveva partecipato alle cene che si svolgevano presso la sua residenza: si trattava di aiuti che Silvio Berlusconi aveva voluto elargirle in considerazione della sua situazione disagiata del racconto della sua vita che lei aveva fatto la prima volta (14.2.2010) che si era recata ad Arcore. Karima ha aggiunto che aveva deciso di approfittare della generosita del magnate per ottenere da lui iI denaro che Ie serviva per realizzare il suo sogno: aprire un centro estetico. Per questo gli aveva chiesto un colloquio, che si era svolto in forma privata, rappresentandogli il suo desiderio. Silvio Berlusconi le aveva risposto assicurandole che era disponibile ad aiutarla ma chiedendole di fornirgli almeno un preventivo dei macchinari che le servivano per avviare l'attivita. II preventivo era stato redatto da una ditta che esponeva i suoi prodotti negli stand di COSMOPROF fatto pervenire al ragionier Spinelli che curava gli adempimenti necessari per tutti i movimenti sui c/c di Silvio Berlusconi consegnava a Karima la somma di 30.000,00 in banconote da 500,00. Inutile dire che la sig.ra El Mahroug non possedeva nessuno dei requisiti richiesti per l'apertura di un centro estetico essendo, all'epoca dei fatti, minorenne non avendo Ia qualifica professionale per esercitare l'attivita priva, come era, di un qualsivoglia titolo di studio. Inoltre, nella lista delle apparecchiature oggetto del preventivo erano indicati macchinari che potevano essere utilizzati, anche se solo a fini estetici, unicamente da un medico la cui presenza nell'ipotetico centro non era stata neppure presa in considerazione. Del resto anche l'indirizzo fornito quale sede del centro estetico era falso perch? Karima aveva indicato a tal fine quello dell?abitazione di Antonio Passaro. In tale situazione I'avvenuta corresponsione della somma dimostra che il versamento era stato fatto oltre che a fondo perduto senza obbligo di restituzione cosi come dichiarato proprio dalla teste - senza alcun preventivo controllo sulla astratta possibilita che iI denaro potesse essere effettivamente destinato ad aprire un centro estetico. Karima ha dichiarato (cfr. verbale udienza 17.5.2013) di aver utilizzato parte della somma ricevuta quando si era recata in Sicilia impiegandola per le 67 relative spese, per i regali per dare un contributo economico alla sua famiglia di origine. Di certo, pero, la giovane non aveva ancora Ia disponibilita di quel denaro quando aveva ospitato a sue spese Grazia Randazzo ed il figlio a Milano pagando l'autovettura a noleggio, I'albergo, i pranzi le cene, i locali notturni nonch? Ia trasferta a Bologna ove si era fatta fare i preventivo a fronte del quale aveva, poi, ricevuto 30,000,00. La teste ha precisato che parte della somma anticipatale da Silvio Berlusconi l'aveva data anche alla madre del suo ex fidanzato, Domenico Rizza, che viveva in Calabria - ove aveva fatto tappa durante il viaggio di ritomo spiegando che Ia donna aveva dif?colta economiche non meglio precisate che, aiutandola, sperava di indurre I'uomo a valutare la possibilita di riprendere la relazione. Cio posto va aggiunto che Karima, durante la sua testimonianza, ha in un primo momento affermato che aveva continuato a svolgere la sua attivita di animazione nei locali anche dopo aver incontrato Silvio Berlusconi ed aver partecipato alle cene di Arcore a decorrere dal 14 febbraio 201D. Successivamente, pero, la teste ha cambiato versione sostenendo che, a far tempo da quella data non aveva pii?J lavorato ed aveva vissuto con il denaro che riceveva in dono dall'ex premier. Si ricordera che, in quel periodo (1.5.2010), Karima era stata derubata della somma di 7.000,00 secondo quanto da lei denunciato - che iI Iadro era stato trovato in possesso di 5500,00. Ne discende che anche questa somma non costituisce il provento di un'attivita lavorativa ma un regalo di Silvio Berlusconi proprio alla luce di quanto affermato da Karima al dibattimento in ordine al fatto che a far tempo dal 14.2.2010 non aveva pit: lavorato. Cio posto va detto che Ia teste ha dichiarato che - quando aveva dovuto abbandonare l?appartamento di Michelle Da Conceicao il successivo 5 giugno aveva Iasciato sia il residuo dei 30.000,00 ricevuti per l'apertura del centro estetico, sia I'altro denaro di cui era in possesso per averlo avuto in dono dall'ex premier. dopo quel momento, la ragazza aveva frequentato Ia villa di Arcore in occasione delle cene ricevendo, contestualmente, altri aiuti da 68 Silvio Berlusconi. (cfr. note S.C.O., produzioni documentali del P.M. udienza 17.5.2013 dalle quali emerge che i cellulare di Karima aveva agganciato, per l'ultima volta, Ia relativa cella nella notte tra il 9 ed il 10 maggio 2010). Nonostante questo Karima ben dopo il giugno 2010 ed il successivo inserimento in comunita prima a Milano poi a Genova - disponeva di somme di denaro che non derivavano sicuramente da un'attivita Iavorativa documentata documentabile. Dalle intercettazioni (rit. progressivo 2774) emerge che il 5.9.2010 ore 20.17 Ia ragazza parla con una donna non identificata Ie chiede di riferire al presidente di prendere contatto con lei Iunedi ?quando sale a Milano? e, comunque, di ringraziarlo per il regalo, evidentemente riferendosi a denaro ricevuto in dono prima di quella data. Inoltre dagli atti si rileva che i 23.9.2010 Ia minore veniva colta a bordo di un'autovettura da personale dell'Uf?cio Prevenzione Generale di Genova trovata in possesso di 10 banconote da 500,00 ciascuna. Karima (cfr. udienza 17.5.2013) ha dichiarato di aver mentito quando, nell'immediatezza, aveva affermato che il denaro Ie era stato consegnato da Mora mentre invece I'aveva ricevuto dal ragionier Spinelli: la ?rettifica? si giustifica alla Iuce del contenuto delle intercettazioni che, ovviamente, all'epoca dell'accertamento, la minore non conosceva. Difatti nella settimana precedente (cfr. rit progressivo 1452 del 15.9.2010 ore 13.23 1643 del 17.9.2010 ore 16.17) Ia giovane aveva telefonato al ragionier Spinelli dicendogli che non riusciva piL?J ad avere contatti con il presidente ed era costretta a Iasciargli messaggi alle segretarie pregandolo di chiedergli del denaro per lei (?Mi servono so/amente Evidentemente la richiesta era stata accolta: Karima il 22.9.2010 era venuta a Milano in macchina con Vincenzo Silvestri, un conoscente suo di Luca Risso, si era recata dal ragionier Spinelli ove aveva ritirato la somma che poi Ie era stata 69 trovata dalla Polizia di Genova (cfr. testimonianza Silvestri udienza 20.7.20125 rit. progressivo 2130 del 22.9.2010 ore 16.06 telefonata Karima/Spinelli). In quello stesso periodo Sergio Pennuto era andato con un amico a Genova, su invito di Karima, per festeggiare il suo compleanno (il sig. Pennuto nato il 21 settembre 1983). Il teste (cfr. verbale udienza 4.5.2010) ha dichiarato di essere arrivato a Milano in aereo, di essere stato accompagnato a Genova da un taxi con autista pagato dall'amica, di essere stato suo ospite sia in albergo (la ragazza aveva pagato un pernottamento per i due giovani) sia a pranzo a Portofino di aver conosciuto Luca Risso la sua fidanzata Serena Facchineri. La circostanza trova conferma in una telefonata intercorsa tra Karima tale Alexandra in data 1.10.2010 (rit. progressivo n. 3229): la minore racconta all'amica che Sergio ?quello siciliano" era andato a trovarla nel fine settimana che erano andati insieme a Portofino ("si fatto sabato domenica con me a Portofino?). Nella conversazione, Karima manifesta all'amica di peraltro, non avere problemi economici di sorta (?Io esco il fine settimana che lavoro mentre gli 5 Silvestri Vincenzo, di professione vigile del fuoco, stato sentito all'udienza del 20.7.2012. Silvestri ha dichiarato di aver conosciuto Karima El Mahroug a Genova all'interno del locale "Albikokka" di Luca Risso. Aveva avuto rapporti con Ruby solo in occasione delle frequentazioni del locale. II 22.9.2010 aveva accompagnato Ruby, dietro sua richiesta, a Milano poich? la ragazza gli aveva detto che doveva fare alcune commissioni. Aveva pensato che si trattasse di qualche contratto di lavoro nel campo della moda poich? sapeva che Ruby conosceva Lele Mora altrl personaggi di quell'ambiente avendo visto alcune foto su Facebook che ritraevano Ruby in compagnia appunto di Mora, oppure di Fabrizio Corona, Aida Yespica altri soggetti del mondo dello spettacolo della moda. Con la macchina di Luca Risso avevano raggiunto Milano aveva accompagnato Ruby in piu destinazioni. In prima battuta si erano recati presso una zona residenziale a Milan02 vicino all'Ospedale San Raffaele. Ruby era scesa dalla macchina, lui aveva aspettato a bordo. Dopo pochi minuti era tornata gli aveva chiesto di accompagnarla in centro. Anche in questa circostanza Ruby era scesa dalla macchina era entrata da qualche parte ed era tornata dopo pochi minuti. In ultimo si era fatta portare in via Vincenzo Monti affermando che doveva ritirare dei documenti. Stessa modalita, Ruby scende dall?auto entra nel palazzo dopo 5 minuti ritorna. A quel punto si erano diretti verso Genova. Durante il tragitto avevano conversato, Ruby gli aveva detto di essere marocchina, non gli aveva rivelato la sua vera eta che pensava potesse essere intorno ai vent'anni. Sull'autostrada era stato fermato da un volante della Polizia per un controllo. Poich? Ruby non aveva documenti era stata portata in Questura lui aveva seguito con la macchina di Risso. In Questura aveva saputo che Ruby era in possesso di 5.000,00 in contanti. Lui non aveva visto la ragazza maneggiare soldi ma unicamente una busta bianca da lettera che aveva ritenuto contenesse documenti. Successivamente Ruby gli aveva riferito che quei soldi le erano stati consegnati da Lele Mora. 70 ill, altri giorni lavoro per telefono, poi figurati i0 0 lavoro 0 non lavoro i soldi ce Ii ho lo stesso, cio? nel senso che comunque Io sai da dove mi vengono?) ben sapendo che la stessa in grado di comprendere l'allusione alla fonte da cui proviene il denaro in virtti delle conoscenze frequentazioni che, evidentemente, aveva nel ?giro? che gravitava intorno alle serate di Arcore. Basta, sul punto, ricordare che Alexandra informa la sua interlocutrice che Rossella Fedele (rispettivamente segretaria collaboratore di Dario Mora) hanno il suo numero di telefono, che ha perso i contatti con Miriam (Loddo?) mentre Ii ha mantenuti con Barbara (Faggioli?) che non mostra alcuna sorpresa quando Karima le parla del compleanno di Silvio Berlusconi riferendosi a lui con l'appellativo di ?papa? (?Lo sai che il nostro papa? ha fatto 74 anni??. Silvio Berlusconi nato il 29.9.1936 ed il 29.9.2010 ha compiuto 74 anni). Risulta, quindi, provato che la sig.ra El Mahroug anche a settembre 2010 poteva contare su risorse economiche di cui, certo, non disponeva quando era arrivata a Milano nell'ottobre 2009. Come si vedra in seguito, dall'istruttoria emerso che le entrate finanziare di Karima sono aumentate nel periodo successivo soprattutto dopo che Silvio Berlusconi, grazie all'intervento svolto dall'avv.to Giuliante, venuto a conoscenza delle dichiarazioni rese dalla minore ai P.M. che, a far tempo dal luglio 2010, l'avevano sentita ed, ancor di pit?J, dopo che la vicenda aveva assunto rilievo mediatico per la pubblicazione su un quotidiano di notizie relative all'indagine in corso. Da allora in poi, difatti, gli aiuti economici erogati dall'ex premier sono diventati sempre pit?J importanti sino a raggiungere somme decisamente ragguardevoli. Si vedra, ancora, che tali ?elargizioni? hanno avuto l'effetto sperato: quello di comprare il silenzio e/o il mendacio della minore. Tornando brevemente ad analizzare gli eventi del periodo precedente si deve, in primo luogo, ricordare quanto gia detto in ordine alla sicurezza dimostrata da Karima nel corso della telefonata con Alexandra (rit. progressivo n. 3299 in data 1.10.2010) ed alle elargizioni sicuramente da lei ricevute per il tramite del ragionier Spinelli, elementi che dimostrano che Ia giovane poteva contare sul sostegno di Silvio Berlusconi. 71 Occorre, perc?), aggiungere che dalle intercettazioni emerge che nello stesso periodo Ia minore era stata aiutata da Dario Mora che, direttamente tramite Ia figlia, e aveva procurato qualche occasionale Iavoro e, forse, anche una soluzione abitativa. (cfr. telefonate con Alexandra ed Antonio Passaro gia citate). Questi aiuti, perb, di certo non coprivano Ie (tante) necessita di Karima. Inoltre si deve rilevare che dall'istruttoria emerso che Karima, nel periodo della sua permanenza a Genova, quando non era in comunita probabilmente integrava i suoi introiti esercitando Ia prostituzione. A tal proposito giova ricordare quanto emerge dalle intercettazioni della conversazioni intercorse con Iriarte Osorio Diana Maria. II 20.8.2010 Ie due donne si scambiano numerosi messaggi tre telefonate ed altre conversazioni messaggi intercorrono i giorno seguente. La telefonata piti significativa quelle intervenuta alle 12.10 (rit. progressivo n. 753) in cui Karima invita I'amica ad andare da lei perch? molto Iavoro? rispetto a Milano (?Vieni perch? tanto Iavoro qua, perch? i0 vivo a Nervi, perd vado sempre a Portofino Santa Margherita?) e, poich? Diana Ie dice che deve incontrare un amico, e consiglia di ?Iavorare? prima con lui poi raggiungerla (?lavora prima da lui poi vieni da me?) aggiungendo che lei, quella sera, sarebbe andata a Portofino perch? doveva Iavorare. Le due amiche, poi, commentano un fatto accaduto in precedenza: Diana si lamenta che Karima non I'aveva avvisata prima di partire perch?, diversamente, si sarebbe preparata ?in un?altra maniera?e Karima Ie spiega che Ia cosa non era comunque andata in porto perch? non si era arrivati ad un accordo sul prezzo (?Non 50 se hai capito, ma quello mi ha detto un prezzo che a me non andava bene Lui mi fa ?Vieni con me?? io gli ho detto ?Si, ma quanto mi dai a me ed alla mia amica??, mi fa ?Quanto volete?? i0 gli ho detto ?Va bene, non ti chiedo tanto, mil/e? lui fa ?No, mil/e sono tanti?, gli ho detto ?Mil/e, ma sono cinquecento euro a testa, caro? lui mi fa ?No, ma preferisco che vieni solo tu che non viene la tua amica?, io gli ho detto ?No, se non viene la mia amica non vengo neanche 72 Nella conversazione successiva (rit progressive n. 757 del 20.8.2010 ere 12.23) il riferimente ad un'attivita di prostituzione e, se si pue, ancora pii?J esplicito perch? Karima insiste nel convincere Diana ad arrivare prima della sera successiva dicendole ?Ci devi essere per ferza, perch? domani c'avro come minimo cinque clienti che, comunque, dobbiamo fare per diversi orari della serata, Cio? torniame con cassa almene 4,000,00 euro a testa Karima (cfr. udienza 17.5.2013) ha fornito una spiegazione della conversazione che definire risibile poco sostenendo che in quel periode seffriva melte di solitudine che, sapendo che Diana aveva gravi preblemi economici, aveva finte di esercitare la prostituzione di poterle procurare clienti al solo fine di ottenere che I'amica andasse a trascorrere qualche ora con lei pensando che, una velta arrivata, le avrebbe raccontato una scusa per spiegarle che gli incontri con i clienti erano saltati. La sig.ra Iriarte, dal canto sue, ha negato anche l'evvio affermande, all'esite delle contestazioni, che le dichiarazieni che aveva reso nella fase delle indagini preliminari le erano state ?estorte? dal P.M., che non era mai andata in Liguria (cosa contraddetta dalla telefonata intercorsa il 21.8.2010 ore 21.35 in cui Diana comunica a Karima di essere vicina a Perte?ne Sanremo), che non aveva mai esercitato n? inteso esercitare la prostituzione, che i cinque clienti cui I'amica si riferiva erano solo persone che pagavano per avere compagnia a cena - messa di fronte all'assurdita della sua risposta che presupponeva la consumazione di cinque cene in una sola sera - ha precisato che queste persone desideravano avere compagnia a celaziene, pranzo, merenda cena. II tutto per il modico corrispettivo di 4.000,00 per ciascuna della due ragazzes. 6 Iriarte Osorio Diana Maria viene sentita all'udienza del 6.7.2012. La teste ha raccentato delle sue vicende persenale legate all'affidamente del figlio minere af?dato alla nonna paterna che l'avrebbe accusata, unitamente al padre del bambino di aver svelte attivita di prestituziene. Nega di aver mai fatte la prestituta nenestante il PM le contesti quante dalla stessa dichiarate in occasione delle SIT rese in data 17.12.2010: "mi capitato che io mi sone dovuta prostituire perch? non ere aveve mezzi come sopravvivere?. Ha dichiarate di aver conosciuto Karima El Mahroug nel 2010 in un bar di Corso Come a Milane di aver avute centatti telefenici con la stessa per qualche tempo. Ha negate che il centenute delle cenversazieni intercettate - progressive numere 573 del 20 agosto 2010 ore 12 10 El Mahroug Karima utenza intercettata 346/8249049 interlecutrice Iriarte Osorio Diana Maria progressive numere 757 del 20 ageste 2010 alle ere 12 23, telefenata captata sull?utenza in use a El Mahroug Karima intercorsa con Iriarte Osorio 73 si deve dimenticare che altre prove concorrono a dimostrare che Karima incontrava piCl uomini durante la stessa serata. Sul punto basta ricordare quanto emerge dalle conversazioni foniche tramite - intrattenute dalla minore con Antonio Guglielmi, un commerciante di Genova che era stato un suo assiduo frequentatore nell'agosto 2010. In particolare in una telefonata (rit progressivo n. 542 in data 13.8.2010 ore 18.56) Karima accetta un appuntamento per le 21.00 precisando che deve tornare a casa entro mezzanotte perch? a quell'ora i suoi genitori uscivano lei doveva badare alla sorellina. L'incontro avviene (cfr. rit progressivo n. 553 del 13.8.2010 ore 21.17) ed, evidentemente, Karima torna a casa all'ora stabilita, ma qualcosa non funziona come previsto: alle 23.51 (rit progressivo n. 558) Antonio scrive all'amica: ?Sono troppo adulto. Non mi piace essere preso per il culo. Se vuoi giocare cerca di giocare pulito? la ragazza risponde: "in che senso, scusa? Puoi tornare in questa preciso momento a riprenderti i tuoi soldi?(cfr. 13.8.2010 ore 23.59). La conversazione del giorno successivo (rit progressivo n. 619 del 14.8.2010 ore 17.20) spiega l'accaduto: Antonio contesta a Karima di averin detto che doveva andare a casa ad accudire Ia sorellina mentre, alle 23.30 era andata ?per i cazzi suoi? la ragazza spiega di essersi recata a prendere la bimba a casa della sorella, di aver scoperto che questa si era allontanata, di aver fermato una macchina di amici per andare a cercarla di averla finalmente trovata nel mentre fumava droga. Diana Maria cui si fa rinvio, avesse alcun tipo di riferimento ad attivita di prostituzione riguardando, diversamente, partecipazioni a serate in discoteca 0 di accompagnamento. Pit} nello specifico la teste ha affermato che il compenso pari a 4.000,00 del quale discuteva con Ruby era relativo proprio al ruolo di accompagnatrice che lei avrebbe dovuto svolgere nel corso dell'intera giornata af?ancando 4 5 uomini diversi: cena, fare colazione, pranzo PRESIDENTE - ?Per 4.000 euro a fine giornata?? TESTE IRIARTE ??Se Ci sono le persona che lo danno, agenzie, ci sono pure anche le agenzie che Ii fanno questa cose". Nemmeno era a conoscenza dell'attivita, presunta, di prostituzione di Ruby che aveva appreso solo dai giornali. All'esito della deposizione della teste sono stati trasmessi gli atti della dichiarazione teste riassunta, su conforme richiesta della Procura della Repubblica per i reati di falsa testimonianza calunnia. 74 Dalla telefonata si rileva che il povero Antonio Guglielmi aveva ?bevuto? Ia frottola ritenendola ?una spiegazione logica? ed aveva chiesto un nuovo appuntamento. Sentito dal P.M. (cfr. verbale in data 20.12.2010 acquisito in atti sul consenso delle parti all'udienza del 20.7.2012) il sig. Guglielmi si Iascia andare ad divertente esercizio di fantasia raccontando l'inverosimile storia di un prestito di 50,00 fatto a Karima per consentirle di andare a bere qualcosa con la sorella nel tentativo di giustificare la corresponsione di una somma di denaro alla giovane che, diversamente, non sarebbe riuscito a spiegare. L'assoluta inattendibilita della deposizione appare piL?J che evidente tenuto conto del contenuto delle conversazioni del fatto che il teste era, evidentemente, preoccupato per le conseguenze penali in cui poteva incorrere ammettendo di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con una ragazza che, all'epoca, era minorenne. Cio posto va aggiunto che dall'esame dei flussi telefonici dell'utenza in uso alla sig.ra El Mahroug emergono i numerosissimi contatti che la stessa ha avuto sempre nel periodo in esame - con cellulari intestati ad uomini e, da ultimo, che nel corso della perquisizione effettuata il 14.1.2011 nell'abitazione di Genova di Karima era stato rinvenuto un computer dal quale erano state estratte anche Ie fotografie versate in atti. Le immagini, che recano tutte l'indicazione dell'agenzia che le ha realizzate ed il logo del ?Fellini? (uno dei due locali ?gestiti? da Luca Risso), rappresentano Karima seminuda impegnata in giochi erotici di vario genere con una ragazza con alcuni ragazzi altrettanto svestiti ma provvisti di una museruola per cani. La teste (cfr. udienza 17.5.2013) ha spiegato che la sera in cui erano state scattate le fotografie lei si trovava nel locale a cenare si era alterata perch? Luca, cui era ormai legata da una relazione affettiva, l'aveva totalmente trascurata dopo che era sopraggiunta la sua fidanzata ?uf?ciale? Serena Facchineri. Per vendicarsi per ingelosire I'uomo Karima era salita sul palco si era ?esibita? nel modo sopra descritto. La palese menzogna della teste, pero, non spiega ad esempio perch? la stessa in quella estemporanea esibizione indossasse abiti di scena, peraltro dello 75 stesso genere di quelli che portavano tutti gli altri componenti del gruppo, perch? abbia portato avanti quella che ha de?nito una mera ?provocazione? sino a scambiare effusioni con la lingua con I'altra ragazza ovvero fingere di penetrare nell'ano un ragazzo con un oggetto. Del resto, queste immagini, sono valse a determinare il rinvio a giudizio di Luca Risso innanzi al Tribunale di Genova peril reato di cui all'art. 600 bis Al termine del lungo excursus che si fatto si ritiene di poter concludere con certezza che Karima El Mahroug, giunta nell'ottobre 2009 a Milano in condizioni di gravi difficolta economica, riuscita nel volgere di pochi mesi a modificare radicalmente la sua situazione finanziaria. Al dibattimento non sono emersi elementi di sorta che dimostrano I'esistenza di una lecita attivita Iavorativa capace di produrre, in cosi breve tempo, un reddito tale da generare un simile cambiamento. Alla luce delle plurime circostanze sin qui evidenziate si deve, introiti di Karima derivassero dall'attivita di quindi, ritenere che gli prostituzione che la stessa ha esercitato nel periodo in esame ed, in principalita, da quella svolta durante la frequentazione della villa di Arcore. Le dichiarazioni delle parti civili. Con riferimento a Chiara Danese ed Ambra Battilana, la deposizione delle clue testimoni verte sulle medesime circostanze, avendo entrambe partecipato alla serata del 22.8.2010 presso la residenza di Silvio Berlusconi, nonch? alle fasi prodromiche a tale partecipazione. II contenuto delle deposizioni per lo pit?J sovrapponibile avuto riguardo alla cena ad Arcore ed al suo successivo sviluppo mentre, all'evidenza, si discosta nella parte inerente la storia personale di ognuna delle due ragazze, il loro vissuto, la loro famiglia il contesto affettivo di vita di riferimento. II vaglio di attendibilita sara compiuto, al termine dell'esposizione riassuntiva, per ciascuna delle narrazioni offerte al collegio, ma i criteri ermeneutici da utilizzare non possono che essere i medesimi. Chiara Danese. Chiara Danese, parte civile, stata sentita alle udienza del 22.6.2012 76 6.7.2012. Chiara Danese all'epoca dei fatti, da poco maggiorenne avendo compiuto gli anni il precedente giugno. una ragazza acqua sapone, timida abituata a contesti di provincia. Ambra Battilana, sentita all'udienza del 15.6.2012, di un mese pil?J grande di Chiara, altrettanto nei modi nell'aspetto, ha qualche esperienza nel campo della moda avendo gia partecipato ad alcune sfilate. Sono entrambe molto belle e, per quanto agghindate, poco pit?J che bambine. Ambra ha un agente che la segue nella sua carriera di modella, Daniele Salemi, che lavora per l'agenzia di Mora Dario. Salemi, che sta seguendo Ambra durante Ie selezioni di Miss Italia, nota Chiara Danese propone alle due ragazze di partecipare ad un provino per il ruolo di ?Meteorine? presso gli studi di Rete4. Il giorno 21.8.2010, Ambra Chiara si presentano, come d'accordo, presso gli studi Mediaset. Chiara giunge accompagnata dalla sorella dal cognato mentre Ambra arriva con Salemi. Salemi aveva accompagnato Ie giovani da Emilio Fede, che incontrano per la prima volta, il quale aveva subito subito espresso il suo gradimento garantendo Ioro il superamento tlel ?casting? la sicura partecipazione al programma. In realta e ragazze non avevano effettuato alcun provino, Fede si era limitato a guardarle a scambiare appena qualche parola. Fede aveva anche anticipato l'entita del compenso che si sarebbe aggirato intorno ai 5.000,00 a settimana. Chiara era rimasta sbalordita nel contempo entusiasta dell'opportunita che le si era presentata. Emilio Fede congedava e ragazze. Poco dopo, lo stesso Fede contattava Salemi al quale comunicava che avrebbero cenato quella sera tutti insieme con cic?) intendendo anche Ambra Chiara. La cena si era svolta presso il ristorante Bulgari di Milano. Racconta Chiara: ?La cena all?inizio era tutto normalissimo, cio? mi chiese tipo: ?Di dove sei?? cosi, dopo di che i0 gli dissi che vo/evo fare I?estetista, si mise a fare tipo battute, tipo: ?Come va con i massaggi? Perch? ho dei dolorini qua? Ii mi aveva messo un pochino in imbarazzo, quindi guardai Ambra, 77 cio? non sapevo cosa fare. Dopo una serie di battutine un po? imbarazzanti, mi fece alzare davanti a lui, dove incomincia a mettermi le mani sui fianchi, a girarmi, a guardarmi. Da vanti comunque ad altre persone. Precisa Ia teste che Fede Ie aveva guardato inequivocabilmente i fondoschiena, esternando apprezzamenti. Chiara era rimasta di stucco, aveva cercato pil?J volte di incrociare Io sguardo di Ambra per cercare di togliersi dall'imbarazzo. Poco dopo, nel bagno, aveva manifestato ad Ambra Ie sue perplessita chiedendo all'amica se poteva considerarla una cosa normale. Ambra Ie aveva suggerito di non dire nulla, temeva che altrimenti non avrebbero pit?J Iavorato. Terminata Ia cena Fede si era congedato complimentandosi promettendo Ioro che si sarebbero visti ancora. Le ragazze erano poi state accompagnate a casa da Salemi. giorno dopo, 22.8.2010, Chiara stava partecipando, con Ambra, alle selezioni di Miss Italia si trovava sul Iago d'Orta ove era in corso di svolgimento I'elezione di Miss Piemonte. Poco prima del responso della giuria, Chiara Ambra, sollecitate da Salemi, parlano al telefono con Fede: R.I.T. 3188/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 335-220147 in uso a Telefonata n. 00256 effettuata i 22.8.2010 alle ore 18.09.07 durata telefonata 02min 54sec entrata sul numero 348?6194042 Interlocutrici AMBRA DANESE CHIARA AMBRA ha inoltrato Ia chiamata, iI numero squilla libero, nell?attesa si rivolge a persona a lei prossima). Ambra - Uomo (F) Ambra - Salve, sono AMBRA. Uomo (F) Uhei, come stai? Ambra tutto bene, sto bene. DANIELE mi ha informato che voleva un saluto da noi due. Uomo (F) - Come, Si, certo. un 7 Cfr. deposizione Chiara Danese udienza 22.6.2012 pag. 120 78 Ambra (riso vuole che Ie anche Uomo (F) Come? Ambra - Le passo anche Uomo (F) - Come stai? Ambra - Tutto bene, tutto bene. Uomo (F) Tanto stasera, forse, ceniamo insieme, Ambra Okay. Si, Si, si, si. Uomo (F) Mhm? Ambra Si, Si, si. Uomo (F) - Come va? Ambra Bene. Uomo (F) - Beh, ci siamo divertiti poi, ieri sera, alla fine. Ambra - Eh, si. Comunque aspetti che Ie passo CHIARA adesso, eh? Uomo (F) Va bene. AMBRA passa il telefono a persona a lei prossima). Chiara Uomo (F) - Abbiamo imparato a parlare? Chiara - Eh? Uomo (F) - Abbiamo imparato a parlare? Chiara - (riso sto facendo Ie (riso Uomo (F) - ?facendo Ie come va? Pero stasera ci vediamo, credo, Chiara - Penso di si. Eh, adesso non so perch? sono qui vedere come va Ia serata. Uomo (F) - Quindi non Io non siete sicuri? Chiara - Io non Io so ancora, non son sicura al cento per cento. Pero penso di si, comunque. Uomo (F) Dove siete, Orte a Arona? Chiara - A Orta. Uomo (F) - Appena finito Chiara Facciamo Ia Uomo (F) - che dovete farla, Ia sfilata? 79 Chiara - Scusi, non sento bene. Uomo (F) - Ho quand?e che fate Ia sfilata? Chiara mezz?oretta, penso. Uomo (F) Si, ma ce a fate, Eh? Chiara - Si, penso di si. Uomo (F) - Eh, appunto. Chiara - Io ancora non ho Daniele, per quello. Uomo (F) - Arrivava e, poi, ricorda che domani devi venire qui. Chiara Si, si, lo 50. Uomo (F) Mhm? bene? Chiara Okay. Uomo (F) - Poi, vediamo che che vi quand?e che dovete andare a Salsomaggiore? Che siete Cioe, poi da Chiara - Viaggiamo iI lunedi. Uomo (F) - da domani? Chiara - Si, gia Uomo (F) Chi vi Chiara - dalle due. Uomo (F) Ah, fisse Ii, poi? segue breve pausa di silenzio, O3sec). Uomo (F) - Fisse Ii, restate? Chiara Scusi, non sento bene c?e un po? casino. Uomo (F) - Ecco, ho detto: poi restate Ii, da domani, sempre? Chiara - Si. Eh, dipende, se fino al 14. Uomo (F) - Mamma mia. Quando hai finito non ti Chiara - Se niente, se no torniamo a casa. Uomo (F) (riso Non so cosa augurarti. No, speriamo Chiara - Uomo (F) - speriamo che restate, dai. Mhm? Chiara Eh, speriamo. Uomo (F) Niente, Mi fate sapere qualcosa. Va bene? Chiara - Si, si. Certo. 80 Uomo (F) Mhm. Chiara - Appena finiamo. Uomo (F) - Ciao, tesoro. Chiara - Okay. Termine della telefonata - All'esito del concorso Chiara si quaiifica terza mentre Ambra ottiene la fascia di Miss Piemonte. Terminata la premiazione, Daniele Salemi contatta Emilio Fede comunicandogli il bel risuitato ottenuto dalle ragazze, che gli passa a telefono, con il quale prende accordi per condurre Ie giovani presso la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi: R.I.T. 3188/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 335?220147 in uso a Telefonata n. 00274 effettuata il 22.8.2010 alle ore 22.12.56 durata chiamata 02min 16sec in uscita dal numero +39 348?6194042 Interiocutori: AMBRA SALEMI DANIELE Ambra Direttore - Chi Ambra - Salve direttore, sono AMBRA. Direttore - come va? Ambra - Tutto bene, tutto bene. Ho vinto ?Miss Piemonte?. Direttore - Hai vinto ?Miss Piemonte?? Ambra - Si, ho vinto ?Miss Piemonte?. Si. Direttore - Eh, non non avevo dubbi. Ambra - No, va beh. Direttore - Non avevo dubbi. Ambra - se Direttore Stasera festeggiamo. Ambra - (riso volevo solo passarle DANIELE per farsi spiegare una cosa. Direttore - Si. Ambra - glielo passo. 81 AMBRA passa il telefono a persona a lei prossima). Daniele Direttore - Eh, bisogna portarla stasera, perch? [..pare Daniele - Eh, gia, per ma io sto venendo da lei, eh? Per chi m?ha (riso intendo Io son appena No, guardi, Direttore - Eh, ma io sono alla partita. Daniele Si, lo so, lo so, lo so. Direttore - Eh, ci Daniele CHIARA arrivata quarta, CHIARA. Direttore - CHIARA arrivata quarta AMBRA ha DANIELE si rivolge a persona a lui prossima). Daniele - Donna (In Daniele - Terza, terza, terza, terza, terza, terza, terza. Direttore - AMBRA ha vinto? Daniele - Aspetti gliela passo, gliela passo, che la vuole salutare. Direttore - Si. DANIELE passa il telefono a persona a lui prossima). Chiara Direttore - Chiara - Direttore - Brava complimenti. Chiara - Grazie mille. Direttore - Vuol dire che vai Salsomaggiore? Chiara - no. una fascia cosi. Direttore - No? Chiara - No. Direttore - Ah, porca te Chiara - Eh, devo fare Direttore - te Ia porto io la Chiara ancora. 82 Direttore Ah, Ie Ti porto io la fascia, vah. Chiara Direttore Eh? Chiara Va bene. Va bene. Direttore - Senti, sono molto contento. Brava. Chiara - Grazie mille. Direttore Ci vediamo stasera. Ripassami DANIELE. Chiara Si. Okay. Arrivederci. Direttore - Ciao. Ciao. CHIARA passa il telefono a persona a lei prossima). Daniele - Direttore - magni?co. Dove ci troviamo? Li. Daniele - Allora io vengo Ii. Vengo Direttore - Dove Direttamente Ia. Daniele - vengo ad Arcore. Direttore - Eh. Daniele - Vengo ad Arcore. Direttore - alle undici. Daniele - alle undici? Eh, io arrivero Direttore - Ah, no, sara anche Daniele - Direttore si, anche dopo. Daniele - undici un quarto, Direttore - Si, guarda, la partita qua finisce alle Ii, bene che vada, alle undici mezza. Daniele Undici va Direttore Si. Daniele perch? spero di non incontrare traffico, perch? vedo un po? di rallentamenti. Se no non Direttore - Si. tanto tu arriva quando ti pare, ma arriva. Cosi gliela mettiamo nel culo a tutti. Daniele - Si, si, non si preoccupi (riso Non si preoccupi. 83 Direttore Va bene. Bravo. Daniele - Eh, anche a lei. Direttore Ciao. Daniele Si divertira dopo. Direttore - Ciao. Daniele - Grazie. Grazie di cuore. Termine della telefonata Chiara a Ambra decidono di accettare l'invito di Fede a festeggiare la Vittoria di Ambra nonostante la mamma di Chiara avesse manifestato qualche riserva poich? non conosceva Salemi nemmeno Ambra. Con la macchina di Salemi le ragazze si dirigono verso Arcore. Chiara, come candidamente riferito all'udienza, non aveva idea che Ia destinazione verso cui erano dirette Arcore fosse riconducibile alla residenza di Silvio Berlusconi, aveva addirittura pensato che si trattasse del nome di un locale: ?Si, solo che i0, cio? mi vergogno anche a dir/o, non sapevo cosa fosse, quindi per me era come dire, non Io so un bar qualsiasi. ?8 Tra l'altro, nemmeno sapeva che Silvio Berlusconi era iI Presidente del Consiglio. Sara Ambra a spiegarle, all'arrivo in villa, dove fossero arrivate a casa di chi. Dopo aver consegnato i documenti di identita Ia ragazze accedono alla dimora. Nel frattempo sopraggiunge anche Emilio Fede. Entrano tutti tre mentre Salemi resta fuori. All'interno dell'abitazione Chiara nota subito Ia presenza di un'altra concorrente di Miss Italia, Roberta Bonasia, che trascinava un trolley. Si erano scambiate un saluto la Bonasia aveva chiesto stupita cosa Ci facessero lei Chiara in quel posto: ?Mah, insomma, era piL?I che altro stupita di vedere me, poi successivamente ho capito il perche?. Si erano recati, loro due ed Emilio Fede, quindi, in giardino per un aperitivo ove avevano incontrato l'on. Maria Rosaria Rossi. Mentre consumavano I'aperitivo Fede si era avvicinato a Chiara aveva cominciato a massaggiarle le spalle 3 Cfr. deposizione Chiara Danese ud. 22.6.2012 pag. 123. 84 ll parlandole all'orecchio: momento un po? imbarazzante stato quando lui venne dietro di me, tipo a massaggiarmi, par/armi vicino all?orecchio, mi disse: allora sei contenta, che fai la meteorina io avevo espresso che volevo pero? continuare a fare il concorso di Miss Italia, perch? comunque ci tenevo particolarmente, perch? i miei genitori avevano fatto sacrifici per portarmi a tutte le selezioni. lui Ii si arrabbio mi spinse via, tipo come dire ?Non fare Ia preziosa? cosi. io infatti ci ero rimasta un po? male, perch? alla fine non che stavo rifiutando il suo lavoro, anzi, perch? 5.000 cio?, a me servivano. Pero? non lo so, non so cosa aveva in mente, si praticamente offeso. ?9 Fede da quel momento non rivolge pil?J la parola a Chiara il suo atteggiamento da attento affettuoso qual'era, muta direzione arrivando ad ignorare Ia giovane. Terminato il cocktail, gli ospiti erano entrati in case per la cena. Chiara a quel punto aveva visto Silvio Berlusconi: era circondato da molte ragazze alie quali consegnava degli oggetti preziosi prelevandoli da grandi vassoi. Emilio Fede presenta Ambra Chiara a Berlusconi, che manifestamente apprezza, tanto da spingere Fede a commentare: ??Calmo, tu mangia nel tuo piatto che io mangio nel mio?. all?inizio non capii molto bene quel/a frase, sempre successivamente capii cosa voleva intendere con quel/a frase i/ senso della frase era come posso dire, non era come se quasi eravamo destinate, io ero destinata a Emilio Fede, Ambra era destinata a Silvio Berlusconi. 1" Chiara Danese ricordava che presenti alla cena vi erano anche Nicole Minetti, Marystelle Polanco, Imma ed Eleonora De Vivo (?le due gemelline napoletane), una ragazze di origini cubane di nome Lisa che aveva serbato un atteggiamento ambiguo nei suoi confronti di chiara impronta omosessuale altre ragazze delle quali non conosceva I'identita. Tra queste alcune erano abbigliate in mode piuttosto appariscente volgare ?sembravano proprio de/Ie escort?. Berlusconi aveva presentato Roberta Bonasia come la sua fidanzata. 9 Cfr. ivi pag. 128. ?0 Cfr. ivi pag. 131 85 Al tavolo da pranzo Emilio Fede era seduto in mezzo a Chiara ed Ambra mentre Berlusconi si era accomodato di fronte con accanto Ia Bonasia. All?incirca sedevano a tavola una quindicina di ragazze. Erano presenti, oltre a Fede aI padrone di casa, altri uomini dei quali Chiara non conosceva iI nome. Berlusconi intratteneva gli ospiti raccontando barzellette, cantando. Fede allungava le mani palpeggiandole sulle gambe. Alcune delle ragazze accennavano balletti stacchetti. Durante la cena Berlusconi aveva raccontato una barzelletta piuttosto volgare aveva fatto portare in tavola una statuetta con un pene enorme che veniva scoperto alzando un cappuccio (il famoso Priapo) invitando Ie ragazze a giocherellare con il fallo della suppellettile. Molte delle giovani avevano manipolato la statuetta strusciandone il pene tra i seni scoperti simulando un rapporto orale. Sembrava una pratica conosciuta, un gioco usuale. Berlusconi Fede scambiavano toccamenti intimi con le ragazze. Ad un certo punto Berlusconi aveva invitato tutti ?a fare bunga~bunga?. Chiara, avendo ormai intuito lo sbocco della serata, aveva avvertito un malore aveva chiesto una camomilla. Era a disagio temeva che potessero costringerla a fare qualcosa che non voleva fare. Poco dopo il padrone di casa aveva invitato lei Ambra a visitare la dimora. Mentre salivano una scalinata che conduceva alla piscina, Berlusconi, che le seguiva, aveva palpeggiato loro i sedere. Non era stato affatto un gesto involontario: ?no, toccava?. Con Ambra aveva stigmatizzato il comportamento di Berlusconi considerato ?schifoso? da ?porco?. Terminata la visita avevano raggiunto gli altri ospiti in un locale adibito a discoteca. Vi era un DJ, aicune ragazze indossavano travestimenti da infermiera, altre ballavano con il seno scoperto. Le ragazze cercavano di coinvolgere nelle danze anche lei Ambra, si strusciavano tra loro con Fede Berlusconi. Toccavano si facevano toccare. spettacolo finale stato quello della signorina Minetti, appunto quando si tolse questo vestito rimase nuda. poi c'era anche Emilio Fede Silvio Berlusconi che ballavano, cosi cercavano anche loro di farci ballare?. "11. Precisera, poi, Ia teste che impropriamente aveva descritto Berlusconi ballare Cfr. ivi pag. 140 86 n. perche in realt? intendeva dire che Io stesso si muoveva tra le ragazze trascinato coinvolto dalle stesse.12 Berlusconi aveva baciato iI seno della Minetti l?aveva palpeggiata nelle parti intime. Avevano cercato in tutti i modi di coinvolgere lei Ambra in questo ?gioco? erotico anche sollecitate da Berlusconi Fede che insisteva perch? si divertissero. Dopo Io spogliarello della Minetti avevano deciso di andare via avevano chiesto a Fede di uscire. A quel punto Fede, che sedeva vicino a Berlusconi si era rivolto Ioro in mode seccato aveva detto: ?Volete uscire, allora scordatevi Miss Italia le Meteorine?. Detto questo ie aveva accompagnate all'appuntamento con Salemi che nel frattempo si era allontanato daila villa. Mentre erano in macchina Fede aveva cambiato completamente atteggiamento mostrandosi compiaciuto di Ioro apprezzandone il contegno: "siete state brave, complimenti, cosi avete superato la prova, Ie altre sono tutte del/e puttane, vi aiuter? a realizzare il vostro sogno? riferendosi all'evidenza a Berlusconi. Avevano raggiunto Salemi che le aveva riaccompagnate a casa. Risulta documentalmente accertato che alle 3.31 del 23.8.2010 dal cellulare in use a Danese Chiara stato inviato un messaggio all'utenza in 050 ad Emilio Fede dal seguente tenore: ?Salve Direttore, sono Chiara, la vo/evo ringraziarla per la fantastica serata. Se non Ie causa disturbo, quando sarc?) a Salsomaggiore mi fare} piacere sentirla ".13 Chiara Danese ha negato di aver inviato alcun messaggio a Fede quella notte attribuendone Ia paternit? a Salemi che mentre Ia stava riaccompagnando a casa Ie aveva chiesto iI cellulare. Era tra I?altro rimasta basita nel Ieggere un messaggio di Fede, che non sapeva a quale situazione collegare, dal seguente tenore. ?pensavo di averti annoiato, Daniele un buon amico un buon consigliere?. La circostanza, a Iungo esplorata dalle parti nei corso dei rispettivi esami controesami, rimasta controversa. Tuttavia, come si preciser? pit: avanti, tale ?2 Cfr. deposizione Chiara Danese ud. 6.7.2012 pag. 32 '3 Seguono altri due messaggi alle 3.35 3.38 87 anomalia non in grado di inficiare Ia genuinita della deposizione della Danese che ha trovato molteplici tranquillanti riscontri al suo narrato. II luned?l successivo, arrivata a Salsomaggiore, aveva incontrato Roberta Bonasia che le aveva intimato di non far parola con nessuno della serata ad Arcore. Chiara non aveva avuto piL?J alcun contatto con Emilio Fede, nonostante le ripetute sollecitazioni di Salemi, se non successivamente alla pubblicazione delle prime notizie riguardanti le cene di Arcore. Aveva infatti ricontattato Emilio Fede nel gennaio 2011 perche aveva visto pubblicato il suo nome associato alle altre ragazze, qualificate in buona sostanza come prostitute, per chiedergli consiglio su cosa poter fare per difendere la propria reputazione. II 4.4.2011, Chiara Danese Ambra Battilana depositeranno una memoria alla Procura della Repubblica di Milano riguardante gli accadimenti della sera del 22.8.2010 presso Ia residenza di Silvio Berlusconi in Arcore. Chiara Danese ha precisato di aver redatto Ia memoria unitamente ad Ambra Battilana per difendere Ia loro reputazione dagli attacchi ricevuti sui mass media. all contenuto della memoria era frutto della ricostruzione operata unicamente da Ioro stesse, Chiara Ambra, senza l'ausilio di alcun avvocato cui si sono rivolte solo in un secondo momento. Nel corso del controesame delle difese, Chiara Danese non ha nascosto che nutriva la speranza di ricevere una raccomandazione per la partecipazione a Miss Italia che per tale ragione aveva ?subito? quanto era accaduto all'interno della villa di Berlusconi Ie neanche troppo velate avances di Emilio Fede. Nemmeno aveva stima di Salemi Daniele ma anche lui poteva darle una mano. Certo, voleva diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo. Ma non a qualunque costo comunque non a quel costo. L?essere stata considerata una ?escort? le aveva rovinato la vita: aveva perso occasioni Iavorative, era oggetto di commenti volgari attenzioni moleste ovunque si recasse, l'intera comunita del paese dove ancora vive aveva cominciato a guardarla con occhi diversi dopo Ia pubblicazione delle prime notizie. 88 ill Ambra Battilana. Ambra Battilana, come detto, all'epoca dei fatti appena maggiorenne, da qualche anno lavorava occasionalmente come modella seguita da Daniele Salemi che fungeva da agente le procurava alcuni piccoli Iavori. II 21.8.2010, mentre sta partecipando alle selezioni di Miss Italia, viene contattata da Salemi che le propone un ?casting? a Mediaset per il ruolo di ?Meteorina?. Salemi le dice che avrebbe partecipato anche Chiara Danese che lei conosceva di vista in quanto concorrente di Miss Italia. Salemi la conduceva fino agli studi Mediaset e, appena arrivata Chiara accompagnata dalla sorella dal cognato erano entrati direttamente nello studio di Emilio Fede. Fede appena aveva visto le ragazze aveva affermato ?vanno benissimo? senza neppure sottoporle ad una prova di dizione altro. Aveva subito accennato al compenso, circa 3.000,00 a settimana oltre rimborso spese. Era rimasta fatto dall'atteggiamento di Fede che subito si era proposto di ospitarle a casa sua se piuttosto sorpresa dall'anomalo ?casting?, di inconsistente, durante la registrazione del programma si fosse fatto tardi. Terminato iI breve colloquio, lei Chiara erano uscite con Salemi fermandosi a prendere un gelato in quel frangente aveva telefonato Emilio Fede invitandoli a cena. Sempre accompagnate da Salemi avevano raggiunto Fede aI ristorante ?Giannino? a Milano da Ii avevano proseguito sino al ristorante ?Bulgari?. Durante la cena Fede aveva fatto battute on p0' ammiccanti, soprattutto quando aveva saputo che Chiara studiava per diventare estetista, alludendo a massaggi non meglio specificati. Chiara, che timidissima, si era un po' chiusa, era rimasta in silenzio, a disagio. Cercava il suo sguardo lei, Ambra, I'aveva tranquillizzata, cercando di farle capire che comunque stavano solo scherzando. Ad on certo punto Fede aveva fatto alzare Chiara facendola girare su se stessa, le aveva afferrato i fianchi indugiando sul suo sedere aveva guardato compiaciuto Salemi come a dire ?allora si, fatta bene!? All'interno del ristorante c'era molta gente, Chiara era rimasta sbigottita, si era seduta non aveva piL?l parlato. Non avevano pensato di allontanarsi perch? erano comunque in compagnia di 89 una persona adulta, che credevano rispettabile, non pensavano di trovarsi in una situazione pericolosa ma solo un po' sopra le righe. Il giorno successivo, terminata l'elezione di Miss Piemonte da lei vinta, Salemi Ie aveva informate che aveva chiamato Emilio Fede che sarebbero andati a festeggiare. Era stata invitata anche Chiara che si decise ad andare benche la madre fosse contraria. Ignorava la destinazione che aveva appreso durante il tragitto in macchina con Salemi. Giunti ad Arcore, avevano aspettato circa un'ora nel cortile. Arrivato Emilio Fede erano entrate nel cortile della villa mentre Salemi era rimasto fuori. All?ingresso avevano incontrato Roberta Bonasia, una ragazza che partecipava come lei Chiara alle selezioni di Miss Italia, che le aveva guardate stupita chiedendo loro cosa ci facessero li. Emilio Fede aveva commentato negativamente la presenza della Bonasia alla residenza, non Ie piaceva il suo modo di comportarsi da ?padrona? a casa di Berlusconi di spacciarsi per la fidanzata del premier. Poi si erano accomodati in giardino per un aperitivo. Li aveva notato la presenza di una signora bionda, poi riconosciuta per Maria Rosaria Rossi. Mentre consumavano il drink Emilio Fede si era avvicinato a Chiara, le aveva messo le mani sulle spalle sussurrandole all'orecchio che era molto bravo a fare i massaggi che avrebbe gradito che poi Chiara Ii facesse a Iui. Chiara si era irrigidita sottraendosi aveva riferito a Fede che prima di Iavorare come Meteorina avrebbe preferito terminare il concorso di Miss Italia. Fede si era piuttosto seccato per l'affermazione di Chiara l'aveva ignorata per quasi tutta la serata. Poco dopo erano rientrati in casa avevano conosciuto Berlusconi che le aveva accolte offrendo loro dei piccoli gioielli prelevati da un vassoio. Berlusconi aveva fatto molte domande a lei Chiara, voleva sapere da dove venivano, cosa stavano facendo, la famiglia. Mentre Berlusconi indugiava con Ie domande si era avvicinato Fede che rivolto al premier aveva detto: ?guarda che tu devi mangiare nel piatto tuo i0 mangio nel mio? come a dire che ?io Ie ho portate sono mie?. Aveva notato Ia presenza di molte ragazze, circa una quindicina, tutte intente 9O ad assicurarsi velocemente un monile. Tre Ie tante aveva riconosciuto Ie gemelle De Vivo, Ia Minetti la Polanco. Aveva poi notato due ragazze, forse cubane, piuttosto vistose. Fede aveva commentato Ia presenza delle gemelle, affermando che erano arrivate apposta da Napoli per la serata che per la partecipazione avrebbero ricevuto 3.000,00 ciascuna senza specificare da chi sarebbero state pagate. Quindi, si erano seduti attorno ad un tavolo ovale. Berlusconi sedeva di fronte a loro con accanto la Minetti la Bonasia. Fede era posizionato in mezzo a lei Chiara. Erano presenti anche due musicisti un signore alto moro del quale ignorava l?identita. I camerieri avevano iniziato a servire Ia cena durante la quale Berlusconi aveva cantato alcune canzoni dedicandole a lei Chiara. Berlusconi le aveva chiamate ?bimbe? enfatizzando Ia circostanza che avevano solo 18 anni. Berlusconi aveva raccontato anche parecchie barzellette, dal contenuto volgare. Tutti ridevano esageratamente. Alcune ragazze si erano alzate da tavola improvvisando balletti cantando ?meno male che Silvio c'e? avvicinandosi al premier con fare adulatorio. Le due ragazze cubane si erano scoperte i seni si erano avvicinate a Berlusconi che le aveva palpeggiate baciate sui seni. Al termine di una barzelletta che parlava del bunga?bunga, Berlusconi aveva chiesto ad un cameriere di portare a tavola una statuetta. Rappresentava un omino con il corpo coperto da una botte. Alzando Ia botte appariva un pene dalle dimensioni spropositate rispetto al corpo. La statuetta era stata fatta girare le ragazze ci giocavano, simulando un rapporto orale. Le ragazze non avevano mostrato alcuna sorpresa all'arrivo della statuetta, come se fosse un gioco consueto. Sapevano gia cosa fare. L'atteggiamento delle ragazze era molto competitivo, facevano a gara ad avvicinarsi a Berlusconi, toccarlo, farsi toccare. La Bonasia in particolare, accortasi dell'interesse di Berlusconi verso lei Chiara, continuamente gli si buttava addosso cercando di attirare la sua attenzione, aveva scoperto il seno per farselo baciare. Fede nel frattempo, allungava le mani sotto il tavolo toccando Ioro Ie gambe 91 insistentemente. si faceva a sua volta toccare dalle ragazze ridendo scherzando come se fosse la cosa pit] naturale del mondo. Non aveva al momento pensato di andarsene perche nessuno Ie aveva chiesto di fare alcunche, n? era stata approcciata in modo sconveniente a parte iI toccamento di Fede sulle cosce. Non voieva perdere i'opportunita di avere un appoggio per Miss Italia 0 per il mondo dello spettacolo in genere. Terminata Ia scenetta con la statua del Priapo, Berlusconi aveva chiesto alie ragazze se erano pronte per il ?bunga-bunga?. Tutte in coro avevano risposto di si, si erano alzate correndo si erano dirette verso un altro locale. Chiara in quel momento aveva accusato un malore aveva chiesto una camomilla. Fede si era offerto di farle compagnia in una stanza appartata ma lei non se I'era sentita di Iasciare Chiara sola con Fede. Poco dopo era arrivato Berlusconi che aveva proposto Ioro di fare una visita della casa. Mentre salivano una scalinata, lei Chiara avanti Berlusconi dietro, Berlusconi aveva palpeggiato ioro i sedere. Non era stato un gesto innocente, un'innocua ?pacchetta? suile natiche: erano state palpeggiate, tanto che lei Chiara si erano guardate comunicando con gli occhi Io stesso disagio. Lei si era girata verso Berlusconi i quale come se nulla fosse Ie aveva superate continuando a parlare della casa prospettando una prossima festa in piscina solo per Chiara per conoscersi meglio. II tono era molto ammiccante ?io Chiara siamo rimaste talmente stupite da questa atteggiamento che nel tragitto di ritorno, verso la saletta discoteca, dissi, nel mentre eravamo rimaste pit) indietro rispetto a Berlusconi, alla mia amica: ?14. Terminata Ia visita della villa erano arrivate in questa sala discoteca ove Ie altre ragazze erano intente a ballare avevano indossato dei travestimenti. Berlusconi fece vedere Ioro una stanza con all'interno dei costumi di scena. Vi era un piccolo banco che fungeva da bar, delle poltroncine bianche un paio per la lap dance. Non ricordava la presenza di camerieri. Lei Chiara si erano sedute sui divanetto, accanto c'erano Fede Berlusconi. '4 Cfr. deposizione Ambra Battiiana udienza 15.6.2012 pag. 94 92 Le altre ragazze che ballavano indossavano dei costumi di scena, molto provocanti, scollati. La Bonasia brandiva un frustino. Fede aveva commentato il sedere della Polanco che aveva messo il bella mostra alzando i vestito. Fede aveva addirittura precisato di averla premiata lui ad un concorso di una nota casa di intimo per la pubblicita delle mutandine che la Polanco aveva vinto proprio per la gradevolezza dei suoi glutei. Tutte le ragazze erano piuttosto discinte, alcune nude completamente. Ad un certo punto Nicole Minetti si esibita a palo della lap dance alla fine dello spettacolo si strappata i travestimento un vestito chiuso col velcro - rimanendo completamente nuda. Lei, Ambra, aveva abbassato Io sguardo tenendo gli occhi incollati sui sandali della Minetti che ricordava benissimo essere decorati con strass di color argento. Poi la Minetti nuda cosi si era messa a ballare davanti a Berlusconi. Nel corso di tutta la serata vi erano state interazioni fisiche, toccamenti, strusciamenti tra le ragazze gli uomini presenti. Lei Chiara erano rimaste in disparte nonostante le ripetute sollecitazioni delle giovani donne presenti. Le ragazze cercavano di coinvolgerle, tentavano di togliere Ioro i vestiti, di palpeggiarle. Chiara era chiaramente pit: in difficolta pit: volte l?aveva sottratta ai tentativi di denudarla. Fede commentava con Berlusconi la loro scarsa partecipazione alla serata con frasi del tipo ?cosa sono venute a fare qua?. Chiara insisteva per andarsene, era Ia pit: a disagio tra Ioro due. Ad un certo punto lei, Ambra, si era rivolta a Fede comunicandogli che se ne sarebbero andate. Fede si era mostrato molto contrariato aveva affermato ?ma allora non fate niente? finita qui la serata? Guarda che poi Miss Italia che non fate Aveva precisato che se fossero andate via avrebbero potuto scordarsi non solo Miss Italia ma qualunque altro lavoro nel mondo dello spettacolo. Berlusconi che gli sedeva accanto annuiva senza dire niente. Infine, Fede aveva acconsentito ad accompagnarle fuori. Salemi si era allontanato dalla villa Fede con I'autista le aveva condotte a Milano clove poi avevano di nuovo incontrato Salemi che Ie aveva riportate a casa. 93 ill Durante i tragitto sull'auto di Emilio Fede questi aveva fatto loro i complimenti per come si erano compor?cate asserendo che cos?I facendo si erano distinte dalle altre ragazze. Insomma, non si erano compor?cate da puttane come tutte Ie altre. Questa inversione di rotta nell'atteggiamento di Fede l'aveva colta di sorpresa, non sapeva bene cosa pensare. Raggiunto Salemi, lei Chiara avevano salutato Fede si erano avviate verso casa di Chiara. Lei, Ambra, era crollata addormentata. Il giorno dopo erano partite per Salsomaggiore. Arrivate a Salsomaggiore avevano visto Roberta Bonasia che scendeva da una macchina munita di lampeggiante. La Bonasia si era avvicinata Ioro intimando di non dire nulla della serata precedente. Non sapeva se Chiara avesse inviato un messaggio di ringraziamento a Fede, non glielo aveva detto neanche successivamente. Mentre era a Salsomaggiore aveva parlato al telefono con Fede che Ie aveva sottolineato I'inadeguatezza di Chiara a partecipare a quel tipo di serate, sottolineandone la timidezza (il brano di conversazione intercorsa tra Ambra Fede - progr. 335 del 24.8.2010 - il seguente: ?eh troppo, troppo troppo per fare quel/o che bisogno di fare, capito??) Quanto ai rapporti di conoscenza con Mora, Ambra Battilana ha riferito di aver avuto occasione di cenare in sua compagnia che Mora aveva anche partecipato alla sua festa per i 18 anni. Comunque era sempre Salemi che intermediava tra lei Mora. Dopo la pubblicazione delle prime notizie sui giornali, riguardanti Ie cene di Arcore, lei, Ambra, aveva vissuto una situazione personale molto dolorosa. All'epoca frequentava l'ultimo anno delle superiori ricordava che Ia scuola era assediata dai giornalisti, era continuamente tampinata, la gente la apostrofava in malo modo ritenendola una prostituta, anche il rapporto con i compagni di classe era cambiato, la guardavano in un altro modo, Ia evitavano. Aveva perso molte opportunite?i lavorative anche i contratti gi? in essere non erano stati rinnovati. Dopo il diploma si era trasferita a Milano lavorando con un nome 94 d'arte poich? non poteva pit: utilizzare il suo che veniva immediatamente associato a giro delle escort di Arcore. Dopo qualche mese, parlando anche con Chiara, aveva deciso di presentare Ia memoria. II documento era stato redatto a casa sua, col suo computer Ioro due avevano riassunto ia Ioro esperienza tutto quello che era accaduto quella sera dei 22.8.2010. Poi si erano rivolte agii avvocati per depositare Io scritto in Procura a Milano. Nel corso del controesame Ia teste stata sottoposta ad un fuoco di fila di domande riguardanti una squallida vicenda, afferente Ia relazione di Ambra, all'epoca minorenne, con un uomo pit) anziano nei cui confronti aveva presentato una denuncia per violenza sessuale. stato indagato oltremisura questo rapporto sicuramente malsano non consono ad una ragazzina di 16 anni che, per qualsivoglia ragione che non interesse di questo Tribunale, aveva deciso di farsi mantenere da un uomo molto pit) adulto di lei. Quand'anche Ambra Battilana avesse deciso di diventare I'amante ma anche Ia mantenuta perche no di un signore di 50/60 anni, non si comprende che valenza possa avere Ia vicenda suii'induzione aila sua prostituzione Ia sera del 22.8.2010 da parte di Emilio Fede Dario Mora di cui si discute. L'esercizio pregresso deil'attivita di meretricio non vale certo a scriminare Ia condotta di induzione posta in essere nei confronti della prostituta suila quaie viene esercitata una indebita ingerenza nella sua volonta di autodeterminarsi nella sfera sessuale. In definitiva, che Ambra Battilana avesse in precedenza venduto i suo corpo un dato assolutamente neutro rispetto all'accertamento dei fatti oggi a dibattimento. Nemmeno vale ad in?ciare la bonta delle sue dichiarazioni Ia comprensibile ritrosia paiesata nel corso delia deposizione rispetto ad un vissuto dei quaie ail'evidenza la teste ha mostrato di provare vergogna che faticava a riportare. Ii fatto poi, di due anni antecedente gli odierni accadimenti. Chiaramente pretestuose inconferenti le domande relative al luogo in cui Ia Battilana avrebbe presentato la denuncia, come se potesse riievare che la 95 stessa sia stata depositata a Milano piuttosto che a Torino, precisazione che avrebbe certamente trovato pit) esaustiva risposta qualora Ia teste avesse avuto Ie competenze adeguate in materia. Cio detto, necessario procedere a questo punto al necessario vaglio di attendibilita credibilita delle dichiarazioni rese da Chiara Danese Ambra Battiiana. Vanno richiamati i canoni ermeneutici tracciati dalla giurisprudenza di legittimita (da ultimo, Cass. S.U. n. 41461/2012) che ha di recente riaffermato iI principio per il quale ?le regole dettate dall'art. 192 comma 3" non trovano applicazione relativamente alle dichiarazioni della parte offesa: queste ultime possono essere legittimamente poste da sole a base dell?affermazione di pena/e responsabilita dell'imputato, previa verifica, corredata da idonea valutazione, della loro credibilita soggettiva dell'attendibilita intrinseca del racconto. II vaglio positivo dell?attendibilita del dichiarante deve essere piL?J penetrante rigoroso rispetto a quello generico cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone, di tal che tale deposizione puo essere assunta da sola come fonte di prova unicamente se venga sottoposta a detto riscontro di credibilita oggettiva soggettiva. Puo essere opportuno procedere al riscontro di tali dichiarazioni con altri elementi qualora la persona offesa si sia anche costituita parte civile sia, percio, portatrice di una specifica pretesa economica la cui soddisfazione discenda dal riconoscimento del/a responsabilita dell?imputato?(cfr. Cass. S.U. Cit.). A fronte di cio, deve, anzitutto, essere valorizzato I?aspetto di linearita coerenza delle dichiarazioni rese dalle testimoni, che risultano scevre da contraddizioni cio non potendosi ritenere Ie trascurabili imprecisioni relative a dettain marginali come ad esempio il colore dell'abito indossato la collocazione dei mobili avuto riguardo alla Iontananza dell?episodio ed all'unicita dello stesso?, reiterate negli stessi termini inizialmente esposti ai familiari nel corso delle indagini come si avra modo di constatare. Ii racconto delle giovani apparso essere logico coerente, estremamente dettagliato nelle parti salienti privo di quaisiasi forzatura animosita punitiva 0 di odio nei confronti degli imputati: Ia descrizione deii?accaduto da parte di 96 Chiara Danese Ambra Battilana non puo dare adito a fraintendimenti di sorta. Poi, come tra poco si potra vedere, Ia narrazione degli accadimenti, Ia Ioro scansione spazio temporale, Ie modalita delle condotte attribuite agli imputati costituiscono patrimonio conoscitivo di altri testimoni che hanno a Ioro volta partecipato alle cene di Arcore serbandone gli stessi ricordi Ie stesse sensazioni raccontate da Ambra Chiara. Testimoni che non sono tra Ioro legati da conoscenza di alcun tipo, che hanno saggiato gli eventi in momenti diversi ma che hanno inequivocamente riportato Ie medesime considerazioni. Tali ulteriori deposizioni forniscono al racconto delle persone offese quein ulteriori, raccomandati ma non necessari, riscontri che Ia giurisprudenza, come detto, sollecita in termini di mera opportunita ed in assenza dei quali non viene certo meno il valore probatorio delle dichiarazioni sempreche il vaglio di attendibilita, come nel caso di specie, possa dirsi superato. L'esame dei compiesso probatorio raccolto con riferimento allo specifico episodio concernente Ambra Battilana Chiara Danese conferma indubitabilmente I'assunto accusatorio mosso dal P.M. agli imputati Emilio Fede Dario Mora. Ed in particolare: Fede Mora, come puo agevolmente rintracciarsi nelle intercettazioni telefoniche, sono da qualche tempo preoccupati che Silvio Berlusconi possa essere monopolizzato da Roberta Bonasia che pare rivestire i ruolo di favorita. Se cio dovesse accadere i due imputati, alla spasmodica continua ricerca di contributi economici dal premier?, potrebbero essere esclusi dal circuito delle ?cene eieganti?. La telefonata di seguito riportata, che conferma I'attivita di reclutamento posta in essere dai prevenuti, tra Ie tante Ia pii?J emblematica: R.I.T. 3053/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 348?8888184 in uso a MORA alias Telefonata n. 02787 effettuata i 22.8.2010 alle ore 17.29.43 durata telefonata 03min 455ec entrata sul numero +39 02-2102 Interlocutori: FEDE EMILIO-MORA DARIO ?5 Si rinvia a tai proposito aile manovre orchestrate in danno di Berlusconi affinche elargisse un prestito di oltre 800.000,00 a Dario Mora parte dei quali introitati da Fede ali'insaputa tanto di Berlusconi che di Mora. 97 Mora - Donna Signor MORA, buonasera. Segreteria FEDE. Glielo passo. Mora Si. Grazie. Ia chiamata viene posta in attesa trasferita a un altro interno). Fede Mora - Grande DIRETTORE. Fede - Ciao. Senti, io ho parlato con Mora - Mhm. Fede - oggi pomeriggio alle tre mezza. Mora - Che dice di bello? Fede - Era stanco, incazzato per ?sta storia di Bossi, eccetera Mora Fede - Poi, ha detto Che lui andava alla aveva capito Che conoscevo delle dice: ?Portale alla partita?, ma sono quelle clue belle Che m?ha sai Ia storia di ieri sera, vado rapito sai, no, la storia con Mora - Si. Fede - Mhm. queste son molto belle che, allora, verrebbero, invece, a cena, perch? c?hanno Ia cosa sul Iago d?Orta. Giusto? Mora Si. Fede Mora - alle alle nove finiscono tutta la cosa, la manifestazione. Fede - Ecco, poi ne parliamo comunque appena ho finito qua. Mora - Si. Fede - quell?altra ha preso possesso. Secondo me, Ie abbiamo regalato un tesoro, a quella Ii, Che non merita. Non mi piace quella persona. Mora - No? Fede - Eh? Mora - No? 98 Fede - No. Mora - Mhm. Fede - Ha preso gi? troppo possesso. di tutto. Mora - Ho capito. Fede - Eh. No? Mora - Cambiamo, eh? Fede - Eh? Mora - Cambiamo. Fede - Eh, non gliela Mora - Mhm. Fede - Non gliela togli adesso. Lui lui Mora Ho capito. Fede - Lei Ii, al A DANIELE gli ha risposto: ?No, no, non vengo. Non me ne frega niente. Sto qua con lui?. Mora - Mhm, mhm. Fede - Eh, lei sola, questa una Claudia Galanti in edizione diversa, sai? Mora Ho capito. Ho capito. Fede - Ti pare? Mora non Ia conosco molto bene. Conosco i livello ha capito? Per?, Ie persone poi si conoscono in Fede - Mhm. Mora - frequentandole. Fede - Eh, caro Ma questa, sai, ha messo le mani sul tesoro, eh? Mora - Eh, s?I. Fede - Eh. Mora - Mhm. Mhm. Fede - Mhm. Mhm. Mora - Lei cosa vuole fare, allora? Fede - No, i0 ci devo andare alla Mora Si. Fede alla cena. 99 Mora Ho capito. Fede - Alla cena facendomi Mora - Dalle Fede - dalle due. Mora - Si. Okay. II giorno seguente, Fede Mora commentano Ia serata appena trascorsa il successo riscosso da Ambra Chiara Che hanno messo in ombra Roberta Bonasia: R.I.T. 3053/10 Utenza telefonica di rete cellulare n. 348-8888184 in use a MORA alias Telefonata n. 02845 effettuata i alle ore durata telefonata in utenza chiamata 23.08.2010 14:23:42 05min 085ec uscita +39 02-21022800 Interlocutori: FEDE EMILIO-MORA DARIO MORA ha inoltrato Ia chiamata, il numero squilla libero, nell?attesa dialoga con persona a lui prossima). Uomo (In No, Luglio. Mora No, Maggio. Uomo - (In Eh, ha cominciato in Sardegna a di tre anni fa. Donna - Mora Sono LELE MORA, buongiorno. Donna Buongiorno. Glielo passo subito. Mora - Grazie. Donna Buongiorno. la chiamata viene posta in attesa trasferita a un altro interno). Uomo - Mora - Buongiorno, Uomo Mora - come sta? Uomo - bene. Tu? Mora Eh, sono in partenza per Taranto. 100 Uomo - Eh, si, me l?ha detto DANIELE. Mora - Mhm. No, ieri sera poi mi sono a letto presto, perch? Uomo No, noi abbiamo fatto un Mora - un po? cotto. Uomo - eh, si. Abbiamo fatto un po? tardino Mora - Eh, l?importante che siete stati bene. Uomo - Si, direi di si. Abbiamo spazzato via, com?era prevedibile, spero, quella ROBERTA, che una stronza di Mora - arrivista, vero? No? Uomo Minchia, Ma sai innanzitutto quando ha visto queste due, impallidita. Mora - Mhm. Uomo - Ma io sono lui ancora non era arrivato, sai ci sono Ie poltrone fuori nel A un certo punto lei era seduta in quella di fronte a dove si siede a lui, Mora Certo. Uomo poi mi fa: ?Se vuoi sederti siccome io, in ?sto momento, ho da fare, mi sposto. Se vuoi intanto sederti qui tu?. Mora - (riso Uomo - Io l?ho guardata: ?Oh, ma - dico - io sono stupefatto. Poi, devo dire, Poi sentivo che, parlando nell'orecchio a questa simpaticissima Mora - Mhm. Uomo - Maria vicino a Mora Si. Uomo mi faceva: ?Senti, allora, per il bagaglio, per farmi disfare il bagaglio sistemare la mia biancheria, ci pensi Mora - Ma robe da Uomo - Bene. sceso Mora - Mhm. Uomo - cioe, arrivato Non l?ha piL?J cagata per tutta la serata. Mora (riso 101 Uomo - Perch? guardava questa, hai capito? Mora Certo. Uomo - Ma una deficiente. Ma come si permette? Ma come si permette? Mora - Si montano subito la testa. Robe da pazzi, ragazzi. Robe da pazzi. Uomo - Madonna Ma questa, guarda, secondo me non gia finita, guarda. Mora - Mhm, mhm. Uomo - Anche perch?, mentre Ie altre volte la ?Come balla, come ieri sera, poi, vedeva Guardava tutti tranne Che lei. Mora (riso Uomo - Cioe, proprio non Ia cagava piL?i. Mora - Bene. Bene. Bene. Bene. Uomo - Mhm. Mora - Eravate in tanti, ieri? segue breve pausa di silenzio, OZsec). Uomo - Dodici? Mora - Ah, bene. Uomo - dodici quattordici, ma perch? come si il lui, come si Mora Ah, solito, si. Uomo - Eh si. Oh, Madonna Mora - Quello della Regione. Uomo - Si. Oh, ma il nome mi deve venire. Mora Lei l?ho vista in televisione con (riso Uomo - Ah, (riso con C?era lui, poi c?era LICIA col marito. Mora Mhm, mhm. Uomo - poi c?era I?Onorevole, poi Maria c?era eravamo sei le c?erano le due DE VIVO, Dio mio Mora - Mamma queile riescono a intrufolarsi sempre. Uomo Ma si. sono partite da Napoli, dice: ?Nelio spazio di 102 mezzora - dice quasi in costume da bagno? pur di arrivare. Mora Mamma Uomo - Quindi, erano Ioro due, Mora - Uomo - BARBARA non c?era. Mora - Ah, non c?era? Non venuta? Uomo No. C?era Mora - Mhm. Uomo - Ines, ma, guarda, eravamo in tutto quattordici. Considera eh, c?era Mora - La FAGGIOLI c?era? Uomo No. No. Mora - Mhm. Uomo - No, non c?era. in sottofondo si percepisce un avviso acustico un annuncio simile a quello trasmesso negli aeroporti) Mora - Mhm. Bene. Uomo Eh? Mora - Bene. Uomo Eh, beh, insomma, cio?, diciamo sei otto invitate sei di noi. Capito? Mora - Certo. Certo. Meraviglia. Uomo - lui stato un bel po?, solo che era Mora - Mhm. Uomo - Molto stanco, Mora - Lei ha fatto Ia chiacchierata no? No, perch? era troppo stanco. Uomo - No, impossibile. Si s?era addormentato in poltrona. Mora - Mamma II contenuto della conversazione ora riportata rileva non solo per confermare I?impegno profuso da Emilio Fede Dario Mora nell?individuare selezionare 103 giovani donne da condurre al cospetto di Silvio Berlusconi indurle al compimento di atti sessuali retribuiti con lo stesso, impegno che finalizzato, evidentemente, a lucrare dei vantaggi economici, diretti 0d indiretti. Fede, verosimilmente, ambisce a mantenere Ia posizione di prestigio da egli detenuta, nonostante I?avanzata eta anagrafica, in Mediaset (Direttore del TG4), rafforzando i legame di amicizia ed abituale frequentazione che ha con Silvio Beriusconi. ?Lele? Mora ambisce a risollevare Ie sue disperate condizioni imprenditoriali mediante gli aiuti economici che Silvio Berlusconi gli pub dare. II presupposto stesso della soddisfazione di queste rispettive convergenti aspettative la intraneita al ?sistema prostitutivo?, accesso ai suoi segreti, Ia potenzalita implicitamente ricattatoria che gliene deriva, il perseverante funzionamento, Ia costante operativita del sistema stesso. Non a caso, come detto, Emilio Fede attacca discredita, con Mora, Roberta Bonasia, quando si accorge che la suddetta ?sta prendendo possesso?, ovvero che la predetta inizia ad intrattenere un rapporto speciale con Silvio Berlusconi, tale da potere bloccare i collaudato meccanismo prostitutivo. Situazioni come quella temuta da Emlio Fede, infatti, ?incepperebero? il funzionamento del ?sistema?, estromettendovi i suoi organizzatori. Rileva altresi quale elemento esterno di riscontro alle deposizioni di Ambra Chiara che hanno indicato i partecipanti alla serata del 22.8.2010 che collimano con quelli riferiti da Fede a Mora nel corso della conversazione. L'attivita di induzione pasta in essere da Fede Mora plateale ed stata realizzata attraverso lo spiegamento di un'attivita tutta volta a far cessare Ie resistenze di ordine morale che avrebbero potuto trattenere Ie ragazze dal prostituirsi. Fede Mora individuano Ambra Chiara la ritengono ?adeguate? utili a contrastare I'egemonia della Bonasia. Dopo essere state individuate Ie due giovani vengono invitate a Mediaset per sostenere un provino per ricoprire iI ruolo di ?Meteorine?. In realta, come accertato, Ia convocazione a Mediaset costituiva il pretesto per consentire a Fede di vagliare Ia ?gradevolezza estetica? di Ambra Chiara saggiata ulteriormente nel corso della cena al ristorante Bulgari con annesso siparietto di Fede che valuta Ia ?merce? 104 Chiara neanche fosse un quarto di bue. Fede, inequivocabilmente, aveva fatto intendere alle ragazze che avrebbe potuto positivamente influire sull'esito del concorso di Miss Italia. Questo, la promessa di partecipazione al programma Meteorine lo sbandieramento di un compenso 3/5.000 che alle orecchie di due giovani appena 18enni in condizioni economiche disagiate sara sembrato una fortuna, sono stati gli strumenti utilizzati per vincere l'eventuale ritrosia precostituire una disponibilita di Ambra Chiara verso il tenore della serata ben conosciuto dagli imputati. Ambra Chiara sono state blandite con inconsistenti promesse prospettazioni di mirabolanti guadagni affinche compissero atti sessuali con Berlusconi. le due ragazze lo capiscono eccome tanto che quando vengono palpeggiate dal padrone di casa, dopo aver partecipato all??elegantissima cena?, accompagnata da canti, balli scenette hard, la domanda se la fanno: ?ma che dobbiamo fare? Dobbiamo dar/aP?. Imane Fadil. Imane Fadil, parte civile, stata sentita alle udienza del 16.6.2012 del 22.6.2012. La deposizione della teste stata lunga articolata su molteplici argomenti, per la verita non allo stesso modo pertinenti, anche in considerazione della partecipazione della Fadil a numerosi ?eventi?. Racconta la teste che nel febbraio del 2010, mentre si trovava a cena a ristorante ?Giannino?, aveva incontrato casualmente Lele Mora con il quale aveva a lungo collaborato in passato sino grossomodo al 2006. In quella circostanza era in compagnia di altre ragazze con le quali lavorava alla registrazione di un video per tale DJ Ben. Proprio DJ Ben nel corso della serata le comunica che Lele Mora avrebbe voluto portarla ad Arcore per un caffe. Imane accetta con Mora le altre ragazze presenti si reca presso Ia residenza di Silvio Berlusconi. Gia in passato, quando lavorava per l'agenzia di Lele Mora aveva ricevuto inviti analoghi che aveva sempre declinato poich? non 105 interessata al tenore delle serate che ivi si svolgevano poich?, dice la teste, ?nel nostro giro era abbastanza noto che tipo di serate fossero quel/e organizzate ad Arcore ed io avevo preferito non mettermi in delle situazioni che potevano non piaicermi?.16 Avevano raggiunto Arcore con un furgoncino messo a disposizione da Lele Mora che precedeva a bordo della sua macchina privata con autista. Gia nel cortile antistante l'ingresso della villa aveva sentito provenire dall'interno canti urla di divertimento aveva riconosciuto Ia voce di Barbara Faggioli che in passato aveva incontrato varie volte presso I'agenzia di Lele Mora. Era presente anche Nicole Minetti che Ia Fadil non conosceva che in un secondo momento Ie era stata indicata da Ioana Visan, altra ragazza presente, come consigliere regionale. Entrati in casa avevano subito raggiunto gli altri nel locale seminterrato attrezzato come una discoteca con divanetti, luci soffuse ed un palo per la lap dance. In quel momento Barbara Faggioli Nicole Minetti stavano cantando al microfono. Lele Mora si era incaricato delle presentazioni cosi aveva conosciuto per la prima volta Silvio Berlusconi. Mora si era seduto vicino a Berlusconi avevano iniziato a parlare. Lei si era servita un drink. Poco dopo, Faggioli Minetti, che si erano nel frattempo allontanate, erano ricomparse travestite da suora. Le due donne avevano iniziato a ballare spogliandosi progressivamente sino a rimanere in biancheria intima. Riferisce Ia Fadil di aver provato imbarazzo di aver comunicato a Mora che se ne sarebbe andata. Berlusconi si era accorto del suo disagio aveva invitato Ia Faggioli la Minetti ad interrompere Ia performance (testuale) poi I?aveva accompagnata a visitare Ia dimora. Le aveva fatto molte domande sulla sua vita sulla sua persona. Terminata la visita Berlusconi le aveva regalato un orologio con lo stemma del Milan, qualche anellino di bigiotteria 2.000,00 contenuti in una busta. Non aveva chiesto nulla in cambio, semplicemente voleva farle un regalo perche ?voi donne avete sempre bisogno di qualcosa?. ?6 Cfr. deposizione Imane Fadil udienza 15.6.2012 pag. 190 a seguito di contestazione del PM. 106 La serata si era cosi conclusa. Ricordava inoltre che la Faggioli la Minetti avevano deciso di fermarsi a dormire in villa parlandone apertamente. In seguito aveva commentato con Lele Mora quella serata gli aveva manifestato tutto il suo disappunto. Mora si era detto dispiaciuto di averla messa a disagio. Lele Mora non le aveva mai richiesto, n? in quella circostanza nemmeno nel corso del precedente rapporto professionale intrattenuto per alcuni anni, di rendersi sessualmente disponibile nei confronti di chicchessia. Circa tre mesi dopo, nel maggio 2010, sempre al ristorante ?Giannino? aveva incontrato Emilio Fede che aveva in precedenza avuto occasione di conoscere quando lei aveva lavorato in televisione. Avevano chiacchierato lei gli aveva rappresentato il difficile momento lavorativo che stava attraversando. Fede subito si era offerto di aiutarla dicendole che l'avrebbe portata a cena dal Presidente (Berlusconi). La Fadil aveva riferito a Fede di essere gia stata ad Arcore con Mora qualche mese prima che Ia tipologia della serata non le era affatto piaciuta. Fede l'aveva rassicurata che per lei sarebbe stato diverso, se ne sarebbe occupato lui. La cena era in programma per la sera successiva ma Imane aveva rappresentato a Fede di essere impegnata per lavoro a Montecarlo quindi non avrebbe potuto partecipare. Nonostante cic?) il giorno dopo, mentre Imane era nel Principato di Monaco, aveva ricevuto una telefonata di Fede che Ia sollecitava ad abbandonare I'impegno recarsi subito ad Arcore sottintendendo che altrimenti avrebbe perso un'opportunita di lavoro. Ed infatti Imane cos?l aveva fatto. Ricorda la teste che mentre stava rientrando a Milano per poi recarsi ad Arcore Fede la tempestava di telefonate incalzandola perche raggiungesse in fretta a villa. Una volta giunta aveva trovato Ii presenti alcune ragazze Denis Samvis, Ioana, Iris Berardi, una delle gemelle De Vivo altre delle quali non ricordava il nome Emilio Fede il padrone di casa. Ad un certo punto la Samvis aveva iniziato a cantare la Berardi ad esibirsi in uno spogliarello. Berlusconi era stato gentile ma non le aveva fatto alcun 107 regalo nemmeno prOposte di alcun tipo. La serata si era conclusa lei era tornata a casa con Fede. La volta successiva che si era recata ad Arcore era stato intorno al 25.8.2010. Aveva raggiunto Arcore con Emilio Fede a bordo della sua macchina con autista. Quella sera erano presenti in villa Iris Berardi, una delle gemelle De Vivo, una ragazza russa di nome Skorkina, una ragazza montenegrina di nome Katarina, il fisioterapista di Berlusconi Giorgio Puricelli, Maria Rosaria Rossi oltre ovviamente a lei, Emilio Fede il padrone di casa. Di nuovo al termine della cena erano scesi nella saletta-discoteca, Iris Berardi si era esibita in uno spogliarello rimanendo in topless perizoma. Ricordava molto bene che la Berardi dimenava le natiche davanti al viso di Fede Berlusconi che entrambi avevano palpeggiato la Berardi sul seno sulle na?che. Quella sera in particolare Maria Rosaria Rossi le aveva chiesto, poich? era marocchina, se poteva esibirsi nella danza del ventre cosi aveva fatto. Berlusconi aveva molto apprezzato l'esibizione si era complimentato. Anche in questa circostanza non aveva ricevuto denaro ma solo un piccolo anello. Al termine della serata, mentre lei gli altri ospiti si stavano congedando, aveva chiaramente visto Iris Berardi salire le scale che conducevano alle stanze private di Berlusconi. Il giorno successivo, 26.8.2010, si era nuovamente recata ad Arcore per la serata. Anche questa volta aveva raggiunto la residenza di Berlusconi con Fede a bordo della sua macchina. Ad Arcore erano presenti anche Puricelli Katarina. Con Berlusconi aveva guardato una partita di calcio Atletico Madrid/Twente Berlusconi era rimasto favorevolmente impressionato dalla sue competenze calcistiche tanto da proporle di lavorare in un programma dedicato su Milan Channel Mentre chiacchieravano, Berlusconi aveva ricevuto una telefonata da Sabina Began, che aveva ascoltato in vivavoce, che lo invitava a Roma per incontrare 108 alcune personalita americane. Berlusconi aveva declinato l'invito perch? il giorno successivo era in programma l'arrivo del leader libico Gheddafi. La serata era trascorsa in modo tranquillo sino a quando non si era presentata Katarina, che le avevano indicato quale compagna del momento di Berlusconi, indossante un baby doll, che aveva iniziato a ballare intorno al premier in atteggiamento molto provocante, strusciandosi addosso a Berlusconi. Poco dopo Berlusconi aveva accompagnato la ragazza di sopra poi era tornato per salutare congedare gli ospiti. Mentre Berlusconi si era assentato, Fede Puricelli avevano commentato negativamente la persona di Katarina - della sorella anch'ella presente quella sera, affermando che si trattava di donne pericolose che ricattavano Berlusconi. Aveva anche appreso che Katarina la sorella, addirittura due sorelle, dimoravano da molti mesi ad Arcore. Il giorno successive, 27.8.2010, aveva ricevuto una telefonata di Fede che Ia invitava ancora a recarsi ad Arcore, sottolineando che era importante che lei accettasse per la definizione del contratto di lavoro in televisione: ?Iui metteva sempre in mezzo il contratto di lavoro, il programma, quindi al/ora uno ti dice cosi, cosa fai? Prendi vai. normale?. Anche quella sera aveva raggiunto Arcore con Fede a bordo della sua macchina con autista. Presenti ad Arcore c'erano: Ioana, il pianista Danilo (Mariani) Berlusconi. Era stato proiettato un filmato satirico riguardante I'Onorevole Gianfranco Fini realizzato su richiesta dello stesso Berlusconi. Anche quella sera niente ?bunga-bunga?. Tutti a casa. Il giorno successive, Mora Fede avevano commentato la serata facendo riferimento, non sempre con toni lusinghieri, all'atteggiamento delle persone presenti. Apprezzavano entrambi l'avvenenza di Imane Fadile i suoi modi garbati, differenti dalle altre ragazze: R.I.T. 3053/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 349?3894032 in uso a MORA alias Telefonata n. 00128 effettuata il 28.08.2010 ore 11:20:03 durata chiamata 109 14min 18sec uscita dal numero +39 02?21022800 Interlocutore: FEDE EMILIO Direttore - Eh, ieri sera, poi, sono andato pesante sulla SORCINELLI, che tornata a battere cassa, sulla GALANTI. Gli ho detto di tutto, perch? la si era riproposta, evidentemente, assatanata di soldi. ?Si, ma quella una delinquente, eccetera eccetera eccetera?. Lele - Direttore - Eravamo in cinque, perch? c?era lui, c?era GIORGIO Lele - Mhm. Direttore - il Ii, Ia donna, che bravissima, stata molto Lele Cioe quella pil?J che m?ha detto che era Direttore - proprio brava, quella casa li, io, del Lele Mhm. Direttore e, poi, con me una che era tua, IMAN, si chiama? Si. Ti ricordi che lei era gi? stata mandata da te. Te la ricordi chi e? Quella Marocchina. Lele - La si, carina lei. Molto. Direttore - Molto carina, Lele Mhm, mhm. Direttore basta. Eravamo in sei. Lele - Bene. Bene. Il resto della conversazione incentrata sulla richiesta di denaro che Fede avanzer? a Berlusconi per dare una mano a Mora. Il 29.8.2010, mentre la Fadil si trovava a Torino a casa dei genitori, aveva ricevuto una telefonata di Fede che le chiede di tornare per recarsi al ristorante ?Giannino? perch? potevano esserci importanti novit? per il contratto. Imane raggiunge il locale nella saletta interna si unisce al gruppo composto 110 da circa quaranta persone. Erano presenti: Liza Barizonte, Roberta Nigro, La Polanco con un gruppo di connazionali, Adriano Galliani con il figlio, Allegri, Puricelli, Fede, Katarina altre persone delle quali non ricordava il nome e, ovviamente, Berlusconi. Lo stesso Berlusconi aveva presentato Imane a Galliani perche si accordassero per un colloquio di lavoro. Berlusconi quindi si allontana con Katarina, cosi anche lei Fede. II 4.9.2010 nuovamente Fede I'aveva contattata per telefono I'aveva sollecitata a recarsi a Lesa a Villa Campari. L'autista di Fede aveva accompagnato lei, Nicole Minetti Barbara Faggioli. Durante tutto il tragitto non avevano scambiato nemmeno una parola. Giunte a Lesa erano state accolte dalla serviti?J avevano atteso in salotto. Era arrivato Berlusconi che era abbastanza di cattivo umore per via delle sue vicende giudiziarie di punto in bianco la Minetti si era sollevata il vestito restando in perizoma. Si erano quindi seduti a tavola per la cena, la Minetti verosimilmente si era ricomposta. Berlusconi era seduto vicino a Katarina, poi Minetti, Faggioli, Barizonte lei. Fede non era ancora arrivato. Nel corso della cena Katarina aveva avuto un malore, Berlusconi I'aveva accompagnata in stanza si era trattenuto con lei circa clue ore. Nel frattempo le ragazze cantavano scherzavano come se nulla fosse. Improvvisamente la Minetti aveva deciso di raggiungere Berlusconi. Aveva un atteggiamento minaccioso rivolta alla Faggioli aveva detto: ?Ma chi questa qua? Sta zingara, arrivata adesso lui nostro Imane era rimasta sconcertata aveva invitato la Minetti a desistere almeno fino all'arrivo di Fede che in effetti era sopraggiunto poco dopo. Fede aveva in qualche modo ricomposto la situazione tutte se ne erano andate. Nel lasso di tempo durante il quale Berlusconi si era assentato per assistere Katarina, Imane aveva raccolto le confidenze della Faggioli che le aveva raccontato di Ruby dei problemi che questa ragazza, indicata quale tunisina, aveva creato. In particolare la Faggioli le aveva riferito che Ruby era in possesso di video compromettenti che riprendevano le ragazze mentre si 111 intrattenevano con Berlusconi in atteggiamenti sessualmente connotati. La Faggioli le aveva anche raccontato che Ruby nel precedente mese di maggio era stata fermata dalla Polizia ed era stata trovata in possesso di molto denaro che aveva ricevuto proprio da Berlusconi. In quella circostanza avevano scoperto che Ruby era minorenne. Da quel momento Ruby non era stata pit: invitata ad Arcore. II 5.9.2010 Fede aveva contattato Imane perche partecipasse all'ennesima cena ad Arcore sempre evidenziando che la sua presenza era necessaria per definire i termini del contratto. Imane si era recata alla villa con un taxi contrariamente a quanto Ie aveva prospettato Fede, aveva trovato moltissime persone presenti, almeno 35/40. Unici uomini presenti Fede Berlusconi. Aveva appreso in quella circostanza che stavano festeggiando i compleanno di Aris Espinoza. Tra le molte ragazze presenti ricordava Polanco con il solito gruppo di connazionali, Faggioli, Minetti, Guerra, Loddo, tale Siria del Grande Fratello, Lisa Barizonte, Nigro, Samvis. Terminata Ia cena erano scesi dapprima nella sala cinema clove a turno si erano esibite Ie ragazze il gruppo della Polanco poi nell'altra sala, il ?bunga-bunga". Roberta Nigro, chiaramente in competizione con Ie ragazze sudamericane, si era denudata, facendosi togliere gli slip dalla Barizonte. Berlusconi Ie aveva detto di rimettersi almeno Ie mutande cosi aveva fatto restando in perizoma. La Minetti era abbigliata con lingerie molto provocante. Tutte si davano un gran da fare per impressionare il padrone di casa. Lei, Imane, una ragazza di Bergamo erano rimaste in disparte, non partecipavano alle esibizioni tanto che la Faggioli aveva chiesto a Fede se Imane era la sua fidanzata oppure qua come tutte noi??. Indubbiamente era stata Ia serata pit: incredibile. La Minetti sventolava Ie natiche sotto iI naso di Berlusconi, Ie altre si contendevano la sua attenzione toccandolo facendosi toccare nelle parti intime. Berlusconi Ie aveva chiesto di ballare la danza del ventre che avrebbe trovato gli abiti adatti in camerino. Nella stanza erano presenti altre ragazze che si stavano travestendo chi da infermiera che da Ronaldinho, chi da poliziotta. Era tornata da Berlusconi gli aveva detto che non aveva trovato nulla per la 112 danza del ventre cos?l aveva evitato I'esibizione. Nel frattempo si era accorta che Fede se ne era andato. In effetti nel corso della serata nessuna I'aveva calcolato, era stato piuttosto deprimente. La festeggiata, Aris, aveva cercato di coinvolgerla nelle danze I'aveva anche toccata. Era molto tardi, Berlusconi ogni tanto si appisolava Ie ragazze gli si buttavano addosso per svegliarlo, lo toccavano, si strusciavano ?per non rimanere poi senza busta a fine serata, chiaro??. Quella sera aveva ricevuto una busta con 5.000,00: ?L'onorevole Berlusconi mi chiama proprio in disparte nel suo ufficio mi da Ia busta, io quella busta Ii I'ho presa perch? come vedete ho fatto dieci serate quasi una dietro l?altra quindi norma/e, perch? saltavo i miei eventi, qua/cuno mi doveva pur dare il mio rimborso del mio disturbo, cio? non so i0, senn? come facevo ad andare avanti??13. In quella circostanza Berlusconi Ie aveva chiesto di restare a dormire ma lei aveva declinato I'invito. Durante Ia distribuzione delle buste Ie ragazze confabulavano tra Ioro, prendevano accordi 50 Chi dovesse fermarsi per la notte. Volevano trattenersi Aris Espinoza, Faggioli, Polanco. Aveva ricevuto qualche confidenza estemporanea da alcune ragazze tra Ie quali Ioana Amarghioale la Faggioli riguardanti rapporti sessuali con Berlusconi non protetti ma, all'evidenza,r non vi aveva assistito. II giorno successive Fede I?aveva chiamata per assicurarsi che Ia serata fosse andata bene che avesse ricevuto iI compenso chiedendole se ?avevano fatto?. 19 ?7 Cfr. ivi pag. 258 ?8 Cfr. ivi pag. 259 19R.I.T. 3188/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 335-22014? in uso a Telefonata n. 01072 effettuata i 06.09.2010 ore 13:04:02 09min 265ec uscita +39 392-9708666 (IMANE FADIL) Donna Emilio Eccomi. Donna Niente, ti stavo dicendo che ti ho chiamato ieri quando son tornata a casa, Emilio - Ti sento ti sento malissimo. Donna Eh, infatti infatti sto Emilio - Cio?? 113 Dopo quella sera era stata invitata ancora una volta, sempre da Fede ad andare ad Arcore per concludere il contratto. Tuttavia Fede l'aveva scaricata quando Imane l'aveva chiamato per avere un chiarimento aveva capito che non esisteva, ne era mai esistita, alcuna concreta ipotesi di Iavoro. Ovviamente non aveva mai pit: rimesso piede ad Arcore. Imane Fadil ha affermato di non essere mai stata sollecitata in modo palese ad avere rapporti sessuali con Berlusconi ma che, tuttavia, aveva capito che i Donna - Ma guarda, mi hanno svegliato dicendomi che mio fratello ricoverato in ospedale, Emilio L?hanno ricoverato!? Donna - Si, ma neanche qui, git), con mia mamma. Emilio - Donna - In Marocco. Si, perch? ha avuto la febbre alta per quindici giorni doveva tornare qua da solo adesso non ce la faceva, perch? era troppo debole. Doveva tornare con mia mamma niente, non ce l?ha fatta, l?hanno ricoverato git). Emilio Madonna ma che cos?ha? Donna - Eh, non lo 50, non sappiamo. Non sappiamo niente. Sappiamo che dimagrisce di giorno in giorno, sappiamo che ha la febbre ma non sappiamo niente. Emilio - Donna - Adesso che l?hanno non lo 50, sapremo qualcosa, spero. Non lo 50. Non lo 50. Emilio - Donna - Ah, ho appena ?nito di parlare con mia sorella. Mi ha tra l?altro, ieri sera lo non ho risposto, perch? stato ricoverato ieri sera. Emilio - Ieri poi avete fatto Donna - ma perch? lui era troppo occupato, c?erano un sacco di persone. Emilio Come ?un sacco di Donna la gente che stava con la con la eh, stata li per un po? di tempo. Son stati li fino alle tre mezza, tipo. Emilio Scusa, tesoro ma Donna - capito? Ieri abbiam fatto un po' perch? loro, poi, sono andati a farsi una nuotata, ecco diciamo cosi. Emilio Ma chi? Chi? Donna - Eh. le altre, le amiche della della Emilio - Che orrore. Donna - Si, esatto. Emilio - che quello Donna Mhm. Non lo so, guarda, ti giuro che ieri poi la BARBARA sentita male, son stata su con lei perch? stava male, gli venuto un attacco. Emilio Chi? Chi? Donna - La BARBARA. La BARBARA. Emilio - Ah, 5i? Donna si. in sottofondo si percepisce la donna rispondere a un altro apparecchio telefonico). Donna - ti chiamo io. Ti chiamo i0. Ciao. Emilio - A me? Donna No, a mia sorella, che mi ha chiamato. ieri BARBARA sentita un po? cosi, gli venuto un attacco di panico l?ho portata Siam saliti su un sofa di soggiorno, perch? lei non si sentiva bene e, nel frattempo, gli altri sono andati a 114 continui inviti ad Arcore non avevano nulla a che vedere con Ie opportunita Iavorative che Ie andavano decantando: ?no, non ho mai avuto richieste dai comportamenti del direttore, tant?e che una sera, al ritorno dal/a residenza, il esp/icite di favori sessuali. Pero comunque lo capii, lo compresi suo autista doveva riportarmi a casa mia, Iui, nel mentre si parlava, durante il viaggio, mi mise la mano sopra al ginocchio destro cerco di tirar/a su verso l?interno coscia. Io subito gli tolsi la mano gli feci capire che non in giro, Ii, dappertutto. venuto da noi che eran Ie quattro, eh? Cioe, Ie tre mezza quattro, eh? Emilio - Donna - eh, venuto Ii da noi, in soggiorno, che che era quell?ora Ii. Io sono partita da Ii a queII?ora Ia, tre - Si, ho Donna - quattro meno un quarto. Eh. - io pero dovevo leggere i giornaii, non ho Donna Eh, beh. Eh.. quattro mezza, ormai, ho detto: ?Stara anche dormendo". Ti ho chiamato, avevi iI telefono che non prendevo. Emilio - Ii col cubano, queilo Ii che ha che ha fatto? Donna so. sono andata via che Ii ho Iasciati fuori che pariavan tra di Ioro. Boh, non I0 50. segue breve pausa di siienzio, 03sec). EmiIio - Che brutto gruppo pero, eh? Donna io non boh, non so cosa dire. Io non so cosa dire, giuro. Non so cosa dire. un altro gruppo pericoioso. Emilio PericoIoso, Donna - Ah, per i miei gusti, si. segue breve pausa di siIenzio, 03sec). Emilio - ha portato uno Ii, Donna Ma io non ho capito perch? deve sempre portar qualcuno. Chi l'ha detto, scusa? Donna - Cio?, nel si deve sempre portar dietro una squadra. Per che cosa, scusami? Eh. Emilio Per guadagnare soldi. Donna - Eh, ho capito, voino non ci arriva non non massimo? Io posso dire: ?Chi Ii, devi informarti prima?. Donna Eh. Ma scusami, Gente che non non si sa, non si sa niente. Eh. Pensa se vien cioe, non so che cosa, perch? noi perch? Siam Molto fiduciosi e, magari abbiam fatto maIe. Emilio amore non non non non ti capisco perch? parIi in fretta butti via Ie parole, mi diventa difficiie capirti. Donna - No, ho come come si fa a stare con delle persone che non sai chisono? - Infatti, Ii, poi, m?ha detto ROBERTA, che I'ha trovato in bagno che stava aI teIefono, stava raccontando dov?era. Quelio Ii Donna - Eh vedianche Ia ma cosa sta facendo? Ma cosa fa? Ma cosa sta facendo? Cio?, io non Io so, veramente. Emilio Beh, una pericolosa, sai, Ia MARISTELLA, scherzi? Donna Eh, ma io non capisco, veramente, non capisco. Boh. ieri non capivo 115 poteva pensare a do che alludeva i0 ho fatto quasi dieci serate, nella residenza di Arcore, tutte le volte si continuava a rimandare la mia firma del contratto per il programma che mi era stato proposto, insomma, si rimandava perch? c?erano dei motivim. Dopo la serata del 6.9.2010, come detto, non aveva piL?i partecipato ad alcuna serata nonostante Fede le chiedesse insistentemente di tornare ad Arcore perch?, a suo dire, Berlusconi chiedeva sempre di lei. Aveva ormai compreso che senza contropartita non ci sarebbe stato alcun ho detto: ?Va beh, non io cio?, cosa posso dirgli? Cosa posso dirgli? Mi puoi dire: ?Ma pensa chissa per cosa glielo vado a dire. Ma lo deve capire lui, cio?, non che glielo devo dire io, tu, ma cosa fa? Cosa fa? Tutte le volte gli porta persone diverse. Eh, neanche fossero le stesse, dico, va No, tutte le volte diverse, ma sappiamo noi che gente No. Emilio Ieri era molto Io speravo che si presto. Donna - ma sai perch? non poveretto, era stanco si, voieva andare a dormire. Certo, ma solo che son rimaste li tutte, l?hanno l?hanno trascinato in piscina. Si son messe a far casino, quell?altro s?e messo a alla cioe, ma come Boh, non lo 50. Boh, non lo so veramente. E, poi, il beilo non fa neanche controllare, lui. Eh, che cosa che dovrebbe fare. Boh, non lo 50. capisci? lui era stanco, Io, EMILIO, non ho voluto dirti niente perch? ho detto: ?Mah, non vengo io adesso a dirin le robe", Emilio - Donna vedo eh, lo vedi anche tu quello che ho visto, allora. Emilio - Donna - Eh. Emilio - Poi son dovuto andar poi me ne son venuto via perch? non ce la 1? pit] a vedere quel gente. Poi quello ii che ha inserito, lei, MARISTELLA, l?ha ma non si non Donna - No, ma a parte che maleducazione. non gliene frega niente di quello che Cio?, non una che sta a pensare cosa potrebbe succedere il giorno a chi. Di sicuro non una di quelle persone Ii, lei. Emilio Eh, MARISTELLA una c?ha dei tipi di Donna Ah, si? Addirittura? Bene, allora. Emilio - Poi non vi ha dato niente? Donna - No, no, no, so tipo tu gli hai detto che io ho avuto dei problemi, non so, gli gli hai detto cosi? Emilio Eh. Donna - Eh, lui a me lui me l?ha detto. No, no, ho dovuto anche pagare il tassista, io. Emilio non ti ha dato niente? Donna Si, no, altroch?. Si, si. Ah, m?ha m?ha dato, m?ha dato, figurati. niente, volevo dirti che mi sa che io part0 a Torino, perch? la mia famiglia che in delirio. Con mio fratello ricoverato, non si capisce niente, Ma io dico, questo qua andato git), per farsi ricoverar git}? quello ma sai cosa vuol dire essere ricoverati in Marocco? Emilio - Senti, fammi sapere, dai. Che che ti chiama dimmi quello che fai. Va bene? Donna Va bene. Va bene. Ti chiamo dopo, comunque. 2" Cfr. deposizione Imane Fadil udienza del 22.6.2012 pagg. 8 55. 116 W, Iavoro. Successivamente alla pubblicazione delle prime notizie riguardanti Ie ?cene di Arcore? aveva contattato Fede perche Ia aiutasse a difendere la sua reputazione senza tuttavia che Io stesso facesse alcunche. Aveva, quindi, deciso di tutelare la sua persona, che era stata associata aI giro di escort, si era recata presso Io studio di un avvocato di Milano per cercare assistenza legale. Nella primavera del 2011 aveva incontrato I'avvocato Asa Peronace presso iI suo studio. Si aspettava di ricevere una consulenza invece I'avvocato Peronace Ie aveva proposto di incontrare una persona che avrebbe potuto intermediare un incontro con Berlusconi per definire concordare Ia Iinea di condotta da seguire nell'ambito della vicenda relativa alle ?cene di Arcore?. Un paio di giorni dopo questo primo colloquio, sempre presso Io studio dell'avvocato Peronace, aveva incontrato un uomo, che si era presentato come ?Marco?. Marco Ie aveva domandato subito se riteneva di avere iI telefono sotto controllo Ie aveva comunicato che comunque Ie avrebbe procurato un telefono cellulare ?sicuro?. In effetti, poco dopo, Marco Ie aveva consegnato presso l'aeroporto di Linate, luogo da scelto per I'incontro, un telefono cellulare corredato da scheda SIM appartenente, a detta dell'uomo, a una persona deceduta. Da quel momento i contatti con Marco erano intercorsi su quell'utenza. Costui Ia chiamava per organizzare I?incontro con Berlusconi che, tuttavia, non avvenne mai. Precisa Ia Fadil di essere stata inizialmente titubante ma di aver comunque preso in considerazione la proposta, all'evidenza finalizzata all'elargizione di denaro da parte di Berlusconi affinch? modulasse Ie sue dichiarazioni, eventualmente richiestele nel corso delle indagini, in termini favorevoli all'ex premier: ?Mah, di pensieri ne ho avuti tanti, ne ho avuti tanti sinceramente non sapevo veramente come comportarmi, non sapevo che fare. Perch? ogni strada che prendevo era piena di problematiche, andare Ii con la serata organizzata da questo signore siriano, dall?altra parte la giustizia, che se io avessi fatto una cosa del genere sarebbe stato una confusione Che 117 non le so spiegare. Che uno deve vivere basta. poi i/ rapporto mio con l?onorevo/e Berlusconi, insomma, mi spiaceva comunque dover creare ulteriori casini, tutto qua m. I contatti con Marco si erano protratti per circa due mesi poi aveva deciso di interrompere ogni rapporto. Non voleva soldi, voleva che il suo nome non fosse associato al giro di escort se avesse accettato Ia proposta tale scopo non sarebbe stato raggiunto. Successivamente, qualche mese dopo, aveva casualmente incontrato Marco in un locale l'uomo le aveva intimato di non far parola con nessuno della loro conoscenza, dei loro contatti, del telefono, di nulla. Aveva un tono minaccioso ed era piuttosto determinato. Rispondendo alle domande delle difese Imane Fadil ha riconosciuto di aver ella stessa pii?J volte telefonato inviato a Marco anche quando lo stesso si trovava all'estero. Infatti poteva capitare che Marco la chiamasse, lei non rispondeva poi lo richiamava. Nonostante la puntigliosa disamina dei tabulati telefonici relativi all'utenza ?dedicata? consegnata da Marco a Imane Fadil, la teste non stata in grado di riferire con precisione n? la quantita di contatti n? lo specifico contenuto delle conversazioni degli da lei inviati comunque tutti concernenti l'organizzazione dell'incontro con Berlusconi. Aveva incontrato Marco in diverse occasioni precisamente, per quanto ricordava, clue volte all?aeroporto di Linate, una volta nei pressi di casa altre due 0 tre volte in centro a Milano. Marco le aveva fatto intendere di essere amico di Berlusconi di conoscere Nicole Minetti, Barbara Faggioli le gemelle De Vivo. Infine, la teste ha spiegato le ragioni che l'avevano convinta a raccontare, per la prima volta al dibattimento del processo a carico di Silvio Berlusconi, l?intera vicenda riguardante Marco, precisando che il silenzio sino a quel momento serbato era dipeso dall'alternarsi di sentimenti di paura dubbio, impasse poi risolta dopo aver consultato il difensore che oggi l'assiste. ?Marco? stato identificato in Saed Ghanaymi nato in Siria l'11.1.1959. 2' Cfr. deposizione Imane Fadil udienza 22.6.2012 pagg. 99 55. 118 La scheda telefonica consegnata da Saed a Imane Fadil era relativa ad un'utenza intestata a tale Latrasinca Marlena, nata in Romania il 30.7.1980, residente a Napoli, via Solitaria n. 12, soggetto inesistente. La scheda era stata acquistata unitamente ad altre schede, in sequenza seriale, tutte intestate al medesimo soggetto inesistente. All'udienza del 17.5.2013 stato sentito Ghanaymi Saed. Il teste ha riferito di aver conosciuto Imane Fadil nel marzo 2011 presso lo studio dell'avvocato Asa Peronace. L'incontro era stato assolutamente casuale, si era subito creata una certa simpatia, in quella circostanza si erano scambiati i numeri di telefono. Aveva assistito alla conversazione tra Imane Fadil l'avvocato Peronace. La donna voleva denunciare Emilio Fede ma non aveva compreso le motivazioni. Poco dopo avevano intrapreso una relazione sentimentale durata poco pill: di un mese mezzo. Gli unici contatti intercorsi con Imane Fadil erano legati alla relazione in essere, non riguardavano alcuna mediazione con Berlusconi per la trattazione dello scandalo poco prima emerso relativo alle cene di Arcore. Per la verita, quando Imane Fadil aveva saputo che lui era amico di Concetta De Vivo alla quale tra I'altro era legato sentimentalmente da tempo, circostanza non riferita alla Fadil aveva molto insistito affinche convincesse la De Vivo ad invitarla nuovamente ad Arcore poich? era stata tagliata fuori a suo dire da Emilio Fede che sosteneva la donna I'aveva imbrogliata. La Fadil non era scesa in dettagli. La relazione si era conclusa perch? Imane desiderava un rapporto pii?J stabile mentre lui, Saed, non aveva intenzioni di Iegarsi maggiormente alla ragazza. Non aveva svolto alcun ruolo n? si era in alcun modo attivato affinche la Fadil potesse incontrare Berlusconi. Il teste, pur a fronte della contestazione operata dal PM riSpetto alle dichiarazioni in precedenza rese (28.5.2012) nell'ambito delle quali sostanzialmente aveva riconosciuto che in qualche modo avrebbe potuto favorire un incontro tra la Fadil il presidente Berlusconi per dirimere la questione aperta con Fede concernente la frequentazione della villa di Arcore, ha nebulosamente sostenuto di non ricordare molto bene la circostanza di 119 comprendere poco la Iingua italiana. Aveva in definitiva promesso, gia sapendo che nella sostanza non avrebbe mantenuto I'impegno, che avrebbe informato la Fadil qualora fosse stata organizzata una cena ad Arcore cosicch? Imane potesse recarvisi incontrare Berlusconi. L'informazione, a sua volta, I'avrebbe avuta dalla De Vivo: ?si, lei non riusciva a incontrare Silvio Berlusconi, lei aveva grossi prob/emf con Emilio Fede, non riusciva a incontrare Silvio Ber/usconi per raccontare isuoi guai i suoi problemim. Quanto aI telefono, il teste riconosceva di aver consegnato alla Fadil un telefono cellulare, sprovvisto di scheda, a titolo di regalia. Imane aveva supposto di essere intercettata cos?l gli aveva chiesto di regalarle un telefono che aveva acquistato a Milano. Inizialmente i contatti erano avvenuti sull'utenza cellulare della Fadil, poi su quella riferibile al nuovo telefono. Aveva incontrato Imane Fadil in pit: occasioni anche all'aeroporto di Linate. Non conosceva Berlusconi. Non aveva mai parlato con Imma De Vivo delle richieste della Fadil di essere invitata ad Arcore. In una sola occasione, mentre si trovava negli Stati Uniti aveva saputo da Imma De Vivo che era stata organizzata una cena ad Arcore. Aveva informato Ia Fadil, poi aveva appreso che la cena era stata annullata allo stesso modo Io aveva comunicato a Imane. Imane Fadil gli aveva chiesto di aiutarla a cercare un appartamento in affitto; non gli aveva mai chiesto denaro; le aveva regalato un profumo; non Ie aveva comprato una borsa che lei desiderava perch? troppo costosa. La deposizione del teste Ghanaymi Saed, cosi come riassunta, non pare in alcun modo risolutiva rispetto a quanto dichiarato da Imane Fadil: troppe circostanze sono rimaste oscure, n? hanno trovato altrove elementi di chiarezza. Non si infatti, compreso appieno Ia natura del rapporto intercorso tra Imane Fadil Ghanaymi Saed, relegato a semplice relazione sentimentale clandestina dall'uno qualificato come finalizzato ad una mediazione per incontrare Berlusconi dall'altra. In definitiva la prova dichiarativa risulta estremamente contraddittoria inefficace. Certo che Ia provenienza della scheda ?riservata? utilizzata da Imane Fadil nei 45 giorni di contatti con Saed, 32 Cfr. deposizione Ghanaymi Saed udienza 17.5.2013 pag. 13 120 ed intestata a persona di fatto inesistente come detto acquistata presso un rivenditore di Napoli, comune di residenza della compagna Imma De Vivo -, lascia residuare qualche perplessita in ordine alla genuinita del narrato del Ghanaymi Saed che troppe volte si trincerato dietro comodi ?non ricordo?. Cio premesso, la vicenda appena ricostruita, con e contraddizioni Ie incongruenze ora evidenziate, non vale ad in?ciare I'attendibilita della deposizione di Imane Fadil che nel suo complesso, avuto riguardo alla sua partecipazione alle cene di Arcore, al tenore delle serate, ed alla influenza che Emilio Fede Dario Mora hanno avuto nel determinare la teste a recarsi ad Arcore, deve essere valutata positivamente. Richiamati i principi affermati dalla Suprema Corte, gia evidenziati in occasione della valutazione di attendibilita delle testi Danese Battilana, va affermato che Ia ricostruzione dei fatti operati da Imane Fadil risultata Iogica coerente, precisa dettagliata nei tratti salienti del racconto, priva di animosita intento punitivo nei confronti degli imputati. Le minime incongruenze argomentative, pur riscontrabili, non sono tali da inficiarne il contenuto sotto il pro?lo della credibilita che, tra I'altro, valutato il complesso probatorio entro il quale ogni elemento deve essere contestualizzato, assume il carattere della consistenza decisivita. Dario Mora ha condotto Imane Fadil ad Arcore la sera del febbraio 2010. La Fadil fu portata presso Ia residenza di Silvio Berlusconi la prima volta da Lele Mora, in quanto era una delle ?sue? ragazze. L'imputato era a conoscenza della tipologia di ?evento? al quale Ia Fadil avrebbe partecipato per stessa ammissione di Mora, seppure nell'ambito delle spontanee dichiarazioni, ben consapevole della connotazione sessuale delle serate per essere stato presente in svariate circostanze. Mora Fede, come dimostrano Ie numerose intercettazioni telefoniche versate in atti, hanno a lungo orchestrato, gestito, concordato iI ?reclutamento? di giovani donne da proporre a Berlusconi. Fede, dal canto suo, ha appro?ttato subito della condizione della Fadil, evidentemente a corto di soldi desiderosa di opportunita professionali, per indurla a partecipare alle cene di Arcore millantando Ia prospettiva di una 121 trasmissione televisiva per Ia quale Ia ragazza sarebbe stata scritturata. Facendo leva suIIe Iegittime aspettative che Ia Fadil aveva vantato in relazione ali'offerta di lavoro, I'ha ?proposta? a Berlusconi. Tra I'altro, Fede aveva dimostrato di apprezzare le doti di riservatezza sobrieta della FadiI e, in una teiefonata con Giorgio Puricelii, ne raccomanda Ia presenza a Lesa per la serata del 4.9.2010 proprio per contrastare Ia volgarita deIIe altre ragazze presenti23 23 R.I.T. 3188/10 Utenza telefonica di rete cellulare n. 335-220147 in uso a Teiefonata n. 00953 effettuata iI 04.09.2010 ore 14:18:20 08min Slsec entrata 380- 7369074 Interlocutore: GIORGIO PURICELLI Emilio - Ehi, Giorgio Eccomi qui. Tutto bene, Emilio - no, no, tutto benissimo. Lui m?ha detto di venire stasera aI Iago. Giorgio Perfetto. Se Emilio - Giorgio - Si. EmiIio - Eh? Giorgio - Si, perch? io sono appena arrivato. doveva essere gia qui, invece mi sa che arriva tra un?oretta. Emilio - Chi? Lui? Giorgio-SI. Emilio - dov?e? Giorgio - ancora ad Arcore, devono aver fatto i pieno aII?eIicottero, ho ben capito. Io, Emilio - Ah, ma sei suI Iago tu? Giorgio Io son gia sul Iago. Son venuto in perch? stasera devo rientrare a casa, perch? domani part0 per Ie vacanze e, quindi, devo avere gia Ie valige tutto con me. Quindi, io son qui da solo aI Iago, Io aspettavo e, invece, c?e stato un contrattempo, aiiora arriva tra un'oretta. Emilio Ecco. AscoIta, ma chi viene? Giorgio penso che sian Ie stesse persone che erano a tavoia con noi ieri sera. Emilio - Quelie due stronze? Giorgio - Si. Emilio - No, perch? io io potrei venire stasera ma arrivare piL?J tardi perch? c'ho una cosa che m?ero impegnato che m?ero impegnato da fare a Venezia e, quindi, arriverei a mezzanotte ii. Che succede secondo te? Giorgio - secondo me, se devi arrivare a Ia serata gia andata, perch? io vedo che ha tanto piacere quando ci sei per tenergli compagnia, per sostenere Ia battuta, hai sostenere Ia serata. Quindi, vieni fai Ia serata 0, se no, arrivare?a mezzanotte Ia serata oramai finita. EmiIio - Perch?? una conclusione un po' un po? un un po? troppo la tua, eh? Beh, insomma vuol dire che fa piacere di venire 5i, pero io come faccio abbandonare una serata che stata Potrei arrivare Ii a mezzanotte, non credo che va a Ietto a mezzanotte. Giorgio - No, no, no, no, non credo che vada a Ietto a mezzanotte. No, non penso, normaimente va a Ietto pii?J tardi. Normaimente va a Ietto pit?J tardi. Eventualmente ineIo dici So che a insomma, che che ti cerca spessissimo, Emilio No, ho capito. Eh. SI, questo I?ho capito. Eh Giorgio Ma cio?, se hai Ia serata non credo che ne abbia a male, eh? Ci 122 Come per Ambra Battilana Chiara Danese le argomentazioni spese da Emilio Fede per vincere le resistenze di Imane Fadil, che in pit: di un'occasione gli aveva manifestato ii suo disappunto, avevano ad oggetto il futuro iavorativo della giovane, irretita da super?ciali promesse della cui inconsistenza ha ben presto preso atto interrompendo la sua frequentazione di villa S. Martino. Come detto, Emilio Fede Lele Mora intrattenevano uno stretto rapporto, da finalizzato alla individuazione, selezione, istigazione una parte mancherebbe. Capisce benissimo anche lui quando uno ha degli impegni cosi, per Emilio Ma questa una cosa di Iavoro, capito? Giorgio Eh. - Ho una cena di beneficenza la Fondazione contro la droga l?aicooi nelle poi l?hanno con la mia Giorgio Comunque io penso che siccome ha fatto venire su anche DANILO, Quindi stasera ho gia chiamato DANILO, viene anche DANILO cantante, qui, con gli strumenti tutto. Comunque la serata, lui, ci sono io, ci sono queste due ragazze qua, 662 ii la quindi, insomma, la serata passa. Emilio Ecco, appunto, tu ci sei ancora? Giorgio Io ci sono. Io ci sono. Io sto qui fino a mezzanotte, mezzanotte mezzo poi dopo ho l?aereo alle cinque dei mattino. Torno a casa, faccio le valige vado. Emilio - Ecco. quando tu ci sei ancora io arrivo, capito? Giorgio Beh, facciamo cosi, ci diamo il cambio cosi. Emilio - Hai capito? Giorgio Tranquiilo. Io sto qui, io sto qui. Emilio - poi non so se non gli ho chiesto se vuoie che porto questa qui, che a gli piace questa qua Giorgio Molto. Emilio No? Giorgio - Si. Emilio Eh? Giorgio - Gli piace. Gli piace. Emilio - Vero? Ma ecco, vorrei farin capire che non la mia donna, capito? Frega un cazzo a me, capito? Giorgio Ho (riso ho Emilio Eh? Giorgio voglio dire, una carina, una anche ieri poi mi insomma, che una che non mai oltre Emilio - No. Giorgio - una che sta al suo posto, piacevole, Emilio - Si. Poi lui?gli fa piacere che lei sa tutto di caicio. Giorgio Esatto. una bella presenza, comunque, eh? Emilio E, pero, io gii posso dire che posso mandare avanti iei. Boh. Giorgio - Ah, beh, se 5e voglio dire, alla fine lei comunque potrebbe anche essere una mia amica, Quindi voglio si siede al tavolo vicino a me facciamo serata con vicino a me. Se vuoi mandaria volendo la posso andare a prendere anch?io, in macchina, da quaiche parte, se arriva in non lo 50. Se arriva in treno ad Arona, dico io, Che, magari, non ha mezzi con la a prendere in macchina, la vado a prendere io. Emilio - no, io posso io. Io posso Giorgio Come come preferisci. Guarda, adesso come adesso io credo che sia a tavola, Emilio Si, era a tavola Si. Giorgio - Ad Arcore. Secondo me, se tu io chiami, puoi 123 favoreggiamento di nuovi soggetti da immettere nel ?sistema prostituitivo?, dali?altra, volto a lucrare vantaggi economici proprio dal funzionamento del suddetto complesso apparato. Le argomentazioni spese dalle difese per minare la credibilita della teste vanno considerate di poco momento. Invero, oltre ad enfatizzare la vicenda relativa a Ghanaymi Saed della quale si gia detto, il tentativo screditante si incentrato sulla circostanza che Ia Fadil avrebbe mentito quando ha riferito di Emilio - No, c?ho gia pariato prima. Giorgio - Ah, hai gia pariato? Hai gia pariato. Okay. Emilio - Io ho gia pariato con lui, che m?ha invitato. Giorgio Ah. Emilio - Poi, m?ha detto: ?Poi ci sentiamo nel pomeriggio?. Io, quindi, posso anche chiamare ?sta cosa: ?Senti, io ho questa cosa pero se vuoi, se anche Ma poi che ci fa con avendo queli?altra cosi geiosa? Giorgio - tanto fa fa serata. Le altre due, tanto, non Io mollano un secondo, eventualmente sta qui con chiacchieriamo, pariiamo, ridiamo, scherziamo, cantiamo in serata poi, quando arrivi tu, io vado via tu torni con lei. Emilio - Mhm, mhm. Mhm, mhm. Giorgio Puoi fare cosi. Emilio - Potrebbe essere l?idea. Io faccio accompagnare Giorgio - Si. Emilio - Parlo con lui, faccio accompagnare lei fare cosi, vah. Giorgio - Eh, una buona idea. una buona idea. Emilio - Perch? se pero gli vorrei dire: ?Io vengo domattina?. Non so lui poi domani che Giorgio - lui, normalmente, quando dorme diciamo quando dorme qui poi dopo fa abbastanza tardi la mattina, fa coiazione qua poi dopo parte nel nel primo pomeriggio, verso le quattro del pomeriggio. hai visto che l?altra volta abbiamo mangiato Emilio - Poi, poi devo Giorgio Eh. Emilio - lunedi, perch? devo fare il giornaie, comunque. Giorgio Devi fare il giornale. Emilio - Giorgio perch? ti ricordi che t?ha ti ricordi, che t?ha portato a Stresa domenica scorsa? Emilio - Si, si. Infatti. Giorgio - Eh. Emilio - Allora, io direi che facciamo cosi, che io io chiamo gli dico: ?Senti, io organizzo per la a prendere, faccio accompagnare. Io devo partecipare a?sta conferenza eccetera, Giorgio Va bene. Benissimo. Un?ottima idea. Emilio - cosi. No? Mhm? Giorgio Si, si. una buona idea. Emilio - quand?? che partiva t'ha detto? Giorgio - allora, io credo che lui arrivi qui intorno alle tre mezzo, da queilo che mi hanno detto. Quindi adesso lo trovi ancora tranquiilamente li ad Arcore 0, se no, dopo le tre un quarto alle quattro, qua. Emilio - Si, fare cosi. Mhm, mhm. si, posso fare cosi, ma forse la cosa migliore perch? lui contento che arriva una terza Giorgio Esatto. 124 aver assistito ad una partita di calcio tra l'Atletico Madrid il Twente unitamente al presidente Berlusconi. Poich?, a detta della difesa non risulta che Ie due squadre abbiano mai giocato insieme - affermazione smentita da una rapida ricerca su internet -, se la Fadil ha detto il falso riferendo della partita di calcio ne consegue che ha detto il falso anche sul resto. Questa brillante considerazione conclusiva sull'attendibilita di Imane Fadil fa il paio con quella relativa alle conoscenze giuridiche di Ambra Battilana che, non sapendo identificare presso quale Procura della Repubblica avesse depositato la querela per violenza sessuale, deve essere considerata, per cio solo, una bugiarda patentata. Riscontrano la descrizione della serata del 5.9.2010 il contenuto delle Emilio - esatto. che lo non me ne frega niente. cio? ma, secondo me, le altre gia la confabulavano forse per mischiarla poi le altre due avrebbero anche voglia di menage, no? Giorgio no, non credo, secondo me. non so. Non credo. Emilio - questa un po? una ragazza un po? forse per.. perch? molto piL?i discreta, non no? Giorgio - Esatto. Esatto. Esatto. Ma poi, cioe, questa qui una una presenza piacevole a tavola, no? Emilio - Come? Giorgio - A tavola una presenza molto piacevole, nel senso che con lei puoi discutere, puoi parlare di calcio, puoi parlare di qualunque cosa. Emilio Si. Si. Giorgio - Con le altre due cazzo, non dicono una Emilio - Niente, quelle due sono Giorgio - quando fai una battuta non capiscono Emilio - sono terri?canti. Terrificanti. Eh? Giorgio - Eh. Non non capiscono niente. Quando fai una battuta sono cosi, non sorridono quasi mai. Emilio Giorgio - Sono sempre con ?sta faccia arrabbiata, Emilio con ?ste facce Madonna, ma lui, pero, le deve sganciarediverte con secondo me Giorgio Eh, lo so, ma dietro la terza, la sorella li, che gli rompe Emilio - Si. Giorgio - c?e dietro la pit: grande che che Emilio Eh? Giorgio - che peggio la piL?J grande che una roba Emilio 662 in questi Giorgio No, l?ho vista solo una volta. lei che tira le ?le Emilio Va senti, credo che mi regolero cosi, vah. Va bene? Giorgio - Va bene. Va bene. Emilio - Ciao. Giorgio Grazie, EMILIO. Ciao. Ciao. 125 conversazioni intercettate ed in particolare quella intercorsa ii 6.9.2010 tra Nicole Minetti Barbara Faggioli che si dilungano in commenti sull'andamento della festa, su chi ?ha preso? 0 ?non ha preso?, chi si trattenuta per la notte finanche sul corpetto indossato da Nicole Minetti che la Fadil ricordava essere molto provocante: R.I.T. 3053/10 - Utenza telefonica di rete cellulare n. 345?7144039 in uso a n. 01078, effettuata il 06.09.2010 con interlocutrice: BARBARA FAGGIOLI Ni? - stato con la alla fine? Ba? - In ti dico si. poi ti dico dopo. Ni? - Va si 0 (riso Ba? Si. Si. Ni? - Ah. Okay. Ba? - No, mi fa: ?Passa a salutarmi?, Ni? - Mhm. Ba? - Perc?), in realta, non sono neanche passata. Me ne sono andata via basta. Ni? - Davvero? Ba? - Diretta si, si. Via. Ni? Ma stamattina, dici? Ba? - Si. Son stata un po? cogiiona, perch? non ho beccato nulla, parte cio?, alle tanto sarebbe stato uguale. Ni? - Ma neanch?io ho beccato un cazzo, eh? Se proprio ti Ba? - Niente? Ni? - Nada. ntz. Ba? - IMAN si. Ni? - Eh? Ba? - Sai chi si? Ni? Chi? Ba? L?amica di EMILIO, IMAN. Ni? - Eh. Ma tutti ieri sera, eh? Tutti quanti, anche ii ballerino. 126 Ba? - Io no. Ni? tutti. Le ie ragazze adesso sparisco per un po?, come ha fatto AMBRA. Ni? ha comprato nove paia di Ba? Ni? - Nove, si. Ba? Come fai a saperlo, Ni? - io so tutto, io son stata Ii. Eh. Cio?, ho Ba? - Ma quando? Ni? ho assistito. Ba? - Ni? Tesoro, io ero dentro. Ba? - Ni? Cio?, ero in uf?cio. Son stata Ii mentre faceva, ?mentre?, okay? Davanti a me lo faceva. A me non sbatte un cazzodetto di no, io ho fatto Ia ?ga. Gli ho detto: ?No, no, io sono a posto?. Ni? - Mi ha detto: io faccio: ?No, no, no, no? gli ho chiesto un?altra roba. Alla fine ho detto: cosa mi cambia a me? Mi manca qualcosa? C?ho ii fidanzato che mi adora, che mi fa aver tutto quello che voglio, che non cosa che mi manca. Vado a fare Ia figura della pellegrina per che cosa? Ho ii mio stipendio, c?ho la mia vita, abito in centro, vado in capito? Non vado a guardare quello che da agli altri che non da, perch? gli altri, tanto, alla fine, stan tutti peggio, se ci guardi, capito? dico: me cosa me no frega??. Poi, il giorno in cui avro Ba? - Si, Ni? per una cosa ben venga. Ba? - ma non parlo da quel punto di vista, proprio l?affetto. Capito? Ni? - ma I?affetto te l?ho gia spiegato ieri sera come la vedo io. Non che manca 127 Ba? - Ni? manca qualcos?altro. Ma ma cosi lui. Cioe, non tanto sempre stato cosi. Ba? - Mhm. Ni? - Cioe, lo sapevamo fin dall?inizio. Non che non lo sapevamo. Ba? Mhm. Ni? - Ci fai il callo, ti da fastidio, ma cosi. Guarda che anche la LISA, ieri sera, se me andatal?hai mai Basempre Ni? - Okay. Ba? - andata via. l?hai mai vista andar via, Ia Pensaci. Ni? - perch? cosi, una moda. Non niente di pit] niente di meno. cosi con tutti, non con me con te. capisci? La LISA, ti ricordi quando c?era il momento Ba? Mhm, mhm. Ni? - apriti cielo. Te lo ricordi? Ba? - Si, eh. Ni? Perch? noi, poi, abbiamo la memoria labile. La Tutte a casa. Amore mio, perch? cosi. Funziona cosi. Punto. (riso cosi, non c?e da prenderseia. Cioe, anche la BARBARA andata via, figurati, che sembrava hai capito? Ba? - Ma Ii voleva andare lei. No? Ni? - Secondo Mhm. volendo no. Secondo semplicemente ieri sera c?aveva altri cazzi, che erano Punto, basta, ?ne, stop. Ma chi se ne frega? Ba? - Si, va beh, ma quello I?abbiamo visto gia appena arrivata, proprio. 128 Ni? - infatti. Ma va bene cosi, va bene cosi. Magari tra due settimane Pinco Pallo. Ba? Mhm. Ni? - capito? Ba? - Mhm. Comunque figo il bustino, dove l?hai comprato? Ni? bustino?? Ba? - II bustino. Ni? Che ?bustino?? Ba? - Quello che Argent. (?Agent Provocateur? marca di biancheria intima) Ba? - corpetto. Ni? ArgentMhm, mhm. Ba? pazzesco. Voglio anch?io, si. Ni? - Si, verovado a prendere anch?io bianchi. Ni? A dire il vero me l?ha regalato Ba? - Si? Ni? - Mhm, mhm. Ba? Oh, ma figo proprio. Ni? Si? Ba? Bellissimo. Molto bello. A me piace. Ni? - Eh. Anche a Iui. Mi fa: ?Le sbaragli sempre tutte mi fa non storia per nessuna?. Ba? - (riso Ni? ?Porto alto iI nome?, mi fa: ?Brava?. Ba? (riso 129 Alcune brevi considerazioni: questa telefonata tristemente uguale a moltissime altre non solo riscontra, come detto Ie dichiarazioni della Fadil, ma rappresenta uno spaccato del reale sentimento nutrito dalle ragazze nei confronti di Silvio Berlusconi del quale, come persona, non importa nuIIa a nessuna nonostante le esagerate manifestazioni di affetto ammirazione propalate aI dibattimento dalle testi (tutte consistentemente retribuite mensilmente dall'ex premier). Berlusconi costituiva unicamente una risorsa economica irrinunciabile per Ie giovani donne che si davano un gran da fare per escogitare nuovi intrattenimenti per compiacerlo ottenere cos] i! denaro cui anelavano. In questa conversazione vi la conferma Che chi si accompagnava a Berlusconi per la notte, in questo specifico caso Aris come riferito daIIa Faggioli Minetti, riceveva una ricompensa maggiore. si comprende anche a cosa si riferivano Ie parti civili Ie altre testimoni a carico quando hanno riferito della competizione Che si scatenava tra Ie presenti per conquistare Ie attenzioni di Berlusconi. Faggioli Minetti, infatti, commentano Ia volubilita del premier Che ogni due per tre elegge una favorita per poi subito dimenticarla a vantaggio di un'altra: ?Ni? perch? cosi, una moda. Non niente di on) niente di meno. cosi con tutti, non con me con te. capisci? La LISA, ti ricordi quando c?era il momento Ba? - Mhm, mhm. Ni? - apriti cielo. Te Io ricordi? Ba? - Si, eh. Ni? Perch? noi, poi, abbiamo la memoria labile. La Tutte a casa. Amore mio, perch? cosi. Funziona cosi. Punto. (riso cosi, non da prendersela. Cio?, anche la BARBARA andata via, figurati, Che sembrava hai capito? Ba? Ma Ii voleva andare lei. No? Ni? Secondo me no. Ba? - No? Ni? Mhm. volendo no. Secondo semplicemente ieri sera 130 c?aveva altri cazzi, che erano Punto, basta, fine, stop. Ma chi 5e ne frega? Ba? - Si, va beh, ma quello l?abbiamo visto gi? appena arrivata, proprio. Ni? - infatti. Ma va bene cosi, va bene cosi. Magari tra due settimane Pinco Pal/o. Non vi traccia in questa nelle altre conversazioni intercettate di quell'?amore vero? che Nicole Minetti ha cos?i tanto enfatizzato nel corso delle sue spontanee dichiarazioni. Cio che pare evidenziarsi, di contro, I'avidita la cupidigia di queste donne, cosi prive di risorse personali, da prestarsi a condotte degradanti per denaro, ossia prostituirsi. Altro, non ?vero amore?. forse era finito. Queste, in sintesi, e dichiarazioni delle parti civili della cui credibilita gia si detto che hanno trovato ampli tranquillanti riscontri nelle risultanze processuali delle quali si dara conto. Altre due parti civili, Barbara Guerra Iris Berardi, hanno, prima della chiusura del dibattimento, revocato Ia Ioro costituzione. Barbara Guerra stata sentita all'udienza del 10.5.2013. La teste ha precisato Ie ragioni della revoca dell'atto di costituzione di parte civile precisando che dopo cosi tanto tempo dai fatti, aveva deciso ?di svo/tare, di non pensare piL?J a questa brutta cosa che mi era successa. quindi ho pensato di toglierla per non avere ancora giornali altre cose che parlassero ancora di me?.24 Aveva avuto un chiarimento con Nicole Minetti, dalla quale aspettava una lettera di scuse, tanto Ie era suf?ciente: ?Perch? io praticamente mi sono costituita parte civile contro di lei perch? venuta in Tribunale a fare il mio nome, invece di comunque tranquillizzare le cose. Lei venuta qui, due anni fa, prima che mi costituissi, a dire che io ero una prostituta, escort, portata da Tarantini. quindi Ii gia ero molto gia? di morale, piL?i questa cosa, ho deciso di mettermi contro di lei per questo motivo??5 3? Cfr. deposizione Barbara Guerra udienza 10.5.2013 pag. 28. 25 Cfr. ivi pag. 29 Non aveva avuto alcun risarcimento economico. II resto della sua deposizione stata esaminata unitamente alle altre ritenute false nel paragrafo a db dedicato cui, per brevita espositiva, si rinvia. Alla deposlzione di Iris Berardi le parti hanno rinunciato. Passando ora alla ricognizione delle prove orali a riscontro delle dichiarazioni rese dalle parti civili, deve essere premesso che le deposizioni delle testi che ora si passeranno in rassegna hanno, non poteva essere diversamente, unicamente avuto ad oggetto lo svolgimento di alcune serate ad Arcore cui singolarmente le ragazze hanno partecipato. La valenza probatoria di tali narrazioni deve individuarsi nella comunanza delle esperienze vissute, tutte tra loro omologhe, che danno conto della tipologia dell'intrattenimento della sua connotazione sessuale. Le dichiarazioni di Melania Tumini. Melania Tumini, sentita all'udienza dell'11.5.2012, cos?i ha raccontato la sua partecipazione alla serata del 19.9.2010: conosceva Nicole Minetti sin dal liceo, frequentato presso la stessa scuola. Al termine del ciclo di studi avevano preso strade diverse pur rimanendo sporadicamente in contatto. Nel 2009 si erano riavvicinate in occasione della laurea conseguita da Nicole Minetti. La Minetti le aveva raccontato di aver conosciuto Silvio Berlusconi della loro frequentazione. Nicole diverse volte l?aveva invitata a recarsi con lei presso la residenza di Berlusconi ad Arcore senza che, tuttavia, la cosa si concretizzasse. Nell'agosto del 2010, mentre trascorreva le vacanze nella stessa localita della Minetti, nuovamente Nicole le propose di partecipare ad una cena ad Arcore sottolineando il fatto che poteva costituire, per lei Melania, una bella opportunita non solo per conoscere il Presidente del Consiglio ma anche per il suo futuro professionale. Il primo invito, 29.8.2010, non l'aveva accettato poiche non le erano chiari i termini di questo incontro, se si trattava di un'occasione formale meno. Nel settembre 2010 era stata ospitata presso l'abitazione della Minetti in attesa di reperire un appartamento a Milano. Durante questa permanenza era maturata la decisione di accettare l'invito, 132 ripetutamente sollecitato da Nicole, di incontrare iI presidente Berlusconi. La sera del 19.9.2010 con la macchina di Nicole si erano recate ad Arcore, passando lungo la strada a recuperare alcune ragazze in via Olgettina tra queste ricordava la Marystelle Polanco. Giunte alla villa erano state fatte entrare senza alcun particolare controllo. All'interno iI contesto era piuttosto informale, erano presenti oltre venti ragazze, Carlo Rossella, Emilio Fede ovviamente Silvio Berlusconi. Tra Ie ragazze ricordava la Polanco, Barbara Faggioli, tale Annina Ioana, Raffaella Fico. Avevano cenato ognuna sedendosi al posto indicato da Berlusconi. Il clima era festoso Ie ragazze erano a loro agio, si conoscevano tutte davano I'impressione di partecipare abitualmente al convivio. Berlusconi I'aveva accolta personalmente, presentandosi appellandola come ?signorina clue lauree?. Era stato gentile garbato. Durante Ia cena le aveva anche dedicato due canzoni in francese. Con iI sottofondo musicale che aveva accompagnato tutto il tempo della cena, erano iniziati, spontanei, dei balletti dei trenini tra Ie ragazze. Lei, Melania, era rimasta piuttosto sbalordita non aspettandosi che a cena con il Presidente del Consiglio si arrivasse a quel genere di intrattenimenti. Sempre nel corso della cena il personale di servizio aveva portato in tavola dei vassoi con alcuni pensierini di bigiotteria gioielli di poco valore che erano stati distribuiti tra le ragazze. C'era molta confidenza tra le ragazze gli uomini presenti anche loro a proprio agio. Al termine della cena aveva visto le ragazze spostarsi verso un'altra ala della casa aveva sentito per la prima volta l'espressione ?bunga bunga?. La sala del ?bunga bunga? era ubicata nel seminterrato, illuminata con luce soffusa, un palo della lap dance, alcuni divanetti poltroncine, una postazione per la musica un piccolo bar. Tutti i partecipanti alla cena si erano trasferiti nel locale. Alcune ragazze si erano cambiate d?abito ?fu in questo contesto che, insomma, i0 iniziai a provare quel/o che ho definito imbarazzo disagio. 133 Perch? era proprio un tipo di divertimento 0 di intrattenimento che non era nelle mie corde, Che non mi aspettavo? 25 Racconta Ia teste che Ie ragazze che si erano cambiate avevano indossato abiti molto succinti, alcune si erano travestite da infermiera, poliziotta, da uomo, qualcuna simulava movenze Iesbiche ?quindi partirono poi dei palpeggiamenti, deg/i ammiccamenti. quindi le ragazze si avvicinavano all'allora presidente e, diciamo, avevano proprio dei contatti ravvicinati con lui anche tra trattava di palpeggiamenti, di baci, non vidi veri propri rapporti sessuali, ma non indugiai mai con lo sguardo approfonditamente su queste scene che mi mettevano davvero in imbarazzo. Quindi posso affermare con certezza che ci furono dei ragazze venivano toccate in alcune parti, per esempio iI seno 0 il sedere..fra loro oppure direttamente dall?allora presidente dei consigliom. Nicole Minetti si era travestita da uomo indossando sopra un paio di culotte una camicia di foggia maschile una cravatta. Non indossava pantaloni. Pur non essendo stata messa in difficolt? in alcun modo, aveva cercato di contenere il disagio I'imbarazzo allontanandosi spesso dalla sala senza tuttavia palesare i suo desiderio di andarsene. II pomeriggio dello stesso giorno, 19.9.2010, mentre era in treno raggiungendo Milano, aveva ricevuto una telefonata da Nicole Minetti che Ie aveva illustrate, in modo piuttosto colorito, cosa avrebbe dovuto aspettarsi dalla serata: ?quindi Nico/e mi chiama, ed in quell?occasione che mi fa un elenco piuttosto colorito anche con delle parole volgari, delle persone che saranno presenti quella sera. In quel contesto vero che usa dei termini esp/iciti, non so se posso ripetere, comunque mi dice: ?Ci sar? la zoccola, la brasiliana, Ia disperata? ma Nicole con me ha sempre avuto un linguaggio piuttosto colorito informale. Quindi devo ammettere che in quell?occasione anche solo i/ termine ?zoccola? non lo intesi assolutamente come una professione, ma come una parola volgare per intendere magari qua/che ragazza, mi dispiace dirlo, del mondo dello spettacolo che avesse ve/Ieit? artistiche, che avesse intenzioni un 2" Cfr. deposizione Melania Tumini udienza dell'11.5.2012 pag. 21. 27 Cfr. ivi pagg. 21 55. 134 modo di proporsi, magari, ecco, volgare, ammiccante, ma non assolutamente come una professione, ecco?.28 opportuno, per non dire essenziale, riportare integralmente iI contenuto della conversazione tra Melania Tumini Nicole Minetti che ?briffa? I'amica perche si prepari a vederne di ogni: Utenza telefonica n? 3457144039 in uso a Nicole Rit. 3053/10 progressivo del 19.09.2010 ore 16:34 in uscita verso il n? 393401189307 di TUMINI Melania Tumini Ciao. Minetti Ciccia. Tumini Ciao! Minetti Dalla voce deduco tu sia in treno. Tumini Si, c?ho un sonno micidiale. Minetti Hai fatto tardi? (ride) Tumini Mah, nem.. mah, relativamente, pero si c?ho sonno proprio. A Rimini era un freddo ma.. Minetti Ma vah? Tumini ..da inverno. Ma da inverno, invece da voi venuto il bello adesso. Minetti Ma qua c?e un caldo, io sono in giro a manica corta, ti dico sono Ie quattro mezza ma caldo. Tumini Niki come, 5.. ti ricordi che tu hai detto ?Eh, abbiam preso Ie cose perch?..? (voce assente) Dal secondo 43.00 al secondo 46.7 la conversazione telefonica prosegue ma col solo ritorno di voce del/a Minetti. La voce del/a Tumini completamente assente. Minetti Eh. Tumini (Voce assente) Minetti Eh! (ride) Tumini (Voce assente) 28 Crfr. ivi pagg. 26 55. 135 1i Minetti Certo. Tumini (Voce assente) Minetti Ma pensa te! Tumini (Voce assente) Minetti Che schifo! No, qua si sta bene, veramente una bella giornata. Tumini (Voce assente) Minetti Ho sentito adesso the Boss of the Boss gli ho detto , gli ho detto, <..guarda che porto una mia amica>, mi fa ?Ottimol?, gli ho detto gli ho detto , ?Ottimo!?. Si vede che non poteva parlare. ?Grazie!? ho spe..(inc. perch? parla mentre ride), io, (ride) Tumini (Voce assente) Minetti Si. Tumini (Voce assente) Minetti Si. Tumini (Voce assente) Minetti Si. Tumini (Voce assente) Minetti Si. Tumini (Voce assente) Minetti Amica, allora Ii si mangia pasta asciutta ai tre colori, quindi scegli tra in bianco, pomodoro al pesto poi di solito c?e, tutte cos? molto, molto casarecce, cioe non t?aspettare delle crudites la nouvelle cuisine, eh. Tumini (Voce assente) Minetti No, ma infatti ti volevo un attimo briffare sulla cosa, nel senso, giurarmi che non ti prende male. senso, cio?, ne vedi di ogni. Cioe, te ti fai i cazzi tuoi io mi faccio i cazzi miei per I?amor del cielo, pero ne vedi di ogni, cioe nel senso Ia disperation pii?J totale. Cioe, capirai, no? C?e gente per cui l?occasione della vita, quindi ne vedi di ogni. Tumini (Voce assente) Minetti Te fidati di me, punta su. A) il francese, che lui sbrocca, gli prende 136 bene tutto. Digli tutto quello che fai, seconda laurea, sei stata: A) tre mesi alla Sorbona che anche lui ha studiato alla Sorbona, si, si, si esalta (ride) di brutto, non entrare nel dettaglio, va beh di che cosa hai fatto chi se ne.. Te cos?? che avevi fatto alla Sorbona? Hai fatto il corso di francese? Tumini (Voce assente) Minetti 0k. Uhm. Tumini (Voce assente) Minetti Si, si, tutte ?ste cose a piacciono, eh. Tumini (Voce assente) Minetti Cioe.. Tumini (Voce assente) Minetti No! No, io lo dico nel senso per, cioe, nel senso per fart..per fargli entrare in simpatia. Nel senso Melly, detto fuori dai denti, no? Ci sono varie tipologie di persone, c?e la zoccola, 683 la sudamericans che non parla neanche italiano viene dalla favelas, c?e quella un po? pii?J seria, c?e quella via di mezzo tipo Barbara Faggioli poi ci sono io che faccio quel che faccio, capito? Per cui, ecco, era solo per non confonderti la ma..nella massa, non sei timida, fregatene, sbattitene il cazzo via andare. Tumini (Voce assente) Minetti Si, infatti. Tumini (Voce assente) Minetti Si, si. Certo. Tumini (Voce assente) Minetti Certo. Tumini (Voce assente) Minetti No, no, era giusto.. Tumini - (Voce assente) Minetti ..era giusto pen. nel senso, capito? Tumini (Voce assente) Minetti Perch? prima parlavo con Simo, no? Che ovviamente Simo sa dove vado perch? non che posso raccontargli le boiate, no? allora gli ho detto gli ho detto <..viene su anche la Melly, no?> mi fa ?No, ma non 137 che la Melly si prende male, perch? lei una brava ragazza, perch? di qua, perch? di gli ho detto , gli ho detto >? Valentina: ?Quindi, Melania: ?No, dico, io per esempio non pensavo che ci fosse un ?ne serata, chiamiamolo di ringraziamenti congedi, in cui tu ricevi qua/cosa. Cio? tutte le Valentina: ?Tutte le volte a tutte, anche se una gia andata?? 146 Melania: ?No, brava non a tutte, ma a sua discrezione, come del resto un padrone di casa, no, so tutto diciamo puo avere preferenze gusti ad un certo punto. Ti dico questo perch? stato I?approccio dell?inizio?. Melania Tumlni ha confermato, ne poteva fare altrimenti, il contenuto delle conversazioni appena riportate precisando, oltre alle descrizioni dei momenti degli atteggiamneti espliciti sessualmente connotatl serbati dalle ragazze, di aver percepito la competizione che aleggiava tra Ie giovani per conquistarsi iI ruolo di favorita agli occhi del Presidente Berlusconi per potersi trattenere anche la notte, raccogliendo, in maniera involontaria alcuni commenti delle ragazze che si lamentavano del numero eccessivo delle presenze. Mentre si stava congedando aveva chiaramente visto alcune ragazze salire le scale che conducevano al piano superiore (rispetto al piano terra ove si era consumata la cena). L'organizzazione della permanenza notturna era chiaramente legato a qualcosa in piL?J ?io capisco che rimanere costituisce perch? proprio viene detto, non posso ricordare da chi, pero il desiderio di rimanere, perch? rimanere significa qualcosa, ovvero essere le preferite, quindi un momento ambito dalle ragazze, rimanere a dormire. da questo capisco che non pero una scelta discrezionale in capo alle ragazze, cio? ?io scelgo di fermarmi?, ma del padrone di casa. Cosi come Ia disposizione a tavola, eccom. Ricordava chiaramente che nella sala del ?bunga bunga? non vi era personale di servizio fatta eccezione per una sola presenza. Dopo la serata del 19.9.2010 non aveva piL?J frequentato Nicole Minetti con la quale aveva avuto solo sporadici contatti. Precisava di aver inviato alla Minetti, nel successivo mese di novembre una mail con la quale Ie confermava tutto il suo affetto pur facendole presente che non condivideva le sue scelte di vita. Sin dall'esordio della serata aveva capito che quell'incontro non aveva nulla a che vedere con la possibilita di cogliere un'opportunita per il suo futuro professionale: ?Decisi che il prezzo per un?eventuale consiglio, suggerimento, 33 Cfr. ivi pag. 61 147 dialogo, colloquio con I?allora Presidente del Consiglio, era per me troppo alto?33. Aggiungeva la teste, rispondendo alle domande delle difese, che Carlo Rossella ed Emilio Fede, che pure avevano partecipato all'intera serata anche nella sala del ?bunga bunga? si erano allontanati circa una mezz'ora prima di lei. Come detto, Ie dichiarazioni di Melania Tumini la sua lucida descrizione della serata cui ha partecipato presso Ia residenza di Silvio Berlusconi si rivelano essere straordinariamente importanti laddove si consideri che, a fronte dell'unicit? dell'episodio, la Tumini ha tratteggiato una situazione che si sovrappone perfettamente a quelle raccontate dalle parti civili dalle altre testimoni (delle quali si dar? conto nel prosieguo) che, come lei, si sono Iimitate al ruolo di mere osservatrici. Sono state ben fotografate Ie tre fasi della serata articolate, la prima in una cena, piuttosto triviale con accenni di esibizioni canore danzanti, Ia seconda, in intrattenimenti di varia tipologia a connotazione sessuale presso la sala del ?bunga bunga? la terza, i congedo accompagnato da ?ringraziamento? in denaro oppure I'ulteriore permanenza delle ragazze per la notte. L'inequivocit? della situazione stato pii?J volte sottolineato dalla Tumini che non ci ha messo molto a capire dove Ia serata sarebbe andata a parare. In particolare la Tumini, come reiteratamente confermato nel corso della deposizione, aveva compreso perfettamente come la ?terza fase? della ?serata? fosse Ia piL?J ambita dalle giovani ospiti, avendo percepito Ia competizione tra di Ioro proprio in relazione alla volont? di ?fermarsi per la notte? (cfr. stralcio deposizione riportato alla precedente pag. 44). Tumini Melania ha ben spiegato le ragioni che Ia determinarono a partecipare alla serata del 19.9.2010. Infatti, gi? da tempo la sua amica Nicole Minetti le aveva prospettato I?opportunit? di conoscere i Presidente del Consiglio, ma I?invito si era fatto pit: pressante nel mese di agosto 2010. Tuttavia Melania, inizialmente non era convinta ne aveva parlato con amici parenti, coltivando delle riserve sulla opportunit? di accettare I?invito. 33 Cfr. ivi pag. 68 148 Certo, mai si sarebbe aspettata di essere proiettata in un contesto tanto volgare sconveniente soprattutto se riferito alla persona del Presidente del Consiglio del suo paese. Nemmeno aveva sino in fondo colto tali risvolti in occasione della telefonata che Nicole Minetti le aveva fatto nel pomeriggio del 19.9.2010. La teste ricorda perfettamente la conversazione intercettata3? intercorsa con Nicole Minetti, in cui quest'ultima fornisce talune indicazioni sul ?tenore? della serata, ma ha precisato di non avere saputo apprezzarne la effettiva valenza, anche non riuscendo ad immaginare sino a che punto poteva davvero spingersi iI tipo di condotte che vi si realizzarono. In effetti, stupisce iI fatto che Nicole Minetti abbia deciso di condurre a Villa S. Martino, nel contesto ormai noto, una persona come Melania Tumini cosl Iontana, per come si avuto modo di apprezzare in udienza, da personaggi come quelli gravitanti nel circuito delle cene di Arcore delle Olgettine. In realta, Ia spiegazione molto Iineare: Nicole Minetti, che aveva da sempre goduto del ruolo di ?favorita? tra le ragazze del Presidente, aveva necessita di distinguersi dalla becera mediocrita delle ragazze della quale lei stessa aveva coscienza. Quindi, Melania Tumini rappresentava il tocco di classe che avrebbe certamente incontrato I'apprezzamento di Berlusconi di conseguenza, per la Minetti, la conservazione della posizione piL?J ambita. Melania Tumini colta, intelligente, bella, affascinante, poliglotta. Un gigante che avrebbe torreggiato sulle minuscole figurette della ?disperation pit) totale?. cosi stato. La testimone, rievocando questa fase di sottile persuasione attuata nei suoi confronti da Nicole Minetti, manifesta di avere acquisito Ia consapevolezza di essere stata ingannata, poich? il tipo di ?serata? cui la sua amica I'aveva indotta a partecipare non prevedeva alcun momento istituzionale 0 di confronto dialettico con il Presidente, ma aveva piuttosto una chiara finalita sessuale. Finalita sessuale che de?nitivamente si palesa con la consegna dei CD di Apicella con all'interno 2.000,00 una sorta di pastura che precede Ia pesca. Tuttavia, non sempre i pesci abboccano. 3? di cui al progressivo numero 2074 del 19 settembre 2010 alle ore 16,34 gia riportata. 149 Lo sconcerto di Melania Tumini ben rappresentato dalle conversazioni intrattenute il giorno seguente con il padre con Ie amiche pit: care delle quali si gi? dato conto. Vadala?n Maura. Vadal? Maura, una delle amiche di Melania, stata sentita all'udienza dell'11.5.2012. Ha ricordato Ia teste, appreso dell?invito di Melania presso la residenza di Berlusconi, di averle manifestato il suo piL?J totale dissenso a che lei accettasse. Le aveva espresso molto chiaramente, dal suo punto di vista ovviamente, l'inopportunit? di tale partecipazione in forma privata presso la dimora di una persona, per quanto importante, del tutto sconosciuta di et? cosi avanzata, unitamente al fatto che I'invito non era arrivato dal padrone di casa ma da Nicole Minetti la cui storia personale il suo ingresso in politica Ie appariva piuttosto discutibile. Melania, tuttavia, aveva accettato qualche giorno dopo la sua partecipazione alla cena ad Arcore Ie aveva raccontato come si era svolta la serata. Aveva cos?l appreso che erano presenti oltre venti ragazze, Emilio Fede, Carlo Rossella. Non si era trattato di un contesto istituzionale comunque professionale. Melania ie aveva raccontato dei balletti, dei travestimenti, delle interazioni sessuali. Infine, del congedo, con busta annessa, della processione di ragazze che entravano nello studio del Presidente per ricevere denaro 0 per essere invitate a trattenersi per la notte. Aveva chiesto a Melania perch? non se ne fosse subito andata l'amica Ie aveva risposto per ?timore reverenziale?. Battarra Valentina. Amica di Melania, stata parimenti ascoltata all'udienza dell'11.5.2012 ha riferito Ia descrizione della serata ricevuto da Melania analogamente alla Vadal?. Anche lei aveva sconsigliato l'amica ritenendo inopportuna la sua partecipazione, ma non negli stessi termini cosi tranchant con cui si era 150 espressa la Vadala. Ad ogni modo, Melania aveva deciso di andare ad Arcore. La connotazione della serata era stata sintetizzata dall'amica con un vocabolo che poteva Iasciare poco spazio all'immaginazione: ?un puttanaio?. Dopo quella cena, Melania aveva interrotto i suoi rapporti con Nicole Minetti. Melania era dispiaciuta al contempo preoccupata per Nicole verso la quale aveva da sempre nutrito una profonda amicizia ma la diversita delle scelte di vita compiute, tra loro inconciliabili, avevano finito per incrinare definitivamente il legame tra le due ragazze. A fronte di tali emergenze probatorie, le difese hanno tentato di minare la credibilita di Tumini Melania inquinata, a parer loro, dalla circostanza di aver trattenuto il denaro ricevuto da Berlusconi. Anzitutto, deve essere subito affermato che Tumini Melania credibile attendibile, la versione dei fatti dalla stessa fornita stata Iineare, logica, priva di contraddizioni animosita verso gli imputati. Anzi, merita di essere sottolineata la garbatezza misura del narrato, che anche laddove il tratteggio della serata apparso impietoso, non ha mai travalicato i limiti della continenza verbale. Tumini Melania ha raccontato quanto dalla stessa vissuto in prima persona, ha descritto luoghi, persone, contesti lucidamente con distacco. La sue personali sensazioni, guarda caso condivise da molte altre testimoni, sono state riportate con assoluta serenita scevre da qualsivoglia considerazione morale riguardo la condotta altrui. Tumini Melania non ha restituito i soldi. Vero. La testimone non ne ha fatto mistero, ne ha spiegato le ragioni, plausibili meno che siano. Ma tale circostanza non contamina in alcun modo la genuinita del suo racconto. Tanto poco importava quella dazione che subito lo ha riferito ad amici familiari. tanto poco ne bramava altri da non essersi mai pit: ripresentata ad Arcore la Minetti le aveva ventilato la possibilita di una replica - interrompendo qualsiasi rapporto con l?amica Nicole, giusto a scanso di equivoci. Quale significato occulto debba attribuirsi a tale comportamento, francamente, 151 il Tribunale non l'ha compreso. Nemmeno vale a sminuire la valenza probatoria della testimonianza della Tumini, Ia contraria deposizione di Carlo Rossella ascoltato all'udienza del 22.2.2013. Sul punto Ia restante parte dichiarativa stata esaminata nel paragrafo dedicato alle prove a discarico il teste, che ha partecipato alla cena del 19.9.2010 a molte altre, ha subito dichiarato di essersi trattenuto nella saletta del ?bunga bunga? solo un quarto d'ora e, quindi, di non essere a conoscenza del successive sviluppo della serata. Ricordava, per averlo evocato alla mente a seguito della deposizione resa nell'ambito del processo parallelo a carico di Silvio Berlusconi, di aver scambiato qualche parola con una ragazza che aveva iI volto da attrice di aver successivamente appreso che si trattava di Melania Tumini che mai aveva incontrato in precedenza. Negava che Ia serata, men che meno la cena, potesse avere avuto Ie connotazioni sessuali riferite dalla Tumini. La giovane I'aveva colpito, oltreche per il viso che ricordava Ie attrici degli anni '70, ?perch? aveva un aspetto molto molto chiusa in poi ho letto sui giorna/i, ho sentito che anche la signora Tumini ha detto che i0 ero chiuso in me, quindi eravamo due persone chiuse in loro, Per Ia verit?, questa affermazione del teste Rossella, pit: che smentire Ie dichiarazioni di Melania Tumini pare avvalorare quanto dalla teste riferito a proposito del suo disagio imbarazzo atteso che l'essere molto chiusi in all'evidenza, condizione sintomatica di poca serenit? difficolt? nell'approccio col prossimo. In definitiva, I?accertata attendibilit? di Melania Tumini in merito a quanto dalla stessa riferito in udienza dibattimentale, estende i suoi effetti probatori ben oltre Ia mera descrizione della ?cena? del 19 settembre 2010, laddove i ?sistema? che vi emerge perfettamente coerente con il resto delle risultanze istruttorie, avuto particolare riguardo all?insieme delle intercettazioni telefoniche all?ampio capitolato testimoniale promanante da Imane Fadil, 35 Cfr. deposizione Carlo Rossella udienza 22.2.2013 pag. 18 152 Makdoum Maria, Teatino Natascia, Danese Chiara Battilana Ambra, nonche? agli esiti della perquisizione effettuata il 14 gennaio 2011 (meglio approfondita nel paragrafo dedicato). Le dichiarazioni di Maria Makdoum. Proseguendo, quindi, con la rassegna delle testimonianze a riscontro supporto dell'impostazione accusatoria, viene in evidenza Ia deposizione resa da Makdoum Maria all'udienza Maria Makdoum una giovane donna, all'epoca dei fatti appena diciannovenne, che per un periodo era stata sentimentalmente Iegata all'ex Prefetto di Milano Carlo Ferrigno, iI quale, per favorirne l?inserimento professionale nel mondo dello spettacolo, I?aveva presentata, nel giugno 2010, a Lele Mora in occasione di una cena presso iI ristorante ?Giannino?. La testimonianza resa da Maria Makdoum ?fotografa?, in maniera del tutto coerente a quanto riferito da Melania Tumimi come detto, da altri testi) iI ?contesto? Ie pratiche invalse presso Ia residenza di Silvio Berlusconi. Dichiara Ia Makdoum che Ferrigno Mora si frequentavano si sentivano assiduamente al telefono che, per agevolare il suo Iavoro, Mora I'aveva ospitata per un breve periodo presso la sua abitazione di Viale Monza a Milano. Nel luglio 2010, quindi, da Torino, ove viveva, era giunta a Milano. All'incirca a meta di luglio 2010 Mora le aveva detto che avrebbe partecipato ad una cena presso Ia residenza di Silvio Berlusconi che Ii si sarebbe dovuta esibire nella danza del ventre. La sera in questione era partita da Viale Monza con Mora altre ragazze nel frattempo sopraggiunte. Ad Arcore si erano accomodate in giardino poich? Berlusconi era impegnato. Successivamente si erano seduti a tavola. Oltre al Presidente Berlusconi, partecipavano alla cena una ventina di ragazze, Emilio Fede Lele Mora. A fiance di Berlusconi sedeva Nicole Minetti, poi aveva riconosciuto Francesca Cipriani, Ia gemelle De Vivo, Florinda. La cena si era svolta in un ambiente ridanciano scherzoso, con sottofondo musicale. Terminata Ia cena Berlusconi aveva invitato gli ospiti a recarsi al ?bunga 153 bunga" molte ragazze avevano subito capito a cosa si riferisse avevano accettato manifestando entusiasmo. PiCi precisamente Berlusconi aveva detto: ?e ora facciamo il bunga bunga? spiegando anche in che cosa sarebbe consistito questo bunga bunga. Pur non ricordando Ie parole esatte Ia Makdoum aveva inteso che si trattava di qualcosa di sessuale. Raggiunta Ia sala Mora Ie aveva indicato un camerino dove cambiarsi per indossare iI costume di scena per ballare Ia danza del ventre. Terminata I'esibizione aveva indossato nuovamente gli abiti con i quali era arrivata. A quel punto, non conoscendo praticamente nessuna delle ragazze presenti, si era accomodata su un divanetto. Da Ii aveva osservato che Ie ragazze progressivamente avevano iniziato a ballare, spogliarsi strusciarsi addosso al premier a Emilio Fede. In particolare, Ie donne avevano scoperto i seni che offrivano ai palpeggi dei due uomini. Toccavano venivano toccate nelle parti intime. Gli uomini non si erano spogliati nemmeno parzialmente, i toccamenti del pene gli strusciamenti avvenivano da sopra i vestiti. Ricordava che Nicole Minetti ballava a seno scoperto. Prima di scendere al ?bunga bunga? Berlusconi aveva fatto cenno ad una ricompensa per chi avesse partecipato ma non aveva ben capito a cosa si riferisse. Lei ad ogni modo non aveva ricevuto alcunch?. Era a disagio si era messa in un angolo: ?i0 pensavo che fosse una cena normalissima, non pensavo di assistere a queste cose. Infatti poi dopo che mi sono esibita sono rimasta un po? male, 9 mi sono messa in disparte. Lele Mora viene da me mi dice: , dico: , sono rimasta, dopo che mi sono esibita, una mezz?oretta, un?oretta, poco tempo?. Infatti, poco dopo se ne era andata con Lele Mora un'altra ragazza venezuelana. La festa era in corso. Aveva subito manifestato a Mora iI suo disappunto ma era tardi non avevano approfondito l'argomento. Mentre era in camera sua aveva ricevuto Ia telefonata di Ferrigno che voleva sapere come era andata Ia serata al quale aveva fatto un dettagliato resoconto. 3? Cfr. deposizione Maria Makdoum udienza 11.5.2012 pag. 215. 154 Il giorno seguente Mora I'aveva rimproverata di non aver tenuto un contegno adeguato, di essere stata esageratamente timida riservata. Lei aveva replicato che pensava fosse una serata di Iavoro per tutta risposta Mora Ie aveva chiaramente esplicitato che per Iavorare c'era un prezzo da pagare con cib intendendo rendersi sessualmente disponibile: ?Io uso il termine proprio inorridita, cio? sono rimasta colpita da quello che ho visto, perch? 5e avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata, perch? il mio unico scopo era quello di fare la danza del ventre, avere l?opportunita peril mio futuro di incontrare il presidente del consig/io, che nella mia testa, per quello che mi aveva detto Lele Mora, mi avrebbe potuto aiutare per inserirmi nel mondo del/o spettacolo. Invece que/Ia sera ho capito, poi mi stato anche confermato da Lele Mora, che per essere introdotta comunque nel mondo del/o spettaco/o bisogna pagare un prezzo, che non altro che quello di vendere il proprio corpo a/ presidente a Emilio Fede, 0 ad altra gente importante che pub frequentare le serate di Arcore? 37. Mora era stato assolutamente eSpIicito: doveva vendere il suo corpo. I rapporti con Dario Mora si erano progressivamente raffreddati, non Ie aveva pit: proposto alcun Iavoro. A fine agosto si era trasferita a Torino. Anche Ia testimonianza di Maria Makdoum, Iineare, precisa dettagliata, coerente, va esente da censure sotto iI profilo dell'attendibilita. Riscontrano, se mai ve ne fosse bisogno, Ie dichiarazioni di Maria Makdoum riguardanti il suo ?inserimento? tra Ie ragazze di Arcore ad opera di Dario Mora Ie conversazioni captate sull'utenza di Carlo Ferrigno, all'epoca amante della giovane donna. In particoiare, nell'ottobre 2010 prima dell'emersione dello scandalo ?Ruby?, Ferrigno aveva intrattenuto lunghe conversazioni con svariati soggetti dall'identico contenuto relative alla partecipazione di Maria di altre donne alle ?cene di Arcore? al sistema di reclutamento gestione di escort da parte di Dario Mora. Eccone alcune: telefonata del 3.10.2010 (rit. n. 3496 progr. n. 317) delle ore 13.06.31 in 37 Cfr. ivi pag. 218 55. 155 uscita dall'utenza n. 339624099 in uso a Carlo Ferrigno diretta all'utenza n. 3484800001 interlocutore Mario Sacco?: FERRIGNO: come finisce, I?altra volta Lele mi disse: ..ho par/ato con Lele quando ci siamo seduti, abbiamo parlato di Maria, e, con riferimento a! fatto che Ferrigno avrebbe gradito frequentare altre donne senza troppo impegno aggiunge: ?ma no, farei volentieri, una di delle belle ragazze anche ieri, una di a me basta escort, Ii che conosce Lele, che Lele mi ha detto: fosse avvenuto. La teste affermava di essere rimasta a dormire presso Ie residenze di Berlusconi una 0 due volte, ma di non aver mai intrattenuto rapporti sessuali con I?ex Presidente del Consiglio 168, cit.). Cio?, prima che il P.M. Ie desse lettura di alcune inequivocabili intercettazioni telefoniche. Emerge in modo chiaro, ad esempio, dalla telefonata rit. 3344/10 n. 01375 del 20.9.2010 tra Ia Polanco la Minetti (su utenza in use a Polanco) che alcune ragazze, dopo le serate, rimanessero a dormire ad Arcore. Di pit?J, emerge una competizione, una volonta delle ragazze di poter rimanere a dormire, perch? rimanere a dormire ?e la botta grossa?, come dice Minetti a Polanco nel corso della conversazione. Tanto che ?Ia Barbara" Ia sera precedente era rimasta male, perch? non era riuscita a rimanere a dormire e, pertanto, non aveva ricevuto un compenso alto: Minetti: ?mhm, ma dici che rimangono Ii anche stasera? Sai che quella poi la botta grossa,eh?? Polanco: ?eh, infatti, per quello vo/evo vi cio? Polanco: ?hai visto la Barbara com Minetti: ?madonna mia ma l?ha cacciata ieri sera la Barbara, eh?? Polanco: Minetti: si, mi ha chiamato la Lisa, la cubana, aI/e quattro ieri sera mi ha detto ?Ni mi fa - una scena bruttissima m?ha detto - la Barbara rimasta Ii per ultima, fino alla ?ne convinta che g/i dicesse di rimanere. Lui guarda g/i fa ?te vai a amc?), te lo giuro lei alla canna del gas? Proseguendo nella telefonata, Ia Polanco si lamentava che ?(lui) mi ha abbassato di mil/e euro, cavolo mi sta dando 4,000,00, ultimamente?. Sempre iI 20.9.2010, nella tel. n. 01389, Ia Polanco parlando con altra donna, si lamentava di essersi fermata a dormire ma ?non c?erano camere .. 189 perch? si sono fermate molte donne il tremendo non mi ha portata ne/la sua?; aveva trovato li fuori, fra le escluse dalla sua camera, la Aris; ?la Aris mi racconto che di notte entro con lei (Ia Iris), quando ricevette i/ denaro Ie diede piL?I di queI/o che sperava era molto contenta poich? Ie ha dato il doppio e, quindi, di notte, dato che voleva dormire con lui per spi/Iargli qua/casa la mattina lui l?ha mandata in un?altra camera lei rimasta fregata, Ia mattina, quando si alzata Compensi svincolati dalle prestazioni sessuali? Nessuna donna che intrattenesse rapporti sessuali con Berlusconi? La Polanco non aveva mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi? Dal contenuto inequivoco delle conversazioni riportate emerge il contrario. Il ruolo gestionale di Nicole Minetti, con riferimento alle abitazioni di Via Olgettina, emerge nitidamente dalla deposizione in analisi: la sunnominata imputata vi appare come il soggetto preposto alla intermediazione tra le giovani donne che vi abitano Berlusconi nell?integrale sostenimento delle spese. La Polanco ricordava, al riguardo, di aver ottenuto un appartamento in Via Olgettina tramite la Minetti, di aver inizialmente pagato lei il canone di locazione, ma in seguito di essere stata ?aiutata? a pagario da Berlusconi. La Minetti si occupava di tutte le incombenze correlate: invitava le ragazze a consegnarle bollettini delle utenze delle assicurazioni diceva: ?Ci penso i0, date le cose a me, io porto dal ragioniere faccio fare tutto i0? 180, cit.). Garcia Polanco dichiarava di avere conosciuto, frequentato ed incontrato El Mahroug Karima a casa di Berlusconi, in almeno clue occasioni. La teste ricordava che Ruby aveva detto di essere figlia di una famosa cantante egiziana, che il padre era brasiliano di lavorare presso un locale denominato ?Masquenada?. La teste aveva conosciuto Ruby in Corso Buenos Aires a Milano poi l'aveva reincontrata a casa di Silvio Berlusconi. La prima volta che incontrc?) Ruby a casa di Silvio Berlusconi erano altresi presenti, oltre ad altri ospiti, Lele Mora ed Emilio Fede 209, cit.) e, dopo la cena, ?si scese giL?I in discoteca?, anche se lei non vi si reco perch? non stava bene. Nella seconda occasione in cui la teste incontro Ruby ad Arcore, quest?ultima era sempre con 190 Lele Mora ed Emilio Fede; anche in questa circostanza Ia ?serata? si scandi in modo ordinario, con la fase, dopo Ia cena, svoltasi in discoteca, cui parteciparono anche Ia Polanco ed El Mahoroug Karima 211). Ruby disse di avere 24 anni. In questo secondo "evento", erano presenti, oltre ad Emilio Fede, Lele Mora, El Mahroug Karima, Silvio Berlusconi Garcia Polanco, anche Ayda Yespica, Cinzia Molena, Barbara Guerra, Barbara Faggioli, Nicole Minetti. Con riferimento alla compresenza di El Mahroug Karima ed Ayda Yespica in Arcore, occorre rilevare come Ia nota dello SCO di riscontro alla delega impartita dall'ufficio del P.M. in data 14 marzo 2011, ne evidenzi Ia compatibilita tra il 24 ed il 25 aprile 2010, nel senso che i telefoni cellulari di rispettiva pertinenza ?agganciavano? Ia medesima cella di Arcore. La teste non ricordava se Ruby, nelle due, suddette, occasioni avesse dormito presso abitazione di Silvio Berlusconi, n? Ie risultava che Ie altre partecipanti agli ?eventi?fossero retribuite in denaro quale corrispettivo degli atti sessuali compiuti con I?imputato di reato connesso Silvio Berlusconi. Alla teste risultava che Emilio Fede Lele Mora portassero giovani donne alle ?feste di Arcore?. In particolare, Mora aveva introdotto ?Flo? ?Lisandra? 221, cit.). La Polanco ricordava di avere appreso direttamente da Ruby del rilevante ?contribute? che Silvio Berlusconi Ie aveva erogato per consentirle di aprire un centro estetico, dichiarazione effettuata a fronte della contestazione del P.M. della intercettazione telefonica risalente al 18 ottobre 2010, comunicazione captata intercorsa tra Ia teste Nicole Minetti. La teste dichiarava di ricevere tuttora 2.500,00 a mese tramite bonifico da Berlusconi 191; p. 203, cit.). di aver partecipato all?incontro ad Arcore il 15 gennaio 2011, del quale si trattera 194). Nel corso della perquisizione domiciliare, significativo notare come venivano rinvenuti a casa della Polanco, oltre a denaro (conservato in buste bianche) ed a gioielli, un invite a rendere colloquio investigative intestato a Barbara Guerra ed una copia del verbale di indagini difensive rese dalla Guerra; entrambi i documenti sono datati 25.10.2010. Manuela Ferrera Marianna Ferrera. I91 Ci si gia soffermati, sopra, sulle deposizioni delle due gemelle, concordi, con l?uso di identiche parole, sulla natura delle cene, in aperta contraddizione su altri aspetti di contorno sui quali, evidentemente, non avevano concordato alcuna versione; negavano, inoltre, di aver partecipato all?incontro tenutosi ad Arcore alle 19.00 del 15.1.2011, telefonata intercorsa tra Alessandra Sorcinelli Manuela Ferrera i contrario (Ia sebbene risultasse palesemente dalla Sorcinelli convocava formalmente le due sorelle, dicendo che I'ordine di convocarle proveniva indirettamente da Berlusconi, Manuela Ferrera assicurava la presenza sua della gemella, preoccupandosi, altres?l, del trasporto, iI che rende ancora piu concreto i dato relativo all?effettivo recarsi a questo incontro). emerso da accertamenti che le due vetture Smart, regalate a ciascuna di Ioro, venivano pagate con assegni circolari tratti su un conto corrente intestato a Spinelli Giuseppe (dep. teste Venturini, in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuato gli accertamenti riferiti, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, p. 156 trascr.). Le Ioro deposizioni sono false, dunque, quantomeno in relazione allo svolgimento delle cene. Raissa Skorkina. Sentita all?udienza del 15.3.2013 (pp. 5 55. trascr.), Ia teste ricordava Ia cena del 19.9.2010. ormai noto che la ricostruzione probatoria di questa cena sia avvenuta in base aI racconto di Melania Tumini, ritenuto corrispondente al vero per i motivi piu volte riportati. Riferiva I?andamento della serata corrispondente a quello di tutte e altre cene a cui aveva partecipato: cena, Berlusconi che raccontava barzellette cantava, musica; fra l?altro, Ia Skorkina era una partecipante a e cene fin dal 2005. Negava di aver visto spogliarelli di alcun tipo 10, cit.). Dato smentito dalla P.M., ricevuto denaro da ricostruzione di questo evento ritenuta provata. A domande del ammetteva, in modo piuttosto risentito, di avere Berlusconi, ma solo come aiuto per i suoi problemi. A questo punto Ia teste diventava aggressiva, rispondeva non a tono, tentava di sviare, rideva, tanto 192 ll da clover essere richiamata piu volte dal Presidente 16; pp. 25?25). Alla domanda su quanto denaro avesse ricevuto, riferiva, in mode incredibile, di non ricordare; a domanda specifica, ammetteva trattarsi di piu di 50.000,00. Chiariva che, nelle telefonate, utilizzava iI termine ?benzina? per riferirsi al denaro, su consiglio di Berlusconi. Peraltro, I?uso del termine mal cela il chiaro riferimento a somme di denaro. Riferiva, in?ne, di aver ricevuto in dono da Berlusconi tre auto ?Mini?. Su domande della difesa della parte civile Danese, confermava di ricevere da Berlusconi un bonifico di 3.000,00 al mese, da quando cominciato i processo 32). Dain accertamenti esperiti emerge Ia conferma di quanto riferito dalla teste in relazione al dono delle auto ricevuto da Berlusconi, in quanto Ia Mini di cui attualmente la donna titolare risulta pagata quasi per intero tramite bonifico iI cui ordinante Berlusconi (6. 24.000,00; Ia parte rimanente fino a giungere a prezzo dell?auto, 29.668,00, risulta pagata in contanti; dep. teste Venturini, in servizio presso la Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuato gli accertamenti riferiti, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, p. 153 trascr.) Silvia Trevaini. importante soffermarsi sulla deposizione della Trevaini, perch? si tratta di una donna che non nella lista delle ?persone offese?, non ha dedotto di aver perso iI Iavoro 0 di avere avuto qualche ?perdita di chanche?a causa di questo processo (ma solo per I?essere donna), anzi, ha un regolare Iavoro retribuito con al mese, come giornalista regolarmente assunta presso Mediaset: Iavora sul sito ?Tg.com on line?. Ma, ugualmente, percepisce tuttora 2500,00 al mese da Berlusconi ed ha ricevuto dallo stesso erogazioni di denaro che superano gli 800.000,00, corrispondenti all?acquisto di due case, una a Milano 2, la successiva in Piazza 5. Stefano, in centro a Milano; inoltre, ha avuto in regalo un?auto Audi TT nel 2009 (tutto cio documentato, in atti, peraltro veniva riferito anche dalla teste; ne riferiva in dettaglio i teste Venturini, in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuato gli accertamenti del caso, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, pp. 159 - 162 trascr.) 193 In questo caso, Ia dazione mensile di 2.500,00 ad un soggetto poi inserito nella lista testimoniale, che render? una deposizione favorevole alla persona che Ia retribuisce, ancor piu indiziante nel senso di essere sinaliagmaticamente collegata all?accordo reiativo al contenuto della testimonianza. Non trova nemmeno I?apparente - come rilevato non verosimile pretesto di un non megiio specificato risarcimento danni. Riferiva di aver partecipato a due, tre cene all?anno, nel periodo che qui interessa (dep. Travaini, p. 51 trascr., ud. 15.3.2013). Anche lei parla, utilizzando I?identica terminologia utilizzata dalle altre testimoni, di ?cene normalissime?, nel corso delle quaii si trattavano un po? tutti gli argomenti, si parlava di politica di attualit?, Berlusconi cantava, c?era musica, si ballava, c?erano spettacoli, anche questi ?normalissimi?, tipo rappresentazioni teatrali, tipo ?Bagaglino?. Riferiva, perc?), di non essere mai stata ai Bagaglino 79). In particolare, Ia teste aveva partecipato alla cena del 19 settembre 2010, aveva conosciuto Ia Tumini, Ia ricordava molto a proprio agio. Durante Ia cena escludeva che si fossero svolti balli di alcun tipo. Escludeva che vi fossero stati atteggiamenti erotizzanti, di contenuto sessuale. Anche su domande del P.M., che Ie faceva presente iI contenuto della deposizione della Tumini, Ia donna negava di aver visto scene di toccamenti, di danze erotiche. La sua deposizione si scontra frontalmente contro I?evidenza. Evidenza probatoria, come sopra ricostruita. Ioana Amarghioale. La ragazza deponeva all'udienza del 22.3.2013 (pp. 5 55. trascr.). Da settembre 2009 aveva partecipato a 14-15 cene. Puc?) dirsi, dunque, che sia stata un frequentatrice assidua delle serate di Arcore. Lei giovane donna del 1990, era incantata dalla personalit? carismatica ricca di energia di Berlusconi. Rendeva Ia solita descrizione delle cene, identica a quelia riportata da altre testimoni. Si trattava di cene normali 42). Escludeva che vi fossero mai stati atteggiamenti con finalit? sessuali, n? toccamenti tra ragazze, tra ragazze gii ospiti (pp. Ricordava una serata in cui era presente Ruby, che raccontava la sua storia. Era vestita con abito molto corto decoliete 194 molto vistoso; Ia teste aveva percepito cattivo odore, riferendosi alle ascelle della ragazza (pp. 15 20). Risulta che Ia teste avesse partecipato ad una cena, il 25 agosto 2010, alla quale era presente Imane Fadil. La Fadil riportava il racconto dell?andamento di questa cena (da ritenersi provato, per i motivi di cui sopra, ai quali ci si riporta), nel corso della quale Iris Berardi, il cui Iavoro all?epoca era prostituirsi (dato incontrovertibile, cfr. intercettazioni telefoniche sull?utenza in use alla stessa, documenti in sequestro), effettuava uno spogliarello ed arrivava a denudarsi. La Amarghioale negava di aver visto questa scena, negando, quindi, were, processualmente accertato. Negava, poi, di essersi mai trattenuta oltre Ia mezzanotte mezza, mentre risulta una sua presenza alle 2.44 del 2 maggio 2010, attraverso Ia geolocalizzazione effettuata analizzando I?aggancio delle celle da parte del telefono cellulare a lei in uso. Di fronte alla contestazione di questo dato incontrovertibile, in modo pil?J sfumato si limitava a dire che Ie sembrava ?davvero strano?. La teste percepisce tuttora un emolumento di 2.500,00 al mese da Berlusconi; anch?ella qualifica Ie dazioni quale risarcimento danni per la sua immagine a seguito dell?emersione mediatica del caso, che Ie ha provocato danni psicologici, danni nell?ambiente universitario, un operatore bancario, in una occasione, vedendo iI bonifico, Io commentava con una risatina 28, 29). II P.M. rilevava come questo fatto fosse accaduto dopo iI riconoscimento del ?risarcimento danni?! Negava di aver percepito alcun compenso collegato aHa partecipazione alle cene; confermava, perc?), che Berlusconi Ie aveva pagato per tre anni Ia retta universitaria, pari a 10.800,00 I?anno. Giovanna Rigato. Rigato Giovanna deponeva all?udienza del 22.3.2013 (pp. 48 55.). Era presente, tra Ie altre, alla cena del 19 settembre 2010, descritta da Melania Tumini. La teste riferiva, sempre ricalcando anche nel linguaggio Ie deposizioni delle altre giovani donne, che Ia cena si svolgeva ?in modo normale?, con musica dal vivo, cantanti Berlusconi che cantava, balli, discorsi anche di politica da parte 195 dell?allora Presidente del Consiglio. Negava energicamente che si fossero verificati spogliarelli od altri atti con finalit? sessuali in alcuna cena, ed in particolare in quella del 19 settembre 54), cosi scontrandosi frontalmente con la realt? processualmente accertata in merito allo svolgimento di quella serata. Ma non solo. Le dichiarazioni rese in aula dalla donna sono seccamente smentite dal contenuto delle telefonata intercorsa la notte stessa, tra lei Francesca Cipriani (progr. 203, 20.9.2010, ore 3.42). A pagina 55 la Rigato riferiva di non essere mai stata retribuita per la partecipazione alle serate di aver saputo solo che alcune ragazze ricevevano ?piccoli omaggi?. Nel corso della telefonata, invece, emerge chiaramente che 1a teste sapeva con esattezza, perch? lei stessa lo diceva alla Cipriani, che a tutte ha dato 2.000? si lamentava che a lei non avesse dato niente; la Cipriani Ia rassicurava, dicendole che forse si era dimenticato, anche perch? Ia Rigato era andata via prima. La Rigato diceva: "per la prossima volta sto pit) attenta?, proponendosi, su consiglio dell?amica, di aspettare, di fare la fila, come Ie altre. La spiegazione offerta dalla teste alla telefonata stride con il contenuto della stessa: in contrasto con il tono Iamentoso della conversazione, con la sua aspettativa frustrata, con il proposito di stare pit?J attenta in futuro, in aula Ia Rigato affermava che presumibilmente non aveva ricevuto aiuti perch? non ne aveva bisogno, presumibilmente Berlusconi valutava la condizione economica di ogni ragazza. Francamente tassativamente escluso che Berlusconi elargisse i suoi aiuti valutando le condizioni economiche di ogni ragazza; certamente elargiva somme pit) elevate della ?tariffa classica? a chi gli rappresentava un particolare bisogno, ma correlava le dazioni al tempo di permanenza alle cene, alla circostanza che le ragazze si fermassero meno Ia notte ed anche al tipo di attivit? svolta nella notte. Chi aveva particolare bisogno, infatti, si dava da fare per poter rimanere la notte, come emerge dalle intercettazioni pit) volte citate. come risulta in modo trasparente dalla telefonata n. 210 del 20.9.2013, ore 13.49, tra Rigato Cipriani: quest?ultima diceva all?amica ?aveva anche delle buste da 5 da di pit)?, ed osservava: ?pensavo magari mi distinguesse un 196 attimo, infatti Elena Ludovica sono entrate insieme in stanza, i0 sono entrata dopo da sola?. La Cipriani, comunque, aveva ricevuto di piu: come dalla stessa riferito all?amica, aveva avuto in dono un braccialetto d?oro con un diamantino. Lei avrebbe preferito denaro, ma il valore del braccialetto descritto pare consistente! Poi riferiva alla Rigato che la Fico era rimasta a dormire. Richiesta di conciliare quanto da lei dichiarato in precedenza con il contenuto della telefonata, la teste si trincerava dietro ai ?non ricordo? ai ?non 50? 67). Barbara Guerra. L?audizione della teste veniva disposta dal Tribunale ex art. 507 per i motivi di cui all?ordinanza in atti, alla quale ci si riporta. Avveniva all?udienza del 10 maggio 2013 (pp. 27 55.). La Guerra era costituita parte civile nel presente processo nei confronti di Minetti Nicole; poi, revocava la propria costituzione, motivando la propria condotta processuale con il desiderio di ?voltare pagina?, di non avere piu a che fare con questa vicenda; riferiva di essere in attesa di una promessa lettera di scuse da parte della Minetti, di non aver ricevuto alcun risarcimento 27; p. 60). La dichiarazione appare quantomeno anomala, in un contesto come quello di cui ci stiamo occupando. In relazione al suo rapporto con la Minetti, la Guerra riferiva di averla conosciuta ad Arcore che, poi, la aveva aiutata ad ottenere I?appartamento in locazione in Via Olgettina; tramite la Minetti, aveva avuto un appuntamento con Fabbri: precisava che iI contratto di locazione era intestato regolarmente a lei, nessuno aveva offerto garanzia, poich?, all?epoca era dipendente Mediaset 33, 34 dep. Guerra ud. 10.5.2013). Dagli accertamenti esperiti, la Guerra risulta effettivamente intestataria sia del contratto di affitto dell?appartamento di Via Olgettina da lei abitato, sia dei contratti per l?erogazione di luce gas. Riferiva di pagare lei stessa il canone le bollette, salvo qualche aiuto da parte di Berlusconi. La circostanza non corrisponde alla realta: risulta che il canone di locazione tutte le bollette dell?appartamento occupato da Barbara Guerra 197 fossero pagati da Berlusconi, peril tramite di Spinelli Minetti. Dichiarava di ricevere ?un mensile? da Berlusconi, pari ad da circa due anni, precisando trattarsi di un aiuto per essere attualmente disoccupata. Sul tenore delle cene (pp. 38 55.), da lei frequentate sia ad Arcore che a Roma, nel numero di circa una trentina, narrava come Berlusconi intrattenesse i suoi ospiti con barzellette, discorsi vari, anche di politica, c?erano canti musica, accadevano ?tutte cose tranquil/e, come nelle cene tra amici? 41). Poi c?erano proiezioni di video, ovvero ci si intratteneva nella saletta ?tipo disco teca volte c?erano delle ragazze che si esibivano, tipo burlesque come hanno detto, perc?) niente di volgare?; vi erano aicune ragazze mascherate in modo scherzoso, tipo da suora, da Ronaldinho, con abiti portati dalle ragazze stesse 43). La teste non aveva mai assistito a toccamenti reciproci di parti intime comunque erogene 46). Ricordava di aver conosciuto Ruby, di averla vista ad un paio di cene, che Ia ragazza raccontava Ia propria storia 48). Essendo ?una persona di cuore?, Berlusconi aiutava sia lei che Ie altre ragazze con contributi economici, anche elargiti nel corso delle serate, in buste. Inoltre, ad ogni cena c?erano dei regali: foulards, gioielli di poco valore, ciondoli, anelli 54, 55, 56). Quanto ai ?contributi economici? elargiti nel corso de e serate contenuti in buste bianche, nel corso della perquisizione eseguita presso la sua abitazione venivano da lei spontaneamente mostrate sei buste bianche contenenti denaro contante in banconote da 500,00, per un ammontare complessivo di 18.500,00 (verbali di perquisizione sequestro in atti). Nel dettaglio, si trovavano: una busta bianca, con indicato iI numero 5, contenente 5.000,00, suddivisi in dieci banconote da 500,00; quattro buste bianche, con indicato iI numero 2, contenenti ciascuna 2.000,00, suddivisi in quattro banconote da 500,00; 198 - una busta bianca, con indicato iI numero 2, contenente 5500,00, suddivisi in undici banconote da 500,00. (cfr. verbali di perquisizione sequestro, deposizione teste Sorbo Luigi Ispettore capo della Polizia di stato in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura che aveva effettuato un?analisi del materiale sequestrato ud 27.4.2012, pp. 85 86). La stessa dichiarava spontaneamente, nel corso delle operazioni di perquisizione, trattarsi del ?pagamento per le serate?. Nel rispondere alla domanda su quali ?aiuti? di carattere economico avesse ricevuto da Berlusconi, Ia teste ometteva di riferire che a Smart di sua proprieta era stata integralmente pagata da Berlusconi, per il tramite di Spinelli. Risulta al riguardo in base agli accertamenti effettuati che Ia Guerra acquistava un'auto Smart in data 28.6.2010 quindi, nel pieno del periodo che ci interessa), pagata con assegno circolare di 12,400,00, emesso su ordine di Spinelli Giuseppe, dal suo conto corrente, di cui risulta titolare ed unico utilizzatore (dep. teste Venturini, in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuato gli accertamenti riferiti, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, p. 154 trascr.). Negava di essersi mai fermata a dormire n? ad Arcore, n? a Palazzo Grazioli di non aver visto mai nessuna fermarsi a dormire, nel periodo in cui lei frequentava Ie serate; negava di essersi fermata a dormire ad Arcore con Iris Berardi 54; p. 81) Negava di aver mai avuto una relazione sessuale con Berlusconi di aver mai avuto rapporti sessuali con lui 57). Riguardo a specifiche serate, Ia Guerra era presente alla cena del 19 settembre 2010, ricostruita nel suo reale svolgimento nei termini piu volte riportati. La Guerra negava, anche con riferimento a questa serata, come peraltro gia riferito, che vi fossero state attivita di interazione sessuale tra gli ospiti: ?non ho mai visto un uomo toccare una donna, in quella casa? 71). Riferiva di aver visto una ragazza di nome Maria esibirsi nella danza del ventre. Pertanto, era presente alla serata del 7 luglio 2010. Anche riguardo a tale 199 serata, negava di aver visto balletti con toccamenti erotici, Iascivi 75). Negava di aver mai visto Ia Minetti effettuare spogliarelli, ne travestirsi. Aris Leida Espinosa. Ricordava di aver partecipato tante volte alle cene di Arcore 33 trascr. ud. 9.11.2012). In particoiare, iI P.M. Ie richiedeva Ia ricostruzione della cena del 6 gennaio 2011, alla quale a teste aveva invitato Natasha Teatino. La Espinosa riferiva di una "cena, dove si parlava, si scherzava, si mangiava soprattutto dopo 5i bal/ava, si cantava, perch? i0 sono una cantante? 35, cit.). ?Una cena normale? 35). Toma Ia identica terminologia utilizzata da tutte Ie testimoni per definire le cene di cui stiamo trattando. Dopo Ia cena, si scendeva in un locale teatro?discoteca con paio per lap dance. Questo luogo non si chiamava ?bunga-bunga?. ?Bunga-bunga era semplicemente una barzelletta 36). Altra definizione ricorrente tra Ie dichiarazioni delle testimoni. Escludeva di aver visto toccamenti o, comunque atti connotati sessualmente nel corso di tutta Ia serata del 6.1.2011 37; p. 40 cit.). Era giunta alla serata con un?auto guidata da un suo autista privato, i quale prima era passato a prendere Ia Teatino a Meda, poi lei la Samvis in Via Olgettina 39). La deposizione di questa testimone in relazione all??evento" del 6 gennaio 2011 cozza frontalmente contro Ia ricostruzione dello svolgersi della serata fornita da Natasha Teatino (cfr. ricostruzione della deposizione deiia stessa). Versione dei fatti da ritenersi provata, per i motivi pit: volte evidenziati. II P.M. faceva presente alla teste, nel dettaglio, quanto riferito dalla Teatino in relazione a balli effettuati sul palo per la lap-dance, a toccamenti sul seno sui sedere effettuati da Berlusconi alle ragazze, anche inserendo la mano ali?interno della biancheria intima. La teste, anche a fronte di tale descrizione dettagliata, negava di aver visto tali scene (pp. 42- 45, cit.). Pertanto, Ie dichiarazioni rese dalla Espinosa in relazione ai fatti dei 6.1.2011 non corrispondono al vero. Sono false. La Espinosa negava di aver mai avuto rapporti sessuali a pagamento con 200 Berlusconi negava di aver riferito Ia circostanza alla Teatino. Le affermazioni sono smentite dalle risultanze: - dell?intercettazione telefonica n. 00216 del 9.1.2011, ore 13.51, conversazione tra Espinoza Teatino avvenuta tre giorni dopo Ia serata del 6 gennaio; - del contenuto delle telefonate intercorse tra Ia teste ed 500 allora fidanzato, tale Kevin; delle numerose telefonate intercorse tra Espinosa ed Iris Berardi. Vediamole nel dettaglio. Nel corso del colloquio telefonico n. 216 del 9.1.2011 tra Espinosa Teatino avvenuto tre giorni dopo Ia serata del 6 gennaio, Ia Espinosa riferiva all?amica: ?perch?, amo, siccome ti ho detto bene io, prima ti ho spiegato tutto Tutto cosa Che i0 non faccio mai? iI tenore della telefonata conferma iI contenuto delle dichiarazioni della Teatino, fatte presente alla Espinosa dal P.M. nel corso del suo esame. Nei colloqui telefonici captati tra Ia Espinosa Caly Ramos Kevin Andres 202 del 20.9.2010; nn. 204 55.) ed, in particolare, nel corso della telefonata progr. 202, la donna riferiva all?allora ?danzato: ?ieri sono stata l?uomo affermava: ?65, ho sbagliato il la donna: ?niente, no, ma ti dico soltanto Che sei cinquanta?; poi ribadiva ?ti dico 6 ed, in modo ancora pit: esplicito: ?No, va bene. Seimilacinquecento?. Riferiva all?interlocutore, di avere dormito ?abbiamo fatto la solita cosa, questo I?altro Nella n. 1039 del 25.9.2010 la donna diceva a Kevin (che si lamentava di non essere tenuto al corrente della sua attivit?): ?io ho fatto tutto il possibile, amore, anche quando stavo accanto a lui ho preso il telefono questa una cosa Che non posso fare, mi hai capitOP?. Inoltre, lo informava della necessit? di stare a dormire nella residenza di Berlusconi. Anche nella progr. 1207 del 26.9.2010 Ia donna si giustificava con Kevin sull?impossibilite?i di mandargli messaggi quando ?attaccata a lui?: ero come sempre attaccata a lui, Che sono sempre attaccata Ii, Che quando sono attaccata a lui non posso prendere il telefono in mano, mi vede, capito Vi un continuo riferimento alle attivit? svolte dalla Espinosa ad Arcore anche 201 nel corso della conversazione con Kevin n. 3140 del 7.10.2010. Dalla tel. progr. 5682 del 26.10.2010 emerge una ulteriore conferma che il fidanzato Kevin fosse ben al corrente dell?attivita svolta dalla Espinosa ad Arcore, tanto che la donna gli diceva di aver ricevuto in dono una pelliccia del valore di 5.000,00 Kevin le chiedeva: ma sei rimasta ii a dormireP?; lei rispondeva: ?certamente?. Non solo, Kevin chiedeva ad Aris se avesse chiesto a Berlusconi di potergli parlare, evidentemente per una richiesta di ?aiuto?, di cui gia si fa cenno nel corso di altre telefonate. Nelle svariate conversazioni con Iris Berardi, le due donne parlavano in modo esplicito della loro permanenza notturna ad Arcore del denaro che percepivano in tali occasioni. Si vedano la tel. n. 1077 del 26.9.2010, nella quale la Berardi chiedeva alla Espinosa se tornasse ?Ia? stasera riferiva che lei sarebbe tornata: ?Io voglio tornare perch? ieri m?ha dato poco, voglio qualcosa dipiL?I?; la n. 1079, sempre del 26.9: Iris si lamentava ?dai cazzo, che tirchieria ieri sera perd? le due donne si mettevano d?accordo per tornare ad Arcore al fine di farsi dare altro denaro da Berlusconi. Nella n. 1104, sempre del 26.9, le due ragazze erano incerte se recarsi alla serata in programma meno, per timore che, non essendo state esplicitamente invitate, non vengano poi retribuite: Bera rdi: "amd, ma i0 non voglio andare la a gratis? Espinosa: "Lo so amc?), nessuno?. Sempre sullo stesso tema verte la conversazione tra la Espinosa la Berardi n. 1158 del 26.9.2010. Nella conversazione progr. N. 3767 del 12.10.2010, le due donne cercavano di mettersi in contatto con Berlusconi, che ultimamente si negava; si proponevano di rivolgersi a Spinelli, dato che avevano bisogno di denaro (?benzina?); commentavano il fatto che anche Barbara Guerra si fosse trasferita in Via Olgettina cosi: Berardi: ?oh, che zoccolame, questa ca questo condominio diventa un puttanaio, cazzo? Espinosa rideva; Berardi: ?che mignotte, 202 La telefonata n. 3895 del 14.10.2010 riprendeva iI tema della difficolt? economica delle due ragazze, che si Iamentano; diceva la Espinosa: . Ci hai abituato cosi, cazzo, ci lasci nella merda??. In relazione alla cena del 19 settembre 2010, emerge la partecipazione della teste dall?analisi delle celle agganciate dal suo telefono cellulare (geolocalizzazione della Espinosa compatibile con la sua presenza a Arcore nell?orario della cena). Ma in modo ancor pit?J netto, la partecipazione della Espinosa a questa cena risulta dalla telefonata intercorsa tra lei Kevin giorno successivo (20.9.2010), nel corso della quale la donna riferiva ?i0 sono stata I??e di aver ricevuto ?6 poich? I?interlocutore pareva non capire, Ia Espinosa gli diceva chiaramente: ?6.500?; proseguiva: ?sono stata abbiamo fatto Ia solita cosa, questa I?altro? poi, su domanda di Kevin se avesse dormito ?certamente che ho dormito La donna, nel corso della deposizione, ammetteva che la cifra ?6.500? si riferiva a denaro, che stava parlando di quanto ricevuto da Berlusconi dal rag. Spinelli, ma non era in grado di ricordare se quella sera avesse ricevuto proprio quella somma, poich? varie volte aveva ricevuto ?aiuti? in denaro contante da Berlusconi dal suo intermediario Spinelli, di varie entit?, inoltre, avrebbe potuto inventare Ia ricezione di quel denaro, mentendo al fidanzato, per giustificare la sua partecipazione alla serata 52 55., cit.). Emerge dalla mera Iettura delle trascrizioni in esame I?atteggiamento stigmatizzabile della teste in aula, in parte aggressivo, in parte reticente, in parte tendente a rispondere alle domande in modo non veritiero nemmeno verosimile. La partecipazione della Espinosa alla serata del 19 settembre e, comunque, indiscutibile dalla stessa ammessa 56, cit.). La teste riferiva che le cene erano sempre simili, Ia serata si era svolta come al solito, come sempre: cena, teatro, spettacoli; escludeva che vi fossero stati spogliarelli toccamenti tra gli uomini Ie donne sul seno sulle parti intime; ricordava che Ie ragazze ?ballavano in maniera sensuale? 57, cit.) Sull?argomento relativo alla gestione degli appartamenti di Via Olgettina da parte di Nicole Minetti, Ia teste riferiva di abitare in uno degli alloggi in 203 questione di pagare lei stessa il canone di locazione (pp. 47 55., cit.). Il le faceva presente l'esistenza del del 23.9.2010 inviato dalla Minetti a tutte le ragazze abitanti in Via Olgettina speci?camente anche alla Espinosa, del seguente tenore: ?Bimbe, sto venendo a Milano 2, se avete buste, bollette, eccetera, venite giL?I a portarle. Bacini?. La teste spiegava il contenuto del messaggio in modo confuso ed inverosimile, sostenendo che facesse riferimento al monolocale intestate alla Minetti, che le aveva temporaneamente prestato. Il P.M., poi le Ieggeva la telefonata n. 2584 del 23.9.2010, nel corso della quale Ia Minetti le chiedeva direttamente le bollette la Espinosa rispondeva di non sapere nemmeno quale fosse la sua casella di posta; Ia Minetti si offriva di verificare con lei Ie cassette della posta. Ma anche di fronte all?evidenza, la Espinosa continuava falsamente a sostenere di aver sempre pagato personalmente canone ed accessori per la locazione dell?alloggio da lei occupato in Via Olgettina. Riferiva comunque, su domanda del Tribunale, di essersi rivolta direttamente alla Minetti per ottenere in locazione un appartamento in Via Olgettina. continuava a ribadire di aver ricevuto varie volte denaro contante regalie (gioielli vari) da Berlusconi, ma mai a fronte di attivita sessuale intermediata da terzi: si trattava di semplici ?aiuti? 60 55., cit.). Messa di fronte alle conversazioni n. 1079 1158 del 26 settembre con Iris Berardi ed al n. 1106 sempre del 26 settembre inviato da lei a Barbara Guerra, ove si fa esplicito riferimento all'aspettativa di ricezione di denaro a termine serata da parte di Berlusconi, la teste insisteva con la sua teoria, secondo la quale le dazioni di denaro i regali di gioielli non fossero corrispettivi di attivita sessuale 65, cit). A titolo esemplificativo, si riporta una frase riferita telefonicamente da Iris Berardi alla Espinosa (tel. 1158, cit.): ?amp, si, ma vuol dire che non Ci da un cazzo, hai capito? te vuoi andare Ii per niente??. La Espinosa dichiarava in aula che a lei faceva piacere andare a casa del Presidente, perch? lo ammirava tantissimo 65). Non aveva, perb, risposto nello stesso modo alla Berardi, quando costei le aveva posto la domanda di cui sopra, ma aveva detto: ?ah, va 204 beh, no ma va, amore; magari rimaniamo anche, cosi almeno ma si che ci da?; ?5i, ce Ii da, si se andiamo ce Ii da? ?dai, amc?), una volta che siamo Ii ce Ii da?. La Berardi era piL?J perplessa, temeva di non ricevere nulla: ?speriamo, ho paura che non ci da un cazzo, Francamente, il collegamento causale Iogico tra iI recarsi alle serate, il rimanere Ia notte l?ottenimento del denaro tale da non consentire di sostenere seriamente non trattarsi di corrispettivo per lo svolgimento di attivita sessuale (intermediata da terzi, per quanto rileva nel presente processo). Nel corso delle perquisizioni, venivano rinvenute presso la sua abitazione cinque banconote da 500,00 (verbali perquisizioni sequestri; deposizione teste Sorbo, cit., p. 86 trascr. ud. 27.4.2012). Anche questa testimone percepisce tuttora 2.500,00 al mese da Berlusconi 86, cit.). Eleonora De Vivo. La teste aveva partecipato ad alcune cene presso le residenze di Berlusconi (sua deposizione, pp. 228 55. ud. 9.11.2012). Quanto alle abitazioni di Via Olgettina, la teste sapeva che sua sorella era intestataria di un appartamento ivi situato, spesso utilizzato anche da lei, ma riferiva di non sapere chi ne pagasse canone spese 230). L?affermazione non credibile. inoltre, smentita dal contenuto inequivoco dell?intercettazione telefonica sotto citata. Sapeva che anche altre ragazze, abituali frequentatrici delle cene, abitavano in Via Olgettina sapeva che Ia Minetti si occupava della gestione degli appartamenti delle incombenze relative, per averla sentita spesso parlare al telefono con sua sorella di argomenti inerenti alle case in questione 233, cit.). II P.M. Ie faceva presente, Ieggendolo, iI contenuto dell?intercettazione della conversazione avvenuta tra lei la sorella (progr. 274 del 23.9.2010), nel corso della quale Ie due erano molto interessate all?assegnazione ad Imma di una casa; inoltre, Ia gemella riferiva ad Eleonora quanto dettole dalla Minetti: . non ti preoccupare, la casa tua, tua, Imma. Mi ha telefonato pure iI tipo, in sono arrivati i documenti che gia Io sapevo, perch? mi ero accertata 205 con di questa. La caparra tutto .3 pasta, gli ho detto che le bollette devono arrivare sulla mia e-mail, cosi facciamo tutto insieme, quindi non ti preoccupare? . La gemella Imma rassicurava Eleonora sia in merito all?assegnazione di un determinato appartamento, sia in relazione al fatto che tutta Ia gestione delle incombenze dei pagamenti fara carico alla Minetti. A fronte di una conversazione cos?l chiara, la teste ammetteva di essere al corrente della situazione. Ammetteva di aver ricevuto denaro erogato da Berlusconi, ma mai direttamente da lui, sempre per il tramite del rag. Spinelli 234, cit); dichiarava di non aver mai ricevuto buste contenenti denaro contante nel corso delle serate, di escludere che sua sorella le avesse ricevute, di non aver mai sentito parlare di questa circostanza 235, cit.). Al riguardo interessante il contenuto di una conversazione fra le due gemelle (progr. 602 del 25 settembre 2010), in cui le ragazze si scambiavano impressioni sull?aspetto di Berlusconi, ingrassato, invecchiato; Eleonora diceva: ?eh, lo 50, ma appunto per questa, diventato pure brutto, deve solo sganciare?. agli atti documentazione relativa a un consistente bonifico erogato da Berlusconi al padre delle gemelle De Vivo, per 40,000,00. La teste cercava di spiegare che l'?aiuto? era destinato all?apertura di una attivita a Napoli, ma Ie sue dichiarazioni sono risultate palesemente non credibili; l?erogazione sarebbe stata chiesta a Berlusconi per acquistare un negozio, ma senza sapere quale ne fosse il prezzo prima di aprire la trattativa, che, infatti, non c?e mai stata 253 55., cit.). Eppure, il denaro non stato restituito. Inoltre, sia Eleonora che Imma De Vivo ricevono tuttora un ?aiuto? di 2.500,00 al mese ciascuna 255, cit.). Descriveva le cene in modo analogo rispetto alle altre testimoni, escludendo spogliarelli, scoperture di parti del corpo, toccamenti nelle parti intime con Berlusconi e/o con Fede, balli erotici sia durante la cena, che nel locale dove poi si andava a ballare 235, cit.). Anche questa testimone, come la Visan, anticipava la risposta relativa 206 all?argomento ?bunga-bunga?: prima che le venisse chiesto, riferiva che il ?bunga-bunga?e una barzelletta 236, cit.). In particolare, riguardo alla serata del 19 settembre 2010, venivano fatte presenti alla teste le scene descritte da Melania Tumini (facendo presente anche dell'esistenza di deposizioni di segno diverso). La De Vivo negava in modo netto di ricordare i fatti esposti, con la solite, ricorrente espressione: ?No, assolutamente no? 240, cit.) precisava che se fatti del genere fossero avvenuti, se Ii ricorderebbe. Concetta De Vivo. Escussa all?udienza del 23.11.2012 (pp. 95 55. trascr.), la giovane donna riferiva di aver partecipato a molte cene da Berlusconi; dapprima le descriveva in generale, in modo analogo ed utilizzando termini identici non solo rispetto alla gemella, ma anche alle altre testimoni in esame. Anch?ella sosteneva che ?bunga-bunga? non fosse il nome di un locale, ma una barzelletta 102, cit); escludeva tassativamente che vi fossero mai stati toccamenti, palpeggiamenti o, comunque, interazioni corporee tra le ragazze tra costoro gli ospiti maschili, sempre utilizzando la medesima espressione ?Assolutamente no?, gia evidenziata con riguardo ad altre deposizioni 105, cit); escludeva di aver visto denudamenti totali, ma ricordava spogliarelli al termine del quali le ragazze restavano in biancheria intima ?di scena? (pp. 103?- 105, cit.). negava di aver visto consegnare buste contenenti denaro nel corso delle serate 106, cit). In particolare, riguardo alla serata del 19 settembre 2010, negava che vi fossero stati toccamenti o, comunque, scene erotiche di alcun tipo; negava che Iris Berardi altre ragazze presenti alle cene si prostituissero (pp. 148?152, cit). Ammetteva, anche perch? il dato risulta documentalmente, di aver ricevuto da Berlusconi il bonifico di cui riferiva anche sua sorella, con beneficiario il loro padre, nonch? di ricevere 2500,00 al mese sempre da Berlusconi 152, cit.). Confermava il quadro, gia pii?J volte emerso, relativo all?attivita della Minetti, quale gestore degli appartamenti di Via Olgettina: la teste si era rivolta a 207 Berlusconi per chiedergli un appartamento, quale punto di appoggio in Milano, lo stesso I'aveva invitata a rivolgersi alla Minetti, che si occupava della questione ed era in contatto con I?amministratore del condominio, Fabbri 111, cit.). La De Vivo aveva seguito le indicazioni di Berlusconi la Minetti I'aveva accompagnata parlare con Fabbri, iI contratto era stato intestato a lei; iI canone veniva pagato qualche volta da lei, raramente, per lo pii?J da Spinelli, ovviamente su indicazione di Berlusconi (pp. 113, 114, cit.). Confermava di aver avuto contatti con la Minetti in relazione all?originario suo interessamento ad un trilocale, poi occupato dalla Polanco, ed all?interessamento della De Vivo sul buon esito dei contati della Minetti con Spinelli, in merito al pagamento della caparra, effettuata con denaro proveniente da Berlusconi (pp. 114120; p. 134, 135 trascr. cit.). Cio, peraltro, risulta da un serie di scambiati tra la Minetti De Vivo Concetta: nn. 230, 479 n. 481 dell?11.1.2011; n. 2563 del 23.9.2010 da un serie di comunicazioni telefoniche captate: n. 2165 2227 del 20.9.2010; n. 2311 del 21.9.2010. La De Vivo aveva, inoltre, saputo dalla Polanco che anche il suo appartamento era interamente pagato da Berlusconi, sia con riferimento al canone di Iocazione, che a tutte Ie bollette 127 trascr.). La De Vivo sosteneva di non sapere se alcune ragazze, lei stessa, avessero avuto con Berlusconi rapporti sessuali a pagamento intermediati da terzi 135, cit). L?affermazione smentita dal contenuto inequivoco delle lunghe conversazioni telefoniche avvenute tra la De Vivo stessa ed Iris Berardi 220 del 23.9.2010: n. 1146 del 4.10.2010), nel corso della quali Ie clue interlocutrici parlavano dell?attivit? effettuata dalle ragazze che si fermavano Ia notte, dell?esigenza che Berlusconi differenziasse Ie dazioni di denaro, tenendo conto del rapporto che aveva con ciascuna ragazza delle sue Iamentele riguardo al fatto che ?c?era poca benzina? denaro, come gi? emerso come confermato a p. 140, cit.), perch? non si aspettava che si fermassero per la notte anche le De Vivo. Le ragazze, poi, erano preoccupate contrariate dei fatto che Berlusconi avesse manifestato l?intenzione di ridurre la frequenza delle cene: ?gi? Ci da una miseria, in pit) 5e riduce le 208 Rimandando al contenuto completo delle lunghe conversazioni, si evidenziano le frasi pil?J significative: Berardi: ?si, si guarda, no diventato cio? diventato troppo uno schi ma poi I?Aris ti ha confidato quella cosa Che .. ma fatti dire come si fa, in modo tale Che po possiamo imparare da lei? De Vivo: cio? lo sapeva bene Che non mi vo/evo fermare Ii per Iui, per la gloria, cio? brava mi fermo nella speranza Che mi dai qua/cosine? ?poi se tu pensavi magari dentro di te: cazzo, mi puo dare qualcosa in piL?i cioe, non ho capito, mi mandavi a case a mani vuote? Ma sei proprio scemo?? Le due interlocutrici, poi, dopo essersi lamentate della intenzione del Presidente di ridurre Ia frequenza delle cene, si manifestavano reciprocamente Ia necessit? di trovare qualcun altro: Bera rdi: ?eh, bisogna trovare qualcun altro? De Vivo: ?qua/Che amico di Alessandro, no?? Berardi: iI target di papi poi alla fine, per quello Che ci da, guarda, non neanche cosi alto? ?va beh, pero, insomma, le cene possono anche diminuire, pero mi devi dare una certa stabilit? economica? La De Vivo concordava. Ora, a prescindere dalle risposte della De Vivo date a seguito della lettura in aula da parte del P.M. di queste conversazioni, emerge in modo incontestabile Che i denari erogati da Berlusconi erano iI corrispettivo di prestazioni sessuali; Che Ie ragazze esercitavano l?attivit? di prostituzione, i cui proventi erano Ia Ioro fonte di sostentamento, tanto Che, preoccupate dell?intenzione di Berlusconi di ridurre la frequenza della cene, si davano da fare per trovare altri clienti. La negazione di questa evidente realt? da parte della De Vivo smentita ed a nulla valgono i suoi tentativi, invero anche risibili, di spiegare in modo diverso iI contenuto delle telefonate. 209 Ad entrambe le gemelle De Vivo risultano intestate autovetture Mini Cooper, interamente pagate da Berlusconi (dep. teste Venturini, in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuati gli accertamenti riferiti, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, p. 155 trascr.). Francesca Cipriani D'Altorio. Aveva partecipato a varie cene presso Ie residenze di Berlusconi. II 19 settembre 2010 (sua deposizione, p. 13 55, trascr. ud. 23.11.2012) si recava ad una cena ad Arcore, dopo aver chiesto a Lele Mora se ci dovesse andare dopo aver ricevuto da lui l?assenso, dopo aver concordato con lui le modalita di trasporto e, quindi, con l?intermediazione di Mora (sms n. 8413 del 17.9.2010 inviato da Cipriani a Mora; di risposta Mora-Cipriani; tel n. 176 del 19.9.2010 Mora-Cipriani). Riferiva di una cena allegra, piacevole; era accompagnata dalla musica dai canti di Danilo Mariani della moglie 21, cit.); dopocena si era scesi in un locale, che la teste descriveva faticosamente; riferiva di aver saputo solo in seguito che era denominato ?bunga-bunga? 24, cit.). Negava di aver visto ragazze spogliarsi, totalmente n? parzialmente, toccarsi tra di loro, toccare Berlusconi; escludeva di essersi spogliata 0 di aver interagito, tramite toccamenti, con Berlusconi (pp. 25, 26, 27; p. 37 cit.). Naturalmente, nell?escludere di aver visto posto in essere direttamente queste azioni, la teste utilizzava ribadiva la solita formula: ?assolutamente no? che, come noto, si trova in tutte le altre deposizioni, nonch? nei verbali di investigazioni difensive rinvenuti in alcune abitazioni di Via Olgettina nel corso delle perquisizioni ed oggetto di sequestri, riferiti a persone diverse rispetto all?abitante del locale perquisito (ad es. verbali riferiti a Barbara Guerra rinvenuti nell?abitazione della Polanco, Riceveva, quella sera, un braccialetto in oro, con un diamantino ed una busta contenente 2000,00 in contanti 31, cit.). Dichiarava di non sapere se le altre ragazze avessero percepito denaro; il P.M. le leggeva la conversazione telefonica n. 203 del 20.9.2010 (giorno successivo alla serata, nel corso della quale la teste stessa commentava con Giovanna 210 Rigato proprio in relazione alle dazioni di denaro alle ragazze, tra cui Ludovica ed Elena; altre ragazze attendevano in fila: la Guerra Marystel); quindi, la teste ammetteva di sapere delle dazioni di denaro alle altre ragazze, ma di non averlo visto direttamente 35, cit.). Sempre in seguito alla lettura di una telefonata, Ia teste ammetteva di aver visto anche buste che riportavano l?indicazione della cifra ma di non sapere se fossero state date a qualche ragazza meno (pp. 41, 42, cit.). La circostanza che la Cipriani ben sapesse che tutte le ragazze venivano retribuite per la serata emerge con una chiarezza cristallina dalla telefonata intercorsa tra sua madre Rita sua sorella Elena 302 del 21.9.2010), che si mostravano ben al corrente del fatto, evidentemente per averlo appreso da Francesca Cipriani. La donna riferiva di aver avuto un ?aiuto? da Berlusconi pari a 10.000,00 di non percepire un compenso mensile 61). Quanto testimoniato dalla Cipriani smentito dalle risultanze dibattimentali (deposizioni contenuto delle intercettazioni, esito delle perquisizioni) che, come pit) volte sottolineato, si ritiene abbiano consentito di ricostruire il reale svolgimento dei fatti. Alessandra Sorcinelli. Escussa all?udienza del 23.11.2012 (pp. 62 55. trascr. la teste riferiva che aveva conosciuto Berlusconi nel 2005 e, poi, Fede; nel 2010 Iavorava come ?meteorina? al TG4. Aveva partecipato a numerose cene presso le residenze di Berlusconi, gia dal 2005; escludeva di aver mai visto spogliarelli, palpeggiamenti, toccamenti 67, cit.). stata sempre ?aiutata? economicamente da Berlusconi, tramite l?erogazione di bonifici bancari, sebbene lavorasse guadagnasse circa 3.000,00 al mese; nel 2010 abitava in un appartamento in Via Volta, il cui canone di Iocazione veniva pagato ?con gli aiuti? di Berlusconi, a mezzo bonifici materialmente effettuati da Spinelli (pp. 69 -71). I contatti tra Ia Sorcinelli Spinelli in relazione alla materiale erogazione di denaro da parte di costui alla ragazza sono confermati dal contenuto della telefonata n. 351 del 14.9.2010, nel corso della quale la donna manifesta una 211 particolare urgenza di avere il denaro disponibile sul suo conto. I bonifici che la Sorcinelli ammetteva di aver ricevuto ammontavano a 115.000,00. La donna ammetteva il fatto, anche perch? nel corso della perquisizione presso la sua abitazione veniva rinvenuta la documentazione relativa a tali bonifici, effettuati nel corso dell?anno 2010 (elencati dal P.M. a p. 90 trascr. ud. cit. ed in atti quale documentazione in sequestro). Al momento della deposizione, la testimone percepiva 2.500,00 al mese, somme corrispostele da Berlusconi con bonifico mensile 91, cit.). Lei stessa ci consente di capire che esercitava l?attivita di prostituzione: nel corso di una conversazione captata (progr. 158 del 9.1.2011, ore 16.22) diceva alla Sampaio Visguerra Daniele di sentirsi offesa, perch? un gruppetto di ragazze tra cui ?Barbara? la calunniava, per invidia, dicendo, tra altre cose: "che i0 facevo marchette al di fuori?. Come dalla conversazione progr. 538 del 13.1.2001 emerge con chiarezza che sia la Sorcinelli che la Visguerra esercitassero l?attivita di prostituzione: la Visguerra si lamentava che l?amica non la aveva avvisata che si dovesse ?lavorare?e lei non era ?preparata?; in tal II caso la prossima volta che andiamo a combattere, cazzo, mi avvisa ti paga come si deve, si depila tutto, si mette una be/la lingerie la Sorcinelli rispondeva: ?Ma i0, sai i0 mi preparo sempre, perch? mhm, non si 5a mai. Tu quando esci, poi pu puoi sempre incontrare, no? aI/ora i0 mi metto sempre comunque, la lingerie?; la Visguerra commentava come l?amica fosse preparatissima di sapere, per il futuro, che con lei sarebbe potuto succedere di tutto; la prossima volta sarebbe uscita gia preparatissima anche lei. Per quanto la Sorcinelli cercasse di alterare il contenuto delle conversazioni, offrendo spiegazioni alternative fantasiose alle frasi pronunciate da lei dall'interlocutrice, lo stesso oltremodo chiaro ed inequivoco. Nel corso della perquisizione presso la sua abitazione, venivano rinvenute due banconote da 500,00 (dep. teste Sorbo, cit., p. 86). Dagli accertamenti esperiti, risulta che la Sorcinelli fosse titolare di una auto Rover, acquistata presso la concessionaria Monza Car di Monza per 73.761,81, pagata interamente con bonifico tratto su un conto nella disponibilita di Spinelli, ordinante del bonifico risulta Spinelli, causale: ?per 212 acquisto RR sport Sorcine/li Alessandra? (dep. teste Venturini, in servizio presso la Sezione P.G. della Procura, che aveva effettuato gli accertamenti riferiti, riportati in sintesi sul prospetto in atti ed illustrati nel corso della sua deposizione, ud. 27.4.2012, p. 155 trascr.). Giorgio Puricelli. Oltre alla giovani donne partecipanti alle serate, anche altri personaggi dell?entourage di Berlusconi prendevano saltuariamente parte alle serate. Ed anche alcune di queste persone rendevano dichiarazioni non veritiere in relazione all?andamento delle cene, a quanto si verificava nel contesto. Tra costoro, Puricelli Giorgio, sentito all?udienza del 5 aprile 2013 (pp. 4 55. trascr.) quale teste della difesa Fede. ii fisioterapista di Berlusconi Iavora per lui in maniera costante dal 1999; oltre alle ragioni legate alla professione del Puricelli, tra lui Berlusconi si instaurava un rapporto tale per cui i fisioterapista spesso veniva invitato alle cene che si tenevano nelle varie residenze di Berlusconi. Non solo. Puricelli era stato Consigliere Regionale del 33 cit). descriveva le serate come ?cene di natura conviviale, Classiche cene? 5, cit.). Toma ancora Ia terminologia identica a quella utilizzata dalle testimoni gi? esaminate: ?cene conviviali?. In particolare, le domande del difensore di Emilio Fede si focalizzavano sulla cena del 22 agosto 2010, alla quale avevano partecipato Ambra Battilana Chiara Danese. II teste riferiva i nomi dei partecipanti non ricordava di aver visto n? spettacoli, balli, intrattenimenti durante la cena; n? travestimenti di ragazze durante il dopocena, svoltosi al piano sottostante; non ricordava nessuna donna travestita da infermiera, nessun atteggiamento di tipo erotico da parte dei partecipanti, n? spogliarelli (pp. 8 9 cit). II difensore gli chiedeva se non ricordasse che si fosse verificata qualche scena di quelle predette, ovvero se lo escludesse. Puricelli rispondeva: ?E?un no che lo esclude? 9, cit.). Ribadiva piL?J volte - sia in risposta alle domande del difensore di Fede, sia in risposta ai quesiti del P.M. - di escludere che in quella serata si fossero ve??cau: 213 - atteggiamenti di tipo sessuale tra Fede le ragazze 9 p. 37, cit); scambi di natura sessuale tra Berlusconi le ragazze 9 p. 37, cit); - toccamenti tra Minetti Berlusconi 9 p. 38 cit); che Ia nota statuetta fosse stata fatta girare tra i commensali che qualcuno/a avesse interagito con la statuetta, simulando un rapporto orale (affermava solo che i cameriere che I?aveva portata la aveva azionata due 0 tre volte, suscitando ilarit? tra i commensali, p. 11, cit.; p. 36 su domande del P.M.). Ora, un soggetto presente ad una specifica cena, nella quale provato che si siano veri?cate alcune scene di tipo erotico erotizzante potrebbe in modo sfumato non ricordare. In tal caso, si insinuerebbe il dubbio che lo stesso avesse potuto non essere presente in alcuni momenti, essersi recato altrove, essere distratto. Ma Puricelli, con nettezza, dichiarava pit) volte di escludere che si siano verificati determinati fatti che, viceversa, risultano provati. Si tratta, peraltro, di condotte che non passano inosservate. Ci si riporta, al riguardo, alle deposizioni della Battilana della Danese, come confermate dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche captate in argomento. Ad esempio Roberta Bonasia, colloquiando con Lele Mora, ascoltava divertita il suggerimento di costui riguardo al suo travestimento da infermiera, consistente nell?indossare un camice, sotto al quale non avrebbe portato nulla (all?epoca esercitava tale professione). II travestimento, in effetti, poi veniva concretamente effettuato proprio nel corso della cena del 22 agosto (dep. Danese Battilana). Ci si riporta all?esame della deposizione Bonasia. Renato Cerioli. II teste, escusso all?udienza dell?8.2.2013 (pp. 4 55. trascr.), imprenditore nel settore della sanit? Presidente di Confindustria di Monza Brianza, nonch? ex marito della europarlamentare del Licia Ronzulli. Aveva rapporti anche di natura personale con Berlusconi ed aveva partecipato ad alcune serate presso le sue residenze. Riguardo alla serata del 22 agosto 2010, il teste precisava di aver partecipato solo alla cena, non alla parte svoltasi al piano sottostante nel dopocena; 214 ricordava la presenza della nota statuetta lignea, riferiva che l?oggetto passava di mano in mano tra i commensali, ma escludeva tassativamente che qualcuna delle ragazze avesse mimato atti sessuali con il membro della statuetta: ?Lo escludo proprio Io escludo completamente? 11, cit., in risposta alla domanda sul punto della difesa Minetti). Escludeva, altres?l, che si fossero verificati tra gli ospiti, gia nel corso della cena, toccamenti espliciti nelle parti intime da parte delle ragazze nei confronti di Berlusconi Fede, da parte di costoro nei confronti delle ragazze, balli erotici con interazloni corporee; ricordava solo balletti effettuati da giovani donne anche belle vestite in maniera appariscente, accomunandoli ai tipi di balletti che si vedono nel programma ?Striscla la notizia? o, in generale, in televisione 18, su domande del P.M.). Il teste, in definitiva, negava che si fossero verificati fatti che, invece, provato siano avvenuti. Pertanto, negava il vero. Mariano Apicella. Il musicista delle serate di Berlusconi venlva sentito all?udienza del 22.3.2013 (pp. 111 55. trascr.). Descriveva dapprima in modo generico le feste che egli stesso allietava con la musica come cene nel corso delle quali si conversava si cantava, quindi si scendeva nel locale sottostante, ove proseguivano canzoni musica si ballava. Anche durante la cena era capitato che qualche ragazza si alzasse a ballare, ma ll teste escludeva di aver mai visto che si fossero spogllate, n? che si fossero avvicinate agll ospiti maschili con atteggiamenti di natura sessuale; tornava la frase rinvenuta in quasi tutte le deposizioni: ?No, assolutamente no? 112, cit.). Nel locale sottostante, ove era presente un palo di lap-dance, Apicella non aveva mai visto ragazze spogliarsi, toccarsi toccare gli ospiti maschili 114, cit). Anche su domande specifiche poi effettuate dal P.M., con l?elencazione delle singole serate rispetto alle quali risulta accertato che comportamenti sessualizzanti si fossero verificati, i teste continuava a negare con nettezza di avervi assistito. 215 Oltre al compenso percepito per la sua attivit? professionale, Apicella veniva aiutato nell?acquisto della sua nuova casa. Non riusciva a vendere la casa che aveva: Ia acquisto Berlusconi, tramite le sue societ?; l??aiuto? per l?acquisto della nuova casa, nel senso riferito, veniva erogato nel maggio 2011. Danilo Mariani Simonetta Losi. La cantante ed il pianista (sentiti all?udienza dell?11.1.2013, cfr. trascr.), sovente presenti alle serate, descrivevano entrambi Ie cene come ritrovi nel corso dei quali non avevano mai visto comportamenti di valenza sessuale. Anche su domande specifiche poi effettuate dal P.M., con l?elencazione delle singole serate rispetto alle quali risulta accertato che comportamenti sessualizzanti si fossero verificati, entrambi i testi continuavano a negare con nettezza di avervi assistito. Oltre al compenso percepito per la loro attivit? professionale, i coniugi venivano aiutati da Berlusconi nell?acquisto della loro nuova casa. Non riuscivano a vendere la casa che avevano: la acquisto Berlusconi, tramite Ie sue societ?. Carlo Rossella. Rossella, sentito come teste della difesa Minetti all?udienza del 22.2.2013 (cfr. trascrizioni udienza, pp. 7 55.). Spontaneamente riferiva di essere stato presente, tra altre, alla serata del 19.9.2010; evidentemente era al corrente di quale sarebbe stato l?oggetto della sua deposizione. Ma il dato, di per neutro. Un testimone non sentito in sede di indagini difensive sarebbe pit) genuino se all?oscuro dell?oggetto del suo esame, ma in una situazione come Ia nostra, nella quale Ie notizie sono circolate anche sui giornali, non puo darsi alcuna valenza al fatto che Rossella fosse informato dell?andamento del processo. Precisava che Ia cena, quella sera, era durata dalle dieci mezza a mezzanotte mezza; poi si era scesi ?sotto?, dove il teste era rimasto solo per un quarto d?ora; ricordava che nel corso della cena Ie ragazze avevano effettuato un trenino, un carosello, giravano intorno al tavolo, in una atmosfera ?gioiosa molto festosa? 10, cit). Precisava di aver visto nell??aula, la famosa aula definita bunga bunga? un palo 216 di lap?dance. Negava di aver mai visto spogliarelli, in nessuna fase della serata, gli abiti delle ragazze erano tutti corti, neri, da discoteca. Come fatto presente al teste dal P.M., come gi? pit) volte riportato, la Tumini (la cui deposizione graniticamente provata, come sopra esaminato) descriveva quella serata in termini del tutto antitetici rispetto a quelli riferiti dal teste. Anche a fronte di questa precisazione, il teste confermava di aver riferito quanto da lui visto e, ancora, chiariva ?io non ho visto scene erotiche io non ho visto toccamenti robe del genere, no, io queste cose non le ho viste?( p. 15, 16, cit.). Precisava di essere uscito dalla sala da pranzo per tre volte. Le scene sessualizzanti descritte dalla Tumini, pero, erano continue; pertanto, sebbene il teste fosse uscito alcune volte dalla sala, non credibile che non le abbia viste. Inoltre, riferiva di non aver riconosciuto quella sera Nicole Minetti, di averla vista successivamente in televisione e, quindi, di essersi ricordato che quella sera era presente anche lei. Non ricordava di aver visto Ia donna ?in azione?. Anche in questo caso, il teste non credibile. Il tipo di spogliarelli effettuati dalla Minetti quella sera (dato provato, cfr. posizione Minetti) non si ritiene che potessero non essere notati. Ribadiva, poi il teste, su domande del difensore di Fede, di non aver visto toccamenti tra le ragazze ed Emilio Fede 23, cit.). Altro elemento ritenuto, invece, provato in base alla ricostruzione sopra operata della serata (cfr. analisi deposizione Tumini Melania) ed accertato come verificatosi anche nel corso della cena, della prima parte dell?evento. Le altre testimonianze. Matacelo Pasquale. II teste, di professione tassista, stato sentito all'udienza del 6.7.2012. ha riferito di aver accompagnato in un'occasione, nell'aprile 2010, Karima El Mahroug, della quale all'epoca non conosceva il nome, presso Villa San Martino 217 ad Arcore, di essere stato pagato da personale presente al loro arrivo di aver appreso dalla ragazza nel corso del tragitto dell'abituale frequentazione della stessa della residenza di Silvio Berlusconi. Ruby (cos?l rammentava si chiamasse Ia giovane) gli aveva riferito che lavorara per il Presidente del Consiglio a quel punto si era azzardato a chiederle una raccomandazione per la ?glia. Ruby gli aveva chiesto di procurarle il curriculum vitae che avrebbe personalmente consegnato al premier e, per concordare Ia consegna, si erano scambiati i numeri di telefono. Dopo alcuni contatti infruttuosi Ruby gli aveva chiesto 500,00 per portare il curriculum a Berlusconi. A quel punto aveva soprasseduto. Ruby gli aveva riferito di avere 17 anni voleva anche mostrargli a conferma il suo documento di identita ma la cosa non lo aveva interessato. La ragazza aveva raccontato che il padre era un ambasciatore che la madre era egiziana. Sorrentino Luigi. II Brigadiere Capo Sorrentino Luigi stato sentito all'udienza del 28.9.2012. Ha riferito il teste di aver preso parte al servizio scorta assegnato ad Emilio Fede dal 2008 all'aprile 2010. La scorta era sulle 24 ore gli spostamenti venivano effettuati in accompagnamento alla vettura su cui viaggiava Emilio Fede il suo autista. Dietro la macchina dei Carabinieri con tre militari a bordo. Quanto all'interruzione del servizio scorta, onde evitare imprecisioni nel riassumere Ia dichiarazione, si ritiene opportuno riportare il testo integrale della deposizione rilasciata dal Brigadiere Sorrentino sul punto: "No, il mio servizio finito sempre ad aprile, che ho avuto un battibecco col dottor Fede, all?uscita di all?uscita di all?uscita di un ristorante, che dopo che noi eravamo stati 3, 4 ore Ii buttati, nell?uscire lui aveva notato che eravamo seduti in macchina, anche perch? pioveva faceva freddo, perd lui come uscito dalla lui come uscito dal ristorante i0 sono uscito mi sono portato vicino a lui; lui era in compagnia di due ragazze, avevo visto gia che aveva fatto un po? la faccia, era un po?, diciamo, arrabbiato, non so il motivo, si fa accompagnare a casa, sempre con queste due ragazze, all?ingresso del portone, vicino all?ascensore, si gira verso Ie ragazze dice a 218 queste due ragazze: ?Hai visto come mi scortano bene i Carabinieri?? a quel punto non Ci ho visto piL?I ho detto se aveva problemi, per me il servizio si era svolto regolarmente, normale, poi mi sono un po? arrabbiato, perch? le ragazze si sono messe a ridere lui ha iniziato a battibeccare, non si voluto fare accompagnare su al piano, si fatto lasciare git) ha detto: ?Adesso chiamo il Genera/e provvedo a riferirgli a farti spostare, a riferirin il tutto?, il Genera/e dell?Arma, il Genera/e giorno dopo non c?ero piL?I, Ia sera, la notte, erano verso l?una quando ho avuto il battibecco, al mattino mi riferivano Che non potevo piL?J fare la scorta mi sono ritrovato un altro personaggio, avevo chiesto i/ motivo, mi han detto: ?Niente, non puoi far/a, basta?, io sapevo il motivo, sicuramente aveva Ricordava, tra i vari servizi effettuati per Emilio Fede, anche quello del giorno 14.2.2010. Dopo i consueti spostamenti casa-lavoro avevano accompagnato Fede presso la residenza di Silvio Berlusconi la sera verso I'ora di cena. A bordo della macchina di Fede vi erano anche due ragazze salite con lui all'uscita dagli studi Mediaset. Ricordava che una delle ragazze aveva tratti somatici arabi, nordafricani, era molto ben vestita, lineamenti perfetti, bella molto giovane. Era la prima volta che la vedeva. L'altra ragazza era italiana l'aveva gi? incontrata. Terminata la serata presso Ia residenza del premier, Fede aveva accompagnato la ragazza italiana in Piazzale Loreto dove aveva provveduto a pagarle un taxi per Buccinasco. Aveva sentito quale fosse la destinazione perch? era in piedi di fianco a Fede mentre dava istruzioni al tassista. Aveva accompagnato Fede molte volte ad Arcore lo stesso era sempre in compagnia di qualche ragazza anche quando Fede usciva a cena era accompagnato da giovani donne. Non conosceva i nomi delle ragazze, ricordava solo Sara Tommasi che pit] volte Fede aveva accompagnato sino a casa. poi Nicole Minetti. In un'occasione si erano recati anche in Via dell'Olgettina ove Fede si era intrattenuto a conversare con una donna. Non era in grado di confermare se la ragazza di origine nordafricana notata 4" Cfr. deposizione udienza del 28.9.2012 pagg. 8 55. 219 sulla macchina di Fede Ia sera del 14.2.2010 poteva essere Ruby, tuttavia nemmeno poteva escluderlo. Quella stessa sera, 14.2.2010, ricordava di aver visto Ia macchina di Dario Mora all'interno della villa di Arcore. Conosceva bene la vettura, una BMW con targa svizzera, perche sovente Fede Mora uscivano insieme, quella sera era Ii. Non aveva tuttavia visto Mora derivandone Ia presenza dalla macchina Ii parcheggiata. In diverse occasioni aveva riscontrato la presenza di molte giovani donne all'interno della residenza del premier in quella sera in particolare del 14.2.2010, aveva osservato, attraverso Ie finestre, alcune di Ioro in abiti succinti, per la precisione in babydoll rosso. Alle finestre vi erano Ie tende, tuttavia si poteva cogliere attraverso quanto accadeva all'interno: ?sulla destra ci sono del/e grosse vetrate con delle tende, diciamo, sul trasparente, con una luce soffusa si vedeva il movimento ho visto queste vedeva, si, perfettamente non sono il solo che a vederle, che le ho I'Appuntato, adesso in pensione, Pignarolo Bar/etta Franco. Pignarolo Marco "41. Garrisi Raffaele. Assistente in servizio presso il Compartimento Polizia Postale delle Comunicazioni di Milano stato sentito all'udienza del 13.2.2012 nell'ambito del procedimento n. 2852/2011 RG Trib. celebrato a carico di Silvio Berlusconi il verbale della sua deposizione stato acquisito al fascicolo dell'odierno processo, ex art. 493 comma 3A all'udienza del 14.12.2012. II teste ha riferito delle analisi tecniche compiute sui telefoni cellulari sugli altri support} informatici sequestrati nel corso delle perquisizioni del 14.1.2011 operate nei confronti di svariati soggetti. Ha riferito delle varie fasi delle operazioni compiute: la prima, consistita nell'effettuazione di una copia dei contenuti delle schede SIM dei telefoni cellulari dei computer? per l'aspetto squisitamente tecnico si rinvia a quanto dettagliatamente illustrato dal teste nel corso del suo esame -, seguendo i protocolli internazionalmente riconosciuti per Ie procedure di analisi forense; la 4? Cfr. deposizione udienza 28.9.2012 pag. 22 55. 220 seconda, consistita nella produzione di una seconda copia sulla quale poi, in terza fase, si sono articolate Ie operazioni di estrapolazione dei dati. Martegani Gabriele. L'Assistente Capo Martegani Gabriele all'udienza del 27.4.2012 ha spiegato come ha proceduto nella visione ed elaborazione del contenuto dei supporti informatici sequestrati, come detto, il 14.1.2011 a svariati soggetti??. Era stato possibile, anche con I'ausilio della Polizia Postale che vi ha provveduto direttamente al c.d. carving dei file cancellati, ovvero i ripescaggio dei dati eliminati. Uno in particolare presentava un argomento piuttosto interessante riferendosi alla procedura di af?do della stessa Ruby i cui contenuto il seguente: ?Come promesso ho cercato di par/are con la Dottoressa Zappia che ti confermo essere anche tito/are del procedimento di affido temporaneo che abbiamo depositato a luglio. Stamattina era impegnata in udienza al C. P.A. oggi non mi ha potuto ricevere perch? era impegnata nella redazione di provvedimenti, non so quindi se ha avuto modo di va/utare la richiesta che il Dottor Forno dovrebbe aver ino/trato di trascorrere qua/che giorno da Diana. Spero lo abbia fatto anche in considerazione del parere favorevole di Pietro Forno. Provo a ripassare lunedi mattina nella sua cancelleria, comunque lunedi provo a chiedere se i/ Giudice ha preso qua/che decisione 0 ha disposto l?assunzione di qua/che altro istruttorio. Incrociamo le dita. Analizzando iI contenuto dei telefoni cellulari sequestrati alle ragazze sono state recuperate alcune fotogra?e che ritraggono alcune di loro, ad esempio Concetta De Vivo nei mesi di luglio agosto 2010, all'interno della villa di Silvio Berlusconi ad Arcore a bordo piscina, circostanza riscontrata anche dall'analisi delle celle di geolocalizzazione dei cellulari che collocano i telefoni in questione nei giorni in cui risultano essere state scattate Ie foto proprio ad Arcore (tra I'altro, come pill: volte evidenziato, tutte Ie ragazze hanno confermato di essersi recate ad Arcore nelle date rispettivamente indicate Ioro). Sul cellulare di Barbara Guerra erano memorizzate fotografie riproducenti una 42 Per la parte squisitamente tecnica delle operazioni compiute si rinvia necessariamente alla deposizione del teste udienza 27.4.2012 pagg. 93 55. 221 camera da letto con libreria ritratti di Berlusconi con famiglia databili 24.10.2010 ore 4.51 4.56, immagini della ragazza nuda in atteggiamento saffico, travestita da poliziotta con tanto di manette. Quanto a Barbara Faggioli, all'interno della memoria del cellulare sono state trovate nove fotografie che raffigurano istanti di cene in compagnia con Emilio Fede, Barbara Guerra, Florina Marincea, Mariana Puglia altri ospiti. Sempre dall?esame dei metadati di queste fotografie stato possibile evincere che sono state create Ia sera del sabato 06.03.2010 alle ore 23.54. Altri fotogrammi risalgono alla sera trail 18.03.2010 il 19.03.2010. Registrati nella rubrica del cellulare di Iris Berardi sono stati rinvenuti i numeri telefonici di Silvio Berlusconi, sia di Palazzo Grazioli a Roma che quello personale, oltre a numerosissime utenze a cui nominativo faceva seguito Ia dicitura ?cliente?43. quello di Ruby. del ragionier Spinelli. di Nicole Minetti. II tentativo estremo delle difese, piuttosto sgradevole per la verita, di insinuare il dubbio circa una possibile manipolazione dei dati da parte dei tecnici caduto nel vuoto la continua ripetizione della medesima domanda ha messo in luce, piuttosto che contraddizioni nella lucida deposizione del teste, invano, a compromettere un'attivita un'ottusa presa di posizione volta, assolutamente cristallina nelle modalita nei risultati. Le cene eleganti. Di seguito, una sintesi delle deposizioni dei testi chiamati dalla difesa che hanno riferito della Ioro partecipazione, per alcuni contestuale, alle cene di Arcore nel periodo in contestazione. Durante Michele. Maggiordomo, cameriere, addetto alla persona di Silvio Berlusconi dal 2003, teste, sentito all'udienza dell'11.1.2013, ha dichiarato di svolgere in prevalenza la sua attivita Iavorativa a Roma occasionalmente presso Ia residenza di Arcore. In alcune circostanze era presente in occasione di feste cene con amici 43 Per i dettaglio dei numeri di telefono rispettivi utenti si rinvia alla deposizione del teste udienza 27.4.2012 pag. 115 55. 222 politici ragazze organizzate presso Villa San Martino. Le ragazze che partecipavano alle serate erano in numero variabile a seconda delle occasioni, ovvero se la serata era pill: meno riservata. Quanto al tenore di queste serate il teste ha cosi riferito: "c?era una cena, c?era un piccolo aperitivo, 5i sedevano a tavola, servivamo Ia cena. Dopo di che si poteva guardare la TV nella sala da pranzo, oppure una sala cinema, chiamiamola cosi, adibita come un dopo cena, con dei divani, con delle poltrone. ?era l?accompagnamento musicale, che poteva verificarsi meno, si poteva asco/tare della musica, si parlava, 5i chiacchierava. Noi servivamo deg/i amari, delle bevande, ascoltava della musica, cosi, qualche ragazza poteva ballare meno, ecco. "44 Oltre ai camerieri poteva essere presente un "addetto alla musica", prevalentemente Mariani Danilo Apicella Mariano. Non aveva mai assolutamente assistito a situazioni sconvenienti, spogliarelli, ammiccamenti, toccamenti delle ospiti nei riguardi di Berlusconi viceversa. Nulla di osceno a connotazione erotica. Quanto ai travestimenti, si trattava di costumi da ballo, "niente di scandaloso". Questo tipo di serate si svolgevano all'incirca da tre anni a questa parte. Poteva capitare che qualche ospite si trattenesse per la notte alloggiando nelle stanze riservate. Alcune ragazze era pit?J presenti di altre ad esempio ricordava Nicole Minetti, Barbara Guerra, Barbara Faggioli. frequentemente era presente anche Emilio Fede, che aveva sempre visto arrivare da solo. Qualche volta Dario Mora. II teste ha ripetutamente sottolineato che nulla di sconveniente era mai accaduto all'interno della residenza di Silvio Berlusconi, di non aver mai assistito ad atteggiamenti ambigui a connotazione sessuale. Ha tenuto a precisare, tuttavia, che la sua postazione era defilata rispetto alla "sala discoteca", che non era sempre presente e, infine, che "puo darsi che durante la giornata che c?ero io non si verificavano ecco, tutto qui""5. Brunamonti Lorenzo. 4? Cfr. deposizione udienza 11.1.2013 pag. 86 55. 45 Cfr. deposizione udienza 11.1.2013 pag. 98. 223 Cameriere in servizio presso Palazzo Grazioli dal 1".10.2008, iI teste sentito all'udienza del 25.1.2013 ha dichiarato di aver occasionalmente presenziato prestato la propria attivita nel corso di alcune cene organizzate ad Arcore da Silvio Berlusconi. II suo ruolo precipuo era quello di servire a tavola e, quando capitava, di seguire Ie necessita degli ospiti anche nel corso del dopo~cena presso Ia sala discoteca. Non aveva mai assistito ad alcunch? di sconveniente n? durante la cena n? dopo "anche se a volte il Presidente magari gli piace cantare, queste canzoni in francese, magari c?era gente che si alzava ballava. Ma cose piccanti, erotiche, no, insomma"46. Non era presente in modo continuativo nella sala discoteca perch? "una volta che era tutto in ordine in genera si saliva per sistemare magari quello che era Ia cena. poi ogni quarto d?ora, venti minuti, si fa un giro per vedere se c?erano bicchieri sporchi, finiva il ghiaccio" 47. II teste non era stato in grado di riferire in quali occasioni aveva accompagnato Berlusconi ad Arcore, anche se ricordava certamente Ia cena del 22.8.2010 alla quale avevano partecipato una decina di ragazze. Aveva precisa memoria di quell'occasione poich?, di sua iniziativa, aveva portato in tavola una statuetta proveniente dall'Africa per assecondare iI clima goliardico che aleggiava quella sera tra gli ospiti: "io ho portato del/e varie cose, perch? mio padre lavora in Angola, 9 tra i vari oggetti che ho riportato c?era questa statuetta che, ahim?, stupidamente, rappresentava un po? Ia metafora di questo bunga bunga, che una barzelletta su questi cannibali africani. all?atto pratico stiamo parlando di una statuetta, sara stata alta un venti centimetri, stilizzata, intarsiata in Iegno, assomiglia quasi agli Oscar, una forma stilizzata. Ricoperta da un coperchio davanti, quindi se ne parlato tanto come so fosse un oggetto di chissa quale richiamo sessuale. Poi stupidamente, lo dico per questa cosa che si e? creata intorno a questo oggetto, io ho avevo trovato, scherzosamente la metafora del bunga bunga, perch? se si schiacciava Ia testa si alzava il 4" Cfr. deposizione udienza 25.1.2013 pag. 16. 47 Cfr. ivi pag. 18. 224 coperchio si vedeva questa statua nuda"48. Un'iniziativa davvero raffinata, consona all?eleganza della cena. Dopo aver Iasciato Ia statuetta sul tavolo si era allontanato ed era tomato a riprenderla dopo circa venti minuti. Non ricordava che i commensali avessero attivato i meccanismo per scoprire i pene della statuetta. Nemmeno aveva assistito a toccamenti reciproci tra Ie giovani donne gli uomini presenti. Escluso. Categoricamente. Poteva capitare che in discoteca venissero improvvisati balletti con coreografie costumi di scena ma nessuno spogliarello. AI pit: Ie ragazze che si esibivano restavano abbigliate in ?body?. La deposizione del teste, caratterizzata da un percepibile imbarazzo dalla evidente preoccupazione di poter involontariamente riferire circostanze compromettenti per gli ospiti per il datore di Iavoro, si rivelata totalmente inutile inservibile allo scopo che Ia difesa, che ha insistito per I'audizione di questo teste, si era prefissato ovvero minare Ia credibilit? delle parti civili delle altre testimoni che diversamente hanno descritto Ie "cene di Arcore". La non attendibilit? della versione resa da Brunamonti Lorenzo, contaminata dalla sudditanza mostrata verso il datore di Iavoro a tacere della candidatura nelle Iiste del PDL -, trapela in ogni risposta. Solo Ie puntualizzazioni in ordine ai frequenti allontanamenti del teste sia dalla sala da pranzo che dalla discoteca quindi dalla sfera di diretta percezione degli accadimenti di cui si discute che a questo punto ben potrebbero essere avvenuti quando Io stesso non era presente hanno consentito di escluderlo dall'elenco di coloro in relazione ai quali stata disposta Ia trasmissione degli atti per falsa testimonianza. Di Boni Dafni. Collaboratore di Silvio Berlusconi dal 2008, ha riferito, all'udienza del 25.1.2013, di prestare Ia propria attivit? Iavorativa in prevalenza presso Palazzo Grazioli a Roma. Occasionalmente si era recato in Arcore accompagnando i Presidente. ?3 Cfr. ivi pag. 20. 225 Berlusconi sovente aveva ospiti a cena, politici, familiari, amici. A volte anche giovani donne quando iI tenore della serata era meno formale. Ricordava che questo tipo di convivio era iniziato nel 2009/2010 lui era stato presente in tre quattro occasioni: "erano cene simpatiche, normali, tra persona normali. II Presidente teneva banco come suo solito, col par/are di tutto, in genera/e, di politica, so, barzel/ette, ecco. Ma cose normali, niente di stratosferico fuori dalla maschili femminili, qua/che d?uno lo ricordo, da Lele Mora a Emilio Fede, la signora Minetti, una certa Miriam, che non ricordo il cognome, Barbara poi, adesso, insomma non mi ricordo anche la Faggioli, si..la signora Polanco capitata, si. "49 Nella seconda parte della serata, che si svolgeva in questa sala adibita a discoteca, alcune volte erano stati improvvisati spettacoli musicali "tipo Bagaglino", Ie ragazze indossavano costumi di scena, ballavano, cantavano: "Io que/Io che le posso dire che le signore che venivano erano vestite da sera, quindi comunque gli abiti erano abbastanza succinti. Lo posso dire, insomma, sono uomo assolutamente. Che poteva avvenire durante il ba/lo qua/che strusciamento, ma cosi, come lo dico, proprio uno strusciamento, proprio un guardarsi neg/i occhi, non so, un toccarsi schiena con oltre questo, sinceramente no, n? durante la cena n? nel dopo cena"50. Nulla fuori misura, nessuna donna nuda, spogliarelli simili. comunque Ie interazioni avvenivano unicamente tra le ragazze mai tra queste gli uomini presenti. poi non era sempre presente, andava veniva perch? c'erano tante cose da sistemare. Alcune ospiti potevano fermarsi a dormire, come effettivamente era capitato con Nicole Minetti altre donne delle quali non ricordava iI nome, Ie camere erano sempre pronte. Non aveva mai visto, nelle occasioni in cui era stato presente, Karima El Mahroug mentre ricordava Licia Ronzulli, Maria Rosaria Rossi, Giorgio Puricelli, Emilio Fede. Valgono, per questo teste, Ie medesime considerazioni svolte, in ordine 49 Cfr. deposizione udienza 25.1.2013 pag. 47 55. 5" Cfr. ivi pag. 49 55. 226 all'attendibilita, con riferimento a Brunamonti Lorenzo. Pezzotti Alfredo. Maggiordomo di Silvio Berlusconi dal 1991, attivita svolta prevalentemente a Palazzo Grazioli con sporadiche trasferte ad Arcore in periodi dei quali non ha conservato memoria. Ricordava Ia presenza, in queste rare occasioni cui aveva accompagnato iI Presidente, di Nicole Minetti, Barbara Faggioli, Alessandra Sorcinelli, i fisioterapista del presidente, Giorgio Puricelli, Emilio Fede. Alla cena partecipavano all?incirca una decina di persone: "Erano cene normalissime, dove si scherzava, si rideva, c?era del/a raccontavano i/ pianista, il Signor Dani/o Mariani, i/ Presidente nei dopo cena non sono mai stato presente. una sala che ho vista, dove si balla, 5i intrattengono gli ospiti del Presidente, ma non ho avuto mai occasione di "51 Sicuramente era capitato che qualche ospite si trattenesse per la notte ma non era in grade di riferire chi quando. Non aveva mai visto Berlusconi consegnare buste contenenti denaro a chicchessia a volte regalava alle ragazze foulard di Marinella, piccoli gioielli, orologi del Milan. Nemmeno aveva mai visto a Villa San Martino Karima El Mahroug, mentre ricordava Dario Mora, Emilio Fede, Maria Rosaria Rossi. Brumana Giuseppe. Maggiordomo di Silvio Berlusconi esclusivamente presso Villa San Martino dal 1991. All?udienza del 25.1.2013 i teste ha riferito di ricordare che nel 2010 ii Presidente aveva iniziato ad organizzare molte cene cui partecipavano giovani donne. Si trattava di cene informali, allegre, accompagnate da musica. Berlusconi a volte, cantava, raccontava barzellette, intratteneva gli ospiti. Qualche ragazza trascinata dalla musica si alzava ballava. Nessuna si era esibita in spogliarelli anche se certamente indossavano abiti piuttosto succinti 5? Cfr. deposizione udienza 25.1.2013 pag. 65 55. 227 "un movimento, ballare, come 5i fa in discoteca oggi, una ragazza, si muove appena appena, non che Ie grazie siano nascoste?. Non aveva mai visto la statuetta del Priapo, ne aveva sentito parlare dagli altri camerieri. Quanto alla seconda fase della serata che si svolgeva nella sala sottostante non aveva ricordi precisi anche perch? "sono sceso, si, pero da essere rimasto proprio in servizio, sotto, al bunga bunga, come barista non sono mai stato proprio Ii. "53 comunque non aveva mai visto toccamenti, strusciamenti, atteggiamenti erotizzati. Solo "una beI/a allegria". Le ragazze giocavano col palo della lap dance. Tra Ie ragazze ricordava certamente Nicole Minetti, Barbara Guerra, Barbara Faggioli, Marystelle Polanco, Miriam Loddo, le gemelle Ferrera, Raffaella Fico, Arisleida Espinosa. Alcune di Ioro qualche volta si fermavano a dormire. ricordava anche Dario Mora, Emilio Fede, Carlo Rossella Giorgio Puricelli presenti in alcune occasioni. Non aveva, invece, mai visto El Mahroug Karima. Deve rilevarsi, rispetto alla deposizione di questo teste, che le sue affermazioni, in termini negativi, riguardanti Ia statuetta la presenza di Ruby ad Arcore mal si conciliano con la comprovata presenza dello stesso in Arcore in via continuativa. Pare davvero singolare che non abbia conservato memoria unicamente di queste circostanze atteso i riscontro obiettivo rilevato in atti. Ma tant'e, potrebbe anche in questo caso giustificare i difetto mnemonico Ia presenza intermittente gia riferita dagli altri testi comune a tutto i personale che ha prestato servizio ad Arcore. Zangrillo Alberto. Medico personale di Silvio Berlusconi dal 2002, sentito all'udienza del 25.1.2013, ha riferito di una frequentazione settimanale della residenza di Arcore ove si recava esclusivamente per ragioni professionali. Solo in tre, quattro occasioni, essendo molto amico del nucleo familiare di 52 Cfr. deposizione udienza 25.1.2013 pag. 80. 53 Cfr. ivi pag. 82. 228 Berlusconi, gli era capitato di recarsi ad Arcore per motivi diversi da quelli strettamente sanitari. Quanto aI tenore di questi incontri estemporanei, vuoi per una cena 0 un pranzo, il teste cosi ha riferito: "Allora, ci tengo a sottolineare con fermezza, soprattutto a tutela mia del rapporto che intercorre tra me il Presidente Berlusconi, che mi sono sempre scrupolosamente attenuto, nel mio rapporto con Iui, al fatto che ci sia sempre stato un chiaro motivo, quindi un chiaro supporto. ci tengo anche a dire che nel mio ruolo di medico, ma anche di docente universitario, ho sempre avuto cura di tenere molto a/ta la mia personale asticella, di queI/o che io giudico, come dire, tol/erabile intollerabile. Per cui, rispondendo alla sua domanda, credo di poter affermare con assoluta certezza che in queste circostanze non mi mai capitato di poter correre il rischio di vedere travalicato il limite di tipo etico morale che io mi sono imposto "54. quanto alla "sala discoteca" testualmente ha dichiarato: "In un paio di circostanze, come ho gi?, prima che mi faccia Lei la domanda, le anticipo la risposta che diedi in quella circostanza, dissi, confermo, che quello che mi preoccupava era appunto il clima, in termini di decibel piuttosto che di alternanza di chiaro scuro, siccome ho cura della salute di ogni mio paziente, in particolare anche di questo, mi ero preoccupato, appunto, perch? le circostanze ambientali non potessero in qua/che modo turbare"55. Si ritenuto di riportare pedissequamente quanto dichiarato dal teste in udienza perche nessuna sintesi potrebbe avere Io stesso impatto valutativo dell'ascoltare dalla viva voce dell'interessato Ia puntita difesa del suo spessore della sua integrit? morale (?asticella?), dei quali nessuno dubita ma che certo non paiono giustificare tanta enfasi. In conclusione, cio che puo ricavarsi da questa deposizione, cosi come da quella del personale domestico, dei politici a vario titolo frequentanti Ia dimora di Arcore dei vari amici del Presidente che in Ioro presenza non accaduto nulla di riprovevole men che meno di volgare sconveniente. In Ioro ?4 Cfr. deposizione udienza 25.1.2013 pag. 7. 55 Cfr. ivi pag. 8. 229 presenza, per I'appunto. Nulla hanno potuto, ne avrebbero potuto, riferire di quanto avvenuto nelle diverse occasioni in cui nessuno di Ioro ha presenziato. Anche Ie dichiarazioni di seguito sintetizzate si orientano nella stessa direzione. Eccole: Gonzales Pablo Diana Altagracia. Sentita all'udienza del 1.3.2013, Ia teste, ballerina aspirante cantante, ha dichiarato di aver conosciuto Silvio Berlusconi, per il tramite dell'amica Marystelle Polanco, una sera al ristorante "Giannino" nel 2010. Con Arisleida Espinosa aveva formato un gruppo la conoscenza con Berlusconi poteva servire per promuovere un Cd musicale che avevano inciso. Nel settembre/ottobre 2010 aveva partecipato ad alcune cene ad Arcore, almeno in tre occasioni. Una sera in particolare 5.9.2010 - si era esibita unitamente ad un ballerino cubano invitato precipuamente allo scopo. In quella circostanza ricordava Ia presenza di Emilio Fede di circa venti ragazze. Avevano cenato accompagnani dalla musica di Mariano Apicella. Alcune giovani donne avevano cantato ballato, erano molto "estroverse" meglio "se erano Ii era per un motivo, perch? sapevano quello che volevano. Soldi56. Tra queste ricordava Iris Berardi, Barbara Guerra, Francesca Cipriani, le gemelle De Vivo. Anche Nicole Minetti. Dopo cena, sia quella sera che Ie altre cui aveva partecipato, erano scesi tutti nella "famosa sala". Le ragazze cantavano ballavano "c?erano quelle che specialmente portavano i suoi completini per fare la performance, che avevano pensato di fare a casa loro"57. Una volta aveva ricevuto 2.000,00 da Berlusconi poiche Io stesso aveva molto insistito che fosse presente nonostante avesse un impegno di Iavoro, che comunque aveva rispettato allontanandosi dalla villa in tarda serata, in un'altra occasione 4.000,00 come aiuto per arredare un appartamento, in Via Olgettina, del quale aveva parlato con Nicole Minetti ma Ia cosa non aveva avuto seguito in effetti non vi si era mai trasferita. Cfr. deposizione udienza 1.3.2013 pag. 75. 5" Cfr. ivi pag. 66. 230 Ricordava anche di aver visto, in ogni occasione in cui era stata presente, che a fine serata si formava una fila fuori dallo studio di Berlusconi all'interno del quale Ie ragazze entravano una alla volta "Si, perch? praticamente a fine cena si faceva ?sta fi/a davanti a una porta del/?ingresso della casa, che lui aveva una stanza con dentro regali oggetti, Ii praticamente entravano una ad una, chi per par/are 0 per dire i suoi problemi 0 per chiedere aiuto, Ie i [am inciuci"58. Precisava, sul punto, Ia teste che "ho visto un giorno una scena di una di loro, non ricordo chi, che per ottenere dei soldi, che si inventavano del/e cose. quindi, ovviamente se entravano nel/a stanza era per formarsi una storia per avere i soldi59. Non aveva assistito ad atteggiamenti erotizzati, toccamenti strusciamenti tra Ie ragazze con gli uomini presenti "quel piL?i che, pit) meno, di sessua/e ho visto, che c?era questo palo in mezzo alla sala, molte di Ioro mentre facevano i ballettini si aggrappavano andavano su/ pa/o come le ballerine di lap dance. Queste cose qua, perc?) poi di nudo non ho mai visto niente, sinceramente "60. Una sola volta si era fermata a dormire ad Arcore perch? si era fatto molto tardi non sapeva come rientrare a Pavia dove all'epoca abitava. Aveva condiviso Ia stanza con una ragazza bionda della quale non ricordava i nome altre donne, almeno sei, si erano trattenute per la notte. D'Urso Maria Carmela. La teste, conduttrice televisiva nota come Barbara D'Urso, all'udienza del 22.2.2013 ha dichiarato di aver incontrato per la prima volta Silvio Berlusocni nel 1977 presso gli studi di Telemilano ove la stessa svolgeva attivita Iavorativa. Nel corso della sua trentennale conoscenza di Berlusconi si era recata ad Arcore in una sola occasione all'inizio degli anni 2000 per un pranzo. Testimonianza, all'evidenza, totalmente inutile. Tra I'altro Ia medesima circostanza era stata riferita dalla D'Urso nell'ambito del procedimento a carico di Silvio Berlusconi celebrate in parallelo. 58 Cfr. ivi pag. 71 55. 5?9 Cfr. ivi pag. 85. 6? Cfr. ivi pag. 71. 231 Yespica Aida. Sentita all'udienza del 15.3.2013, la soubrette ha dichiarato di aver conosciuto Berlusconi nel 2005/2006 quando Iavorava peril "Bagaglino". Era stata ospite ad una cena a Villa San Martino nella primavera del 2010. Erano presenti molte ragazze, circa una ventina, in particolare ricordava Marystelle Polanco, Cinzia Molena, Ia Sorcinelli, Barbara Guerra, Nicole Minetti. Ricordava anche Emilio Fede Apicella. Durante Ia cena Berlusconi aveva raccontato barzellette qualche ragazza si era alzata per cantare. Dopo Ia cena si erano recati nella sala sottostante, c'era musica, si ballava. Era stata avvicinata da una ragazza, che aveva poi capito trattarsi di Ruby, che le aveva chiesto di poter fare una foto insieme che aveva scattato col telefonino. Quella sera non ricordava di aver visto Dario Mora. Emilio Fede, che conosceva da circa sette anni, era rimasto sempre seduto, chiacchierava con lei le altre ragazze, non aveva ballato. Non aveva assistito ad interazioni sessuali di alcun genere. Verso I'una era andata via accompagnata da un autista messole a disposizione da Berlusconi. Molena Cinzia. All'udienza del 5.4.2013 stato acquisito, ex art. 493 comma 3A il verbale della deposizione resa da Molena Cinzia nell'ambito del procedimento n. 2852/2011 RG Trib. celebrato a carico di 19.11.2011. In quella sede Ia Molena ha riferito di aver partecipato, nel corso dell'anno Berlusconi Silvio, in data 2010, a quattro serate presso la residenza di Berlusconi in Arcore tra iI mese settembre quello di dicembre. Ricordava che ogni volta erano presenti molti ospiti, venti trenta. Tra questi rammentava di aver visto Vittorio Sgarbi, Carlo Rossella, Nicole Minetti, Imma De Vivo. Altre ragazze le aveva successivamente conosciute nel corso delle altre frequentazioni. Berlusconi intratteneva gli ospiti durante la cena raccontando barzellette 232 aneddo?. Qualcuno cantava ballava. Non aveva mai assistito a spogliarelli interazioni a connotazione sessuale tra le giovani donne gli uomini presenti. In una sola circostanza ricordava di essersi recata in una sala sottostante per assistere alla visione di una conferenza di Berlusconi in America. Rammentava, inoltre, di aver visto una sola volta El Mahroug Karima ad Arcore sicuramente tra settembre dicembre 2010. Aveva ricevuto in dono da Berlusconi una Mini Cooper nel giugno del 2010. Aveva rappresentato a Berlusconi di aver bisogno di un mezzo di trasporto per lavorare lui le aveva comprato Ia macchina. Rodriguez Maria Belen. All'udienza del 15.3.2013 sono state acquidite al fascicolo del dibattimento, ex art. 493 comma 3A le dichiarazioni rese dalla teste nell'ambito di altro procedimento 2852/2011 RG Trib.) all'udienza del 5.11.2012. in quella sede la Rodriguez ha dichiarato di conoscere Berlusconi Silvio dal 2007, di aver avuto occasione di frequentare la villa in Sardegna, di non essersi mai recata ad Arcore in altre dimore. Non conosceva El Mahroug Karima. Canalis Elisabetta. II verbale di SIT della teste, rese in data 23.1.2011 innanzi al PM, stato acquisito ex art. 493 comma 3A c.p.p. all'udienza dell'8.2.2013. La Canalis ha negato di aver mai partecipato ad alcuna cena, sola in compagnia dell'attore George Clooney con il quale all'epoca intratteneva una relazione sentimentale. Non aveva mai conosciuto El Mahroug Karima. Carfagna Maria Rosaria. All'udienza dell'8.2.2013 sono state acquisite, ex art. 494 comma 3A le dichiarazioni rese dalla teste in altro procedimento 2852/2011 RG Trib.). In quella sede, all'udienza del 12.11.2012, la Carfagna ha affermato di conoscere Berlusconi Silvio da circa dieci anni di non essere mai stata ad Arcore. Non aveva mai incontrato El Mahroug Karima. Ronzulli Licia Maria Rosaria Rossi. L'europarlamentare Ronzulli Licia stata sentita all'udienza del 25.6.2012 233 nell'ambito del procedimento a carico di Berlusconi Silvio 2852/2011 RG Trib.). In quella sede, la teste ha dichiarato di conoscere Silvio Berlusconi di avere avuto occasione di frequentare la residenza di Arcore, la villa in Sardegna quella sul Lago Maggiore. Le frequentazioni potevano essere a connotazione politica conviviale. Alcune volte erano presenti in concomitanza anche Nicole Minetti Maria Rosaria RossL Le serate private che si svolgevano a casa di Berlusconi erano sempre dello stesso tenore: cena e, successivamente, discoteca. Si suonava, cantava ballava. Berlusconi raccontava barzellette aneddoti. Tra le ragazze che aveva avuto modo di incontrare ad Arcore ricordava la Polanco, la Visan, le gemelle De Vivo, Faggioli, Bonasia, Barizonte, Guerra, Loddo, Nigro, Fico, le gemelle Ferrera. Era stato presente alcune volte Emilio Fede. Non ricordava di aver mai incontrato Ruby anche se non era in grado di escluderlo con certezza. Sicuramente non la sera del 14.2.2010 poiche si trovava in Bangladesh. Nemmeno si ricordava della presenza di Chiara Danese Ambra Battilana Ia sera del 22.8.2010 pur prendendo atto della circostanza che fossero presenti tanto lei quanto le ragazze a casa di Berlusconi. Di quella cena ricordava che avevano partecipato molte persone, circa 25, per lo pit) donne, Sicuramente Emilio Fede, Giorgio Puricelli Maria Rosaria Rossi. Berlusconi aveva cantato alcune canzoni in francese, raccontato barzellette. Ricordava anche che era stata fatta girare a tavola una statuetta di arte africana che rappresentava la fertilita ma escludeva che si fossero accennate interazioni erotiche con l'oggetto. Nemmeno, durante la cena, aveva assistito a toccamenti strusciamenti tra le ragazze gli uomini presenti, n? spogliarelli denudamenti parziali. Al piL?J qualche abbraccio. Dopo cena era tornata a casa non aveva quindi preso parte alla fase successiva. Non ricordava se nella "taverna" vi fosse un palo della lap dance. Alla stessa udienza del 25.6.2012, nell'ambito del procedimento n. 2852/2011 234 RG Trib. citato, stata ascoltata anche Maria Rosaria Rossi, deputato del PDL. Collaboratrlce del Presidente Silvio Berlusconi, la teste ha dichiarato di aver frequentato con assiduita le residenze di Berlusconi, sia ad Arcore che altrove. Aveva avuto occasione di conoscere molte delle ospiti presenti alle cene di Arcore ed in particolare Nicole Minetti, Barbara Faggioli, le gemelle De Vivo, la Polanco, Bonasia, Barizonte, Visan, le gemelle Ferrera, Fico, Morali, Raissa. Alcune volte era presente Emilio Fede. Ricordava Ambra Battilana per averla vista la sera del 22.8.2010 anche Imane Fadil. Non aveva memoria di Dario Mora. Quanto alla presenza di Ambra Battilana ricordava che Ia ragazza era in compagnia di un'amica ed entrambe le erano state presentate da Emilio Fede. Aveva scambiato qualche parola con le due prendendo un aperitivo in giardino. Durante la cena, accompagnata da musica, Berlusconi aveva intrattenuto gli ospiti cantando raccontando barzellette. Non aveva visto alcuna statuetta, ma nel corso della cena si era pit] volte allontanata da tavola per alcune incombenze Iavorative per fumare. Nemmeno aveva notato lnterazioni sessuali tra le giovani donne gli uomini presenti. Terminata Ia cena si erano recati nalla sala discoteca sottostante. Il termine "bunga bunga" veniva utilizzato per precisare che Ia serata proseguiva in discoteca, non alludeva a nulla di volgare. Nelle occasioni in cui aveva avuto modo di trattenersi per il "bunga bunga" non aveva mai assistito a spogliarelli, me a toccamenti strusciamenti delle ragazze tra loro 0 con Berlusconi. Con particolare riferimento alla serata del 22.8.2010, ricordava che le ragazze avevano ballato improvvisato alcune coreografie indossando dei costumi di scena travestimenti tipo "poliziotta", "giocatore del Milan", maschere satiriche. Ambra Chiara non avevano partecipato ai balli alle esibizioni. Erano fuori contesto, non parlavano nemmeno. Per Silvio Berlusconi era consuetudine omaggiare le ospiti con piccoli oggetti foulard. In alcune occasioni qualche ospite si era trattenuto per la notte. Anche alcune ragazze. Con la pronuncla della sentenza nell'ambito del procedimento n. 2852/2011 RG 235 Trib. il Tribunale giudicante ha ritenuto di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica per i ravvisabili indizi di reit? a carico di numerosi testi, tra i quali Ronzulli Licia Rossi Maria Rosaria, per il delitto di falsa testimonianza. Innanzi a questo Tribunale Ie due testimoni citate non hanno deposto e, pertanto, non stato possibile apprezzare Ia genuinit? del narrate del cui contenuto si avuta conoscenza mediata attraverso i verbale di trascrizione acquisito in atti. Cib premesso, va osservato che, indipendentemente da qualsivoglia considerazione in ordine alla veridicit? di quanto riferito, Ie circostanze che emergono dalla Iettura delle deposizioni si pongono in termini assolutamente neutri rispetto alla valenza meno dell'assunto accusatorio. Le testimoni, infatti, hanno entrambe riferito di aver solo parzialmente assistito partecipato alie varie fasi della serata di tal che non pub essere in via definitiva escluso che gli accadimenti narrati dalle odierne parti Iese siano avvenuti proprio nei momenti di assenza tanto della Ronzulli che della Rossi, analogamente a quanto si gi? avuto modo di constatare con riferimento al personale di servizio. ?Casting? Miss Italia. Leto Francesca. Speaker radiofonica, la teste stata sentita all'udienza del 22.3.2013. Nel 2009 aveva positivamente effettuato un provino con Emilio Fede per il ruolo di "Meteorina" all'interno del Tg4. Si era trattato di un provino in piena regola ed era presente, oltre a Fede, anche un assistente di studio. Poco dopo aveva iniziato il programma. Non aveva ricevuto alcuna raccomandazione per facilitare il contatto con Fede, aveva inviato un curriculum ed era stata convocata. Percepiva circa 150,00 3 puntata si alternava con un'altra ragazza. Nel corso della sua coliaborazione con Fede nessuno le aveva mai fatto avances chiesto di assecondare sessualmente chicchessia. Nemmeno aveva subito molestie si era trovata in situazioni ambigue inopportune. 236 Barolo Elena. Di professione "fashion blogger", Barolo Elena stata sentita all'udienza del 22.3.2013 a proposito del rapporto professionale in passato intercorso con Emilio Fede. Mei 2004 Emilio Fede I'aveva contattata per offrirle il ruolo di "Metorina". Conosceva gia ii Direttore Fede perch? erano diversi anni che Iavorava in Mediaset aveva appena concluso la sua esperienza di "Velina" a "Striscia la notizia". Percepiva all'incirca 300,00 a puntata, Iavorava dal Iunedi al venerdi, a volte si alternava con altre ragazze. Non aveva mai ricevuto proposte sessuali da Emilio Fede, n? subito molestie sollecitazioni a rendersi disponibile verso terze persone. Grechi Gabriela. Conduttrice delle "Estrazioni del Lotto", la teste, sentita ali'udienza del 22.3.2013, ha dichiarato di aver conosciuto Emilio Fede nel 2004 quando era stata contattata per rivestire il ruolo di "Meteorina" aii'interno del Tg4. Aveva gia maturato una lunga esperienza televisiva poich? Iavorava in Mediaset sin dal 1995. Aveva sostenuto un provino I'aveva superato. Percepiva 100,00 a puntata per cinque giorni alla settimana. Non aveva mai ricevuto proposte sessuali da Emilio Fede n? alcuna richiesta di compiacere altre persone. Pedron Eleonora. Ex "Miss Italia" ed ex "Meteorina", sentita all'udienza del 5.4.2013, Ia teste ha dichiarato di aver iniziato a Iavorare con Emilio Fede nel 2003. Aveva sostenuto un colloquio con Emilio Fede negli studi di Milan02 il direttore Ie aveva illustrato quale sarebbe stato il suo ruolo cosa in concreto avrebbe dovuto fare. Percepiva circa a puntata. Non aveva mai ricevuto proposte sessuali da Emilio Fede n? richieste di rendersi disponibile verso terze persone. Mirigliani Eugenia. Organizzatrice curatrice del concorso "Miss Italia", Ia teste stata sentita 237 all'udienza del 10.5.2013. Ha raccontato le modalita di selezione delle concorrenti, che vengono effettuate su tutto il territorio nazionale, attraverso agenti regionali collaboratori. Individuate le possibili candidate viene effettuata una prima scrematura da una giuria locale composta prevalentemente da personalita del posto quali assessori, giornalisti altri personaggi di rilievo in ambito territoriale. Una volta ottenuto I'accesso alla finale, le candidate vengono sottoposte alla valutazione di una giuria i cui componenti sono individuati dalla RAI, che produce i programma, al c.d. "televoto" cui partecipano gli spettatori da casa. Ha riferito di conoscere da molti anni Emilio Fede dal quale, nel modo pit) assoluto, aveva mai ricevuto raccomandazioni segnalazioni di alcun tipo a favore di alcuna delle aspiranti: "Io dichiaro che assolutamente i/ concorso Miss Italia, che vive da 74 anni, non ha mai avuto raccomandazioni, ed assolutamente inammissibi/e che una persona possa chiamare dire: "Votate que/la?. A noi queste cose, da noi non succedono, non devono succedere non succederanno mai"51 Emilio Fede, in passato, aveva fatto parte della giuria in epoca antecedente al 2005. Ricordava la partecipazione al concorso di Ambra Battilana Chiara Danese, quest'ultima per due volte. Non sapeva che avevano effettuato un provino per il ruolo di "Meteorine" n? che conoscessero Emilio Fede. Nessuna incidenza sulla partecipazione di Chiara Danese al concorso avevano avuto le notizie apparse sui giornali. Le testimonianze appena riassunte di Leto Francesca, Barolo Elena, Grechi Gabriela, Pedron Eleonora Mirigliani Eugenia, chiamate tutte dalla difesa di Emilio Fede, nell'ambito della valutazione di responsabilita dell'imputato non assumono alcun ruolo decisivo. Invero, la circostanza che la difesa ha inteso dimostrare, ovvero l'assoluta linearita correttezza di Fede nel reclutamento di collaboratrici per il Tg4 nel ruolo di "Meteorine", non idonea a menomare 6' Cfr. deposizione udienza 10.5.2013 pag. 7. 238 (a l'assunto accusatorio. Se, infatti, puo essere considerato un dato pacifico, che la selezione delle candiate al ruolo televisivo suddetto con riferimento alle testimoni ascoltate avvenuta nell'assoluta trasparenza deve essere di contro evidenziato che l'incontro che I'imputato Fede organizzo fu presso gli studi Mediaset con Ambra Battilana Chiara Danese il 21.8.2010 non era affatto finalizzato ad alcuna concreta proposta Iavorativa bensi alla valutazione della "adeguatezza estetica" delle due ragazze destinate a tutt'altro. Tale convocazione, improvvisa frettolosa, come fu anche il colloquio/provino, altro non era se non uno specchietto per Ie allodole, una subdola manipolazione posta in essere dall'imputato per vincere eventuali resistenze che Ie ragazze avrebbero potuto opporre a recarsi presso Ia residenza di Berlusconi. La promessa del Iavoro, con prospettive di guadagno assolutamente inusitate, l?ulteriore insinuazione, nemmeno troppo velata, di una possibile raccomandazione per il superamento delle ultime selezioni di "Miss Italia" sono stati gli strumenti attraverso i quali Fede ha persuaso Ie giovani dell'opportunita di assecondarlo nelle sue richieste dapprima per una cena poi per una serata di festa. Nicole Minetti. La condotta di favoreggiamento della prostituzione. Capo 1). Nicole Minetti svolgeva un fondamentale continuativo ruolo di intermediazione nella corresponsione di stabili erogazioni economiche alle donne che abitavano in Via Olgettina, emolumenti aventi indubbia natura di corrispettivo sinallagmatico per l?attivita di prostituzione svolta. L?imputata intermediava il rapporto con alcune delle abituali frequentatrici delle cene, occupandosi dell?intera gestione delle abitazioni di Via Olgettina, residenze che Berlusconi metteva a disposizione delle ragazze, sostenendone per intero le spese, quale parte del corrispettivo agli atti sessuali a pagamento dalle stesse posti in essere in suo favore. Avevano a disposizione gratuita, in comodato d?uso, appartamenti in Via Olgettina: Toti Elisa, Berardi iris, Garcia Polanco Maria Ester, Espinoza Arisleida, Guerra Barbara, Visan Ioana, De Vivo Concetta De Vivo Eleonora. 239 Inoltre, la Minetti operava quale intermediaria nell?erogazione di contributi economici da parte di Berlusconi, tramite Spinelli Giuseppe, a Garcia Polanco, Faggioli Barbara, Loddo Miriam, Sorcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney. ancora, organizzava in alcune occasioni, accompagnamenti in auto di alcune giovani donne presso Ia residenza di Arcore. Queste attivita emergono in modo chiaro dall?istruttoria dibattimentale: il teste Pavone Pierfrancesco, in servizio presso Ia Sezione P.G. della Procura, riferiva gli accertamenti effettuati al riguardo; alcune testimoni ne parlavano con trasparenza; non solo Ie testimoni ritenute attendibili: Ia condotta veniva descritta anche da alcune delle testimoni che, in riferimento ai Ioro racconti sull?andamento delle serate, non hanno detto il vero. Emergono prepotentemente dalla Iettura delle intercettazioni telefoniche, in modo sovrabbondante. Trovano conferma negli esiti delle perquisizioni. Analizziamo, dunque, partitamente, quanto emerge dalle testimonianze, dalle intercettazioni telefoniche, dalle perquisizioni. Le testimonianze, L?inquadramento generale della situazione riguardante gli appartamenti siti in Via Olgettina, 65 veniva esposto dal teste Pavone Pierfrancesco, in servizio presso Ia Procura sezione P.G., sentito all?udienza del 27.4.2012 (pp. 8 ss. trascr.). Traendo spunto investigativo dalle prime dichiarazioni di El Mahroug Karima dallo studio delle intercettazioni telefoniche, veniva effettuata una completa ricognizione sulla situazione abitativa di alcune giovani donne abituali frequentatrici delle cene di Arcore. Gli accertamenti venivano effettuati, in modo incrociato, presso I?Agenzia del territorio, I?Agenzia del registro ed i gestori delle forniture di gas ed elettricita. Emergeva che gli appartamenti abitati dalle donne in questione erano tutti di proprieta della societa Frizza Iocati tramite I?opera dell?amministratore Marcello Fabbri (sentito come testimone all?udienza del 12.10.2010, pp. 111 55.). Nicole Minetti era intestataria di tre contratti di locazione relativi ad 240 abitazioni date in uso a Berardi Iris, ad Espinosa Aris Leida a Visan Ioana. Berardi Iris occupava dall?aprile 2010 l?appartamento sito al 6? piano, scala A, il cui contratto di locazione era intestato alla Minetti; il canone annuo ammontava ad 12.000,00; le utenze erano intestate alla Berardi ed attivate il 28.4.2010. Espinosa Aris Leida abitava l?alloggio posto al 4? piano, scala D, il cui contratto di locazione era intestato alla Minetti, stipulato in data 12.3.2010; anche le utenze erano intestate alla Minetti, attivate il 19.3.2010. La Epinosa si trovava nell?appartamento il giorno delle perquisizioni. De Vivo Concetta ed Eleonora occupavano l?appartamento sito al 4? piano, scala B, in precedenza abitato dalla Garcia Polanco; a costei erano intestate le utenze; il contratto di locazione era intestato a De Vivo Concetta; il canone annuo era di 9360,00. Toti Elisa occupava l?alloggio sito al 1? piano, scala ed aveva in dotazione il box; sia il contratto di locazione che le utenze erano intestate alla Toti. Guerra Barbara abitava nell?appartamento posto al 4? piano, scala ed aveva in uso un box; il contratto di locazione le utenze erano a lei intestate dal 19.10.2010; il canone annuo ammontava ed 9300,00. Visan Ioana occupava la casa del 1? piano, scala sia il contratto che le utenze erano intestati alla Minetti, dal 21.6.2009; canone annuo 8280,00. La Visan si trovava in loco al momento della perquisizione. Polanco Garcia Maria Esthel abitava all?appartamento sito al 2? piano, scala F, dopo aver lasciato l?alloggio poi occupato dalle De Vivo; contratto ed utenze erano intestate a lei; aveva, altres?i, la disponibilita del box; canone annuo 13.380,00 (dep. Pavone, cit. pp. 10 17). Tutte le bollette di luce gas, erogate da A2A venivano pagate materialmente da Scabini Giuseppino, percettore di redditi da societa riferibili a Berlusconi (visure C.C.I.A.A., in atti), il quale riceveva le fatture dalla Minetti, che a sua volta era ?collettore? delle stesse; vedremo come risulti in modo limpido dalle intercettazioni telefoniche che la donna ?raccoglieva? le fatture dalle ragazze; poi le consegnava a Scabini. Alcuni pagamenti avvenivano tramite bonifici sono, quindi, tracciabili (documentazione in atti), altri pagamenti venivano 241 effettuati in contanti, in alcuni casi presso sportelli interni a Mediaset. Cinque fatture risultano pagate direttamente dalla Minetti (bonifici ordinati sul suo conto corrente). Questi accertamenti, riferiti dal teste Pavone (pp. 18-26; p. 53 cit.), pur interessanti, risultano ultronei all?esito dell?istruttoria, attese le conferme da parte di quasi tutte le abitanti di Via Olgettina in relazione ai pagamenti delle bollette. Si sono evidenziati gli importi relativi al costo delle locazioni, tutti importi pagati per intero da Berlusconi, tramite il rag. Spinelli, come vedremo; oltre ai canoni di locazione, Berlusconi sosteneva tutte le spese accessorie. Si ritiene che una semplice scorsa agli importi annui che venivano pagati affinch? le ragazze godessero dell?alloggio offra una concretezza all?entita ed al valore di questo tipo di dazione: l?elargizione di una cifra fissa annuale, che si aggiunge ai pagamenti corrisposti alle donne abitanti in Via Olgettina partecipanti alle cene, quali corrispettivi per le loro prestazioni sessuali. La Minetti si rivolgeva sia per la stipula dei contratti di locazione che per ogni problematica relativa agli appartamenti all?amministratore della Immobiliare Frizza Srl, Marcello Fabbri, come dallo stesso dichiarato (pp. 113, 114 sua dep. cit.) come confermato dalle risultanze dibattimentali di seguito esposte. Il Fabbri riferiva che la Minetti effettuava spesso pagamenti di canoni anche per conto delle altre inquiline ?sempre in contanti? 116; p. 123; p. 124); alla stipula dei contratti di locazione era sempre presente (pp. 116, 118 dep. cit.). Molte testimoni deponevano sull?argomento relativo alla gestione degli appartamenti di cui ci stiamo occupando da parte di Minetti Nicole; prendiamo in esame nel dettaglio le dichiarazioni rese in che confermano ed arricchiscono il quadro fornito dal teste Pavone. Visan Ioana riferiva che Nicole Minetti ?gestiva? interamente le abitazioni di Via Olgettina lei gestiva un po? questa situazione?, p. 123 trascr. dep. Visan, ud. 9.11.2012). In particolare, la Visan riferiva che la Minetti ?faceva da tramite, insomma, io par/avo con lei, per le cose della casa? 123, 124): le aveva procurato l?appartamento, il cui canone le cui spese venivano interamente sostenute da Berlusconi, attraverso la Minetti. cosi la Visan sapeva accadere anche per le altre abitanti di Via Olgettina. La teste ribadiva 242 che l'appartamento le veniva offerto dalla Minetti ed interamente pagato - su domande della difesa Minetti 152) del Tribunale 158: ?vista Che c?era questa opportunita, perch? Nicole organizzava questa cosa, le ho chiesto gentilmente se poteva darmi una mano?). Oltretutto, il contratto di locazione, in questo caso, era intestato alla Minetti, poich? la Visan non avrebbe potuto sottoscriverlo, non avendo un lavoro fisso, una busta paga 159, cit.). Toti Elisa esponeva di aver trovato la casa ?attraverso la signora Nicole Minetti?, locazione la Minetti si occupava della gestione materiale dei pagamenti (pp. che Berlusconi forniva la provvista per il pagamento dei canoni di 15, 16, cit.). Era titubante nel riferire a che titolo Berlusconi le concedesse il godimento gratuito dell?appartamento; illustrava come lei gli avesse espresso ii proprio bisogno di una abitazione lui Ie avesse detto di rivolgersi per questo alla Minetti; Ia teste contattava l?imputata si recava a firmare il contratto insieme a lei; su domanda della difesa Minetti, precisava di aver firmato lei il contratto che la Minetti ?ha fatto una fidejussione, mi ha fatto da garante 27 trascr. cit.); appreso che non avrebbe dovuto pagare alcunch?, ringraziava Berlusconi; riteneva che lo stesso le avesse fatto ?un piacere persona/e nel/?aiutarmi a pagare l?affitto? 17, cit.). Conosceva tutte le ragazze che abitavano in Via Olgettina, tutte partecipavano alle serate di Arcore riteneva che anche con loro vigesse il medesimo sistema riguardo alla gestione ed al pagamento degli appartamenti 18, cit.). Su domande del difensore, riferiva che dal gennaio 2011 la Minetti non si era pil?J occupata del pagamento materiale dei canoni, ma tutta la gestione era passata a Spinelli 29, cit.) II ruolo gestione/e di Nicole Minetti, con riferimento alle abitazioni di via Olgettina, emerge nitidamente dalla deposizione di Garcia Polanco Maria Esther: intermediazione tra le giovani donne che vi abitano Berlusconi neli?integraie la sunnominata imputata vi appare come il soggetto preposto alla sostenimento delle spese. La Polanco ricordava, ai riguardo, di aver ottenuto un appartamento in Via Olgettina tramite la Minetti, di aver inizialmente pagato lei il canone di locazione, ma in seguito di essere stata ?aiutata? a pagarlo da 243 Berlusconi. La Minetti si occupava di tutte le incombenze correlate: invitava le ragazze a consegnarle bollettini delle utenze delle assicurazioni diceva: ?Ci penso io, date le case a me, io porto da/ ragioniere faccio fare tutto io?( p. 180 trascrizioni dep. Polanco, ud. 9.11.2012). Barbara Guerra riferiva di aver conosciuto la Minetti ad Arcore che, poi, la aveva aiutata ad ottenere l?appartamento in locazione in Via Olgettina; tramite la Minetti, aveva avuto un appuntamento con Fabbri: precisava che il contratto di locazione era intestato regolarmente a lei, nessuno aveva offerto garanzia, poich?, all?epoca era dipendente Mediaset. Riferiva di pagare lei stessa il canone le bollette, salvo qualche aiuto da parte di Berlusconi. La circostanza non corrisponde alla realta: risulta che anche il canone di locazione tutte le bollette dell?appartamento occupato da Barbara Guerra fossero pagati da Berlusconi, per il tramite di Spinelli Minetti 33, 34 dep. Guerra ud. 10.5.2013). Ancora, sull?argomento relativo alla gestione degli appartamenti di Via Olgettina da parte di Nicole Minetti, Espinosa Aris Leida riferiva di abitare in uno degli alloggi in questione di pagare lei stessa il canone di locazione (pp. 47 55., trascr. deposizione Espinosa, ud. 9.11.2012). Il P.M. le faceva presente l?esistenza del del 23.9.2010 inviato dalla Minetti a tutte le ragazze abitanti in Via Olgettina specificamente anche alla Espinosa, del seguente tenore: ?Bimbe, sto venendo a Milano 2, 5e avete buste, bollette, eccetera, venite git) a portarle. Bacini?. La teste spiegava il contenuto del messaggio in modo confuso ed inverosimile, sostenendo che facesse riferimento al monolocale intestato alla Minetti, che le aveva temporaneamente prestato. Il P.M., poi, le leggeva la telefonata n. 2584 del 23.9.2010, nel corso della quale la Minetti le chiedeva direttamente le bollette la Espinosa rispondeva di non sapere nemmeno quale fosse la sua casella di posta; la Minetti si offriva di verificare con lei le cassette della posta. Ma anche di fronte all?evidenza, la Espinosa continuava falsamente a sostenere di aver sempre pagato personalmente canone ed accessori per la locazione dell?alloggio da lei occupato in Via Olgettina. Riferiva comunque, su domanda del Tribunale, di essersi rivolta direttamente alla Minetti per ottenere in locazione un 244 appartamento in Via Olgettina. De Vivo Eleonora sapeva che sua sorella era intestataria di un appartamento in Via Olgettina, spesso utilizzato anche da lei, ma riferiva di non sapere chi ne pagasse canone spese 230 trascr. ud. 9.11.2012). L?affermazione non credibile. inoltre, smentita dal contenuto inequivoco dell?intercettazione telefonica sotto citata. Sapeva che anche altre ragazze, abituali frequentatrici delle cene, abitavano in Via Olgettina sapeva che la Minetti si occupava della gestione degli appartamenti delle incombenze relative, per averla sentita spesso parlare al telefono con sua sorella di argomenti inerenti alle case in questione 233, cit.). 1! RM. le faceva presente, leggendolo, iI contenuto dell?intercettazione della conversazione avvenuta tra lei la sorella (progr. 274 del 23.9.2010), nel corso della quale le due erano molto interessate all?assegnazione ad Imma di una casa; inoltre, la gemella riferiva ad Eleonora quanto dettole dalla Minetti: non ti preoccupare, la casa tua, tua, Imma. Mi ha te/efonato pure il tipo, g/i sono arrivati i documenti che gia lo sapeva, perch? mi ero accertata con lui di questo. La caparra tutta 3 pasta, g/i ho detto che le bollette devono arrivare su/la mia e-mail, cosi facciamo tutta insieme, quindi non ti preoccupare?. La gemella Imma rassicurava Eleonora sia in merito all?assegnazione di un determinato appartamento, sia in relazione al fatto che tutta la gestione delle incombenze dei pagamenti fara carico alla Minetti. A fronte di una conversazione cosi chiara, la teste ammetteva di essere al corrente della situazione. De Vivo Concetta confermava il quadro relativo all'attivita della Minetti, quale gestore degli appartamenti di Via Olgettina: la teste si era rivolta a Berlusconi per chiedergli un appartamento, quale punto di appoggio in Milano, lo stesso Ia aveva invitata a rivolgersi alla Minetti, che si occupava della questione ed era in contatto con l?amministratore del condominio, Fabbri 111 trascr. dep. De Vivo Concetta, ud. 23.11.2012). La De Vivo aveva seguito le indicazioni di Berlusconi la Minetti la aveva accompagnata a parlare con Fabbri, il contratto era stato intestato a lei; il canone veniva pagato qualche volta da lei, raramente, per lo pit: da Spinelli, ovviamente su indicazione di Berlusconi (pp. 113, 114, cit.). Confermava di aver avuto contatti con la Minetti in 245 relazione ali?originario suo interessamento ad un trilocale, poi occupato dalla Polanco, ed all?interessamento della De Vivo sul buon esito dei contati della Minetti con Spinelli, in merito ai pagamento della caparra, effettuata con denaro proveniente da Berlusconi (pp. 114-120; p. 134, 135 trascr. cit.). Cio, peraitro, risulta da un serie di scambiati tra ia Minetti De Vivo Concetta: nn. 230, 479 n. 481 dell?11.1.2011; n. 2563 del 23.9.2010 da un serie di comunicazioni telefoniche captate: n. 2165 2227 del 20.9.2010; n. 2311 del 21.9.2010. La De Vivo aveva, inoltre, saputo dalla Polanco che anche ii suo appartamento era interamente pagato da Berlusconi, sia con riferimento ai canone di locazione, che a tutte ie bollette 127 trascr.). Barbara Faggioli (ud. 23.11.2012, pp. 215 trascr.) ribadiva sostanzialmente. ii quadro emerso dalle deposizioni riportate confermava l?attivita svoita dalla Minetti in relazione aila gestione degli appartamenti di Via Olgettina. Le intercettazioni telefoniche. Numerose sono Ie captazioni di telefonate in cui si parla della gestione delle case di Via Olgettina. Si veda rit. 24/2011 progr. 136 dell?11.1.2011, ore 10.55: Minetti parlava con Marcello Fabbri suila sistemazione delle ragazze negli appartamenti di Via Olgettina: ?ora le geme/le De Vivo vogliono i/ trilocale si libera un bilocale per quel/a che andata nel mono/ocale del/a Aris?; passaggio previsto per febbraio?; nella conversazione successiva, n. 137, sempre 11.1.2011, alle 10.58, la Minetti parlava con Aris (Arisleida Espinosa), la quale confermava che il bilocale liberato dalle De Vivo interessava alla sua amica Diana Osorio. Poi si sapra (sms in entrata su ut. Minetti da Concetta De Vivo, ore 18.23) che ie De Vivo non vogliono piu il trilocale, perch? si sono ambientate bene nel bilocale. A quel punto rimaneva libero ii trilocale, che la Minetti proponeva a Barbara Guerra (sms Minetti- Guerra, 11.1.2011, ore 18.27, risposta entusiasta della Guerra un minuto dopo). Neila telefonata progr. 270 del giorno dopo, ia Minetti iilustrava questi movimenti degli appartamenti a Marcello Fabbri, seguono accordi sulle modalita, suila ?rma dei contratto. 246 Con un Polanco chiedeva a Minetti un assegno per pagare una assicurazione, diceva di aver parlato con Spinelli (sms del 13.1.2011), addirittura la Polanco chiedeva quanti soldi ?iui? avesse dato alla Minetti, perch? si deve pagare anche il lavandino (sms 13.1.2011). II 13.12011, Minetti mandava un alla Polanco, dicendole di passare da lei che le dara i contanti di non pagare la visita, come ha fatto Aris; la Polanco dice che dovra pagare lei, ma poi portera la fattura alla Minetti (sms successivi). Da numerose conversazioni con la Polanco, si evince il ruolo della Minetti, che si deve vedere con Spinelli per la sua attivita di intermediatrice tra le varie ragazze Spinelli - Beriusconi nella gestione delle case di Via Oigettina (progr. 4554, 4558). Aris Espinosa, Iris Berardi, Imma De Vivo si rivoigevano alla Minetti per chiederie notizie su Beriusconi (come contattarlo, se ci fossero novita, se la Minetti potesse intercedere perch? ?iui? desse loro denaro ecc., n. 4599 del 7.10; 4647 del 9.10; n. 4652 del 9.10). La Minetti rispondeva sempre assicurando il preprio interessamento n. 4654 del 9.10). Solo a titoio esemplificativo, nella tel. n. 4648 del 9.10 tra Berardi Minetti, quest?ultima: ?Anche perch? io comunque ci ho confidenza con Spin, sono andata anche ieri pomeriggio per le a per altre cose della casa, cos] Sempre in argomento, Eleonora De Vivo, parlando con Miriam Loddo, riferiva che Nicole "oggi andava da quel/o la a pagare?, poi le due parlavano delle prossime serate, per sabato domenica. Commentavano poi come ?iui? fosse in buona vena in questi giorni, rispondeva a tutte le telefonate ed Eleonora aggiungeva ?vista anche i/ trattamento?; anche Nicole le aveva detto che ?sta di buona vena? (rit. 3469/10, progr. 205, 22.9.2010, Eleonora De Vivo parlava con il telefono in uso alla sorella). ancora, Imma De Vivo, nella conversazione rit. 3469/2010, progr. 6 del 19.9.2010, parlava con Nicole Minetti dell?appartamento che lei sua sorella avrebbero avuto in Via Oigettina, l?indomani; la Minetti assicurava di aver gia parlato con l?amministratore; intorno alle 11.30/mezzogiorno della mattina successiva le ragazze sarebbero potute andare a vedere la casa. Imma: ?bene, 247 bene, d?accordo. Dai poi par/iamo con calma a casa di lui stasera, La Minetti acconsentiva ?va bene, 0k?; la De Vivo ringraziava. Imma De Vivo chiamava la gemella Eleonora (rit. cit., progr n. 274, 23.9.2010); ?Iris vuole prendere la casa nostra?, pit: grande della sua, discutevano sull?argomento della divisione/attribuzione degli appartamenti di Via Olgettina. Per risolvere la questione, Imma diceva di aver gia telefonato a Nicole. Nella telefonata n. 602 del 25.9.2010, Eleonora chiamava Imma; le due parlavano del medeslmo argomento di cui sopra, Imma riferiva alla gemella di come si fosse ?sfogata? con Nicole, gliene avesse ?dette di tutti i colori? ed avesse insistito per mantenere la casa grande bella che occupavano, anche se quell?appartamento era ambito da Maristhel (Polanco); riferiva Imma che la Minetti avrebbe detto "io non faccio favoritismiessere incu/ata per la seconda volta, glie/o diro anche a Papi?; la Minetti avrebbe risposto: "no, non gli dire niente me la vedo io lo sai, io eseguo solo gli ordini?; ed Imma "io l?ok l?ho avuto da lui?. poi, molto interessante il seguito della conversazione; Eleonora diceva: ?la casa, la casa non rimane a nessuno, non hanno capito domani che quel/o crepa? quando succedera, andremo tutte fuori dalle come peraltro, evidente da tutto il materiale probatorio in argomento, il ?benefit? costituito dall?abitare le case di Via Olgettina a titolo gratuito strettamente legato all?attivita di prostituzione esercitata a favore di Berlusconi favorita, in questo caso, dall?intermediazione della Minetti nella gestione ed organizzazione degli appartamenti. Poi, parlando di Berlusconi che ultimamente fuori forma, ingrassato, imbruttito, Eleonora: ?ma appunto per questo, cio? diventato pure brutto, deve solo sganciare?; Imma: ?eh, eh deve solo sganciare, eh, braval?. Si riporta in argomento un colloquio telefonico significativo tra Imma De Vivo la Minetti (telefonata n. 2165, effettuata il 20.09.2010) De Vivo: che bisogna anticipare, Minetti: Si. De Vivo: di queste cosettine qua. 248 Minetti: Okay. Ma voi avete par/ato Con chi hai parlato? Con Fabbri? De Vivo: Si, ho parlato con il Signor Fabbri. Minetti: Okay. Ma lui t?ha detto poi per, per queI che riguarda, per intestare la cosi. Voi avete Ia partita I. V.A. qualcosa? De Vivo: Si, si, mi ha detto che bisogna avere iI documento la, insomma i/ reddito, cose Ii. Minetti Si. Si. te sei a posto per cose? De Vivo: Si, penso di si. Poi, comunque, lui dice che tu sei una garanzia, per cui non ci sono problemi, capisci? Minetti: Chi ha detto cosi? Fabbri? De Vivo: Beh, lui ha fatto, ha fatto intendere comunque son presentata da te eh, cio?, una garanzia De Vivo: AI di [63 de/ Minetti: De Vivo: credi, credo che volesse Minetti: no, no, no, ma infatti, infatti, ho capito. Lui Io sa, comunque ormai cio?, siamo anche un totaIe Ii, per cui cio? Minetti: a me non costa niente passare li aI/e case, vedere Fabbri Iasciargli che gli devo lasciare. Capito? De Vivo: perche passi per quelI?a/tro Che Ii. Minetti: Esa tto. Si. Si, si, pero. De Vivo: Uhm. Minetti: Pero questo me lo deve cio?, me lo deve dire lui, oggi, mi deve chiamare dirme/o. De Vivo: Ovvio Minetti: Se tu gli De Vivo: Allora, io par/o con lui. inetti: par/a con lui, gli dici: ?Guarda di su di in spieghi bene gli dici: ?Eventualmente va Ia Nicole, passando prima per Spin gli dici 249 Minettiporto De Vivoaiuti fai tutto tu come fai peril resto. Minettiporto tutte insieme? Nella conversazione n. 227 del 23/9, Imma De Vivo diceva ad Iris Berardi: ?Senti, comunque ho sentito la Nicole, ha sistemato tutto per il fatto del/a casa, sono contenta Iris Berardi parlava esplicitamente con Nicole Minetti nella conversazione R.I.T. 3053/10 n. 2596, effettuata il 23.09.2010 13.46.24: ?Iris - Ma no, lei (si riferisce alla ma gia l?altra volta, quando era successo quello del/a RUBY, lei fa: ?Eh, ma sai, tutte ?ste case intestate alla Poi, io non voglio mica andare nei casini per lei?. ancora, significativo, sebbene ormai il contenuto sia ripetitivo, il colloquio telefonico tra Ia Minetti la Berardi . n. 2237 del 20.9.2010: Berardi ieri a me mi sono arrivate due Minetti: Si. Bera rd i: solo che ieri mi sono dimenticata di portarle, cavoloi Minetti: Uhm. Ascolta, ma fammi pensare. Eh, tanto io devo ven io devo venire a prendere sia le tue che anche quelle del/a Anna. La Minetti esercitava il suo compito di intermediazione collegandosi costantemente con il Rag. Spinelli, in relazione alle varie questioni che si prospettavano, relative sia agli aspetti tecnici, che agli aspetti pratico- organizzativi. I due organizzavano le intestazioni dei contratti di locazione direttamente alle ragazze, ove possibile (in caso di soggetti con un lavoro stabile e/o in grado di offrire adeguate garanzie) ed alla Minetti stessa negli altri casi; le attivita di collegamento con Berlusconi per ottenere la sua autorizzazione in relazione ad ogni pagamento (caparre, canoni, accessori); Ia gestione pratica di ogni evenienza, quali scambi di appartamenti tra le donne, subentro di nuove ragazze, ?no ad occuparsi delle riparazioni dei guasti di qualsiasi cosa. 250 Cio emerge in modo chiaro da varie conversazioni tra Minetti Spinelli. La conversazione n. 2352 del 21.09.2010: Minetti: Senta, scusi la la chiamavo perch? non so se aveva gi? parlato con il Presidente, perch? mi ha delegato sempre per la questione appartamenti, per Spinelli: Si, si. Minetti: appartamento intestato a due gemelle, le gemelle De Vivo. Spinelli: no. Ecco, ma come verrebbero fatti? Perch? se C?era la possibilit? di fare di ehm alleggerire un po? lei da tutte ?ste co eh, no Ehm, non le hanno accennato? Minetti: Eh si, ma loro comunque se la intestano, se la intestano loro la casa Spinelli: Ah, mhm, ah meno male. Minetti: Perch? loro comunque lavorano per Mediaset, per cui va bene la prestazione occasionale Che fanno per Mediaset 0 non so come funziona, ma mi hanno gi? detto Che per quello non c?e problema. L?unica cosa, bisognerebbe dare la caparra entro massimo dopodomani, di mil/e euro in modo da fermare l?appartamento successivamente settimana prossima andranno loro a firmare il contratto Minetti: a me mi hanno chiamato mi hanno detto Che avevano l?ok tutto quanto Minetti: i0 3 lui l'ho sentito mi aveva dato l?ok anche a me Spinelli: ah va bene. Quindi, se ce l?ha Minetti: Era solo per essere si si eh tranquil/i insomma Minetti: Ehm per cui, niente. Se per lei va bene, se lei domani in ufficio Spinelli: si, io si Minetti: io domani sono li al San Raffaele eh, nel pomeriggio, verso le tre, 251 tre mezza, facevo un sa/to Ii da lei prima, in modo Che mi allungavo a/le case lasciavo la caparra Spinelli: Uhm, va bene La telefonata n. 4136 effettuata il 04.10.2010 da Minetti a Spinelli: Minetti Niente, le vo/evo chiedere questa Spinelli - Uhm Minetti - io, mercoledi, vado a ?rmare i/ contratto, sia per i/ mono/oca/e, quel/o Che abbiamo Spinelli S, Minetti - sia peril tri/oca/e Spinelli Minetti - devo dare le tre mensi/it? anticipate piu i tre mesi di caparra. Spinelli Si, si. Minetti - i/ tri/oca/e sarebbe 1.400 euro al Spinelli aspetti, devo prendere nota al/ora, Spinelli - eh .. Minetti - quel/o del/e gemel/e per intenderci, 5e vuole metterci, tra parentesi, "De Vivo . . Spinelli - Ecco. Ah, ah Minetti - sarebbero mil/e quattro a/ mese, per sei, perch? sono tre piu tre, pero avevamo gi? dato mil/e euro di caparra, quindi sono 7mila Spinelli - Sei per mil/e. ?caparra fa 7mila Minetti - Esatto. Mentre, invece, i/ mono/oca/e sono sei ottanta per sei, Che sono 4mila Spinelli - Per sei.. 4mi/a Minetti - esatto. Io avevo gia?i data 600 euro di caparra, pero gli avevo Ii avevo anticipati io, non so se si Spinelli - quindi al/ora io non Ii considero perch?, comunque, a lei 252 devo dare 4mi/a Minetti - esatto si. Spinelli - Quindi, in totale, sono undici quattro ottanta? Minetti - esattamente. Spinelli - La telefonata n. 4351 effettuata da Nicole Minetti iI 06.10.2010; interlocutore: Rag. Giuseppe Spinelli, nel corso della quale I?imputata prendeva appuntamento con Spinelli per portare documentazione relativa agli appartamenti di Via Olgettina ?fare il punto della situazione?. inetti Ah, pronto signor Spinelli - Minetti - anche perch? adesso stavo cercando di mettere git) i conti in modo che non ho Spinelli Si, Minetti - mil/e fog/i, faccio anche le fotocopie di tutte le le porto Spinelli - Ecco Si, Si. Minetti - appartamenti. .. una cartel/etta, perch? adesso iniziano ad essere tanti g/i Spinelli - Si, si, Minetti - e, poi, dopo si rischia di fare, di far confusione. Spinelli - ecco. In una occasione, la Minetti arrabbiata con Berlusconi si sfoga con Iris Berardi: Si veda Ia Telefonata n. 03885 effettuata iI 02.10.2010 con Berardi Iris: Minetti: oggi, mi ha detto cosi, spudoratamente in faccia, poi stasera domani fa .. io gliel?ho detto alla qui lo dico qui lo nego: 5e lui, 253 io, te lo giuro IRIS, questa la volta buona che a me non mi vede g/i mando a fa ?ncu/o tutta la storia delle mando a fa ?ncu/o tutto, perch? io mi sono rotta i cog/ioni, perch? non modo. Vi sono poi una serie di scambiati fra la Minetti varie ragazze, tutte abitanti in Via Olgettina, che sono veramente interessanti confermano la sussistenza della prova in relazione alla condotta in esame. Va detto che si tratta di conferme ultronee, perch? il fatto gia provato in modo granitico. SMS n. 2570 inviato ad Imma De Vivo: ?e@0 i @Ciao Tutto Sto andando ora a portare caparra da Fabbri,con Spin mi sono messa ?accordo che vado settimana prossima SMS n. 2578 inviato il 23.09.2010 ad Espinosa Arisleida, Iris Berardi: "Bimbe sto venendo a milano 2 5e avete buste bol/ette ecc venite giu a Bacini?. SMS inviato il 04.10.2010 a Toti Elisa: contratto li a milano ..Via olgettina 65. Bacino SMS n. 04263 inviato il 05.10.2010 a De Vivo Concetta: ?Amore ci devo essere io perche ho la benzina capito??. SMS n. 00479 inviato il 11.01.2011 dalla Minetti ad Imma De Vivo: "Tesoro ho una bel/a A febbraio pronto i/ vostro Bacio grande ?Amo mercoledi ore 11 firmiamo i/ grande?. SMS n. 00481 inviato da De Vivo Concetta alla Minetti 1.01.2011: ?Amore pero? ci aggiorniamo a riguardo perche ormai i/ bilo l'ho fatto imbiancare ecc ecc. grazie ancora peril Le perquisizioni. Nei confronti dell?imputata Minetti Nicole venivano effettuate tre perquisizioni domiciliari, due delle quali estese anche alle autovetture. Le perquisizioni si svolgevano: 4) Presso l?abitazione della donna all?epoca dei fatti, in Milano, Corso Italia, 6, perquisizione estesa all?auto Smart tg DT243FN, di proprieta dell?allora 254 ii compagno Giancola Simone. 5) Presso i?ufficio nella disponibilita della Minetti in ragione della sua carica di Consigliere Regionale, presso la Regione Lombardia, Via Fabio Filzi 29, Milano (ufficio n. 56 parte ubicato al piano perquisizione estesa alla parte nella disponibilita della Minetti dei suoi collaboratori, Strada Clotilde Pedrini Luca, dell?ufficio n. 4, sempre 4? piano dell?edificio sede della Regione Lombardia. 6) Nell?abitazione in Milano, Via 5. Cecilia, 4, nella disponibilita anche di Pedrini Luca (assistente della Minetti in relazione alla sua carica di Consigliere Regionale); perquisizione estesa all?auto Mini Cooper tg. CZSOOBP. Veniva rinvenuto sottoposto a sequestro materiaie d?interesse investigativo (si indicano solo gli oggetti di valore probatorio): Materiale cartaceo: contratti di af?tto, bollette, ricevute di pagamenti, documenti relativi agli appartamenti abitati da Toti, De Vivo Garcia Polanco. In particolare: una fideiussione rilasciata da Minetti in favore della Toti, ricevute per depositi cauzionali per la Polanco la Toti; specchietti riepilogativi delle collocazioni della ragazze nelle abitazioni; estratti conto della Minetti da cui risulta un bonifico ordinato da Berlusconi in favore della Minetti di 17.000,00 in data 26.7.2010 bonifici ordinati dalla Minetti ii 30.7.2010, quatto giorni dopo, per 12.586,00 5.176,00 quindi, in totale, oltre 17.000,00) in riferimento a fatture corrispondenti ai canoni di locazione degli appartamenti di Via Olgettina nonch? dell?appartamento occupato dalla Minetti stessa, in Via S. Cecilia, 4; - Materiale informatico: nella disponibilita della collaboratrice Strada, all?interno dei supporti informatici: 3 fatture indirizzate a Spineili; file deil?Ansa sul caso Ruby. Da accertamenti effettuati presso gli uffici di riferimento, la Minetti risulta intestataria (cointestatario iI padre Antonio) di contratti di locazione relativi a tre appartamenti ed un box in Via Olgettina, 65, appartamenti in uso a Berardi 255 Iris; Visan Ioana; ESpinosa Aris. (verbali di perquisizioni sequestri in atti, deposizione teste Pavone, cit. p. 28; p. 33). it Raramente cos?l tanti eiementi di prova, ognuno dei quali sarebbe stato da se solo pill: che suf?ciente, convergono per tratteggiare l?esistenza di una condotta continuativa come quella tenuta dalla Minetti: dichiarazioni testimoniali, risultanze di intercettazioni telefoniche, elementi oggettivi rinvenuti nei corso delle perquisizioni. La condotta ricostruita, consiste neil?intermediazione, affinch? ie ragazze indicate in imputazione avessero la di abitare appartamenti in Via Olgettina a titoio completamente gratuito, ossia non dovendo pagare n? ii canone di affitto, n? bollette di alcun tipo, nonch? agevolazioni varie nella gestione della manutenzione ordinaria degli appartamenti (risoluzione di piccoii problemi pratici, quali guasti 0 mal funzionamenti di ogni tipo). II fatto integra ii reato contestato alla Minetti sotto il profiio del favoreggiamento della prostituzione, in quanto sia ii pagamento di canoni bollette, sia l?esonero dall?occuparsi dei problemi pratici si concretizzava in una agevolazione deli?attivit? prostituiva delle donne. Ovviamente, il dato che i canoni di locazione le boilette varie venissero, per il tramite della Minetti, pagati dail?utilizzatore finale delle prostitute denota come taii pagamenti costituissero, in concreto, una parte del corrispettivo corrisposto per il meretricio stesso. La giurisprudenza di legittimit? ha sempre delineato in modo costante il contenuto concreto dei ?favoreggiamento della prostituzione?: ?La condotta delineata dal n. 8 del/?art. 3 della L. 75/58 si riferisce ad un ventag/io di comportamenti non predeterminati per Iegge, che hanno qua/e comune denominatore i/ favoreggiamento inteso qua/e agevolazione, sotto qualsiasi forma, del/a prostituzione. La condotta tipica indicata nella norma si riferisce a/ favoreggiamento inteso qua/e forma variegata di interposizione agevo/ativa sotto forma di attivit? idonea a procurare piL?J agevoli condizioni per l?esercizio del meretricio ed esige, 256 sul piano volitivo, la consapevolezza da parte del/'agente di agevo/are, con la propria condotta l?a/trui attivita il/ecita, senza che rilevi il movente 0 il fine di tale condotta? (da ultimo, Cass. Sez. 20.2013 n. 28754 in motivazione; cosi, tra le tante, Cass. Sez. I, 4.10.2007 n. 39928; Cass. Sez. 4.11.2005 n.47226L L?evento del reato non la prostituzione, bensi l?aiuto alla prostituzione: deve consistere in un effettivo ausilio per il meretricio, senza il quale la prostituzione non sarebbe stata esercitata sarebbe stata esercitata in condizioni diverse. L?agente deve adoperarsi sia direttamente, sia attraverso un?opera di interposizione, per agevolare una attivita considerata dall?ordinamento statuale riferimento alla condotta agevolatrice comunque illecita solo con favoreggiatrice ad opera di un terzo. Quanto sistematicamente veniva gestito dalla Minetti si poneva certamente quale attivita idonea a procurare favorevoli condizioni per l?esercizio della prostituzione. La condotta dell?agente era posta in termini di stretta causalita con l?evento, ossia l?aiuto alla prostituzione. ricorre in capo all?imputata l?elemento soggettivo: la delineata attivita di interposizione agevolativa voita a procurare migliori condizioni per l'esercizio del meretricio veniva posta in essere, sui piano volitivo, nella piena consapevolezza di agevoiare, con la propria condotta l?aitrui meretricio, senza che rilevi ii movente 0 il fine dell?azione. Minetti Nicole, dunque, deve essere ritenuta colpevole del reato di cui al capo 1, con riferimento alla condotta di favoreggiamento della prostituzione. La Minetti procurava anche ragazze per Berlusconi. Chiedeva a Fiorina Marincea se avesse qualcuna (sms progr. n. 524 del 13.1); Marincea assicurava che trovera qualcuna, bella, poi dice che l'ha trovata ?la mia amica mo/to affidabi/e, be/la figa?; la conosceva da quando aveva 14 anni, abita a Riccione, studia fa la modella; la Marincea comunica a Minetti ?sa che io sono mo/to attenta con queste cose? (sms 13.1 n. 545 successivi). 257 Anche altre ragazze si ?davano da fare? per procurare, introdurre nel circuito, altre persone: quanto ad Eleonora De Vivo, si capta un'intercettazione ambientale in sottofondo ad una telefonata (rit. 3469/2010, progr. 9 del 19.9.2010): la De Vivo parlava con Iris Berardi: ?secondo me la potremmo portare pure altre ragazze, perch? due sono poche in que/Ia (audio assente); poi parlavano di "quel/a un po?robusta alta bruna che canta? Per il ?reclutamento? Ie ragazze devono essere belle, ma anche affidabili, occorrono tutte le notizie sulle loro condizioni di vita, origini, provenienza del contatto. Tale ruolo della Minetti, tuttavia, non ben definito: al di la delle sue intenzioni, comunicate ad altre interlocutrici, non provato che abbia lei stessa introdotto alcuna nuova giovane donna nel circuito; non sono identificate le ragazze di cui si parla nelle telefonate, non noto se poi siano state effettivamente introdotte nel ?giro? delle cene. L?unica attivita qualificabile come tentativo di induzione alla prostituzione provato riguarda la Tumini; tuttavia, costei non risulta indicata tra le persone offese e, pertanto, il reato non contestato in fatto alla Minetti in riferimento a Melania Tumini. Questo ruolo ?accessorio? che la donna svolgeva denota il suo particolare interesse a favorire, nel complesso, l?alimentazione del circuito prostituivo. La condotta di induzione alla prostituzione. Capo 1). Sempre solo nell?ambito appena tratteggiato si ritiene di inquadrare tutto quanto la Minetti compiva durante le serate: i suoi spogliarelli, i suoi travestimenti (descritti dalle testimoni citate sopra), i suoi balli sensuali ed ammiccanti, anche con toccamenti lascivi reciproci nelle parti intime tra donne con Berlusconi Fede. Al riguardo, ci si riporta a quanto nel dettaglio emerso dalle deposizioni delle testimoni che descrivevano I?attivita della Minetti (Melania Tumini, Ambra Battilana Chiara Danese, Imane Fadil) ritenuto riscontrato in base agli elementi sopra evidenziati. In particolare, ci si riporta alla parte nella quale esaminata la deposizione di Melania Tumini ed ai motivi per i quali la descrizione della serata del 19 258 settembre 2010 deve essere ritenuta provata nei termini ricostruiti dalla testimone. In relazione al comportamento tenuto nel corso di quell?evento dall?allora amica Nicole Minetti, la testimone riferiva che nella seconda fase della serata, presso il locale denominato ?bunga-bunga?, la Minetti si travestiva, indossando una camicia da uomo ed una cravatta rimanendo in cu/ottes, ballando in maniera provocante intorno al palo della lap?dance ed avvicinandosi a Berlusconi, che la toccava in modo lascivo; precisava che anche altre ragazze tenevano, in quel contesto, atteggiamenti sessualizzanti, erotici si esibivano in travestimenti (sulla descrizione dei quali si rimanda all?analisi della deposizione della Tumini). La teste riferiva alle sue amiche Vadala Maura Battarra Valentina in modo dettagliato quanto verificatosi nel corso della serata ed anche, in riferimento all?argomento ora in esame, che la Minetti partecipava ai balletti erotici ed ai travestimenti. La Vadaia la Battarra, sentite come testimoni, offrivano, dunque dichiarazioni de relato di quanto appreso dalla Tumini, che si pongono come riscontri ai racconto della stessa. Inoltre, la Tumini narrava alla Battarra ed a suo padre l?andamento della serata, ed anche Ia condotta tenuta dalla Minetti, nel corso delle telefonate captate del 20 settembre 2010, ossia proprio il giorno successivo alla serata (cfr. progr. nn. 12 (Tumini- padre della stessa) 22 (Tumini- Battarra)). Ambra Battilana Chiara Danese (cfr. analisi delle loro deposizioni motivi per i quali i loro racconti si ritengono provati), con riferimento alla cena del 22 agosto 2010 riferivano in modo tra Ioro concorde riscontrandosi, dunque, anche a vicenda - che Nicole Minetti si esibiva, nella fase del ?bunga-bunga?, spogliandosi rimanendo completamente nuda; si avvicinava a Berlusconi, dal quale si faceva toccare le parti intime. Entrambe riferivano comportamenti erotici o, comunque, connotati sessualmente come tenuti anche da altre ragazze presenti; comuni erano anche gli spogliarelli ed i travestimenti; ad esempio, la Bonasia si era travestita da infermiera (dato incontrovertibilmente confermato dal chiaro contenuto delle intercettazioni telefoniche esaminate valutando Ia deposizione della Bonasia, cfr.). Imane Fadil, che aveva partecipato ad otto serate, riferiva di aver visto pit: 259 volte Ia Minetti porre in essere condotte connotate sessualmente. All?evento del febbraio 2010, riferiva la teste, Nicole Minetti, insieme alla Faggioli, si era travestita da suora, aveva iniziato a ballare si era denudata, rimanendo in intimo; anche altre partecipanti alla serata avevano tenuto comportamenti connotati sessualmente; nel corso di altri eventi, Ia Berardi ed una delle gemelle De Vivo avevano tenuto condotte comunque di contenuto erotico; Iris Berardi, in particolare, aveva effettuato uno spogliarello, rimanendo in intimo, ed aveva interagito con toccamenti Iascivi con Berlusconi Fede. Nel corso della serata del 5 settembre 2010 Ia Minetti si era spogliata, ed era rimasta in intimo, esibendo un corpetto molto particolare. Il dato riferito dalla Fadil riscontrato in modo esplicito dal contenuto di una conversazione tra la Faggioli la Minetti stessa, in data 6.9.2010, ore 14.31, rit. 3053/10, progr. n. 1078, ossia i giorno dopo la serata: Faggioli: ?uhm, comunque figo il bustino, dove l?hai comprato?? Minetti: "che bustino? Ah Minetti: ?non un Minetti: ?eh! Argente? (?Agent Provocateur una marca di biancheria intima) Faggioli: ?Corpetto? Faggioli: pazzesco, vorrei anch?io, si? ?no, ma figo proprio? ?bellissimo. Molto bello a me piace? Minetti: Ah, anche a Iui. Mi fa ?Ie sbaragli sempre tutte?, mi fa ?non storia per nessuna Anche alcune tra le testimoni che si ritenuto non abbiano riferito iI vero in relazione all?andamento delle ?serate? facevano cenno alla condotta tenuta durante gli ?eventi? da Nicole Minetti. In particolare, Visan Ioana ricordava di aver visto in alcune occasioni anche Nicole Minetti (oltre ad altre ragazze) effettuare spogliarelli, rimanendo in biancheria intima, mai nuda; su specifica domanda, non riusciva a ricordare se cio fosse avvenuto anche Ia sera del 22 agosto 109, 110 trascrizione dep. Visan, ud. 9.11.2012). Garcia Polanco Maria Esther ricordava spogliarelli della Minetti, che rimaneva in 260 biancheria intima; in una occasione, si era vestita da suora, insieme alla Faggioli, poi si era spogliata, rimanendo intimo 178, cit). Non ricordava nel corso di quale serata cio fosse avvenuto. Quando all?inquadramento giuridico di tali condotte, in argomento, si piL?: volte pronunciata la Corte di legittimita, precisando come I?induzione alla prostituzione di maggiorenni e/o di minorenni si configuri quando l?agente pone in essere qualsiasi condotta idonea ad influire sul processo volitivo della vittima, determinandola a compiere atti sessuali, sia con il reo che con altri, in cambio di denaro 0 di altra utilita; sufficiente che l'agente ponga in essere una condotta idonea a vincere le resistenze di ordine morale 0 di altro tipo che trattengono Ia vittima dal prostituirsi al fine di una qualsiasi utilita economica. Non solo. L?induzione sussiste anche nei confronti di soggetti che gia esercitano I?attivita di prostituzione, nei confronti dei quali, quindi, Ie resistenze morali 0 di altro tipo sono gia vinte. In tal caso sussiste induzione ad esercitare Ia prostituzione nel nuovo e/o diverso contesto proposto dall?agente la condotta induttiva si deve concretizzare nel rafforzare il proposito prostituivo del soggetto. Si veda, tra le pit! recenti, sulla condotta di induzione: Cass. Sez. Sentenza n. 423; del 11.1.2011 Cc. (dep. 4.2.2011) Rv. 249316: ?Integra il reato di induzione alla prostituzione minorile (art. 600 bis, comma primo, cod. pen.) qualsiasi condotta idonea ad influire sul processo volitivo della vittima, determinandola a compiere atti sessuali, sia con il reo che con altri, in cambio di denaro 0 di altra utilita. Quanto alla configurabilita del reato anche nei confronti di soggetti che gia esercitano la prostituzione, in motivazione della sentenza Cass., Sez. Sentenza n. 18345 del 14.4.2010 Cc. (dep. 14.5.2010) Rv. 247163 si legge: ?Per quanto concerne il reato di induzione alla prostituzione, previsto dall'art. 3 n. 5 della legge 20 febbraio 1958 n. 75 (seconda dog/ianza), si ricorda che, giusta la consolidata giurisprudenza di questa Corte (tra tante: Sez. 9 dicembre 1997, n. 1683, Notarstefano; Sez. 21 novembre 1989, n. 17618, Silvestrin), Ia condotta si realizza attraverso lo spiegamento di un?attivita diretta a far cessare le resistenze di ordine morale che trattengono la donna 261 dal prostituirsi, cioe nella complessiva opera di persuasione rivolta ad influire sulla psiche della donna; addirittura non neppure necessario che il soggetto passivo sia una persona non iniziata non dedita alla vendita del proprio corpo, ricorrendo siffatta ipotesi criminosa anche quando soltanto se ne rafforzi la determinazione al meretricio ovvero si agisca su di essa per far/a persistere nella turpe attivita dalla quale piL?J volte abbia apertamente manifestato Ia volonta di allontanarsi. Non alcun dubbio, quindi, alla luce dei citati arresti giurisprudenziali, che l'attivita di induzione possa consistere nel prospettare alla persona offesa, come unica alternativa a quella di essere coattivamente rimpatriata ("accompagnata dal Misha") quindi di tornare alle condizioni di vita da cui era fuggita, quella di prostituirsi?. Sebbene Ia giurisprudenza non qualifichi in modo netto i contorni dell?attivita di induzione alla prostituzione, che un reato a forma libera, non si reputa di inquadrare in modo sicuro, come prospettato dal P.M., I?attivita della Minetti quale esempio in grado di indurre altre ragazze ad analoghi comportamenti senza dubbio qualificabili come atti prostituivi. Non si ritiene che, sotto questo punto di vista, nell?ambito di serate del genere del tenore accertati, nel corso delle quali molte ragazze compivano atti di contenuto erotico e/o sessuale, il modo di fare particolarmente attivo di Nicole Minetti possa essere in modo certo qualificato come attivita di induzione alla prostituzione, ma al pit! vada ritenuto, anche questo, una attivita accessoria del suo complessivo ruolo di favoreggiatrice della prostituzione altrui. Si visto come emerga che, fra altre, anche Barbara Faggioli ed Iris Berardi si fossero esibite in spogliarelli; che molte ragazze effettuassero balletti con movente erotizzanti che vi fossero toccamenti reciproci fra Ie ragazze, nonch? toccamenti fra Ie stesse Berlusconi, che alcune partecipanti alle serate ballassero interagendo con il palo da lap-dance. Si tratta di comportamenti gia integranti attivita prostituiva (cfr. parte in diritto). Ora, in un contesto cosi connotato, non puo ritenersi che Ia Minetti per gli atti da lei posti in essere - si ponesse come soggetto che induce Ia prostituzione. Non puo individuarsi in modo sicuro nella Minetti, nemmeno in concorso con altre, 262 soggetto al quale ricondurre causalmente il determinarsi di qualcuna alla prostituzione. Semmai, il contesto complessivo puo aver agito in tal senso. Non vi dunque, certezza sul collegamento causale tra le condotte tenute alle feste dall?imputata ed il determinarsi alla prostituzione di alcune delle ospiti. Ambra Battilana, Chiara Danese, Imane Fadil, Natascia Teatino, per citarne alcune, sono senza dubbio donne nei confronti delle quali si svolto un comportamento di induzione (rimasta allo stadio del tentativo), ma la condotta non chiaramente attribuibile alla Minetti, bensi al complessivo sistema nel quale Mora Fede hanno tentato la loro introduzione ed al complessivo contesto nel quale le ragazze si sono trovate, chiaramente suggestivo nel senso che, per adeguarsi all?ambiente, ci si dovesse comportare in un dato modo. Fede Emilio Mora Dario (cfr. analisi posizioni degli stessi), dunque, devono rispondere del reato di induzione alla prostituzione delle maggiorenni. Non Ia Minetti. Costei ha posto in essere una chiara condotta di induzione alla prostituzione nei confronti di Melania Tumini, come emerso dall?esame della deposizione della donna del contenuto della nota conversazione telefonica Minetti-Tumini, citata. Ma la Tumini non indicata nel capo di imputazione come parte lesa e, pertanto, il reato nei suoi confronti non contestato. Minetti Nicole, quindi, deve essere assolta ai sensi dell?art. 530, 2? comma c.p.p. dal reato di cui al capo 1) in relazione alla condotta di induzione alla prostituzione, per non aver commesso il fatto. La condotta di induzione favoreggiamento della prostituzione di Karima El Mahroug. Capo 2). Nessun valido elemento probatoriamente accertato in questo dibattimento collega Nicole Minetti con l?introduzione di El Mahroug Karima, detta Ruby, nel circuito prostituivo di cui stiamo trattando. emerso come la Minetti si sia occupata della circostanza in cui Ruby veniva tratta in arresto: I?imputata veniva contattata da Berlusconi, che le chiedeva di recarsi presso l?Uf?ficio competente di chiedere lei stessa l?affidamento di Ruby. Questo accadeva il 27 maggio 2010. 263 La nota vicenda conferma iI legame della Minetti con Berlusconi, peraltro dalia stessa riferito in sede di spontanee dichiarazioni; Berlusconi si fidava di lei ed, inoltre, contava sul fatto che Ia donna, rivestendo la carica di Consigliere Regionale, potesse essere valutata come soggetto idoneo per ricevere I?eventuale affidamento della minorenne. La Minetti conosceva Ruby, quale frequentatrice abituale delle serate di Arcore, ed era disponibile per Berlusconi, in virtu del rapporto di fiducia-amicizia- interesse-amore che la univa a lui (cfr. sul punto, tra I?altro, dichiarazioni spontanee Minetti, in particolare pp. 7 8 trascr. ud. 7.6.2013). Tutto cio nulla dice sulia partecipazione dell?imputata alla introduzione della minore nel ?circuito prostituivo?, n? sull?integrazione di condotte di induzione e/o favoreggiamento della prostituzione minorile in relazione a Ruby. Ii RM. metteva in evidenza I?esistenza di numerosi contatti telefonici (122) tra Ie due donne, precedenti al 27 maggio 2010. All?epoca non era iniziata I?attivita di intercettazioni telefoniche e, pertanto, non noto i contenuto delle conversazioni intercorse tra Minetti Ruby. Ora, esaminando in mode critico i contatti telefonici in questione, va innanzitutto osservato come siano tutti successivi al 14 febbraio 2010, giorno in cui, come noto, El Mahroug Karima veniva ?portata? alla prima cena da Berlusconi. II primo contatto telefonico tra Minetti Ruby si colloca il 23 febbraio 2010, ossia 11 giorni dopo la cena del 14 febbraio. II numero dei contatti, poi, non 122, bens?l di molto inferiore (circa 70, alcuni dei quali della durata di zero secondi, ossia chiamate non risposte), in quanto nei tabulati, come sovente si verifica, quasi tutti i contatti appaiono sdoppiati; il che agilmente verificabile: prendendo in esame, a solo titolo esemplificativo, i contatto del 25 febbraio 2010, si nota come lo stesso indicato due volte, ad un secondo di distanza; i quarto contatto, del 26 febbraio, riportato due volte all?identico orario con identica durata; (pp. 76 78 tabulati relativi al traffico telefonico sull?utenza 3489924484 di El Mahroug Karima). Nessun dato, dunque, consente di ritenere che la Minetti avesse conosciuto 264 Ruby prima del 14 febbraio 2010. nessun dato consente di ritenere che tra le due donne vi fosse una comunicazione particolarmente assidua'tra il 14 febbraio ed il 27 maggio 2010 (anche tenuto conto dell?incredibile mole di traffico telefonico intessuta da Ruby). La Minetti Ruby si incontravano per la prima volta il 14 febbraio 2010, come dall?imputata stessa, peraltro, riferito in sede di spontanee dichiarazioni 12 dichiarazioni spontanee Minetti, cit, ud. 7.6.2013) come dalla minore sempre affermato (quanto a questa circostanza, in modo costante senza smentite 0 cambi di versioni). La ricostruzione della concatenazione cronologica degli eventi, come emersa in dibattimento, esclude che Minetti Nicole abbia concorso ad introdurre Ruby nell?ambiente delle cene non dimostra che I?imputata ne abbia favorito indotto Ia prostituzione. Nemmeno Ia condotta della Minetti, sopra nel dettaglio presa in esame, consistente nell?effettuare spogliarelli balletti di contenuto erotico- sessualizzante, pub essere con certezza qualificata come attivit? di induzione alla prostituzione della minorenne El Mahroug Karima, per i motivi gia esposti riguardo alle donne maggiorenni, ai quali ci si riporta. Dalle intercettazioni telefoniche risulta un inviato da El Mahroug Karima a Minetti Nicole, che denota una certa confidenza tra Ie due donne la conoscenza da parte di Ruby del rapporto privilegiato tra Minetti Berlusconi. Si tratta del rit. 3053/10 del 18.8.2010, ore 17.47, in entrata sull?utenza in use alla Minetti ed inviato dall?utenza intercettata in uso a Ruby, del seguente tenore: ?Amorino, ti prego, mi manderesti per messaggio il numero di Spinelli 0 di Gesu Crista, capisci a me ho bisogno, ho cambiato scheda il loro numero Io perso ?GesU?, come emerge da altri da conversazioni intercettate su una utenza in use ad El Mahroug Karima, era uno dei soprannomi con cui la ragazza si riferiva a Berlusconi. Ruby, dunque, il 18 agosto 2010 e, quindi, sei mesi dopo essere entrata nel circuito delle cene, chiede alla Minetti il numero telefonico di Spinelli di Berlusconi. 265 II dato non indicativo della partecipazione della Minetti all?attivita di induzione e/o favoreggiamento della prostituzione della minore: sei mesi dopo l?arrivo di Ruby, i messaggio non dimostra che la Minetti abbia concorso ad introdurla nel ?giro? delle serate, che ne abbia mai indotto e/o favorito la prostituzione. Ruby non ha mai abitato in Via Olgettina e, pertanto, non era in contatto con la Minetti in relazione alla gestione degli appartamenti di cui si trattato. Non sono emersi altri elementi tali da ritenere Minetti Nicole concorrente con Mora Fede nel reato di cui al capo 2). Mancando Ia prova di alcuna condotta tra quelle ipotizzate nel secondo capo di imputazione come commessa dall?imputata, diventa irrilevante valutare se Minetti Nicole conoscesse meno la minore eta di Mahroug Karima. Minetti Nicole deve, quindi, essere assolta dal reato di cui al capo 2), per non aver commesso il fatto ai sensi dell?art. 530 c.p.p. per il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile ed ai sensi dell?art. 530, 2) comma c.p.p. peril reato di induzione alla prostituzione minorile. Le ?cavolate? di Karima El Mahroug. ?Silvio mi ha detto ?Cerca di passare per pazza, cerca di passare per quello che vuoi, pazza, racconta cazzate di? qualsiasi cosa avrai da me qualsiasi cosa che vuoi?. Con il mio avvocato gli abbiamo chiesto cinque milioni di euro in cambio .. del fatto che io passo per pazza, che ho raccontato solo cazzate lui ha accettato, in effetti seguiremo questa questa strada? (cfr. telefonata Karima/ Sergio Pennuto rit progressivo n. 6517 del 28. 10. 2010 ore 9.46). Karima ha cercato di passare per pazza. La teste al dibattimento ha ripetutamente affermato di aver mentito nella fase delle indagini preliminari ovvero quando, al telefono, faceva affermazioni estremamente significative sul ruolo svolto da lei da altri nella vicenda sostenendo che aveva raccontato bugle perch?, per la sua giovane eta per la situazione in cui versava, non si rendeva conto di cio che diceva ovvero che, nelle telefonate, diceva ?cavolate? per farsi bella con i suoi interlocutori, per vantarsi con loro. 266 Karima ha aggiunto che, proprio per smentire Ie ?cavolate? dette in precedenza, aveva chiesto con forza di essere sentita in udienza in quanto ora non versava pit) nelle condizioni di fragilita che, a suo dire, giustificavano Ie precedenti false dichiarazioni posto che era maturata, che aveva trovato una stabilita affettiva ed era anche diventata madre. Invece al dibattimento Karima ha mentito lo ha fatto con modalita che non Iasciano adito a dubbi. Le menzogne, Ie falsita, i ?non ricordo? che hanno costellato Ia testimonianza possono trovare solo in parte giustificazione nel tentativo - umanamente comprensibile ma privo di rilievo sotto il profilo penale di dare una immagine di s? diversa da quella che emerge dalle prove perch? il vero motivo che ha indotto Karima a mentire in maniera cosi evidente il fatto che ne ha tratto utilita economiche. Ma di questo si dira in seguito. Al momento occorre esaminare quali sono state le menzogne che hanno caratterizzato I'esame testimoniale ed evidenziare i plurimi elementi di segno contrario emersi al dibattimento che dimostrano la falsita della testimonianza ma anche Ia fondatezza del quadro accusatorio. Si ricordera che, in precedenza, si sono valutate la false affermazioni di Karima relative ad aspetti rilevanti nella ricostruzione della vicenda quali, ad esempio, il costante rapido incremento delle sue disponibilita economiche non giustificato dall'esercizio di un'attivita Iavorativa regolare comprovata, Ia contestuale frequentazione di uomini anche maturi facoltosi e, a partire dal febbraio 2010, la sua partecipazione alle feste che si volgevano presso la villa di Arcore. Tali circostanze smentiscono la tesi che la teste ha tentato di accreditare dipingendosi come una ragazzina debole spaurita che - nell'estate 2010 - aveva mentito ai P.M. perch? non era neppure in grado di rendersi conto di cio che diceva che, contestualmente successivamente, aveva mentito agli amici quando parlava al telefono perch? voleva apparire importante, grande, forte. La difesa di Emilio Fede ha chiesto che venisse acquisito iI verbale della testimonianza resa dalla dottssa Maria Teresa Napoli nell'ambito del procedimento svoltosi davanti alla sezione IV penale del Tribunale (verbale che 267 agli atti del presente giudizio suil'accordo delie parti). La dott.ssa Napoli psicologa presso il consultorio di Badolato e, quando Karima era stata collocata presso la comunit? ?Mondo aveva svolto un'osservazione psicodiagnostica attraverso celloqui clinici somministrazione di test standardizzati (MMPI) oltre al TAT, mentre non aveva ritenuto di somministrare test proiettivi ritenendoli caratterizzati da minore validit? scientifica. In conseguenza di tale opinabile scelta iI Collegio non dispone dei dati - non falsificabili dalla persona sottoposta a valutazione - desumibili solo dai test proiettivi. Inoltre, non sono stati versati in atti n? i test somministrati n? le relative valutazioni, sicch? tutto cic?) che viene in rilievo quanto affermato dalla psicologa nel corso della testimonianza, peraltro condotta da parti processuaii che, dalle domande poste, non appaiono particolarmente ?ferrate? nella materia posto che non hanno indagato aspetti che, chi dotato di apposita specializzazione, non avrebbe trascurato. Nella testimonianza in esame Ia dott.ssa Napoli evidenzia che, all'atto della valutazione (risalente ai primi sei mesi del 2008), Karima presentava un picco di stress mentale molto elevato, ai limiti della sofferenza psichica anche se, come noto, negli adolescenti ben difficile poter formulare una diagnosi di patologia psichica, seppure limitata al profilo del disturbo borderline, per Ie oscillazioni che caratterizzano questa fase evolutiva. Tuttavia, nell'arco temporale in esame, si era osservata una concreta remissione. La teste ha riferito che Ia situazione di sofferenza inizialmente rilevata portava Karima a spostarsi in un mondo simbolico operando quella che, in termini scientifici, viene definita ?fuga autistica? che non altro che un meccanismo di difesa attuato prevalentemente da bambini ed adolescenti quando non riescono a tolierare i dolore cagionato dal mondo reale in cui si trovano a vivere. Collegandosi alle valutazioni deila dott.ssa Napoli il difensore di Emilio Fede ha richiamato alcuni postulati della psicologia giuridica per dimostrare che Karima anche quando era stata sentita nella fase delle indagini preliminari, ovvero quando aveva raccontato Ie cose che emergono dalle intercettazioni teiefoniche aveva paste in essere le fughe dalla realt? che in precedenza i'avevano portata 268 a riferire fatti circostanze rivelatisi falsi. La difesa, pero, ha omesso di esaminare alcuni eiementi che pure emergono dalla testimonianza della dott.ssa Napoii oltre che da altre prove. La valutazione di Karima stata compiuta nei primi mesi del 2008 quindi circa due anni prima degli accadimenti delle indagini di cui oggi ci si occupa e, pertanto, non puo essere acriticamente ?trasferita? ad un periodo di tanto successivo; nel 2008, anche se la minore aveva effettuato due coiloqui clinici con una psichiatra, non erano stati somministrati farmaci evidentemente perch? si riteneva che ia situazione - adeguatamente monitorata - potesse essere soggetta a remissione; ia remissione era gia in atto nel momento in cui Karima a giugno 2008 era stata trasferita altrove; la giovane non presentava alcun deficit intellettivo ed, anzi, era stata giudicata intelligente brillante. Non ci sono, quindi, elementi di sorta per ritenere od anche solo sospettare che Ie ?fughe autistiche? poste in essere dalla minore al momento della valutazione fossero un meccanismo di difesa ancora attuato due anni dopo. Ed, anzi, si deve osservare che almeno uno dei fattori di stress individuati dalla dott.ssa Napoli - quello pit?J rilevante - era sicuramente venuto meno: aI momento delle indagini Karima di certo non viveva pit: la scissione tra la cultura isiamica in cui voieva crescerla la famiglia di origine quella occidentale nelia quale era stata inserita poich?, ormai, conduceva una vita totalmente autonoma ed era del tutto integrata nella realta in cui aveva scelto di vivere. Non sussistevano, quindi, pit: Ie condizioni che avevano determinato in passato quel picco di stress mentale riievato dalla dott.ssa Napoli. Ne discende che, se Karima ha mentito, lo ha fatto consapevolmente non per effetto di ?meccanismi di fuga? che in nessun modo appaiono provati. Le risultanze dell'istruttoria dibattimentale dimostrano, con certezza, che le menzogne hanno caratterizzato unicamente la testimonianza resa ai dibattimento ove, peraltro, Ia giovane ha dimostrato non solo la sua indubbia intelligenza ma anche una sicura furbizia selezionando attentamente le cose che poteva confermare quelle che doveva smentire quali domande evadere rifugiandosi dietro i ?non ricordo?, chi doveva ?salvare? chi poteva ?buttare a mare? do tenendo presente sempre il suo personale tornaconto. 269 Le falsita che Karima ha detto al dibattimento riguardano, in primo luogo, la natura delle cene cui aveva partecipato ad Arcore dei suoi rapporti con Silvio Berlusconi oltre alla conoscenza, da parte di questi cosa che qui interessa di Emilio Fede Dario Mora della sua minore eta. In altre parti della sentenza si descrive come si svolgevano le feste presso Ia residenza dell'ex premier sulla base di quanto emerso al dibattimento nonch? i ruolo svolto dagli odierni imputati nell?organizzare gli eventi, nel ?procurare? le ragazze che vi avrebbero partecipato, nell'indurle alla prostituzione nel favorirne I'esercizio. Al momento ci si limitera ad esaminare Ie prove che dimostrano che anche Karima ha partecipato presso Ia villa di Arcore a feste ove si compivano atti sessuali a pagamento poich? i fatto presupposto per la sussistenza del reato ex art. 600 bis c.p. ascritto agli odierni imputati. AI dibattimento sono state contestate Ie dichiarazioni rese dalla teste ai P.M. nella fase delle indagini preliminari in particolare in ordine alla descrizione che aveva fornito delle ?cene eleganti? che si svolgevano presso la villa di Arcore. Dalle contestazioni si rileva che, in quella sede, Karima aveva dichiarato: ?Dopo Ia cena Berlusconi mi ha proposto di scendere presso il consisteva in un harem che aveva copiato dal suo amico Ghedda?, nel qua/e Ie ragazze si spogliano devono fargli provare piaceri corporei Dopo Ia cena consumata con Berlusconi tutte Ie ragazze ivi presenti, il presidente mi propose di dormire a casa sua, dicendomi Che non mi avrebbe chiesto nulla in cambio. Dopo Ia cena ci siamo recati tutti in una sala del piano inferiore, dove si tenuto il . Nel tutte le ragazze erano completamente nude?. In altro verbale la teste aveva, anche, descritto un bagno in una piscina riscaldata cui avevano partecipato Ie ragazze ospiti, senza costume, ed il padrone di casa (cfr. verbale udienza 24.5.2013 contenente Ie contestazioni). Si ricordera che aI dibattimento Ia teste ha ?corretto i tiro? riferendo di aver 270 visto alcune ragazze ballare indossando costumi del tipo di quelli usati dalle cubiste, ovvero camici da ?infermierina? sexy ricordando, in particolare Nicole Minetti che si esibiva con una tonaca da suora che sollevava mostrando Ie gambe poi toglieva restando in biancheria intima. Nella nuova ricostruzione, pero, nessuna ragazza era rimasta nuda, nessuna aveva avuto interazioni sessuali di sorta con Silvio Berlusconi 0 con (i pochi) altri uomini presenti. Karima ha detto che Ia differente versione che aveva fornito nella fase delle indagini preliminari era falsa adducendo Ia consueta scusa di aver mentito perch?, per la sua giovane eta per la situazione in cui versava, non si rendeva conto di cio che diceva, ed aggiungendo che non sapeva che ruolo avevano i P.M. che Ia interrogavano che del resto ogni volta che era stata sentita da Carabinieri Polizia aveva sempre detto i falso. Si gia detto che Ie giustificazioni addotte da Karima sono cos?i inverosimili da apparire addirittura risibili. Basti ricordare, sul punto, quanto emerge dalla conversazione intercorsa i 7.9.2010 tra Karima Grazia Randazzo (rit progressivo n. 732) in cui Ia ragazza dimostra con chiarezza non solo di conoscere i ruolo ed il nome - del P.M. che I'aveva interrogata, ma anche di avere piena consapevolezza del significato della sua deposizione delle conseguenze che Ia stessa avrebbe potuto avere al punto che riferisce all'amica di aver mentito sul fatto che Silvio Berlusconi sapeva che lei era minorenne (cfr. infra riproduzione del contenuto della conversazione). In ogni caso si osserva che Ie giustificazioni addotte da Karima non spiegano come mai Ia minore, sentita neil'estate 2010, abbia fornito una descrizione delle feste cui aveva partecipato che del tutto coincidente con quella che, in relazione ad altri eventi, hanno dato molto tempo dopo altre giovani che non Ia conoscevano, che non avevano avuto modo di scambiare informazioni con lei che hanno confermato quella ricostruzione al dibattimento. Ci si riferisce alle testimonianze rese non solo dalle parti civili ma anche da testi del tutto indifferenti quali ad esempio - Melania Tumini 0 Maria Makdoum. Cio posto va aggiunto che, nella fattispecie, deve trovare applicazione iI disposto dell'art. 500 co. 4 c.p.p. che consente I'utilizzazione ai fini della 271 decisione del ?precedente difforme? nel caso in cui, per le circostanze emerse al dibattimento, appaiono sussistenti concreti elementi che fanno ritenere che il teste abbia ricevuto offerte di denaro 0 di altra utilita per dichiarare il falso in quanto, in tali ipotesi, la condotta illecita impedisce la corretta esplicazione del contraddittorio. si puo obiettare che nel caso in esame la promessa e/o Ia consegna di denaro venuta da persona imputata in altro processo posto che l?art. 111 co. 5 Cost. non distingue in ordine all'autore della ?condotta illecita? che legittima l'eccezione a principio del contraddittorio che una diversa interpretazione renderebbe sostanzialmente disponibile il processo. In tal senso, peraltro, si pit) volte pronunciata Ia Corte (cfr., tra le altre, Sez. 22.9.2004, Capozza) che ha ritenuto che, ai fini dell'acquisizione al fascicolo per il dibattimento (e quindi ai fini dell'utilizzazione per la decisione) delle dichiarazioni di segno contrario rese dal teste, non necessario che la promessa di denaro sia riferibile all'imputato. Del resto, se anche non si volesse accedere a questa soluzione, si dovrebbe comunque evidenziare che I'istruttoria dibattimentale ha consentito di acquisire un imponente materiale probatorio che dimostra che Ie feste che si tenevano presso la residenza di Arcore si svolgevano nel modo sopra descritto ed anche che Karima ha partecipato ad eventi di questo tipo ove si realizzavano interazioni sessuali a pagamento con Silvio Berlusconi. Giova, in proposito, ricordare quanto emerge dalla conversazione telefonica intervenuta in data 8.9.2010 con Antonio Passaro (progressivo n. 836), conversazione intercorsa prima che la vicenda acquistasse rilevanza mediatica con la pubblicazione, ad ottobre, su un quotidiano di notizie relative alle cene che si svolgevano presso la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi ed alla partecipazione ad esse di una minore. Dalla telefonata si rileva che, in quel momento, Antonio Passaro sapeva gia che Karima era minorenne, che conosceva Lele Mora, che aveva frequentato l?ex premier esibendosi in spettacoli ben diversi dalla danza del ventre. E, difatti, Karima racconta all'amico che in quel momento stava Iavorando presso la discoteca ?Fellini? di Genova (gestita da Luca Risso, attuale compagno della giovane) ed Antonio chiede se si tratta di ?un locale come 272 quel/o Ii come quel/o che come se la giovane ?su/ pa/o?, se usa i palo. AI dibattimento emerso con certezza che nel locale adibito a discoteca sito nella villa di Arcore era collocato un palo da lap?dance che era utilizzato dalle ospiti, dalla stessa Nicole Minetti, durante Ie esibizioni. Inoltre Antonio Passaro ha ammesso (cfr. verbale udienza 15.6.2012) che quando usava I'iniziale intendeva riferirsi a Silvio Berlusconi. Ne discende che, prima che Ia vicenda diventasse di dominio pubblico, iI sig. Passaro aveva appreso (e da chi se non da Karima?) che Ia stessa si esibiva nel locale discoteca di Arcore in spettacoli al palo di lap-dance. Ancora nella conversazione Antonio Passaro chiede a Karima se, in quel momento, si trova ancora in comunita a Genova con cio dimostrando di avere piena conoscenza del fatto che la sua interlocutrice era ancora minorenne posto che i collocamento in comunita, salve alcune eccezioni, disposto per chi non ha ancora compiuto i 18 anni. E, del resto, nel prosieguo Karima a ribadire il punto dicendo ?La mia fortuna che sono minorenne percio le supero tutte?, affermazione cui I'interlocutore risponde ?Ti manca poco, statti accorta? facendo, cosi, comprendere che sa benissimo che Ia ragazza a breve (primo novembre) avrebbe compiuto i 18 anni. II primo novembre, peraltro, una data che ricorre anche in seguito la cui rilevanza chiaramente avvertita da entrambi gli interlocutori (Antonio: ?Ma quand?? che torni Karima: primo novembre?; Antonio: ?Ah, non il primo ottobre, il primo novembre?; Karima: i/ primo novembre per fortuna i/ primo novembre si risolve tutto?). Nella telefonata si toccano altri argomenti significativi. In primo luogo si parla di un colloquio avvenuto qualche giorno prima a Milano tra Karima I'avv.to Giuliante di un successivo incontro della ragazza con Diana Mora che, come si ricordera, aveva avanzato richiesta di affidamento della minore che, in quella pratica, era assistita dal predetto legale, difensore di fiducia di Dario Mora anche nel presente processo (Karima: ?sono tornata l'a/tra volta che ero andata a trovare l'avvocato, appunto, Luca Giuliante poi 273 sono andata a trovare Diana poi me ne sono tornata a Genova, tre giorni Si discute, poi, del pagamento degli onorari dell'avvocato di chi avrebbe dovuto provvedervi facendo esplicito riferimento sia a Dario Mora che a Silvio Berlusconi ed ai rapporti tra questi la minore. Antonio: ?Lo devi pagare dopo Ie cause gli dai 4 mila euro?; Karima: ?Mica lo pago io?; Antonio: "Chi lo paga 5e non lo paghi Karima: Antonio: ?Stai indebitando tutti, poverini?; Karima: ?Scusami, papa tanto per? fortunato ad adottare una figlia come me?; Antonio: lo chiami, lo zio, il nonno, come Io chiami??; Karima: ?Eh no, papi?; Antonio: ?Fai come la napoletana, il papi lo chiamava?; Karima: ?No, no, la napoletana un?altra cosa, io sono un?a/tra quella la pupil/a, io sono il culo?. Sia Karima che Antonio Passaro hanno affermato che tutta Ia conversazione era uno scherzo, una sorta di ?commedia dell'assurdo? ed, a sostegno, hanno fatto riferimento al tenore complessivo della telefonata. Si deve, pero, osservare che I'assunto smentito proprio dall'andamento globale del colloquio che si apre con il preciso riferimento - per nulla ?scherzoso? - ad un altro locale (?come ove Ia minore era ?sul palo?, continua con la descrizione dell'incontro di Karima con I'avvocato Giuliante Diana Mora (argomento assolutamente ?serio? attese Ie aspettative che Ia giovane riponeva nel buon esito della richiesta di affidamento) si chiude con un palese richiamo ad una vicenda che aveva avuto grande rilievo mediatico ed alle relazioni che legavano i protagonisti della stessa (Noemi Letizia I'ex premier), relazioni che evidentemente erano diverse da quelle che intercorrevano tra Karima Silvio Berlusconi. Ancor meno fondata appare Ia spiegazione fornita al Collegio dalla sig.ra El Mahroug che ha detto che i paragone che aveva fatto tra lei la ?pupilla? era una vanteria: non si vede quale vanto si possa trarre dall'affermare di interessare qualcuno solo per Ie qualita del proprio fondo schiena. Nella telefonata che si sta esaminando, infine, Karima offre denaro all'amico per avere con rapporti sessuali. 274 Antonio Passaro ha confermato in udienza che I'offerta era avvenuta aggiungendo che non I?aveva ritenuta credibile che, comunque, non gli interessava (cfr. verbale udienza 15.6.2012). Da una telefonata successiva (15.12.2010 progressivo n. 919) emerge con chiarezza i reale motivo che aveva indotto Antonio Passaro a respingere Ie pressanti richieste di rapporti sessuali dell'amica. Ad un certo punto I'uomo dice a Karima: ?Hai sempre apprezzato i/ fatto che non ti abbia nemmeno toccata perch? eri minorenne? lei risponde: ?L'ho apprezzato, l?ho apprezzato tantissimo perch? ho detto "quella buono, gentile, generoso, ma nei/o stesso tempo non vuole niente in cambio, nessun tornaconto, a differenza deg/i altri uomini, non un porco Dal colloquio, quindi, emerge che Antonio Passaro sapeva che Karima era minorenne gia quando si erano frequentati prima che le insistenze dell'amica lo inducessero a ?sparire? che questo era stato i motivo per cui non aveva avuto rapporti sessuali con lei. Dalla conversazione, perc?), si desume anche che la giovane intratteneva ben diverse relazioni con altri uomini cui doveva dare qualcosa in cambio della ?generosita? che dimostravano nei suoi confronti, uomini che - per questo - lei definiva ?porci?. Un esempio di questo ?scambio? il racconto fatto da Karima a Caterina Pasquino di quanto accadeva durante Ie feste che si tenevano nella residenza di Arcore (?Ricordo che diceva di essere molto amica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con i/ qua/e, a sua dire, stata spesso a casa del premier, dove ha cenato, ballato fatto sesso con lui, il qua/e le dava molto denaro? cfr. verbale udienza 11.5.2012). Un ulteriore esempio della stessa relazione di ?scambio? quella che emerge dal tenore dei messaggi delle telefonate intercorse tra Luca Risso Serena Facchineri nella tarda notte del 6.10.2010. Si ricorda che Luca Risso, attuale compagno di Karima, era comproprietario di due locali a Genova, ed il ?Fellini?, Serena Facchineri era sua socia oltre che fidanzata. Si rammenta anche che Karima aveva frequentato Ie clue discoteche, che era interprete principale del servizio fotografico di cui si gia parlato (quello 275 rinvenuto nel computer sequestrato i 14.1.2011) realizzato con il logo del ?Fellini?, che Luca Giuliante - avvocato sia di Dario Mora (nella fase delle indagini preliminari e, ?no ad un certo punto, nel presente giudlzio) che di Diana Mora, figlia dell'imputato, nell'ambito della pratica per ottenere l'affidamento della minore era diventato frequentatore dell'Albikocca. II 6.10.2010 Karima era stata ?convocata? a Milano presso Io studio dell'avv.to Giuliante ove era stata accompagnata da Luca Risso. I molteplici pro?li di irregolarita ed, anzi, illegalita che hanno contraddistinto questo incontro verranno esaminati in seguito. Ai fini che qui interessano ci si limita a segnalare che, durante Io svolgimento del colloquio (che Luca Risso negli definisce un ?interrogatorio al/ucinante?) vi era stato uno scambio di messaggi tra l?uomo Serena Facchineri. I due si erano si erano, alla fine, parlati per telefono. Nei ?interrogatorio allucinante? che sempre peggio? posto che dopo circa un'ora messaggi Luca Risso informa Ia fidanzata che era in corso un si era giunti ?solo a gennaio 2010 in mezzo ci sono pezzi da novanta? che all'interrogatorio partecipavano ?Le/e, l?avv., Ruby, un emissario di Lui ed una che verbalizza Ai messaggi segue una telefonata (rit n. 5693 del 7.10.2010 ore 00.39) in cui il sig. Risso afferma di poter parlare un po' piu liberamente perch? si allontanato dallo studio per fare una passeggiata. L'uomo dice alla sua fidanzata che ?lei su che 5i sono fermati un attimino perch? siamo a/le scene hard con la pe .. con la persona? e, alla domanda della sig.ra Facchineri ?Ma brutte cose?? risponde ?Lei forse meno di tutte le altre, pero, belin, sono i nomi che sono belin La conversazione si chiude con I'affermazione di Luca di temere di essere stato coinvolto nella vicenda perch? si ritiene che possa occuparsi di Karima (?sembra che io sia i/ papa? di ?sta ragazza qua, i/ tutore?). L'istruttoria ha dimostrato che, effettivamente, Luca Risso stato posto a ?guardia? di Karima che ne ha tratto vantaggi economici. In una conversazione intercorsa il 28.10.2010 (rit n. 11307) sempre tra Serena Facchineri ed il suo fidanzato questi le racconta di aver ricevuto tramite 'avv.to 276 Giuliante i ringraziamenti di Silvio Berlusconi. Si ritiene di clover riportare i brani piu significativi della telefonata: Luca - ho ricevuto i ringraziamenti non ti dico neanche di chi. Serena - Si? Ti ha chiamato? Luca - No, non mi ha chiamato, ma Giuliante m?ha detto che vorra al momento giusto ha detto che quando si concluso tutto comunque vuole risarcirmi per quello che ho fatto per lui te lo giuro. Mi ha detto ?Guarda ringrazialo come l'altra vol m'aveva gia ringraziato, pero era molto piL?i cio? ?Ti ringrazio?, come dire pero stavolta si vede che probabilmente Giuliante gli ha detto anche perch? ha visto che io sto passando un po? di casini per 'sta cosa qua,no? Poi oggi I'abbiamo spostata da casa Ia Ruby, I'abbiamo messa in un appartamento Ii vicino. Luca - tramite Giuliante comunque ha detto proprio lui in persona ha detto ?Ringrazialo di quanta? M'ha detto proprio ?Luca, guarda, ha detto di ringraziarti di nuovo? Serena Ma i suoi ringraziamenti non saranno certo cento euro Scusa Luca, ma a che cazzo devi pensare? Non Io so di stringere la mano a Silvio Berlusconi? Che cazzo te ne frega. Luca - Avrei potuto fartelo anch'io il nome. Serena Ah, scusa. II chiaro riferimento a Karima, detta Ruby, a Silvio Berlusconi ed alla sua gratitudine per quanto Luca Risso aveva fatto stava facendo rendono del tutto superflua Ia valutazione delle dichiarazioni di segno contrario fatte dal teste al dibattimento. Tutto cio che si ritiene di osservare che nel capitolo intitolato alle ?cavolate? di Karima non potevano non entrare a pieno titolo Ie ?cavolate? del suo attuale compagno che ha tentato di accreditare Ia fantasiosa tesi che i messaggi che aveva inviato alla fidanzata la telefonata erano solo una serie di ?baggianate? inventate sul momento per giustificare la sua venuta la sua permanenza a Milano con quella che, all'epoca, era la sua amante segreta. Ovviamente tutto cio non spiega, tra I'altro, perch? Serena Facchineri nella telefonata del 28.10.2010 abbia parlato apertamente di Sivlio Berlusconi 277 quando iI fidanzato Ie aveva detto di aver ricevuto, tramite 'avv.to Giuliante, i ringraziamenti di una persona non indicata nominativamente ed abbia anche fatto preciso riferimento al denaro che I'uomo doveva chiedere quale prova tangibile di tale gratitudine perche? Luca Risso collegasse chiaramente i ringraziamenti ricevuti al suo intervento su Ruby. Del resto a quella data Luca Risso aveva gia ?fiutato I'affare?. Basta, in proposito ricordare che iI 7.10.2010 (rit n. 5845 ore 19.21) Karima gli aveva telefonato riferendogli di avere appena parlato con ?Gesu? che Ie aveva detto di aver saputo da Lele cic?) che lei aveva raccontato all'avv.to Giuliante (?Mi sono sentita con lui, con Gesu mi ha detto che sentito con Lele che i0 ho fatto, ho scritto tutte le cose con l?avvocato mi ha detto che ha saputo che io ho detto tante cose, gli ho detto ?Guarda, io ho detto tante cose ma ne ho nascoste tantissime, tutte que/Ie che ho detto le ho dette per un semplice motivo: che ero messa davanti a/I?evidenza non potevo negare?), che I'aveva rassicurata su quanto poteva accadere (?Mi ha detto ?se i0 ho fatto quel/o che ho fatto, volevo sapere quel/o che hai detto era semplicemente per te, non per me perch? di situazioni cosi ne ho avute tantissime ne sono uscito sempre intoccabi/e l?ho vo/uto sapere perch? non volevo che tu uscissi in cattiva Iuce, la stessa storia de/ fatto di volerti mettere un altro name 0 cognome, volevo che tu non venissi messa in cattiva luce come una che si prostituisce per me non ci arriveremo con l'aiuto di Giuliante di altri avvocati che poi metter? io perch?, comunque, di par/are con questo giudice non ci penso neanche da come me ne ha parlato Giuliante, ma neanche mi tocca perch? di smentire pagare persone per smentire ho la capacita di far/o perch? tu che mi chiami Gesu, Gesu pub fare tutto?? ed aveva ribadito Ia promessa di un ?indennizzo? ho detto: guarda non me ne frega niente di tutta la situazione ma I 'importante che io posso passare per tutto que/Io che vuoi, per prostituta, per pazza l?importante che io ne esca con qua/che cosa? mi fa ?i0 la promessa la mantengo come ho sempre fatto? . . naturalmente non abbiamo parlato di numeri Come si vedra tra breve Luca Risso aveva avuto buon fiuto I'affare era andato in porto. 278 AI momento si segnala che da quanto appena evidenziato emerge con chiarezza che Karima era stata convocata a Milano dall'avv.to Giuliante per avere contezza di cic?) che aveva dichiarato ai P.M., che aveva parlato di scene hard con la persona, che iI contenuto del colloquio era stato riferito a Silvio Berlusconi, che I'intervento di Luca Risso era stato molto apprezzato, che si era deciso di demandare a i compito di controllare Ia minore, che vi era stata Ia promessa di una somma di denaro per farla tacere la rassicurazione che tutto sarebbe finito bene stante I'innegabile capacita economica di Berlusconi (Gesti) che gli avrebbe consentito di ?pagare persone per smentire?. L'intera vicenda pub trovare spiegazione solo se ?nalizzata ad occultare Ia vera natura delle relazioni intercorse tra Karima I'ex premier come, del resto, accaduto in occasione dell?episodio del 27 maggio 2010 quando a Karima era stato dato ?un altro nome cognome? - quello del presidente Mubarak - per ottenerne I'a??idamento a Nicole Minetti in luogo del collocamento in comunita disposto dal P.M. presso i Tribunale peri Minori. Tra Ie reiterate consapevoli menzogne che hanno caratterizzato Ia deposizione testimoniale di Karima assumono rilievo anche quelle relative conoscenza che Silvio Berlusconi gli odierni imputati Fede Mora, avevano della sua minore eta all'epoca dei fatti. Sulla conoscenza da parte di Silvio Berlusconi degli odierni imputati Fede Mora Ia ragazza ha mentito sia quando era stata sentita dai P.M. che quando ha deposto aI dibattimento. II tenore delle conversazioni intercettate dimostra Ia falsita delle affermazioni rese chiarisce i motivi che hanno indotto Karima a mentire. II 7.9.2010 Ia ragazza parla con I'amica Grazia Randazzo (rit progressivo n. 732) Ie racconta che, nell'ambito del procedimento del Tribunale per i Minori relativo aI suo affidamento, Ie avevano ritirato anche ?I'altro cellulare?. La sig.ra Randazzo Ie chiede come intende regolarsi se, in tal modo, emergera che su quel cellulare sono presenti i numeri di Silvio di Fede Karima Ie risponde che ha gia subito molti interrogatori dal P.M. dott. Forno aggiunge: ?e adesso praticamente sanno che io vado da Silvio conosco Silvio c?e anche per? io gli ho detto - scusami, mhm, cioe ci conosciamo - io ho negato il fatto 279 che Silvio sa che sono minorenne (e Grazia risponde ?Certo?) gli ho detto che lui 5a che sono maggiorenne perch? non voglio metterlo nei casini (e Grazia risponde ?Certo?) sa che sono maggiorenne che c?ho 24 anni, perc') ci vado come amica, in forma di amica non che tra noi c'e niente. Lui (Porno) mi ha detto: ?Non e? che per caso un caso di prostituzione lui vuo/e il tuo corpo tutti gli aiuti che hai avuto Ii hai avuti tramite Iui?, gli ho detto ?No, assolutissimamente?. Il 26.10.2010 vengono pubblicate su un quotidiano notizie relative alla vicenda che coinvolgeva l'ex premier ed una minorenne. Nella stessa giornata vengono intercettate sull'utenza cellulare intestata alla sig.ra El Mahroug numerose conversazioni. Alle 21.29 Karima parla con tale Poliana (rit progressivo n. 6356 26.10.2010 ore 21.29) comunicandole che ?successo un casino? e, dopo averla invitata a cercare su Internet gli articoli comparsi sui quotidiani relativi al suo rapporto con Silvio Berlusconi, aggiunge: solo i/ nome tutto lui m?ha detto ?Cerca di passare per pazza, salvami? mi ha chiamato oggi lui, mi ha chiamato la sua segreteria due volte, mi ha chiamato il mio avvocato, mi ha chiamato Lele poi adesso venuto il mio avvocato, ha fatto la strada da Milano, venuto mi ha detto ?Ruby, dobbiamo trovare una soluzione, un caso che supera quello della D?Addario di Letizia (la ?pupilla? perch? tu eri prOprio minorenne?. Lele preoccupatissimo perch? dice che Io attaccano sempre peril caso della prostituzione?. Poi, all'amica che le chiede se ha ?fatto qua/che denuncia su di lui?, Karima risponde ?Secondo te i0 vado ad accusare lui, scemaP?. Nella stessa serata alle 21.48 (rit progressivo n. 6358 26.10.2010 ore 21.48) la giovane, in attesa della linea, parla fuori microfono con una donna che si trova insieme a lei rispondendo alla sua domanda (?Non e? che veniva nei/a villa le dice: "No, il problema non stato il caso di una minorenne il problema era Letizia ed era praticamente una ragazza che era maggiorenne, ha fatto i/ comp/eanno lui andato a/ suo compleanno. Ne/ mio caso, invece . i0 frequento casa sua da quando c'avevo 16 anni. A parte che ho negato tutto ho detto: "No, sono andata a casa sua ma lui pensava che i0 fossi 280 maggiorenne. Pensava che avevo 24 anni anche perch? non Ii dimostro. Poi, dopo che ha scoperto che ero minorenne m?ha buttato fuori casa? perch? io sto cercando di salvaguardare lui cosi a me mi torna in tasca qua/cosa Pochi minuti dopo (ore 21.50 del 26.10.2010 rit progressivo n. 6360) Karima parla ancora con Grazia Randazzo dicendole di essere ?uscita su tutti i giornali? per il ?caso Berlusconi? ed aggiunge: mio caso que/Io che spaventa piL?J di tutti, perch? alla ?ne io sto superando il caso di Letizia (Ia ?pupilla? del/a D?Addario di tutte siamo preoccupati, il mio avvocato 5e appena andato, ero con lui con Le/e io gli ho detto "Le/e io ho par/ato con Silvio io gli ho detto che ne voglio uscire a/meno con qua/cosa, cio? mi da 5 milioni?. Nella tarda serata dello stesso giorno (rit progressivo n. 6369 del 26.10.2010 ore 23.00) Karima parla con Fabio Ranieri, un suo amico di Letojanni, che Ie racconta di aver appreso della vicenda dalla televisione Ie chiede ?Cosa hai combinato? Con Berlusconi come sei arrivata??. Alla risposta delle giovane ?Siamo amici da un anno?, Fabio domanda ?Gli davi Ia figa?? e, nel prosieguo delle conversazione, ?Ma isoldi?? Karima risponde ?5 milioni?, Fabio afferma ?Non ci posso credere?e lei replica ?Va, buo? non ci credere?. La conversazione termina con I'uomo che dice all'amica ?Se vinciamo la lotteria, sono amico tuo no?< La prima persona ed essere stata informata della vicenda, pero, era stato il padre di Karima cui Ia ragazza aveva telefonato alle 20.51 (rit progressivo n. 6348 del 26.10.2010) dicendoin che era ?successo un prob/ema grosso, grosso, grosso, grosso, proprio grosso?, che era ?uscita? sulla stampa ed aggiungendo ?comunque scritto solo i/ nome non scritto il cognome (si ricorda che nei primi articoli Ia giovane era indicata solamente con il soprannome ?Ruby?) sul mio incontro con Berlusconi queI/a cosa hai capito? Ora sono con il mio avvocato stiamo parlando su questa cosa dobbiamo trovare una soluzione. Mi ha detto quel/o gli ha detto Silvio di dirle che la paghera al prezzo che vuole I'importante che chiuda la sua bocca nega dica piuttosto di essere pazza l?importante che faccia uscire me da tutte queste questioni che non ho mai visto una ragazza di diciassette anni 281 prima che non mai stata a casa mia; ora stiamo parlando di queste cose?. Anche queste, nella versione resa da Karima al dibattimento, sono ?cavolate?, vanterie fatte per rendesi bella. In questo caso, come in precedenza, sfugge proprio il senso logico della risposta posto che non si comprende quale forma di vanteria possa integrare il fatto di raccontare al padre ed agli amici di aver mentito ai P.M. ovvero di essere disponibile a farlo in cambio della promessa di denaro. La scansione temporale delle telefonate, peraltro, dimostra che le cose si sono svolte cos?i come descritto da Karima nel corso delle conversazioni che si sono succedute. Nella prima, fatta al padre, la giovane racconta del ?grosso prob/ema? gli dice che, in quel momento, a colloquio con il suo avvocato per trovare una soluzione che Silvio Berlusconi le ha fatto sapere, tramite il legale, che disposto a pagare ?il prezzo che vuole? purch? lei taccia ?faccia Ia pazza?. Nella seconda, intercorsa con Poliana, Karima parla del ?casino? che successo, conferma la visita del suo avvocato la necessita che le stata rappresentata di trovare una soluzione perch? il suo caso superava quello della D'Addario di Letizia in quanto lei era minorenne. Nella terza discute con una donna presente della sua determinazione a ?salvaguardare lui? in modo da poter ottenere ?qualcosa in tasca?. solo nella quarta, pero, che Karima parlando con l'amica Grazia indica l'importo delle sue richieste: 5 milioni. In quel momento l'avvocato era appena andato via le trattative erano state gia avviate. E, difatti, nell'ultima conversazione Karima ripete a Fabio Ranieri che ?i soldi?ammontano a 5 milioni. Tra breve si vedra che questa la richiesta che la giovane ha continuato a portare avanti e, per quanto emerso al dibattimento, con successo. Al momento necessario fare un passo indietro. Come emerge chiaramente dalla telefonata intercorsa il 26.10.2010 tra Karima ed il padre quest'ultimo era a conoscenza del rapporto tra la figlia Silvio Berlusconi scritto solo il nome non il cognome sul mio incontro con Berlusconi quel/a cosa hai capito??). Tale consapevolezza, che apparteneva ad entrambi i genitori di Karima, risaliva a prima di questi eventi. 282 Dagli atti si rileva che la madre di Karima, Yazini Zahra, era stata convocata presso la Stazione C.C. di 30.9.2010 dall'ispettore Colnaghi, dall'agente di P.L. Invernizzi dall'agente scelto Letojanni ove era stata sentita iI Salvoni, delegati per l'atto dalla Procura della Repubblica di Milano. II verbale, acquisito al fascicolo del dibattimento sull'accordo delle parti, si apre alle ore 10.00 del 30 settembre. II compimento di quell'attivita di indagine evidentemente preoccupava molto Karima che, in quel momento, si trovava a Genova. Giova ricordare che, il 27 maggio 2010, la minore era stata affidata a Nicole Minetti in luogo di essere collocata in comunita grazie all'intervento di Silvio Berlusconi; che la sig.ra Minetti non aveva adempiuto al meglio ai suoi obblighi di affidataria consegnando - non appena varcato il portone della Questura la giovane a Michelle Conceciao; che quest'ultima partecipava alle cene presso la villa di Arcore ed esercitava, comunque, la prostituzione (cfr. verbale s.i.t. in data 17.12.2010 di Riccardo Condorelli acquisito sull'accordo della parti all'udienza del 20.7.2012); che il 5 giugno 2010 le due avevano avuto un litigio cosi violento da richiedere l'intervento della Polizia; che successivamente Karima, dopo una breve degenza in ospedale, era stata collocata dal T.M. in alcune comunita l'ultima delle quali in Genova; che in quella citta, nell'agosto 2010, la minore aveva esercitato la prostituzione frequentato il locale (Albikocca) gestito da Luca Risso del quale era diventata in breve tempo I'amante; che a partire da luglio 2010 era stata sentita piL?i volte dai P.M. di Milano cui aveva parlato delle sue frequentazioni della villa dell'ex premier descrivendo Ie ?cene eleganti? cui aveva partecipato. Dagli atti risulta che Ia ragazza aveva telefonato alla madre alle 9.51, poco prima che la stessa rendesse le sue dichiarazioni (rit progressivo n. 3103 del 30.9.2010). Nella conversazione Ia sig.ra Zahra dice alla figlia che era ?in quel posto di cui? le aveva parlato, dove le avevano detto di andare ecl aggiunge: ?Mi hanno detto di entrare da sola ed hanno mandato indietro tuo papa? La reazione di Karima immediata chiarissima: ?Nega tutto su Silvio, tu non sai nientell Su Silvio, ti faranno le domande su di lui?, ma altrettanto immediata chiara la 283 MJ risposta della madre che dimostra di aver subito capito a cosa si riferisce Ia figlia cosa deve nascondere agli inquirenti: Zahra ?Io non ne so niente, no, non nominero nulla non ci mandi nulla non abbiamo preso nulla da te, va beneP?; Karima non sapete nulla di me?; Zahara ?Da quando sei andata via da casa non sappiamo pit) Come si rileva dal verbale di sommarie informazioni testimoniali rese dalla sig.ra Yazini nella circostanza (verbale acquisito sull'accordo delle parti all?udienza del 28.9.2012) Ia donna si era strettamente attenuta alle direttive impartite dalla figlia. Non contenta degli avvertimenti fatti alla madre delle assicurazioni ottenute, Karima telefona al padre (rit progressivo n. 122 del 30.9.2010 ore 11.19), che si trova fuori della caserma in attesa, gli dice di aver gia parlato con Zahra che era appena entrata da ?loro?. II sig. El Mahroug preoccupato per la situazione ed arrabbiato con gli investigatori ("quein animali sono venuti qui anche Abdel non l?hanno lasciato entrare da lei?) la figlia gli risponde: ?Stanno facendo le domande, io l'ho chiamata mi ha detto che stava per entrare da loro, allora io le ho detto di non dire loro niente riguardo a Silvio, proprio niente?. II sig. El Mahroug non si sorprende affatto del discorso della figlia - come sarebbe stato Iogico accadesse se fosse stato all'oscuro della vicenda - dice a Karima che anche aveva fatto Ia stessa raccomandazione alla moglie non dira loro niente, anch'io le ho raccomandato Ia stessa cosa?) operando un immediato quanto singolare collegamento tra il silenzio che ambedue hanno raccomandato a Zahra ed una questione di soldi chiedendo ?Ma quelli dai qua/i vo/evi Iasciare i soldi per caso nel loro computer uscito i/ nome??. L'uomo, avuta Ia risposta affermativa della ragazza, aggiunge che allora sarebbe andato a chiedere a loro. Karima gli precisa andata da loro la signora, non sono andata mica io con lei .. le ho scritto il numero ed il tuo nome cognome lei mi ha detto che ha visto poi il nome ed il cognome ha depositato isoldi? ed il padre risponde ?Quando i soldi saranno disponibili vado da loro?. La conversazione si chiude con Karima che dice al padre ?L?impon?ante chiamarmi quando uscira per farmi sapere cosa le hanno chiesto do che successo 284 In ordine alle telefonate appena esaminate Karima ha dichiarato che la sua preoccupazione rispetto alla madre nasceva dal fatto che Ie aveva raccontato ?cavolate? su Silvio Berlusconi dicendole che avrebbe ricevuto del denaro da ed, in particolare, I'ingente somma che millantava di dover avere nelle conversazioni intervenute il 26.10.2010 con Grazia Randazzo, con Poliana con Fabio Ranieri. Nel suo intento preciso tenacemente perseguito di mentire al Tribunale Ia teste non si avveduta di essere incorsa in una grave contraddizione. Karima, difatti, ha dichiarato di aver cominciato a ?millantare? con gli amici ma anche con la madre di aver ricevuto promesse di denaro da Silvio Berlusconi dopo che Ia vicenda aveva avuto rilevanza mediatica e, quindi, nell'ottobre 2010 quando, il 26, interloquiva nel modo che si prima descritto. Cic?), perc?), significa che il 30 settembre quelle vanterie non potevano essere intervenute. In un diverso sistema processuale Ia condotta serbata in udienza dalla teste sarebbe stata ritenuta oltraggio alla Corte. Tornando ad esaminare il singolare collegamento fatto dalla minore dal padre tra Ia necessita di evitare che Ia sig.ra Zahra parlasse di Silvio Berlusconi la questione dei soldi di cui si detto, si deve evidenziare che dalla documentazione bancaria (faldone 6 delle produzioni del P.M.) risulta che il 5.10.2010 sul conto corrente della Banca Popolare di Lodi agenzia di Letojanni del sig. El Marhoug era stata accreditata Ia somma di 1.500,00 in contanti importo di gran lunga superiore alle liquidita sino a quel momento presenti che non raggiungevano i 500 euro - che in pari data era stato effettuato un prelievo dal c/c della societa di Luca Risso di poco superiore a 2.000,00. Dalle intercettazioni emerge che il 4.10.2010 (rit progressivo n. 3619) Karima chiedeva a Serena Facchineri di accompagnarla presso Ia Banca Popolare di Lodi filiale di Genova su incarico di Luca Risso che il 6.10.2010 (rit progressivo n. 3915) la ragazza parlava con il padre che Ia invitava ad ?indagare su quel/e cose? lo rassicurava dicendoin di aver fatto presente al suo ?datore di lavoro? (Luca Risso) che non era stata accreditata I'intera somma promessa (?gli ho detto che non avete ricevuto solo 500 perch? vi abbiamo mandato 2000 ma vi sono arrivati solo 285 Il sig. El Mahroug stato sentito al dibattimento (verbale udienza 28.9.2012) ed ha dichiarato che aveva sentito parlare per la prima volta di Silvio Berlusconi in relazione alla figlia da un giornalista ed ha insistito in questa versione anche quando gli stato ricordato che il primo articolo di stampa sulla vicenda era stato pubblicato i 26.10.2010 e, cio?, molto dopo del 30 settembre, data in cui Ia moglie era stata sentita presso la caserma di Letojanni ed erano intercorse le telefonate che si sono prima riassunte. Inoltre i teste ha affermato di aver ricevuto una sola volta da Karima del denaro 500,00) provento del lavoro che Ia giovane svolgeva presso la comunita di Genova ove era stata collocata. Evidentemente il sig. El Mahroug ha dimenticato che il 6 ottobre si era Iamentato di aver ricevuto dal ?datore di Iavoro?di Karima 1.500,00 in Iuogo dei 2000,00 che doveva avere. Le palesi falsita del teste esimono il Collegio dal valutare la parte rimanente della deposizione quando il sig. El Mahroug ha insistito ad affermare di non aver saputo nulla dalla figlia in relazione ai suoi rapporti con Silvio Berlusconi anche dopo che gli era stata data lettura della telefonata intercorsa alle 20.51 del 26.10.2010 in cui la minore aveva fatto preciso riferimento alla questione a lui gia nota ed alla promessa che Ie era stata fatta di ricevere un ingente compenso se avesse taciuto ?fatto Ia pazza?. La tendenza a mentire al Tribunale deve essere una caratteristica dei componenti della famiglia El Mahroug. In una sola cosa il teste stato sincero affermando che, sin da quando era poco piL?J di una bambina, Karima manifestava apertamente il suo desiderio di avere ricchi abiti, gioielli molti soldi. II desiderio espresso da sempre dalla giovane stato esaudito. Si gia detto che, nel dicembre 2010, Karima aveva parlato con Giuseppe Villa della sua intenzione di acquistare un'autovettura di grossa cilindrata per la madre facendo chiaramente intendere che aveva le capacita economiche per comprarla pregandolo di interessarsi per trovarla. Nello stesso periodo nello stesso senso Ia giovane si era espressa in una conversazione intercorsa con Antonio Passaro (rit progressivo n. 919 del 15.12.2010) dicendo all'amico che voleva comprare una macchina che si era 286 ?fissata? con una Range Rover perch? prima le piaceva la X6 (la stessa di cui aveva parlato con Villa) ma poi aveva cambiato idea perch? ormai ce I'hanno quasi tutti, diventata troppo commerciale?. Alla provocatoria proposta dell'amico di acquistare una Lamborghini, Karima rispondeva che doveva aspettare perch? in quel momento era ?sotto I?occhio del ciclone?. Nello stesso periodo si collocano i contatti intercorsi con Carlo Attubato che, al dibattimento, la teste ha dichiarato di non ricordare neppure chi fosse. Tra i due vi era stato un intenso scambio di messaggi il 19.12.2010 aventi ad oggetto l'acquisto di una casa che il sig. Attubato stava cercando per Karima. Le occasioni proposte erano accompagnate dalla descrizione degli appartamenti dalla promessa di inviare la relativa documentazione ed i prezzi si aggiravano tra i 290.000,00 ed i 350.000,00. La giovane, perc?), faceva presente che era disposta a spendere di piu perch? la casa sarebbe stata un regalo I'avrebbe pagata ?zietto?. 23.12.2010 tra Karima Moussavi Algharavi (rit progressivo n. 1458). Mel colloquio la giovane dice al Ancora va ricordata la telefonata intercorsa il suo interlocutore: ?Io ricevo 20.000,00 euro ogni martedi questi 20. 000, 00 euro ogni martedi lui (Luca Risso) pretende di tenermeli perch? dice che sono una spendacciona tu riesci a trovare una non dico una ragazza del/e tue zoccole, una donna che sappia par/are bene I'italiano che capisca qualcosa di banche? par/are con lui dicendogli ?Sono Ia segretaria di Spine/Ii guardi le volevamo dire che comunque i 60,000,00 euro che spettano, che sono di Ruby dovrebbe trovare una banca? tipo a Montecar/o. proprio il dirglielotenga lui deve essere una donna capace di par/are di dirin ?Guarda sono 60. 000,00 piu i 20. 000,00 di questa settimana, percic?) sono 80. 000, 00, dove che Ii dovremmo versare? Ci deve preparare un conto in una banca estera? perch? lui sa che non posso versare qui in Italia, perch? appena metto il minimo centesimo, vengono, mi controllano tutto perch?, comunque, appena ho un centesimo in mano collegato al discorso sai di chi?. La povera, fragile, debole ragazza che pochi mesi prima non sapeva neppure che ruolo avesse un P.M. per miracolo si era trasformata in un'esperta 287 investitrice che era in grado di apprezzare i vantaggi dei pagamenti all'estero che avrebbero impedlto qualsiasi accertamento sul ?discorso sai di chi?. Naturalmente Karima al dibattimento non stata neppure in grado di ricordare chi fosse la persona che aveva avuto quella conversazione con lei, ma dagli atti risulta che il nome dell'interlocutore era gi? emerso nel corso delle indagini. Vittoria del luglio 2010 (acquisita sul consenso della parti all'udienza del 4.5.2012) emerge che il sig. Dall'annotazione del Commissariato Monforte Algharavi era stato indicato dalla fonte confidenziale come una delle persone colnvolte nel giro di prostituzione che si svolgeva negli alberghi milanesi. interessante evidenziare che, nel corso della perquisizione del 14.1.2011, nell'abitazione di Genova stato rlnvenuto un biglietto manoscritto sul quale la ragazza aveva diligentemente annotato: ?50.000 peril libro, 12.000 per campagna intimo, 12.000 per campagna Phard, 20.000 da Luca Risso, 70.000 consegnati da Di Noia, 170.000 consegnati da Spine/Ii? nella pagina a ?anco ?4 milioni mezzo da Silvio Berlusconi ke ricevo tra 2 mesi?. Nella testimonianza Karima ha affermato che quel biglietto non nulla che l'aveva redatto al solo scopo dl mostrarlo alle amiche che andavano a farle visita per ?vantarsi? con loro. La spiegazione e, come al solito, risiblle: fuori di ogni logica ritenere che una ricevere la visita di amiche, predisponga un ragazza, preparandosi a manoscritto in cui di fatto - si accusa dl aver ricevuto la promessa di ricevere una ingente somma di denaro che poteva solo essere ll corrispettivo del silenzio e/o mendacio. Del resto i conti, questa volta, tornano perch? la cifra che, secondo quanto scritto nel biglietto, Silvio Berlusconi doveva ancora versare pari detratte le somme che si dice essere state gi? erogate quella da impiegare per l'acquisto dell'appartamento ?trattato? con Attubato a quella costantemente indicata da Karima nelle telefonate come concordata con l'ex premier. va dimenticato il riferimento ai ?20.000 da Luca Risso?che guarda caso sono proprio pari ai versamenti settimanali (?ricevo 20.000 euro ogni martedi?) oggetto del colloquio con Moussavi Algharavi. La falsit? della versione fornita dalla teste al dibattimento, poi, provata dal 288 tenore delle conversazioni intercorse tra lei l'avv.to Giuliante nel gennaio 2011 (rit nn. 2200 del 7.1.2011, 2381 del 10.1.2011, 2507 del 12.1.2011, 2509 del 12.1.2011, 2549 del 12.1.2011) che hanno tutte ad oggetto la trattativa per il pagamento della somma promessa (?la somma grande?) l'intermediazione che il legale afferma di star portando avanti sia con l'avvocato di Karima che con l'avv.to Ghedini. La questione oggetto di esame in altra parte della sentenza. Allo stato si vuole solo evidenziare che, anche in questo caso, la spiegazione fornita da Karima del tutto inverosimile. La teste ha affermato che la somma di cui si discute era il corrispettivo che le sarebbe stato corrisposto per un'intervista a ?Kalispera? che l'avv.to Giuliante si era prestato a verificare se vi erano obiezioni da parte di Silvio Berlusconi, dei suoi legali 0 di quello che lei aveva nominato. Non si capisce perch?, se le cose stanno nel senso descritto dalla teste, l'avv.t0 Giuliante abbia detto nel corso delle telefonate che si doveva recare di persona a discutere la cosa posto che si trattava di un argomento innocuo che poteva essere tranquillamente trattato anche per telefono. Da ultimo va ricordato che, nel dicembre 2010 (rit progressivo n. 210 del 3.12.2010) Karima, parlando con Luca Risso gli comunica di aver ricevuto una telefonata da Spinelli che I'aveva invitata ad andare a Milano subito dopo Natale per ritirare il ?regalo? ecl aggiunge di essere stata informata dal suo avvocato che il giovedi successivo (10 dicembre) le sarebbero stati restituite gli abiti le altre cose che le erano state sequestrate precisando: ?alla ?ne, al posto di andare martedi giovedi, andiamo solamente giovedi, perch? i/ martedi dovrei andare a prendere i soldi, Si ricorda che il versamento dei 20.000,00 settimanali avveniva proprio il martedi che Luca Risso, detentore di fatto di quelle somme, le tratteneva non fidandosi della parsimonia della compagna ed aveva, quindi, il preciso interesse di ritirarle personalmente. Da quanto sin qui detto discende che, per valutare l'assoluta inattendibilta di Karima non neppure necessario far ricorso ai criteri di valutazione delle prove costantemente ribaditi dalla giurisprudenza che, in caso di contrasto tra la 289 prova orale il contenuto delle conversazioni intercettate, ha ritenuto di dover privilegiare queste ultime che garantiscono una maggiore genuinit? in quanto rappresentative di dialoghi spontanei a condizione che gli stessi siano connotati dai caratteri della chiarezza, decifrabilit? assenza di ambiguit? di modo che Ia ricostruzione non Iasci margini di dubbio sul significato complessivo della conversazione come, ad esempio, accade nei casi di incompletezza dei colloqui, cattiva qualit? delle intercettazioni, cripticit? del Iinguaggio usato dagli interlocutori. Nel caso in esame appare evidente che Ia comprensione del significato delle conversazioni non Iascia adito a dubbi di sorta che, per contro, Ie pseudo spiegazioni fornite dalla teste, oltre che del tutto inverosimili, si. pongono in stridente contrasto. con tutte Ie altre prove che, invece, supportano proprio il contenuto delle intercettazioni. Ne discende che si deve convenire con Karima quando afferma di aver raccontato ?cavolate? con la precisazione, pero, che Io ha fatto nella testimonianza resa davanti al collegio. Emilio Fede Dario Mora. Prima di esporre i motivi delle decisione assunta in relazione alle posizioni di Emilio Fede Dario Mora si ritiene di affrontare brevemente clue punti, in parte esaminati in altro capitolo della sentenza, ma che appare opportuno richiamare anche in questa sede per maggiore chiarezza espositiva. II primo punto riguarda Ia questione della individuazione delle persone che avevano partecipato alle cene che si erano svolte presso la villa di Arcore attraverso Ia localizzazione delle celle ?agganciate? dai cellulari a Ioro intestati od in uso. II problema nasce dal contrasto che si detto sussistere tra le affermazioni degli ufficiali dello S.C.O. che hanno redatto Ie annotazioni acquisite in atti quelle rese dall'ing. Alati, consulente di Silvio Berlusconi nel procedimento celebrato innanzi alla sezione IV penale. I verbali delle deposizioni rese dall'ispettore Latella dall'ing. Alati nell'ambito di quel procedimento sono stanti acquisiti agli atti del presente giudizio sul consenso delle parti all'udienza del 25.1.2013. Dall'esame comparato delle clue 290 testimonianze si rileva che i contrasto di cui si parlato, che pit: volte Ie difese hanno sottolineato durante il dibattimento, in realta non cosi marcato come sostenuto non investe, comunque, profili decisivi. L'ispettore Latella aveva dichiarato: ?Tutti i gestori telefonici hanno ormai distribuito in modo capillare sul territorio e, specie nei centri urbani, dei ripetitori. Questi ripetitori, a differenza di quanto poteva accadere qua/che decennio fa, che avevano una copertura vastissima; oggi anche per rispettare le normative sull'inquinamento elettronico queste celle devono mantenere una emissione elettromagnetica molto bassa, quindi il raggio di copertura nei centri abitati molto limitato, andiamo da qua/che centinaio di metri nelle picocel/e, quelle che troviamo in qua/che centro commerciale, fino a celle che coprono un chilometro, un chi/ometro mezzo nei centri urbani. Se andiamo fuori nelle campagne, c?e qua/che cella, data I'esiguita del traffico che me in quell?area, magari puc?) coprire cinque, sei chilometri ma nei centri abitati l?area di copertura molto ristretta. La cella ci puo fornire un'indicazione di massima in qua/e posizione si trova il cellulare rispetto all'installazione, appunto, del traliccio dove installata la cella, si trovava a nord, a sud, ad est, ad ovest. Facendo dei calcoli, con la copertura delle altre celle, si riesce oggi a II tabulato Ci fornisce oltre ai dati temporali della chiamata, anche Ia cella cui era agganciato stabilire con grande esattezza la posizione di un cellulare il cellulare. Sappiamo che i gestori periodicamente informano gli organi di P. G. della dislocazione di queste celle sul territorio. Quindi, se un cellulare aggancia la cella con una particolare sigla, per comodita la cella y, noi sappiamo che quella cella installata in tale via, diretta verso nord, verso sud, verso est, verso ovest, insomma c'e anche il grado di irradiazione di questa cella, quindi noi possiamo capire con esattezza se un cellulare aggancia Ia cella si trova in un'area perch?, diversamente, avrebbe agganciato un?altra cella L'ing. Alati ha svolto considerazioni diverse che il collegio puo riassumere solo sulla base del verbale acquisito senza disporre n? delle slides utilizzate dal consulente nel corso della testimonianza resa innanzi alla sezione IV penale n? della relazione scritta che detto consulente si era riservato di depositare in quel processo che non era stata redatta al momento in cui era stato sentito. 291 L'ing. Alati cosi si era espresso: ?La cosa di cui parliamo adesso sono Ie caratteristiche deg/i apparati che si utilizzano per la telefonia cellulare, quindi quelle che si chiamano stazioni radio base, cosa vuol dire copertura radio base, qual?? la possibilita di aggancio, di collegamento, di connessione con un cellulare in una stazione radio base. poi cosa accade quando passo da una stazione radio base a un'altra II dispositivo radio base posizionato in diverse posizioni, in diverse altezze la antenne che hanno questo dispositivo radio base possono essere una, due, tre, quattro, cinque. Vuol dire che quelle antenne sono antenne direzionali che irradiano il campo elettromagnetico verso settori ben precisi che, quando si vanno a fare delle localizzazioni, si definiscono in maniera puntuale Esistono anche stazioni radio base che hanno una sola antenna circolare, quindi Ia forma del campo elettrico che copre, poi quindi permette la connessione del telefono, un cerchio piL?I meno (ed anzi) un poligono irregolare. Perch? un poligono irregolare? Perch? dipende dall'a/tezza dell'antenna, dalla conformita del suolo dag/i ostacoli. In piL?J questo campo, questa zona illuminata, nel senso che raggiunta dal campo radioelettrico, dipende anche da quello che accade nel tempo, quindi un ostacolo mobile, 0 un computer, 0 gli effetti atmosferici che influenzano i campi elettromagnetici, Ie interferenze radioelettriche di altre radio, emissioni, le variazioni di potenza nel tempo che una stazione ha il traffico presente sulla cella il campo coperto dal/e celle ha la forma piL?i svariata quindi neg/i ambienti, nel/e citta, Ie celle sono piL?i piccole in campagna sono pit) potenti i trasmettitori, sono posizionati pit) in alto abbiamo una copertura pit) elevata?. II consulente ha, poi, spiegato che ?La stazione radio base aumenta diminuisce la sua potenza in funzione del numero di cellulari che sono connessi? ed, in riferimento alla zona di Arcore, ha precisato che i gestori telefonici interpellati sulle celle 0 le stazioni radio base che potevano illuminare la residenza di Silvio Berlusconi avevano fornito un elenco recante, per ciascun gestore, i numeri delle stazioni radio base ed il relativo indirizzo. Le antenne coprivano un?area molto vasta e, ad esempio, tra una di tali antenne la residenza di Silvio Berlusconi era compreso I'intero territorio di Arcore. 292 Dalla deposizione resa dall'ing. Alati dalla risposte date alle domande poste dal PM. in sede di controesame emerge che, come si accennato, i contrasto con quanto affermato dall'ispettore Latella non cosi netto come potrebbe apparire ad una prima analisi come sostenuto dalla difesa posto che sia I'ufficiale di P.G. che il consulente concordano sul fatto che I'individuazione del Iuogo ove si trovava il cellulare ?attenzionato? puo essere effettuata solo in riferimento al raggio di copertura della stazione radio base non a punto esatto in cui I'apparecchio si trovava (?L?unica cosa che contesto stabilire che una persona esattamente in un certo punto quando aggancia una radio base?, cfr. deposizione ing. Alati). Inoltre risulta che, al momento in cui era stato sentito in quel dibattimento, iI consulente non aveva compiuto alcuna verifica incrociata tra il contenuto delle conversazioni intercettate sulle utenze delle persone che stavano partecipando alle serate - che descrivevano commentavano quanto stava accadendo -, gli elementi desumibili dai tabulati che, appunto, indicavano tali persone come presenti alle cene. Cio posto va detto che alla Iuce di quanto emerso al dibattimento Ia questione non ha Ia rilevanza che le stata attribuita dalle difese, atteso che I'individuazione delle persone che erano state presenti alle varie cene individuazione che nella prima fase era stata effettuata sulla base di quanto emergeva dall'analisi dei tabulati con particolare riguardo alle celle agganciate - ha trovato piena conferma nelle prove dichiarative assunte nelle intercettazioni dalle quali emerso che dette persone avevano effettivamente partecipato a quelle feste. II secondo punto che merita di essere brevemente affrontato quello relativo alle modalita di svolgimento degli eventi oggetto dell'istruttoria dibattimentale. Le difese hanno osservato che solo alcuni testi hanno descritto Ie feste di cui si discute facendo riferimento alle interazioni sessuali che coinvolgevano, principalmente, Ie ospiti ed il padrone di casa che tali testimonianze sono state contraddette da altre prove dichiarative. Inoltre si evidenziato che, in ogni caso, Ia ricostruzione operata ?in senso accusatorio? riguardava unicamente alcuni degli eventi che hanno formato oggetto dell'istruttoria che, 293 pertanto, non si poteva affermare che tutte le feste avessero avuto Ia medesima connotazione. La prima questione viene affrontata in altra parte della sentenza, cui si rimanda, limitandosi ora a ricordare che tutti i testi che hanno descritto gli eventi come ?cene eleganti?, al pil?J caratterizzate da un clima goliardico, sono Iegati a Silvio Berlusconi da rapporti di Iavoro e/o di colleganza politica, ovvero hanno ricevuto favori (si pensi all'intervento dell'ex premier nell'acquisto degli immobili di Mariano Apicella Danilo Mariani alla candidatura alla ultime elezioni della moglie di questi, Simonetta Losi, che - secondo quanto da lei stessa afiermato - non si era mai occupata di politica ma solo della sua attivit? di cantante), ovvero infine - hanno percepito somme di denaro sia mensilmente subito dopo la perquisizione del 14.1.2011 che una tantum in corso di giudizio (si ricordi, tra gli altri, i bonifico effettuato in favore delle gemelle De Vivo, accreditato sul c/c del padre, destinato all'acquisto di attivit? commerciali che Ie testi non hanno saputo indicare neppure a grandi linee). Quanto ali'altro argomento va subito detto che il collegio assolutamente convinto che presso Ia residenza dell'ex premier si siano tenute cene, feste, intrattenimenti che hanno avuto modalit? di svolgimento completamente diverse da quelle indicate in imputazione: evidente che Ia carica istituzionale ricoperta da Silvio Berlusconi richiedeva I'organizzazione di incontri, anche conviviali, ad esempio con alte personalit? del mondo della politica italiana ed estera. Cic?) che, all'esito del dibattimento, risulta a dir poco difficile far rientrare gli eventi di cui ci si occupati tra quelli appena descritti in quanto numerosi elementi depongono in senso contrario. Basti ricordare che alle feste in esame partecipavano, prevalentemente se non esclusivamente ospiti donne, alcune della quali si accertato che esercitavano Ia prostituzione (cfr. a titolo di esempio quanto osservato in riferimento a Michelle De Conceciao alla luce delle affermazioni contenute nel verbale di sommarie informazioni testimoniali reso da Riccardo Condorelli i 17.12.2010 ed acquisito sull'accordo delle parti all'udienza del 20.7.2012). 294 Ancora va evidenziato che dalle prove emerso che le ospiti delle cene ricevevano, direttamente da Silvio Berlusconi 0 da persone da lui delegate, denaro od altre utilita economiche quale corrispettivo della loro partecipazione agli eventi mentre dalle intercettazioni si rileva che le donne vivevano di fatto - in attesa di ricevere l'invito a partecipare alle feste e, soprattutto, a trattenersi a dormire presso Ia villa di Arcore manifestando chiaramente che, in questo ultimo caso, avrebbero ricevuto elargizioni di maggiore importo. Dal contenuto delle conversazioni intercettate emerge che queste aspettative hanno riguardato tutte le cene esaminate nel corso dell'istruttoria dibattimentale. si deve dimenticare che tutti i testi, ivi compresi quelli che hanno descritto gli eventi di cui si parla come meri incontri conviviali, hanno dichiarato che le serate seguivano sempre un identico canovaccio si svolgevano ogni volta con Ie medesime modalita. E, del resto, Karima El Mahroug si espressa in questo senso descrivendo ai P.M. le feste cui aveva partecipato nei verbali di sommarie informazioni che le sono stati contestati nel corso della testimonianza che, come si detto, sono utilizzabili ai fini della decisione ai sensi dell'art. 500 co. 4 c.p.p. Dalle risultanze dell'istruttoria dibattimentale emerge con chiarezza quali fossero le modalita di svolgimento degli eventi in esame le ?fasi? in cui si articolavano. Le ospiti giungevano presso la villa di Arcore accompagnate dagli odierni imputati, da autisti a do delegati, ovvero in taxi 0 con mezzi propri; fornivano il loro nome al personale che prestava servizio presso iI cancello esterno della residenza dell'ex premier; accedevano all'interno senza essere sottoposte ad alcun controllo senza che fosse loro richiesto di Iasciare i cellulari; consumavano un aperitivo prima di essere introdotte nella sala da pranzo ricevendo, anche, dal padrone di case on piccolo presente di benvenuto (gadget articoli di bigiotteria che, come si rileva dalle intercettazioni, le ragazze non apprezzavano particolarmente). La cena veniva servita in una sala sita al piano terra ove si trovava un unico grande tavolo consisteva, sempre, in un menu ?tricolore?. Durante Ia cena 295 venivano eseguiti brani musicali da Mariano Apicella 0 da Danilo Mariani da sua moglie, Simonetta Losi, cui si accompagnavano alcune volte Silvio Berlusconi - che si esibiva cantando ed altre volte Ie stesse ospiti che intonavano ?coretti? di vario genere ivi compresi quelli inneggianti all'ex premier. Alle musiche ed ai canti si abbinavano, anche, balletti oil) 0 meno ?ammiccanti? eseguiti dalle ragazze presenti che, nel mentre danzavano, si avvicinavano al padrone di casa ed ai suoi ospiti maschi toccandoli facendosi toccare nelle parti intime. II ?mattatore? della scena era Silvio Berlusconi che teneva banco sia, come si visto, cantando, sia raccontando barzellette tratte dal suo repertorio sia dando consiin alle sue ospiti sulle scelte da operare per il loro futuro (cfr. testimonianza Carlo Rossella verbale udienza 22.2.2013: iI presidente diceva ?alle ragazze che era meg/i0 impegnarsi in politica piuttosto che impegnarsi in settori ale/lo spettaco/o, perch? difficile fare carriera? in tali ultimi settori). In un'occasione a serata era stata ulteriormente ?allietata? dal fatto che era stata portata in tavola una statuetta avente Ie caratteristiche di Priapo, dio della fertilita: Chiara Danese ed Ambra Battilana che erano presenti alla cena (I'unica cui avevano partecipato) hanno dichiarato che I'oggetto era stato fatto girare tra i commensali che Ie ragazze presenti si erano esibite mimando un rapporto orale con la statuetta. La circostanza, meglio descritta nella parte della sentenza che esamina tra I'altro le testimonianze delle parti civili, concorre a dimostrare che gia durante la cena attraverso scherzi di dubbio gusto si creava il clima ?adatto? per giungere a quello che, poi, sarebbe stato l'epilogo della serata: Ia realizzazione di interazioni sessuali tra Silvio Berlusconi e, almeno alcune, delle sue ospiti. AI termine della cena i presenti si portavano in un ampio locale posto al piano inferiore ed idealmente diviso in piL?J zone una delle quali attrezzata a mo' di discoteca con postazione musicale, bar, poltrone ecl un palo da lap dance. II termine utilizzato per indicare questo locale, ?bunga bunga?, indicava anche l'attivita che vi si svolgeva: Ii Ie ospiti ballando scoprivano anche le parti intime ove si facevano toccare dal padrone di casa cui, a Ioro volta, toccavano iI membro; indossavano travestimenti sexy; si esibivano in danze e/o spogliarelli 296 anche al palo di lap dance. Tra le donne pil?J ?attive? in questa fase vi era sicuramente il Consigliere Regionale Nicole Minetti, come meglio specificato nella parte della sentenza dedicata all'esame della sua posizione. In questa sede basta ricordare che, come emerso, in una circostanza, l'imputata si era esibita indossando solo un paio di sandali perfino Karima che pure ha reso una testimonianza totalmente falsa ha ricordato una esibizione di Nicole Minetti danzante con indosso una tonaca che sollevava scoprendo le gambe che si era mostrata in biancheria intima. L'esistenza del locale ed il nome che gli era stato dato un elemento paci?camente acquisito in atti in quanto emerso da plurime testimonianze rese anche da persone che, sicuramente, non possono essere tacciate di essere ostili agli imputati. Del pari dato pacifico che in quel locale si svolgesse una parte della serata come si rileva dalle prove dichiarative dalle conversazioni intercettate (cfr. tra le altre rit. progressivo 24.8.2010 ore 20.15 telefonata Fede/Maria Rosaria Rossi in cui questa, alla notizia che alla serata avrebbero partecipato due amiche dell'imputato, dice ?Ma che pal/e che sei, due amiche, quindi bunga bunga, due di mattina?). In precedenza si detto in cosa consisteva il ?bunga bunga? cosi come descritto dalle parti civili, da Melania Tumini, da Maria Makdoum dagli altri testi nelle deposizioni che sono esaminate in altra parte della sentenza. II tenore di quella parte della serata, del resto, emerge con evidenza dal contenuto delle conversazioni intercettate relative a Melania Tumini Carlo Ferrigno. Terminata questa fase Silvio Berlusconi salutava le sue ospiti ricevendole in uno studio ove consegnava Ioro buste contenenti somme di denaro. Melania Tumini ha raccontato che le ragazze si riunivano nell'anticamera dello studio aspettando il proprio turno venivano ricevute una alla volta; anche lei, trovatasi da sola al cospetto dell'ex premier, aveva avuto in dono due CD di Mariano Apicella ed aveva scoperto, quando era andata via, che all'interno vi era una busta contenente denaro. 297 La circostanza trova conferma, tra l?altro, nell'esito delle perquisizioni effettuate il 14.1.2011: nel domicilio di molte delle donne che avevano frequentato Ia villa di Arcore nelle occasioni di cui si parlato sono state rinvenute buste bianche recanti all'esterno un numero che indicava quante banconote da 500,00 erano contenute all'interno. II collegamento tra il numero scritto sulla busta quello delle banconote stato compiuto verificando il contenuto delle buste rinvenute che ancora presentavano denaro all'interno. La serata, perb, non terminava cosi, poich? alcune delle ospiti si trattenevano a dormire presso la villa su espresso invito di Silvio Berlusconi. Da varie conversazioni che sono esaminate in altra parte della sentenza - si evince che le ?prescelte? trascorrevano la notte con il padrone di casa intrattenendolo in giochi erotici rapporti sessuali anche di gruppo. Dalle intercettazioni emerge che le donne che partecipavano a quest'ultima parte della serata ricevevano somme maggiori di quelle consegnate alle altre il cui importo, perb, variava ad insindacabile giudizio del padrone di casa. In pil?J di una occasione le ragazze commentavano per telefono il trattamento privilegiato che era stato riservato ad alcune evidenziando il loro disappunto sia per la scelta operata dall'ex premier di trattenere per la notte l'una piuttosto che l'altra sia per l'entita delle somme erogate. Questa era Ia ?normalita? delle serate che sono state ricostruite al dibattimento sicch? si deve convenire con il P.M. quando osserva che, in quelle occasioni, le ospiti di Silvio Berlusconi venivano inserite in un contesto prostitutivo ove venivano scambiati favori sessuali in cambio di denaro. A fronte di tali elementi non necessario verificare se, durante i singoli ?eventi? ricostruiti al dibattimento, l?una piuttosto che l'altra delle ospiti abbia consumato rapporti sessuali a pagamento con I'ex premier posto che, come ampiamente ricordato nella parte in diritto della motivazione, ai fini delle cohfigurabilita dei reati ascritti agli imputati non rileva accertare la natura delle interazioni sessuali intercorse con il cliente in quanto (Sez. n. 36157/2004) ?l'interpretazione giurisprudenziale non ha mai identi?cato la nozione di atto di prostituzione con que/la della congiunzione carnale, con qualsiasi modalita 298 avvenga, ovvero del compimento di atti di libidine, secondo la distinzione che ha preceduto la novella di cui alla legge n. 66/1996, dietro pagamento di un corrispettivo, bensi con quella molto pit) ampia di prestazione sessuale a L'elemento caratterizzante l'atto di prostituzione, pertanto, non necessariamente costituito dal contatto fisico tra i soggetti della prestazione, bensi dal fatto che un qualsiasi atto sessuale venga compiuto dietro pagamento di un corrispettivo risulti ?nalizzato, in via diretta ed immediata, a soddisfare la libidine di colui che ha chiesto destinatario della prestazione? (Sez. 22 aprile 2004, Mannone; Sez. 22 aprile 2004, Verzetti). Cio posto, va detto che l'istruttoria dibat?cimentale ha dimostrato quale stato il ruolo svolto in tale ambito dagli odierni imputati. In questa parte della sentenza si affrontera, in particolare, Ia posizione di Emilio Fede Dario Mora mentre quella di Nicole Minetti - che verra esaminata solo in relazione agli elementi utili alla ricostruzione del ruolo dei suoi coimputati - pit) compiutamente trattata in altro capitolo a lei dedicato. Le ragioni che hanno indotto il collegio a differenziare, anche nella motivazione, le posizioni dei tre imputati poggiano - in particolare sulle risultanze dell'istruttoria dibattimentale che hanno dimostrato quali, di quale natura, erano i rapporti che intercorrevano tra Emilio Fede Dario Mora. Va subito precisato che dall'analisi dei tabulati emerge che, anche prima dell'inizio delle operazioni di intercettazione, i contatti telefonici tra i due imputati tra loro ed utenze -- comunque riferibili a Silvio Berlusconi erano molto frequenti. Tra questi ultimi vanno ricordati quelli intercorsi con l'utenza intestata al ?Popolo della Liberta? installata in Via del Plebiscito n. 102 a Roma, utenza che era abitualmente utilizzata anche dalle donne che partecipavano alle serate che si svolgevano presso la villa di Arcore: basti pensare alle continue telefonate fatte da Barbara Guerra, Elisa Toti, Barbara Faggioli, Maria Esther Garcia Polanco, Arisleida Espinosa, Maria Visan, Concetta De Vivo ed, ovviamente, Karima El Mahroug Nicole Minetti. I contatti tra i clue imputati tra questi ed il PDL peraltro, si collocano spesso in giorni di poco antecedenti od appena successivi alle serate presso Ia 299 residenza di Arcore. Risulta, inoltre, un contatto di non breve durata tra l'utenza intestata ?Reti Televislve Italiane" in uso ad Emilio Fede quella del ?Popolo della Libert?i? alle 21.46 del 28.5.2010 e, cioe, il giorno successivo all'accompagnamento di Karima El Mahroug presso Ia Questura di Milano ed all'affidamento della minore a Nicole Minetti a seguito dell'intervento dell'ex premier. Non dato conoscere iI contenuto dei colloqui intercorsi prima che prendessero avvio le operazioni di intercettazione ma quanto emerge dalle conversazioni registrate successivamente consente di escludere che i rapporti tra Emilio Fede Dario Mora avessero carattere professionale. Dal complesso delle telefonate, infatti, si rileva che i clue intrattenevano rapporti finalizzati a selezionare procurare donne che potevano incontrare i gusti di Silvio Berlusconi ad organizzare e/o facilitare l'incontro di queste con l'ex premier. II ?burattinaio? dell'operazione era Emilio Fede come risulta per?no dal tenore dei colloqui dai quali traspare con tutta evidenza Ia ?deferenza? di Mora nei suoi confronti desumibile dalle modalit? che questi adottava nel rivolgersi all'interlocutore ad esempio dandogli del lei, mentre Fede gli dava del tu, dalla prontezza con cui rispondeva alle sue richieste sollecitazioni usando I ripetutamente espressioni del tipo ?Si, direttore?, ?Certo, direttore?, ?Provvedo subito, direttore?- ma anche il diverso ?spessore? dei due ?compari?. Giova ricordare che, nel periodo in esame, le societ? di Dario Mora versavano in una situazione di grave crisi che Emilio Fede si era proposto come intermediarlo tra lui Silvio Berlusconi per fagli ottenere un consistente aiuto economico. Agli atti sono stati acquisiti la documentazione bancaria prodotta dal P.M. ed il verbale della testimonianza resa da Giuseppe Spinelli nell'ambito del processo celebrato davanti alla sezione IV penale (verbale acquisito sull'accordo delle parti all'udienza del 14.12.2012). In quella sede il teste ha spiegato di aver aperto, nel gennaio 2010, un conto corrente a lui intestato sulla Banca Popolare di Sondrio su disposizione di Silvio Berlusconi che aveva sottoscritto una fideiussione consentendone, in tal modo, 300 l'operativit?. II rag. Spinelli ha precisato che Dario Mora, si era rivolto all'ex premier facendogli presente le gravi difficolt? in cui versava chiedendogli un aiuto immediato per evitare il fallimento che, diversamente, sarebbe stato dichiarato a breve. A dire del teste non appena aperto il conto, a gennaio, erano stati emessi assegni circolari a favore di Mora per un importo complessivo di 950.000,00 cui andavano aggiunti E. 50.000,00 versati in contanti. Era stato solo per evitare ?una pubblicit? inutile? che in quel caso si era deciso di operare attraverso un conto intestato al rag. Spinelli invece che attraverso quello di Silvio Berlusconi, come avveniva normalmente ogni volta che si effettuavano elargizioni in favore di persone bisognose di aiuto. Si vedr? tra breve quale sia la ?pubblicit? inutile? che si intendeva in tal modo evitare. Successivamente Ia fideiussione da un milione di euro era stata sostituita con una da due milioni mezzo di euro ed erano stati emessi altri assegni circolari all'ordine di Dario Mora per un importo che, sommato a quello precedente, ammontava a 2.450.000,00. Il ragionier Spinelli ha sostenuto che il prestito era ?garantito? da una villa che l'imputato affermava di possedere in Sardegna che, a suo dire, valeva 15 milioni di euro: Ia garanzia che si intendeva far valere consisteva nell'acquistare l'immobile tramite una societ? del gruppo che avrebbe rimborsato il prestito consegnato a Mora la differenza. La villa, pero, a marzo ?non c'era pit)?. Non emerge dagli atti che, prima di erogare la somma, sia stata compiuta una qualsiasi verifica sull'esistenza sul valore dell'unit?i immobiliare: come in altri casi emersi al dibattimento la corresponsione del denaro avvenuta senza alcuna garanzia. Basti pensare alla somma versata a Karima per l'avvio di un centro estetico che Ia minore non aveva alcuna possibilit? di aprire ed a quella corrisposta alle sorelle De Vivo in corso di giudizio per l'acquisto di esercizi commerciali che Ie testi, al dibattimento, non hanno saputo neppure genericamente indicare. A dire del ragionier Spinelli una verifica sul patrimonio immobiliare di Mora era stata fatta successivamente quando questi, per ottenere ulteriori prestiti, aveva aveva detto di essere proprietario di immobili a Milano: era emerso che 301 Ie unita immobiliari erano intestate ad una societa della quale era socia al 10% la figlia dell'imputato ed al rimanente 90% una societa del Lussemburgo. II teste ha aggiunto che, in conseguenza delle veri?che, non erano state corrisposte altre somme quando, a giugno, Mora aveva chiesto ulteriori aiuti che solo a settembre Silvio Berlusconi aveva ritenuto di acconsentire alla richiesta versandogli, ancora 300.000,00 in tre rate a decorrere, appunto, da settembre 2010. Dalle intercettazioni risulta che in questa fase era stato decisivo I?intervento di mediazione di Emilio Fede che, nell'agosto 2010, si era fatto portavoce presso il premier delle necessita di Mora svolgendo un'attivita che, pero, non era stata n? gratuita n? disinteressata. infatti, progressi che, a suo dire, stava facendo ma nel contempo - comunicava Ie Durante la trattativa, Emilio Fede ragguagliava il coimputato sui sue pretese per la mediazione svolta Iasciava chiaramente intendere che il buon esito dipendeva dalla disponibilita dell'ex premier che doveva essere ?sollecitata? procurandogli contatti con ragazze che incontravano il suo gusto. Gli approcci compiuti da Dario Mora nei confronti di Spinelli fino all'inizio di frutti 4.8.2010 (rit. 3053/10 progressivo 750) I'imputato parla con il ragioniere che gli dice di aver aspettato agosto non avevano dato i desiderati: il piu possibile per vedere ?quello che si poteva fare per que/ discorso? ed aggiunge che non pub neppure riceverlo per discuterne perch? ?non abbiamo nessuna possibilita In questa situazione Emilio Fede si era presentato come I'unica persona in grado di sbloccare Ia trattativa e, nel corso del mese di agosto del 2010, aveva portato avanti quella che appare una vera propria strategia volta ad ottenere i vantaggi, economici non, che intendeva conseguire: tale strategia contemplava il rappresentarsi come i solo intermediario af?dabile in virtu dei rapporti privilegiati che aveva con l'ex premier - attraverso il costante aggiornamento dato a Mora suin incontri che aveva che avrebbe avuto con Silvio Berlusconi - il prospettare la necessita, per poter affrontare iI discorso ed di mettere di buon umore il ?capo? avere una risposta affermativa, procurandogli compagnie femminili gradite ed, infine, I?avanzare Ie sue 302 ?g richieste economiche quando appariva che I'affare era andato in porto. Per questo I'imputato informava Mora degli incontri dei contatti con l'ex premier: ?Domani sera sono da lui? (9.8.2010 progressivo 1409); ?Lunga telefonata con il capo super allegro, super contento? (13.8.2010 progressivo 1817); ?Mi ha dato appuntamento i/ venti per domenica, torna domenica per la partita Lele son tomato apposta? (18.8.2010 progressivo 2402); "Quando ho parlato con lui era contento, allegro, mi ha pure fatto sentire una canzone Tornerebbe sabato sabato domenica ci siamo, capito?? (19.8.2010 progressivo 2514); "Ho parlato con lui oggi pomeriggio alle tre mezza. Dev?essere stanco, incazzato per questa storia di Bossi, Casini eccetera Io volevo portargli un tuo messaggio? (22.8.2010 progressivo 2787); ?(Gli parlo io) dico: ?Senti non so cosa tu voglia fare, non conosco bene i termini della questione, ma ho visto Lele Non sta bene, preoccupato. Forse una mano bisognerebbe dargliela: hai fatto tanto bene a tanta gente poi lui se lo merita piu degli altri? (22.8.2010 progressivo 2791); ?(Ieri) non ho potuto par/are di niente perch? finita la partita, arrivata mezzanotte ed un quarto, mezzanotte mezza, mangiato poi siamo scesi giu. Lui era assolutamente fuori pensava ad altro? (23.8.2010 progressivo 2845). Ancora allo stesso fine, nel rappresentare i numerosi contatti intervenuti con l'ex premier, Fede sollecitava i ?compare? a darsi da fare per procurare ragazze che potessero mettere di buon umore Berlusconi consentendogli, cosi, di creare Ie condizioni per portare a termine la trattativa: ?Volevo dirti una cosa, una persona? Che valga la pena? Ma che valga la pena? Mi puoi portare un'altra persona? Una sola? Perch? c?e quasi nessuno: saremo in tutto sei sette ma bisogna che valga la pena? (10.8.2010 progressivo 1448); ?Io non I'ho sentito oggi, ma eventualmente mi chiedesse oggi?? - Mora risponde ?Adesso vedo tutte alle quattro, Ie faccio sapere? (11.8.2010 progressivo 1558), subito dopo contatta Salemi informandolo che deve fare una cosa ?veloce, veloce?, prendere Miss Torino ed andare gil?i riceve la risposta che Roberta disponibile ed arrivera verso Ie 21.30 lui pieno pimpante. ?ha chiamato adesso. Ma proprio pimpante, la serata giusta, ma chi trovo? L'ho detto a Daniele, "Chiedi consiglio a Lele?. Chi trovo?? Mora risponde 303 ?Faccio due telefonate? (25.8.2010 progressivo 3147) ?Senti una cosa, bisogna pensare anche per stasera. Adesso mi informo bene cosa vuol fare? (rit progressivo 4274 del 3.9.2010). Nella medesima ottica si ponevano i rapporti che Emilio Fede aveva con i collaboratori di Dario Mora cui si rivolgeva, in caso di necessita, quando il suo ?compare? - per qualche motivo non era prontamente reperibile. Tralasciando il rapporto con Daniele Salemi, di cui si dira in seguito, va ricordata in proposito la conversazione intervenuta in data 11.8.2010 (rit progressivo 26) tra l'imputato, Fedele Gentile ed una ragazza di nome Amanda. Nella telefonata Emilio Fede rappresentava a Gentile la necessita di avere due ragazze disponibili per quella sera questi rispondeva che vi erano dif?colta perch? le giovani erano partite ed, in particolare, Amanda si stava recando dal fidanzato che gia era seccato per il fatto che non l'avesse raggiunto la sera precedente (?c?ha il fidanzato giL?J Che l?aspetta gia c'ha Iitigato ieri che non partita sta andando giL?J adesso. Dice ?Io non posso, questo qua mi manda a fan culo poi capisce qua/cosa di strano?). Ad un certo punto Gentile riceveva una telefonata da Amanda ed iniziava una conversazione a tre in cui il collaboratore di Mora chiedeva alla ragazza di tornare comunque il giorno successivo, le consigliava di inventare un impegno televisivo (?diin ?c'ho un impegno imprevisto con Emilio Fede se non vado su non mi fa piL?I Iavorare?) si impegnava a pagare il biglietto aereo a lei ed alla sua amica (?Ti faccio fare i0 il biglietto, ti faccio fare tutto. Tutte due, per??) . Nella discussione interveniva pit: volte Emilio Fede rincarando la dose (?Dig/i che se non torna gli stacco la testa?) e, successivamente, chiedendo conferma della risposta positiva (?Sicuro?, ?Cento per cento?, ?Ma devono tornare tutte due?), informandosi sulle caratteristiche delle ragazze (?Amanda, scusami, Amanda quella alta??, ?Amanda quella pit) piccola quell?altra I?altra Adele, mi pare?) ponendosi il problema di come sostituirle per quella sera (?Perc?a stasera allora bisogna trovare assolutamente un rimpiazzo guarda, e? importante, perch? talmente di buon umore?): Nella telefonata immediatamente successiva (rit progressivo 27) l'imputato commentava Ia richiesta delle due ragazze di ottenere il pagamento del biglietto (?Ma Ioro se lo 304 pagano duemila poi glielo rimborsano se Ci fosse Ia sostituzione buona chi se ne frega a far tutto 'sto casino poi Ioro ieri sera hanno preso duemila duemila, hanno preso quattromila si possono pure pagare il big/ietto, poi vengono rimborsate?). Negli ultimi giorni di agosto 2010 la trattativa condotta da Emilio Fede con le modalit?i sino ad ora descritte cominciava a portare i suoi frutti: il 26.8.2010 I'imputato comunicava a Mora che la situazione era stata sbloccata ed avanzava Ie sue richieste economiche per I'attivit? di mediazione svolta. Fede - ?io ho par/a no, mi ha chiamato lui per dirmi che stasera voleva stare a casa io ieri sera gli ho detto te I?ho detto, no? Gli ho detto ?Guarda Ecco, perch? questa persona bra Tra l'altro veramente nei guai dico ?Guarda, ti confermo una situazione Non possiamo abbandonarlo cosi. Bisogna aiutar/o?. lui ?Ma 'ste cose non tutte sono ipotecate?? Si, dico, io, pero, devo dire qualcosa ho fatto, gli ho dato due volte cinquanta, ma gli servivano proprio per esigenze non rinviabi/i non poco per me, ma per lui qualcosa stato. ?Man? dice "secondo Secondo me, guarda, almeno uno mezzo, uno minimo bisogna darglielo, se no rovinato (adesso) parlava con i suoi consulenti. Ritorna lunedi lui. Adesso te lo posso dire che la cosa era chiusa perch? avevo parlato anch?io con Spine/Ii Un mese fa Adesso I 'abbiamo sbloccata a/Iora male che vada sei, quattro ti ho dato io Invece uno mezzo potrebbe essere. Allora, se uno mezzo, sei il resto tuo. Bisogna trovare il momento giusto, comunque secondo me adesso Ci siamo. Io, siccome penso che sarai chiamato, tu dici: ?Guardi, proprio per non finire uno mezzo. Proprio nella peggiore delle ipotesi dici uno tre. Capito?? (rit progressivo 105 del 26.8.2010 ore 20.02). Due giorni dopo (28.8.2010 ore 11.20 rit progressivo 128) Fede telefonava nuovamente a Mora per comunicargli di aver superato Ie ultime difficolt? spiegava quali erano stati i veri motivi che avevano indotto il legale dell'ex premier, l'avvocato Ghedini, a consigliare prudenza quali argomenti lui aveva usato per vincere Ie resistenze di Silvio Berlusconi. Fede ?Ieri sera tornato i/ discorso Dice ?Ma, senti, pero queI/o Ia?, hai 305 capito? Dell'avvocato della minchia, ha detto ?Ah! Perch? se poi si viene se viene fuori, allora viene fuori che lui procurava programmi, eccetera?. Dico ?Guarda, quest'uomo ci ha dato tutto quello che c?ha dato soprattutto la riservatezza?. Mi segui? quindi io trovo che quell?altro troppo severo? Dice lui ?Secondo te, quanto ha bisogno?? Dico ?Guarda, proprio limitandolo guarda, uno due, di cui cento Ii deve a me, in due rate gli ho prestato cinquanta cinquanta? Capito? Vuol dire che possono diventare uno mezzo se facciamo i/ calcolo che diventino uno due io ne prendo quattro tu otto Tra l?altro bisogna correre, perch? lui era Ii che meditava Devi correre lunedi dal ragioniere. Devi correre. Allora lui avra?: gia?: avr? gia?J, sai cos?e, ?Io guardi la salvezza, salvezza sta in uno mezzo Io una cosa anche dig/iela 'sta cosa Io ho una cosa da dare al direttore da restituire? che, poi, in un certo senso tecnicamente puo essere anche vero, no?? Dalle telefonate sopra riportate emerge chiaramente che Emilio Fede aveva ?trattato? per una somma oscillante tra un milione ed un milione mezzo di euro, che I'avv.to Ghedini era contrario perch? temeva che il versamento della somma potesse ?venire fuori? portando allo scoperto il fatto che Mora ?procurava programmi? (si vedr? in seguito che con il termine ?programma? ci si riferiva alle donne che partecipavano alle cene), che Fede aveva insistito facendo Ieva, non solo sulle difficolt? del coimputato, ma anche soprattutto sul fatto che Ia cosa pit: importante che questi aveva garantito era la ?riservatezza?, che aveva riferito a Silvio Berlusconi di aver aiutato personalmente Mora consegnandogli 100.000,00 anche se cic?) non rispondeva a verit? e, comunque, non ha trovato riscontro in atti che chiedeva per la mediazione una ?provvigione? che si aggirava tra 400 mila 600 mila euro, a seconda di quanto avrebbe elargito l'ex premier. La ?pubblicit? inutile? cui si riferito il ragionier Spinelli per spiegare Quale era il motivo che aveva indotto Silvio Berlusconi a non operare direttamente dai suoi conti correnti ma a creare un conto ad hoc trova, quindi, una precisa spiegazione: Ia necessit? di non far venire alla luce il fatto che Dario Mora aveva ?procurato programmi? che la sua ?riservatezza? andava retribuita 306 riservatamente. Ancora Ia telefonata dimostra che Ie difficolt? a versare a Mora altro denaro non nasceva dalla mancanza di idonee garanzie la cui esistenza, in realt?, non era mai stata indagata in un momento antecedente al versamento della prima rata di un milione di euro allo scoperto ma dal timore che ulteriori versamenti potessero apparire sospetti sino al punto di far emergere quale fosse l'attivit? che Mora prestava in favore di Silvio Berlusconi quali i reali motivi degli ?aiuti?. Dagli atti risulta che Mora era stato premiato per il lavoro svolto per la sua ?riservatezza?, che aveva effettivamente ricevuto assegni circolari da Spinelli che aveva consegnato parte dell'importo a Fede. In tal senso depongono le conversazioni intercettate il 30.8.2010 alle 11.21 14.17 (rispettivamente rit 3670 3701) tra Mora Spinelli in cui si conferma l'appuntamento si concorda il pagamento in assegni circolari. Gli assegni erano stati effettivamente emessi consegnati come si rileva dalle due conversazioni intercorse il 2.9.2010 tra Dario Mora ed un tale Carlo, dipendente del Monte dei Paschi di Siena: la prima (ore 10.42 rit. 4042) ha ad oggetto il versamento di due assegni circolari, la richiesta di effettuare un bonifico su altro istituto di emettere due circolari, uno dei quali in favore di Emilio Fede (per ?un lavoro che abbiamo fatto, una convention devo pagar/o?) di ritirare una somma in contanti; la seconda (ore 10.55 rit. 4046) la ?radiocronaca? di un litigio tra l'imputato ed il cassiere della banca che si ri?utava di consegnargli il denaro richiesto perch? l'operazione in valuta si sarebbe perfezionata il giorno successivo riporta l'intervento di Carlo che autorizza il pagamento di tremila euro. Nelle telefonate che si riferiscono alle dazioni successive di denaro emerge con ancor maggiore chiarezza il meccanismo che si appena descritto. Le conversazioni intercorse tra Fede, Mora Spinelli sono piene di riferimenti agli impegni dell'ex premier, alla necessit? di attendere la firma del ?produttore? per procedere ai pagamenti, alla estrema cautela da adottare nel consegnare gli assegni circolari. Nella telefonata del 27.9.2010 (rit progressivo 13199) Spinelli addirittura chiede a Mora di accedere alla villa dall'ingresso posteriore (?Eviterei di incuriosire qualcuno che ci pub essere Ii fuori anzich? 307 entrare nel corti/e principale "Entro da dietro, dal/e cucine?). Una volta ricevuti gli assegni Mora provvedeva regolarmente a consegnare a Fede il corrispettivo per la sua mediazione a db ripetutamente sollecitato da questi (cfr., da ultimo, del 29.9.2010 rit progressivo 14364 ?ti aspetto, ti aspetto, ti Risulta, quindi, provato che Emilio Fede aveva raggiunto uno degli obiettivi - quello strettamente economico che perseguiva trattando con Silvio Berlusconi Ia corresponsione di aiuti al campione di ?riservatezza? Mora ed il contestuale versamento a del corrispettivo della mediazione. Come si visto, pero, I'imputato aveva anche un'altra finalit?: quella di mantenere alto I'umore del suo potente amico che a causa dei problemi che gli derivavano dal peso della carica istituzionale ricoperta - era spesso ?stanco, incazzato? ed aveva necessit? di distrarsi. A tal fine si imponeva la necessit? di organizzare serate amene allietate dalla presenza di ragazze gradevoli disponibili a farlo divertire. In questa ?missione? Emilio Fede profondeva grande impegno avvalendosi principalmente della valida collaborazione di Lele Mora che, come si pit: volte detto, aveva il pregio della ?riservatezza?. A questa dote che caratterizzava il suo ?compare?, peraltro Emilio Fede si era pit) volte riferito nel corso delle telefonate quando, parlando di Daniele Salemi ?collaboratore? di Mora, ne evidenziava Ia scarsa affidabilit? oltre che la mancanza di buon gusto nella scelta delle donne ed invitava I'amico a controllarlo. Giova ricordare che, nell'esame reso davanti alla sezione IV penale (verbale acquisito in atti all'udienza del 7.6.2013), Emilio Fede aveva incolpato Daniele Salemi dei suoi problemi giudiziari affermando che a sedere sul banco degli imputati avrebbe dovuto essere lui. Eppure daHe intercettazioni emerge con certezza che Fede si avvaleva del collaboratore di Dario Mora nella ricerca di donne da presentare a Silvio Berlusconi pur Iamentando che il ?procacciatore? non aveva i gusto ed Ia riservatezza del coimputato. In una telefonata intercorsa con Dario Mora (28.8.2010 ore 11.20 rit 308 progressivo 128) Emilio Fede dice: ?Questo Daniele esagera. L'altra sera da Giannino, mamma mia cosa ha portato poi urla, strepita forte. Urla poi chiama continuamente, "Chiamiamo questa, poi porto quest?altra, arriva questa? gli ho detto ?Senti, tu sei amico di Lele, ma da lui ancora hai imparato poco Noi abbiamo la certezza, le certezze, il rispetto, l'immagine, le poche parole, le sicurezze, va bene? Non puoi pensare che sia una cosa Cazzo, ma tu sai, aveva portato quella dell'altra volta, un troione russo I'ha riportata l'altra sera da Giannino. Pensa chi m'ha portato, questa mi fa ?Senti io a Torino ho un'amica mia bellissima Allora tu vieni a Torino, lei ha la casa, vuol dire che tu vai in casa, potete restare tutta la notte, lei ti fa divertire?. Cioe, roba da bagasce (13 due lire II ragazzo pericolosissimo. L'altra sera mi telefona dice ?Allora chi possiamo portare Ii? No, perch? io magari venendo li Gli ho detto ?Sousa, ne hai parlato con Lele? Tu prima par/a con Lele fai esattamente quello che ti dice Lele poi mi chiami dieci volte, mi tieni al telefono mezz'ora perch? questa ne conosco una di qua sto facendo un casting per portarle Ii?. Ma questo Ci sputtana, ragazzi! La scarsa fiducia riposta in Daniele Salemi emerge anche dalla conversazione 24.8.2010 tra Mora Fede (rit progressivo 3018) quest'ultimo comunica al compare che Salemi gli aveva detto che aveva ?due intercorsa il in cui persone? che lui si era riservato di vederle prima di decidere se farle partecipare alla serata. Nella circostanza Emilio Fede manifestava la sua intenzione di telefonare all'onorevole Maria Rosaria Rossi per chiedere il suo consiglio. Risulta dagli atti che effettivamente I'imputato aveva parlato con l'onorevole Rossi anticipandole che aveva ?due di Como?, notizia che aveva suscitato Ia reazione della donna (?Ma che pal/e che sei, due amiche, quindi bunga bunga, due di mattina? 24.8.2010 ore 20.15 telefonata Fede/Maria Rosaria Rossi). II giorno successivo (25.8.2010 ore 12 rit progressivo 3060) Fede descrive a Mora come si era svolta Ia cena che si era tenuta Ia sera precedente nella villa di Arcore dicendogli che era terminata verso I'una mezza/due meno un quarto, che ?lui? aveva una riunione la mattina dopo, che erano presenti otto? dieci persone (tra cui una delle gemelle del meteo, una delle gemelle di Napoli, 309 I'onorevole Maria Rosaria Rossi, la moglie di Danilo Damiani, Iris) ed aggiunge: ?Daniele mamma meno male che Ie ho viste prima, meno male che Io ho viste qua, prima secondo me erano transessuali. Per carita di Dio! Nella telefonata successiva (25.8.2010 rit progressivo 3061) discorso viene ripreso ed Emilio Fede aggiunge: "Bisogna che non faccia corro dei rischi a portare personaggi mamma mia! Che cosa sono di orrore! Meno male che ho pensato, porto due vestite di bianco, alte due metri Madonna! Mi mandava a fa ?n culo ieri sera. Bisogna stare attenti. II ragazzo un po? troppo facilone?. Infine nella telefonata intercorsa in data 1.9.2010 (rit progressivo 4003) Fede lamenta ancora l'invadenza di Salemi raccontando che lo aveva ?rimesso in riga? dicendogli ?Tu non puoi fare queste cose vantando a destra a sinistra vi porto Ii. Vi porto Ii? poich? I'uomo aveva creato seri problemi (?almeno dieci ha detto ?Vi porto i0, ci penso i0 Ii, perch? sta cercando?) Dalle conversazioni emergono vari elementi significativi: Ia ?ricerca? delle ragazze da portare presso la residenza dell'ex premier era delegata a Mora; Daniele Salemi veniva usato come ?procacciatore? ma sotto il controllo la direzione del suo ?capo?; Fede verificava personalmente le donne che dovevano essere introdotte (?meno male che le ho viste i0 prima qua?); se Ie giovani non incontravano il gradimento di Silvio Berlusconi i suoi ?fornitori? correvano ?dei rischi?. Per evitare questi rischi, come si vedra tra breve a Daniele Salemi in un'altra vicenda, quella relativa alla ?scelta? di Ambra Chiara, era stato riservato solo il ruolo di accompagnatore perch? l'individuazione delle due ragazze era stata fatta da Mora I'esame preventivo era stato compiuto da Fede. L'introduzione di Ambra Chiara al cospetto dell'ex premier era stata una decisione assunta dai due imputati che, in tal modo, contavano di offrire a Silvio Berlusconi un'alternativa che Io sottraesse all'influenza, giudicata pericolosa, che un'altra donna stava acquistando su di lui. Ci si riferisce a Roberta Bonasia che, come emerge dalle intercettazioni, era stata il centro di conversazioni intercorse il 13.8.2010 tra lei, Daniela Salemi, Emilio Fede Dario Mora. La giovane aveva colpito Silvio Berlusconi che I?aveva invitata a trascorrere 310 qualche giorno di vacanza con lui nella sua villa in Sardegna. Da una telefonata che si esaminera tra breve emerge che gia prima di quel momento vi erano stati momenti di intimita tra Roberta l'ex premier che l'interesse che questi aveva concepito aveva mandato in visibilio i due odierni imputati. Allo stato si deve ricordare che in data 11.8.2010 (progressivo 1558) Mora, su richiesta del coimputato, aveva preso contatto con Salemi dicendogli che doveva fare una cosa ?veloce, veloce?, prendere due ragazze a Torino ed andare giL?l ed aveva ricevuto la risposta che Roberta era disponibile sarebbe arrivata verso le 21.30. Si rammenta, anche, che nella stessa giornata era intercorsa la conversazione tra Emilio Fede Fedele Gentile esaminata in precedenza (rit progressivo 26 in data 11.8.2010) avente ad oggetto la trattativa svolta con due donne (Amanda Adele) per convincerle a rientrare a Milano il prima possibile. Nella stessa conversazione l'imputato aveva rappresentato a Gentile la necessita di trovare, comunque, un ?rimpiazzo? per la sera Gentile aveva risposto che ci avrebbero ?lavorato subito". Nella telefonata successiva (rit progressivo 27 in data 11.8.2010) Emilio Fede chiedeva al collaboratore di Mora se aveva provveduto ed, alla risposta di questi (?ci sta lavorando iI dottore?) aggiungeva ?Mi raccomando, eh! Perch? a vuoto no, ehi?. Evidentemente il ?dottore? ci aveva lavorato posto che, come si visto, aveva preso contatto con Daniele Salemi ingiungendogli di fare una cosa ?veloce veloce? ed ottenendo la disponibilita di Roberta ad essere presente quella sera per le 21.30. L'incontro tra Roberta Silvio Berlusconi era stato foriero di ulteriori sviluppi poich?, come si detto, due giorni dopo l?ex premier aveva invitato la ragazza a trascorrere qualche giorno con lui nella sua villa in Sardegna. Non appena ricevuto l'invito tramite un collaboratore di Mora, Roberta Bonasia aveva informato Daniele Salemi chiedendogli se poteva accettarlo visto che era impegnata in una manifestazione l'uomo l'aveva rassicurata chiedendo, pero, subito conferma al suo ?capo? (?Mi ha chiamato Roberta, mi ha detto che l?ha chiamata Ii il tuo collaboratore ha detto di andare ha detto che ti contatteranno perch? Ie han chiesto di andare due, tre giorni Ia Mi fa ?Gli chiedi 5e posso andare?? rit progressivo 1779). 311 Emilio Fede aveva immediatamente fatto presente al suo ?compare? Ia necessita di accontentare I'ex premier (Fede: ?Lunga telefonata col capo super allegro, super contento dovrebbe andare due, tre giorni lei deve andare a fare Miss ItaliaP?; Mora: ?Ad Aosta, ma se vogliamo non farla andare non la mandiamo?; Fede: ?Ecco! Perch? adesso bisogna capito? In questo momento di entusiasmo che ci sia tu dice che ha trovato a Mai sentito cosi entusiasta?- rit progressivo 1817-). Mora, dal canto suo, aveva subito telefonato a Roberta invitandola ad andare prodigandosi in consiin su come comportarsi (rit progressivo 1824). Vale la pena citare Ie parti salienti della telefonata perch? il contenuto ha rilevanza nel discorso che si sta facendo sulla posizione dei due imputati. Bonasia - ?Ho chiamato Dani (Daniele) perch? ero un po? in dif?colta perch? volevo, ci tenevo a venire con voi Mi ha detto ?No, val tranquil/a?, mi ha detto che te le I'ha detto a te lui?. Mora ?Quando partite, domani?? Bonasia - ?Domani mattina. Si, stasera viene una macchina a prendermi mi fermo Ii, poi domani mattina partiamo direttamente. Mora - ?Ti sembrera? di andare nel paese La casa dei sogni. Mora - "Tu puoi fare una cosa divertente, visto che farai la, diciamo, infermiera ufficiale. Bonasia - ?Anche lui mi ha detto cosi. Mora - ?Devi fargli uno scherzo, devi prenderti su con quello che misura la pressione poi devi prendere su un camicio, sai quelli da dottoressa. Bonasia ?Si, si, si. Que/lo da dottoressa con sotto niente, ovviamente. Mora ?Ti metti lo stetoscopio, su la camicina da infermiera sotto gli autoreggenti bianchi. Bonasia - ?Guarda Lele che lo faccio?. Mora - ?Sorpresa pero devi fare. Sono l?infermiera la devo visitare, gli dici. Bonasia - ?Devo far/e una visita privata per accertarmi del suo stato di salute deve essere assolutamente di alto live/lo. Mora - ?Fa il finto malato. Bonasia - "L?ha gia fatto tanto con me proprio ieri sera. 312 Mora ?Impressione ottima, pazzesca, meravigliosa. Si prevede un grande futuro per te. Alla telefonata seguono alcuni scambiati tra Mora Roberta: nell'ultimo I'imputato raccomanda alla ragazza di salutare il capo di ?visitarlo bene?. L'entusiasmo dimostrato da Silvio Berlusconi aveva mandato in visibilio i due imputati che vedevano nella vicenda, mediata dall?intervento di Mora, I'occasione per approfittare del buon umore dell'ex premier ottenendo il suo consenso all'aiuto economico che, prima, era stato negato per il timore della ?pubblicita inutile?: Ia ?fornitura? di una ragazza gradita all'ex premier disponibile a trascorrere con lui qualche giorno di vacanza ad intrattenerlo in giochi erotici era un'ulteriore conferma della ?riservatezza? dell'agente che meritava di essere premiata (?bisogna che in questo momento di entusiasmo ci sia Inoltre i due ?compari? pensavano di ottenere supporto ed informazioni da Roberta Bonasia ed a tal fine Emilio Fede chiedeva a Mora di darin il numero di telefono di Roberta (?Que/la nostra amica dov'?? Da lei potremmo sapere un po' di cose io con la scusa che la saluto vedo di sapere un po' di cose. Voglio sapere iI numero di lei? rit progressivo 2402 del 18.8.2010), richiesta che veniva immediatamente esaudita come si rileva da una conversazione intercorsa tra Mora la segretaria del direttore (?Devo Iasciare un numero che il capo deve telefonare. Torino, infermiera, si chiama Roberta? rit. progressivo 2410 del 18.8.2010). Si vedeva in Roberta Bonasia una persona capace di far invaghire I'ex premier al punto da indurlo a Iasciar andare Ie altre (?Secondo me la vera storia che lui ha?, ?In questo momento 5i, anche perch? le telefonate che arrivano sono minimo cinque, sei al giorno, non una?, ?Le ho detto ?Mi raccomando, stare nei confini difendere I'immagine? Perch?, poi, secondo me piano piano Ie altre hanno straripato fanno anche porcherie sotto una vita debosciata? rit progressivo 2510 19.8.2010) che avrebbe dovuto onorare il debito di gratitudine nei confronti dei due ?compari? che Ie avevano offerto una cosi ghiotta occasione. L'entusiasmo, pero, aveva avuto breve durata: gia il 22 agosto i due 313 commentavano malevolmente I'atteggiamento assunto da Roberta Bonasia pensavano di giocare ?altre carte" per distogliere I'attenzione di Silvio Berlusconi da lei. In quella data tra gli imputati intercorreva una telefonata del seguente tenore (rit progressivo 2787). Fede - ?Ha detto che andava alla partita avra capito che conoscevo delle ragazze. Se porta alla partita ma sono quelle due belle che m'ha presentato . sai la storia di ieri sera? sai, no, la storia di Daniele? queste sono molto belle che allora verrebbero invece a cena perch? c?hanno una cosa sul Iago ?Orta, giusto?? Mora ?Si, ma alle nove ?niscono.? Fede - ?Quell'altra ha preso possesso, secondo me le abbiamo regalato un tesoro a quella Ii che non lo merita. Non mi place quella persona. Roberta, no. Ha preso gia troppo possesso. Pretende di tutto. Mora ?Camblamo? Fede ?No, non la togliere. Lui preso. Questa ha messo le mani sul tesoro lo, se devo andare alla partita alla cena. Alla cena facendomi raggiungere dalle due.? Le ?clue? di cui parlavano gli imputati erano Ambra Battilana Chiara Danese che, come si visto erano state preventivamente ?valutate? da Emilio Fede, che Ie aveva molto apprezzate decidendo di portarle ad Arcore, che erano note anche a Dario Mora che, durante la realizzazione del ?piano?, aveva tenuto i contatti con Daniele Salemi per garantire Ia presenza delle ragazze presso Ia villa di Silvio Berlusconi. L'entusiasmo mostrato da Emilio Fede nella telefonata prima riassunta era, difatti, condiviso da Dario Mora che in una conversazione intercettata (rit. 3188?10 progressivo 211 del 21.8.2010) aveva mostrato di apprezzare Ie doti fisiche delle giovani (?quella che un po' orientale pazzesca l?altra assomiglia alla Melissa Satta?). I due compari, quindi, erano certi che Ie nuove arrivate avrebbero scalzato Roberta Bonasia dalla sua posizione di ?favorita? (Fede -?Secondo me sono meg/i0 ?ste ragazze?; Mora - ?Direi, roba sana, roba di un'altra qualita, direttore?). 31-4 a questo punto per questi motivi che Ambra Chiara vengono coinvolte nella storia. Non occorre in questa sede ricostruire la vicenda che riguarda le clue ragazze posto che la stessa esaminata in altra parte delle sentenza, cui si rimanda. Si deve, perc?), evidenziare che le finalit? dichiaratamente perseguite dagli imputati ?introducendo? le due giovani nel novero delle partecipanti alla cena in funzione ?anti Bonasia? la condotta serbata, in particolare, da Emilio Fede dimostrano con certezza se ve ne fosse ulteriore bisogno che gli stessi erano perfettamente consapevoli della reale natura degli eventi che si svolgevano presso la villa di Arcore determinati a procurare all'ex premier belle donne che potevano soddisfarne i desideri. Ambra Chiara avevano l'unico ?difetto? di essere realmente molto belle e, per questo, erano state usate in modo spregiudicato dai due imputati per raggiungere i loro fini contando di poterne comprare i favori prospettando loro, in cambio, un futuro nel mondo dello spettacolo. Gli imputati erano a tal punto certi della capacit? persuasiva che erano in grade di esercitare da non mettere neppure in conto il fatto che le due ragazze, una Volta capito cosa Ci si aspettava da loro, declinassero l'offerta. Neppure la realt? di quanto era accaduto durante la ?cena elegante" (le due giovani si erano tenute in disparte ed erano andate via non appena possibile) aveva scalfito la sicumera degli imputati che, il giorno successivo, cosi commentavano tra loro la vicenda: Fede - ?Abbiamo spazzato via com ?era prevedibile, spero, quella Roberta che una stronza di merda? Mora - arrivista? Fede - ?Minchia ragazzi! Ma sai che innanzitutto quando ha visto queste due impallidita Fede - sceso lui, arrivato lui, non l?ha piCI cagata per tutta la serata perch? guardava questa mentre le altre volte la guardava come balla ieri sera poi vedeva ballare guardava tutti tranne che lei proprio non la cagava . Dalle conversazioni che si sono esaminate emerge con chiarezza quale fosse la 315 I'idea che i due imputati avevano delle rappresentanti dell'altro sesso: merce di scambio da utilizzare per accontentare il ?capo? conseguire i propri fini. Se Ie parole hanno un senso, gia il Iinguaggio usato indicativo della considerazione che i due riservavano alle donne (?troione russo?, ?che cosa sono di orrore! Sembravano transessuali?, ?stronza di due ragazze) sono roba sana, roba di un?altra qualita?): cose, oggetti che potevano suscitare interesse unicamente per gli attributi fisici. Alle parole, pero, seguivano i fatti - che a differenza delle prime hanno sicuro rilievo penale - che si sono estrinsecati nella continua ricerca di nuove ragazze, spesso da trovare con urgenza per soddisfare i desideri del ?capo? (?Volevo dirti una cosa, una persona? Che valga la pena? Ma che valga la pena? Mi puoi portare un'altra persona? Una sola? Perch? quasi nessuno: saremo in tutto sei sette ma bisogna che valga la pena?; ?M?ha chiamato adesso. Ma proprio pimpante, la serata giusta, ma chi trovo?? nella scelta delle persone ?adatte?; nell'organizzazione delle ?trasferte? ad Arcore. La fitta ragnatela di contatti intercorsi tra Emilio Fede Dario Mora piena di continui riferimenti all'illecita attivita che gli imputati, in concreto, svolgevano ed il Iinguaggio usato dagli interlocutori facilmente comprensibile nonostante iI tentativo di renderlo criptico indicando Silvio Berlusconi come ?produttore? Ie serate - ma anche Ie ragazze come ?programmi?. Gli esempi sono molteplici ma si ritiene di indicarne solo alcuni che appaiono piL?J significativi. Fede ?adesso devo correre da, da, da un mio amico, Ci dobbiamo incrociare prima?, Mora - ?Allora prima di andare dal suo pri prima di andare dal suo amico, lei mi dice dove devo raggiungerla?, Fede - ?Noi dobbiamo metterci d'accordo Lui ha detto di andare a fargli vedere questo programma direttamente. Ci possiamo vedere sulla strada per andare da lui?, Mora ?Vengo li a San Felice??, Fede - ?Vediamoci davanti al Jolly qui di Milano 2? (rit progressivo 467 del 2.8.2010). Fede ?Ieri sera aveva pii?J il sapore di una comica che lui ha preso a ridere. Mica tanto, pero. Mi ha chiesto ?Ma dove hai Dove avevo preso quei programmi poi alla fine ci ha riso, ha comprato i due volumetti pa pare che ha Insomma queste due sottoscrizioni duemila euro ciascuno?. La 316 conversazione procede con la richiesta di procurare qualcuno per la sera (?bisogna spegnere questo programma se non una tragedia tote/e?) viene seguita dal contatto di Mora con Salemi che parte immediatamente ?portando giL?i? Roberta (rit progressivo 1558 in data 11.8.2010). Fede ?Ieri sera, allucinante: venticinque persone per questo programma ma quello che peggio la Maristella quattro, piL?i cinque, piL?i mi ricordero che ero col ballerino cubano. Terri?cante Oggi c'era un altro programma importante, abbastanza delicato. Pazzesco, poi, capisci? Tutti quanti poi passano in fi/a Pero devo par/are se no diventa un programma bruttissimo. Uno ha sentito che questo cubano dal bagno telefonava raccontando che (rit progressivo 4608 del 6.9.2010). Si ricorda che dall'istruttoria emerso che, in una delle cene, vi era stata tra I'altro un'esibizione di danze caraibiche. Mora - ?(Spinelli dice) che poi deve firmare i/ tutto il ?produttore genera/e? (rit progressivo 4738 del 7.9.2010); Mora - ?(Spinelli mi ha detto che) lunedi vedeva la persona, il produttore faceva ?rmare al produttore martedi era pronta? (rit 4975 del 9.9.2010); Per soddisfare il ?produttore? fornirgli ?programmi? di suo gradimento tutto era consentito. A queste finalita Emilio Fede ha pretermesso anche I'interesse che aveva per una delle odierne parti civili: Imane Fadil. Dalle intercettazioni si rileva che tra i due esisteva una relazione amicale che, probabilmente, I'imputato avrebbe desiderato approfondire. Nonostante questo, in occasione dell'invito che aveva ricevuto per una cena presso Ia villa di Lesa, Emilio Fede prevedendo che sarebbe arrivato molto tardi si era premurato di avvisare Giorgio Puricelli fisioterapista di Silvio Berlusconi ?tuttofare? impegnato nell'accompagnamento delle invitate oltre che consigliere regionale Iombardo che Imame Fadil sarebbe giunta prima di lui che, essendo a conoscenza del fatto che I'ex premier apprezzava Ia compagnia della giovane, ci teneva a farin sapere che non era la sua donna (?perch? a lui gli piace questa qui vorrei fargli capire che non la mia donna, capito? Frega un cazzo a me, hai capito?? rit. 3188-10 progressivo 953 del 4.9.2010). 317 Sorprende che un uomo che stato dipinto nelle conclusioni svolte dal suo difensore non solo come un grande giornalista, come un bersaglio del terrorismo, come un marito, un padre ed un nonno affettuoso ma anche come un paladino dei diritti umani mostri, nella realta quotidiana, un approccio tanto diverso da quello assunto pubblicamente dimostrando di avere una scarsissima considerazione del genere femminile - di cui parlava utilizzando i termini a dir poco grossolani sopra ricordati di non avere alcuna esitazione a ?liquidare? un'amica (?frega un cazzo a me?) pur di compiacere Silvio Berlusconi. In relazione al capo di imputazione sub 1), dunque, per tutti i motivi esposti, gli imputati Fede Mora devono essere ritenuti colpevoli dei reati di induzione favoreggiamento alla prostituzione delle ragazze maggiorenni, essendo integrati gli elementi costitutivi dei reati loro ascritti, qualificati in diritto nella parte introduttiva in quella dedicata a Minetti Nicole. approccio con il genere femminile sopra posto in evidenza non caratterizzava solo ?il privato? di Emilio Fede, posto che l'imputato ha dimostrato la sua spiccata sensibilita anche nel corso di una occasione ?pubblica?: la testimonianza resa innanzi alla sezione IV penale quando, parlando di Karima ha detto che di lei ricordava principalmente l'abbigliamento decisamente poco elegante ma, soprattutto, il cattivo odore ("puzzava di lepre?). Nel momento in cui rendeva questa testimonianza erano passati pochi anni da quando Emilio Fede aveva conosciuto la minore al concorso di Sant'Alessio Siculo, eppure il suo atteggiamento verso di lei era profondamente mutato. Molto lontane, infatti, appaiono la commozione dimostrata dall'imputato nel settembre 2009 verso la ?egiziana tredicenne? la sua triste storia, la promessa fatta in pubblico di aiutarla con i fatti non con le parole. Si detto che Karima si era iscritta a quel concorso fornendo false generalita. Nella circostanza la minore aveva indicato sulla scheda un numero di cellulare (3494616295) diverso da quello intercettato. Si vedra tra breve che questa utenza era stata fornita dalla giovane anche nella scheda di presentazione ?rinvenuta? presso l'agenzia di Dario Mora che, dagli accertamenti svolti, non era risultata attiva. Va aggiunto che dalle prove emerso che Karima aveva in 318 uso altre utenze cellulari - oltre quella sottoposta a controllo mediante acquisizione dei tabulati ed intercettazioni - che clue di esse erano state individuate rilevando che non avevano generato traffico mentre non era stato possibile identificarne ulteriori che pure, alla luce di quanto si dira in seguito, vi fondato motivo di ritenere che abbia utilizzato. Tornando a quanto emerso in relazione al concorso di Sant'Alessio Siculo va ricordato che Emilio Fede era stato presidente della giuria che aveva valutato Ie concorrenti che, nel corso della serata cui aveva partecipato iI pubblico, aveva chiaramente dimostrato di aver notato Ia giovane di ricordarne perfettamente Ia (falsa) nazionalita dichiarata egiziana - la (effettiva) minore eta. Come si visto aI concorso era stata presente anche Raffaella Zardo che aveva occupato, proprio in virti?J della sua partecipazione alla manifestazione ?Una ragazza per il cinema?, una camera presso I'hotel ?Capo dei Greci" dal 4 al 7 settembre 2009. Dopo i concorso, nell?ottobre 2009, Karima El Mahroug era giunta a Milano, a suo dire in modo rocambolesco viaggiando in treno senza biglietto, era stata ospite di varie persone - di cui si parlato in precedenza aveva Iavorato per Domenico Rizza come cubista/balIerina/animatrice presso diversi locali notturni (e non come cameriera presso i ristorante ?Masquenada? come da lei affermato), aveva convissuto con Rizza ed, a gennaio 2010, si era trasferita a casa di Caterina Pasquino allontanandosene dopo averle rubato i risparmi. In quel periodo Karima aveva sicuramente svolto un'attivita diversa 0d ulteriore rispetto a quella dichiarata di ballerina/cubista posto che gia allora mostrava di avere disponibilita economiche non adeguate al Iavoro che sosteneva di fare (cfr. testimonianza Samarati). Di tale diversa ecl ulteriore attivita vi traccia in atti. Come si visto Ia figura la storia di Karima erano state portate all'attenzione della A.G. a seguito degli accertamenti che il Commissariato della Polizia di Stato Monforte Vittoria aveva avviato, su delega del P.M., dopo aver ricevuto notizie circostanziate da una fonte confidenziale che avevano ad oggetto un giro di prostituzione che si svolgeva in alberghi milanesi coinvolgeva anche Ia 319 We?? minore. Dall'annotazione redatta dal Commissariato il 9.7.2010 (acquisita agli atti sul consenso delle parti all'udienza del 4.5.2012) emerge, in primo luogo, che una delle persone coinvolte nell'indagine era Moussavi Alharavi Tufan. Come si visto dalle intercettazioni (rit 4314/2010 progressivo 1458 del 23.12.2010) si rileva che Karima si era rivolta proprio a lui chiedendogli di aiutarla ad ottenere il versamento dei 20.000,00 che le venivano corrisposti ogni martedi (?sai da chi?) su un conto estero a lei intestato in luogo che consegnarli nella disponibilita di Luca Risso che le impediva di spenderli come meglio riteneva. Dall'annotazione sopra indicata, poi, emerge che la persona che ?gestiva? l'attivita di prostituzione era quella stessa Raffaella Zardo che era stata presente a Sant'Alessio Siculo durante il concorso che vi si era svolto nel settembre 2009. La sig.ra Zardo era legata ad Emilio Fede da rapporti di lavoro di frequentazione di lunga data se non di affettuosa amicizia. L'affermazione trova conferma non solo nell'analisi dei flussi telefonici desumibili dai tabulati, di cui si dira in seguito, ma anche nelle intercettazioni. Partendo da quanto si rileva da queste ultime si deve ricordare che, come si visto, il 4.9.2010 era stata organizzata una cena presso la villa di Lesa dell'ex premier che Emilio Fede, sapendo che sarebbe arrivato molto tardi, si era premurato di avvisare Giorgio Puricelli che Imame Fadil sarebbe giunta prima di lui che, essendo a conoscenza del fatto che l'ex premier apprezzava la compagnia della giovane, ci teneva a fargli sapere che non era la sua donna. La serata non era andata bene perch? una delle ospiti di Silvio Berlusconi, che in quel periodo aveva un rapporto ?privilegiato? con lui, durante la cena dapprima aveva iniziato a piangere successivamente era svenuta (cfr. telefonata Fadil/Fede rit progressivo 980 del 5.9.2010 ore 00.02). La sera del 5 settembre (rit progressivo 1045 ore 20.32) Emilio Fede aveva immediatamente informato dell'accaduto Raffaella Zardo che, come si rileva dalla conversazione, era perfettamente a conoscenza dei movimenti del suo amico, del fatto che era stato ospite di Silvio Berlusconi, della natura della serata, delle persone che vi avevano partecipato (Fede: ?(sono) stanco morto 320 .. c?era quella (situazione) che si creata con una perso sono arrivato Ii a mezzanotte mezza (ho dovuto) fronteggiare una di queste, pazzoide, che ha dato in escandescenze di gelosia stomaco, guarda non ti dico dare di stomaco?; Zardo: ?Una pazza??; Fede: ?Si ho trovato una situazione c'erano quattro ospiti che se ne sono andati poi sceso, prende in mano Ia situazione per me, ti puoi immaginare, n07?). Il tenore della conversazione molto affettuoso: l'imputato si rivolge a Raffaella Zardo chiamandola ripetutamente ?amore?, le dice che I'unica persona che gli abbia dato la voglia di vivere ne/Ia mia vita chi ho avuto neg/i anni importanti del/a vita che mi abbia Ia vog/ia di vivere? Uno, soltanto tu le parla del sentimento che prova per lei (?Chi Io puo dire, col bene che ti voglio??) di interventi fatti a 500 favore in ambito lavorativo ("Io ho detto a tutti, ho parlato con Marcello che avvertisse che andava in onda iI servizio, ho messo pure quelle otto mignotte Ii, compresa la sua, Ie inquadrature di quelle mignottone pero, amore, Io posso dire? Ho fatto tutto ho detto a tutti ?Sia ben chiaro anche a Marcello per amicizia pero io sono venuto per Raffaella?). Anche dal tenore di alcune telefonate intercorse tra Dario Mora ed Emilio Fede traspare chiaramente l'affetto che questi nutre nei confronti di Raffaella Zardo, la gelosia che prova per lei, la sua sollecitudine ed il desiderio di ?proteggerla? dalle conseguenze negative potenzialmente derivabili da alcune scelte professionali da lei compiute. Tra le tante conversazioni si segnalano quelle intercorse il 9.9.2010 (rit progressivo 4975; Fede: ?Ieri sera sono stato a cena poi arrivata niente di meno che a sorpresa, Che io sapevo che era a Crespano, ha voluto farmi una sorpresa Raffaella?), il 20.9.2010 (rit progressivo 9742; Fede: ?Que/ Bettarini un mascalzone credo che abbia fatto ieri, che io non c?ero, abbia fatto anche iI tentativo di uscire con Raffaella. Ad uso dei fotografi?), il 22.10.2010 (rit progressivo 25167; Fede: ?Adesso io sono con Raffaella con iI frate/Io a/Iora lei ha organizzato un gruppetto Ii (da Giannino). Adesso cosa ho scoperto? Mi chiama Galliani, poi mi ha chiamato Flavio che loro cenano Ii, da Giannino un casino, perch? quando glielo dico a Raffaella mi tocchera 321 cambiare ristorante lei non vuo/ vedere Elisabetta Pero glielo devo dire, poi sta nervosa?), conversazioni Che- tutte - dimostrano il sentimento che legava l'imputato alla sig.ra Zardo. In altre telefonate Emilio Fede mostrava chiaramente la gelosia che provava per Raffaella che gli aveva detto di essere a Crespano che, invece, si trovava in Svizzera chiedeva a Mora di capire dove si trovasse ed in compagnia di chi fosse (Fede: ?Le/e una cosa di una delicatezza incredibile Ha detto che andava a Crespano dai suoi Pero lei, lei. Ecco, bisogna sapere con chi perch? se no sono rovinato. Devi soltanto sapermi dire con chi - rit progressivo 22692 del 16.10.2010; Fede: "Comunque lei si chiusa per due giorni. stata bravissima. riuscita ha continuato a sostenere che era a Crespano. Poi si vede che, non 50, ha avvertito che io avevo dei dubbi, venuta qua mi ha detto ?Sal, volevo dirti che non sono, non em a Crespano. Ero a Lugano? (Si informi se Rubicondo) ha una casa in Svizzera, anche. Nella zona paradiso?- rit progressivo 24071 del 20.10.2010). Inoltre Fede dichiarava la sua preoccupazione per la ventilata partecipazione della sig.ra Zardo ad una delle edizioni de ?L'isola dei famosi? chiedeva ripetutamente a Dario Mora di verificare se la donna era stata inserita nel cast della trasmissione (Fede: ?Senti, chi che si occupa del/'Isola dei Famosi? Chi che fa il casting per I'Isola dei famosi??, Mora: ?La Ventura direttamente lei?, Fede: "Quindi le proposte le fa lei? Perch? ho l'impressione che Ci sia in ballo, che abbia fatto la proposta a Raffaella ha fatto una brutta cosa, ovviamente. Perch? Simona ha il pe/o sul/o stomaco .. faccia quello che vuo/e, pero oltretutto la rovina. La rovina definitivamente, perch? va Ii dovranno raccontare Merolone processi, cose, scopate, no? Non mi piace solo che loro rovinano una Mora: ?Che lei l?ha ripulita?; - rit progressivo 26031 del 24.10.2010). Dalle telefonate esaminate emerge, quindi, chiaramente Ia natura dei rapporti che Iegavano Emilio Fede a Raffaella Zardo la sua preoccupazione per ii fatto che la sua partecipazione alio spettacolo organizzato presentato da Simona Ventura potesse riportare alla luce una vecchia inchiesta giudiziaria in cui la sig.ra Zardo era stata coinvolta, con altri, per un supposto ?giro? di 322 prostituzione che si era conclusa con un decreto di archiviazione. La profonda preoccupazione mostrata da Emilio Fede per le conseguenze che Raffaella Zardo avrebbe potuto subire in conseguenza della sua partecipazione alla trasmissione mal si concilia con I'esito, assolutamente favorevole per la donna, dell'inchiesta in cui Ia stessa era stata coinvolta peraltro in un periodo molto risalente nel tempo (l'indagine era stata avviata per fatti datati circa 14 anni prima della conversazione). interessante notare che, invece, la telefonata si colloca in un momento di poco successivo a ?l?interrogatorio allucinante? cui Karima El Mahroug era stata sottoposta (6 ottobre 2010) presso l0 studio dell'avv.to Giuliante ove la minore aveva riferito il contenuto delle deposlzioni rese ai P.M.. Si ricorda che a quell'interrogatorio come emerge dal tenore delle conversazioni degli intercorsi nella circostanza tra Luca Risso Serena Facchineri - era presente anche Dario Mora che, quindi, era perfettamente a conoscenza di quanto affermato da Karima della circostanza che la stessa aveva parlato anche di fatti accaduti prima del suo ?approdo? ad Arcore avvenuto il 14.2.2010 (?Siamo arrivati solo a gennaio 2010 in mezzo ci sono pezzi da novanta?? che al dibattimento sono emersi plurimi elementi che inducono a ritenere che in quel periodo la minore esercitasse un'attivita che le consentiva di disporre di somme di denaro non conciliabili con quella di ballerina che dichiarava di svolgere. In questa attivita, secondo quanto riportato nella comunicazione del luglio 2010 del Commissariato Monforte Vittoria acquisita sull'accordo della parti, era coinvolta Raffaella Zardo. In altra parte della sentenza viene dimostrata l'avvenuta diffusione del contenuto del colloquio condotto dall'avv.to Giuliante all'imputata di questo giudizio ed all'imputato nel processo celebrate innanzi alla sezione IV penale. Gli stretti legami di Emilio Fede sia con Dario Mora (presente al colloquio del 6.10.2010) che con Silvio Berlusconi consentono di affermare che l'imputato aveva motivo di preoccuparsi per la partecipazione di Raffaella Zardo a ?L'isola dei Famosi? ma non per il timore che riaffiorasse uno ?scandalo? ormai ampiamente sopito bensi per cic?) che poteva emergere in relazione ad una vicenda non (ancora) assurta agli onori della cronaca. 323 E, del resto, l'elemento fortemente indiziario costituito dal rapporto del trio Fede/Zardo/Karima trova conferma in quanto prima osservato in ordine alla contemporanea presenza dei tre al concorso di Sant'Alessio Siculo oltre che nei contatti telefonici intercorsi tra Emilio Fede Raffaella Zardo proprio in occasione della sera in cui la minore, per la prima volta, si era recata presso la villa di Arcore, il 14.2.2010 cos?i come attestati dal flusso telefonico emergente dai tabulati acquisiti. Il ruolo svolto da Emilio Fede nell'introdurre Karima El Mahroug alle cene organizzate presso la residenza dell'ex premier emerge, anche, da altre prove. Ci si riferisce, in particolare, al documento rinvenuto nel computer sequestrato nel corso della perquisizione effettuata il 14.1.2011 nei confronti di Karima (cfr. copia forense del materiale informatico produzioni P.M.). La teste ha dichiarato (cfr. verbale udienza 17.5.2013) che era stata sollecitata piL?i volte dall'avv.to Giuliante a recarsi presso il suo studio per riferire il contenuto delle deposizioni che aveva reso ai P.M. poich? il legale aveva necessita di verificare se, in conseguenza di tali dichiarazioni, si fosse realizzata una situazione di incompatibilita tra la sua veste di difensore di Dario Mora di avvocato della minore. Non si ritiene di dover ribadire quanto gia detto in ordine alla palese falsita delle dichiarazioni rese da Karima al dibattimento ma vale la pena di evidenziare che, in relazione al punto in esame, il mendacio si connota di elementi che dimostrano come la teste sia stata chiaramente ?istruita? su cio che doveva dire. Risulta, infatti, almeno strano che Karima possa essere in grado di comprendere in cosa consista la situazione di incompatibilita di un legale sicch? evidente che il ricorso a questa scusa non sia farina del suo sacco. La teste certamente persona intelligente ed, anzi, particolarmente furba ma non dotata dei necessari strumenti culturali per reggere il gioco che le stato suggerito. E, difatti, nel fornire spiegazioni in proposito, Karima ha fatto ?un gran pasticcio? dovendo, alla fine, ammettere che l'avvocato Giuliante non era il suo legale posto che non era stato nominato in riferimento al procedimento per il furto da lei commesso in danno di Caterina Pasquino che seguiva unicamente la richiesta di affidamento avanzata da Diana Mora. 324 In realta la necessita di conoscere il contenuto delle deposizioni rese dalla minore ai P.M. non nasceva, certo, dallo ?scrupolo? dell'avv.to Giuliante verso il suo assistito ma dall'esigenza di informare (come accaduto) gli altri imputati trovare una via alternativa a quella sino ad allora praticata coinvolgendo uno degli autori del reato, Dario Mora, nelle manovre poste in essere per ottenere l'affidamento della ragazza a persone ?sicure? capaci di evitare che la stessa facesse ulteriori rivelazioni. Come si visto la persona sicura, a far tempo almeno dal 6.10.2010 giorno dell'interrogatorio allucinante, stata individuata trovata in Luca Risso: l'uomo da allora ha tenuto sotto stretta sorveglianza Karima controllandone le uscite pubbliche ivi comprese le interviste - in stretto contatto con l'avvocato Giuliante (cfr. rit progressivo 2200 del 7.1.2011) evidentemente immemore del pregressi scrupoli verso il suo assistito gestendo il denaro che la stessa riceveva in camblo del suo silenzio (cfr. tra le altre rit progressivo 1458 del 23.12.2010 relativa al versamento di 20.000,00 ogni martedi ed alla richiesta di Karima di trovare un modo per accreditare la somma su un conto estero per sottrarsi al controllo di Luca Risso). In altre parole la vicenda, cosi come ricostruita al dibattimento, non altro che uno dei plurimi aspetti del reiterato grave inquinamento probatorio che si costantemente portato avanti dalla fase delle indagini preliminari sino all ultime battute del dibattimento quando, per minare l'attendibilita di Imane Fadil, si fatto uscire dal cllindro un teste che, dopo anni dai fatti, si improvvlsamente svegliato si recato ?spontaneamente? presso un uf?cio di P.G. di Roma per riferire circostanze che avrebbero dovuto porla in cattiva luce. L'assoluta irrilevanza di tali dichiarazioni stata valutata dal colleglo che ha respinto le richieste dl integrazione probatoria avanzate in proposito dalle difese ai sensi dell'art. 507 Resta, comunque, il dato oggettivo sopra evidenziato relativo alle modalita di intervento adottate che avevano la palese finalita di inquinare il regolare svolgimento dell'attivita istruttoria. Tornando ad esaminare la testimonianza della sig.ra El Mahroug va detto che la stessa ha a??ermato che, non avendo rlsposto alle sollecitazloni ricevute dall'avv.to Giuliante di recarsi presso il suo studio, aveva predisposto una sorta 325 di ?riassunto? di cio che aveva dichiarato ai P.M. con l'intento di inviarlo al Iegale nel caso in cui non fosse riuscita a vederlo di persona. L'incontro, invece, era avvenuto iI 6.10.2010 il documento non era stato mai spedito. La ricostruzione fornita dalla teste poco credibile posto che nel documento fornita una versione ?edulcorata? della vicenda ben diversa da quella che emerge dalle pit: volte ricordate conversazioni telefoniche 0 via -- intervenute tra Luca Risso Serena Facchineri ove i due si riferiscono espressamente al coinvolgimento nella storia di ?pezzi da 90? ed a ?scene hard con la persona Pure in tale forma ?edulcorata? - che tende a mitigare Ia realta dei fatti ed il ruolo svolto dagli ?attori? delle vicenda - il documento fornisce elementi valutabili a carico degli imputati. Lo scritto, acquisito in atti, si apre con le seguenti affermazioni: ?Ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bellezza cui ho partecipato (miss muretto, miss curva dei sud, miss venere). Lo stesso Fede mi diede i/ suo contatto promettendomi lavoro a Milano. circa due mesi mi trasferivo a Milano. II sig. Fede mi porto nel/?agenzia di Lele Mora L'inizio del documento contiene verita menzogne: effettivamente la conoscenza con Emilio Fede era avvenuta in occasione di un concorso di bellezza, ma di uno solo che peraltro non tra quelli indicati; certamente in quella occasione vi era stato lo scambio di numeri di telefono comunque, Karima aveva dato il suo all'imputato come si dira tra breve); sicuramente Fede aveva promesso pubblicamente di dimostrare la sua solidarieta alla minore con i fatti non solo con le parole; realmente Karima circa clue mesi dopo (fine ottobre) si era trasferita a Milano. L'altra affermazione, sempre contenuta nel documento, che sia stato Emilio Fede ad accompagnare Karima presso l'agenzia di Dario Mora merita qualche approfondimento. Va, difatti, osservato che al dibattimento la teste ha dichiarato di essersi presentata direttamente presso l'agenzia di ?Lele? di aver redatto una scheda di presentazione indicando le false generalita di Ruby Heyek, che peraltro - sono le stesse che aveva fornito all'atto dell'iscrizione al concorso ?Una ragazza per il cinema". 326 La fotocopia della scheda stata acquisita sull?accordo delle parti all'udienza del 24.5.2013 unitamente al verbale della testimonianza resa, nel processo celebrato avanti alla sezione IV penale, da Marco Zorzetto dipendente all'epoca dei fatti dell'agenzia di Mora. Il teste ha dichiarato che agli inizi del 2010 Karima si era presentata in agenzia, accompagnata da un uomo a lui sconosciuto, che aveva compilato personalmente la scheda indicando anche il numero di cellulare (3494616295) che -- come si detto in precedenza lo stesso che compare sulla scheda di iscrizione al concorso di Sant'Alessio Siculo che risultato non attivo. Tale circostanza smentisce in radice quanto affermato dal sig. Zorzetto in relazione ai successivi contatti intercorsi con la giovane posto che l'uomo ha dichiarato di aver telefonato a Karima poco tempo dopo per proporle un Iavoro presso la ditta Magnolia cercandola proprio su quell'utenza che si visto non essere attiva. A dire del teste la ragazza avrebbe risposto dimostrandosi interessata ma, poi, non si era fatta pit?J sentire ed erano stati inutili i tentativi compiuti successivamente di prendere contatto con lei. Il sig. Zorzetto ha aggiunto di aver, poi, rivisto la giovane in agenzia quando la stessa arrivava si recava direttamente nello studio di Dario Mora (?lei in agenzia veniva aveva rapporti con il titolare Ia vedevo arrivare in agenzia parlava con Mora. Io non so se l'ha conosciuto Ii oppure altrove?). Gli elementi acquisiti nel corso dell'istruttoria dimostrano che Dario Mora aveva conosciuto Karima non in agenzia, ma altrove che la richiesta di iscrizione alla ?scuderia? stata solo una copertura utilizzata per nascondere quale era stato l'effettivo ingaggio cui la ragazza era stata destinata. Difatti I'indicazione di un numero di cellulare lnattivo non l?unica stranezza che contraddistingue la scheda posto che la stessa, in primo Iuogo, non reca la data di redazione ed, inoltre, palesemente alterata nell'anno di nascita di Karima: l'ultima cifra stata con evidenza corretta cosi da far apparire che la giovane fosse nata in data 1,11,1991 fosse, quindi, maggiorenne. Ancora va segnalato che non stato prodotto in atti l'originale della scheda ma solo la fotocopia che il sig. Zorzetto ha dichiarato di aver fatto di propria iniziativa quando, nell'ottobre 2010, era apparsi i primi articoli sulla stampa. 327 a ?2 Inutile dire che nessuno dei difensori ha pensato di depositare agli atti della Procura un documento che poteva avere rilevanza per gli imputati dimostrando che Karima si era presentata come maggiorenne. Probabilmente cic?) avrebbe consentito di svolgere tempestivamente gli opportuni accertamenti e, possibilmente, di acquisire I'originale della scheda che, a dire del sig. Zorzetto, all'epoca era depositato in agenzia. Si preferito, invece, attendere il dibattimento far ?magicamente? apparire Ia suddetta fotocopia corredata dalla testimonianza del collaboratore di Dario Mora. si deve dimenticare che, poco prima del momento in cui il sig. Zorzetto aveva - a suo dire estratto copia della scheda, si era svolto il famoso ?interrogatorio allucinante? di Karima presso Io studio dell'avv.to Giuliante, difensore all'epoca di Dario Mora (le prime notizie di stampa risalgono al 26 ottobre il colloquio si era tenuto il 6 dello stesso mese) che ancor prima l'imputato aveva avuto sicura conoscenza della minore eta della ragazza al punto che la figlia Diana aveva presentato richiesta di affidamento. La scelta operata si rivelata perdente posto che ha impedito di attribuire al documento la rilevanza che, nelle intenzioni della difesa gli si sarebbe dovuto riconoscere. Cic?) posto va detto che il ruolo svolto da Emilio Fede nell'introdurre Karima presso I'agenzia di Mora trova riscontro in quanto prima osservato quando si parlato dell'elemento fortemente indiziante costituito dal rapporto del trio Fede/Zardo/Karima oltre che nell'affermazione contenuta nel documento rinvenuto nel computer della giovane. Su tale ultimo punto va osservato che Karima ha reso dichiarazioni contrastanti. Non ci si riferisce alle affermazioni fatte dalla teste al dibattimento posto che, come si piL?i volte detto, la testimonianza della sig.ra El Mahroug un tale coacervo di menzogne falsita da renderla assolutamente inverosimile. Vengono, invece, in rilievo le ricostruzioni da lei fatte sia agli amici fidati da questi riferite al dibattimento - che nel corso delle intercettazioni che consentono di ricostruire Ia vicenda sulla base di elementi gravemente indizianti che, come tali, devono essere valutati applicando i canoni dettati dal 328 secondo comma dell?art. 192 c.p.p. che impongono una precisa metodologia nell?apprezzamento del quadro indiziario unitariamente complessivamente considerato tale da condurre ad uno standard conoscitivo pari alla certezza. Sotto tale profilo vanno ricordate ie affermazioni fatte da Sergio Pennuto (udienza 4.5.2012) che ha dichiarato di aver appreso da Karima che Emilio Fede era suo amico avendolo conosciuto al concorso di Sant'Alessio Siculo che l'incontro con Dario Mora era avvenuto in discoteca a Milano. Parlando con l'amico, quindi, Ia giovane datava la conoscenza l'inizio della frequentazione con Emilio Fede al momento del concorso di bellezza quella con Dario Mora ad un momento successivo faceva intendere che i due rapporti erano nati si erano sviluppati in modo autonomo. In senso sostanzialmente conforme si espressa Grazia Randazzo (udienza 4.5.2012) che ha dichiarato di aver appreso da Karima che aveva conosciuto Emilio Fede all'ormai famoso concorso ?Una ragazza per il cinema? che lavorava per la scuderia di Lele Mora. La teste, poi, ha aggiunto un particolare che non stato riferito dal figlio precisando che la sua giovane amica le aveva detto che Ia domanda di affidamento presentata da Diana Mora era frutto di un accordo intercorso tra Dario Mora Silvio Berlusconi. Tra Ia sig.ra Randazzo Karima, poi, sono intervenute conversazioni telefoniche che appaiono rilevanti ai fini che qui interessano. Ci si riferisce, in particolare, a quella avvenuta il 7.9.2010 (rit progressivo 732) in cui Ie due amiche commentavano, tra l'altro, iI fatto che durante la permanenza in comunita Karima aveva dovuto consegnare il ceilulare. La preoccupazione immediatamente manifestata dalla sig.ra Randazzo riguardava Ia possibilita che, in tal modo, si sarebbe potuto scoprire che Ia giovane aveva registrato due utenze di Emilio Fede di Silvio Berlusconi la dif?colta che Ia ragazza avrebbe incontrato a spiegare come mai le avesse. indubbiamente non usuale che una minorenne collocata in comunita dopo aver commesso un furto abbia la disponibilita del numero privato dell'ex presidente del Consiglio ma se, come sostenuto, il rapporto era stato del tutto innocente si era risolto nelia partecipazione a quaiche cena negli aiuti prestati da Silvio Berlusconi ad una giovane in difficoita, non si comprendono i 329 motivi di tale preoccupazione. Nello stesso modo appare non giustificato il timore per il possibile rinvenimento nella memoria del cellulare di Karima dell'utenza di Emilio Fede posto che questi, secondo quanto sostenuto, era solo un amico conosciuto nel lontano settembre 2009 - peraltro nel corso di una manifestazione ufficiale che i loro rapporti si erano limitati alle concomitanti partecipazioni alle cene presso la villa di Arcore. Tra gli elementi da valutare in relazione alla posizione di Emilio Fede con particolare riguardo alla contestazione di induzione alla prostituzione di Karima assumono rilievo i dati dei flussi telefonici che emergono dai tabulati. Dall'analisi di questi ultimi, difatti, emerge che prima del 14.2.2010 quando Karima per la prima volta si era recata presso la villa di Arcore non vi erano stati contatti telefonici tra l'imputato la minore. La circostanza significativa, ma non dirimente. Sul punto, difatti, si deve ricordare che dall'istruttoria dibattimentale emerso con certezza che Karima utilizzava normalmente pit?i utenze cellulari, diverse da quella intercettata ed i cui tabulati sono stati acquisiti, ma anche dalle altre due che sono state individuate che si veri?cato non aver prodotto traffico. In tal senso militano molti elementi. Sergio Pennuto nel verbale di sommarie informazioni testimoniali reso in data 1.10.2010 ed acquisito in atti sull'accordo della parti (udienza 4.5.2012) afferma: ?Ruby non mi chiama sempre dallo stesso numero di cellulare. Ha cambiato mo/ti numeri ultimamente mi chiama da diversi numeri il piL?i del/e volte chiama con I'anonimo?. Antonio Passaro ha dichiarato (udienza 15.6.2012): contatti telefonici mantenuti con questa persona sono stati frutto della sua insistenza, mi chiamava con numeri di cellulare di ragazze, appunto, di amiche in comune, con anonimi, con numeri di tassisti, con numeri di chiunque potesse fare in modo che in quel momento io rispondessi, perche? non vedevo il suo a parte che avra cambiato sei sette numeri, penso, nell?arco Il teste, quindi, ha chiarito che Karima, per i suoi contatti telefonici, si avvaleva anche di utenze intestate ad altre persone che, nel periodo in cui aveva avuto 330 rapporti telefonici con lui, aveva cambiato piL?J volte numero. Antonio Passaro Sergio Pennuto, con Ie Ioro affermazioni, rendono piL?J che plausibile l'ipotesi che Karima abbia utilizzato, anche per i suoi contatti con Emilio Fede, un'utenza non sottoposta a controllo. Tale ipotesi, peraltro, rafforzata da quanto emerge dal contenuto di una conversazione intercettata (progressivo 3229 in data 1.10.2010 ore 8.54) ed intercorsa tra Karima ed Alexandra. Quest'ultima gravitava certamente nell'ambito dell?agenzia di Lele Mora perch? nella telefonata rimprovera Karima di essersi recata a Milano dall'imputato senza avvertirla nonostante che sia Rossella che Fedele (Ia segretaria il collaboratore di ?Le e) avessero il suo numero, conosce Silvio Berlusconi (Karima Ie ricorda il compleanno dell'ex premier - ?Lo sai che il nostro papa ha fatto 74 anni di divertimento?? sa che l'amica ha avuto a disposizione piL?J utenze cellulari (?Questo numero ce l'hai adesso uno Che cambierai tra poco? Perch? i0 ho quell'altro ti ho provato a chiamare su altri, quel/i Che avevi?). Ad ulteriore conferma del fatto che Karima utilizzasse utenze diverse da quelle individuate che non hanno generato traffico ma anche da quella sottoposta a controllo si evidenzia che dall'analisi dei flussi risultanti dai tabulati acquisiti in atti si rileva che negli ultimi quattro mesi del 2009 (4 settembre/12 dicembre A. e, cioe, dalla data del concorso di Sant?AIessio Siculo in poi) Ia minore non aveva fatto nessuna telefonata ne aveva ricevute solo tre mentre nei periodi immediatamente precedenti successivi la sua utenza aveva generato un traffico molto rilevante. evidente che, almeno in quel periodo, Karima aveva usato altre utenze a meno che non si voglia ritenere che si sia isolata dal mondo a mo' di anacoreta chiudendo ogni relazione sociale e/o familiare. Ne discende che - risultando provato l?utilizzo da parte della minore di pit] utenze non individuate - la circostanza che non risultino contatti telefonici tra Emilio Fede Karima antecedenti al 14.2.2010 sul numero di cellulare della ragazza sottoposto a controllo, puo essere spiegata non assume carattere dirimente anche se le si deve riconoscere efficacia nel complessivo apprezzamento del quadro indiziario. 331 La difesa dell'imputato, proprio facendo leva sull'assenza di contatti telefonici ?monitorati?, ha prospettato ipotesi alternative al fine di dimostrare che il rapporto tra la minore Dario Mora non era stato mediato da Emilio Fede. Pur apprezzando lo sforzo difensivo si deve, pero, osservare che quelle prospettate sono mere ipotesi sprovviste di qualsiasi fondamento. Si detto che a presentare Karima a Dario Mora possa essere stata Caterina Pasquino che faceva parte della ?scuderia? ed aveva un legame sentimentale con Fabrizio Addes, uno dei collaboratori dell'imputato. In realta al dibattimento emerso che il rapporto lavorativo che la sig.ra Pasquino intratteneva con l'agenzia di Dario Mora era del tutto marginale (?mi appoggiava ad un'agenzia Pit) che altro lavoravo tramite amici ho fatto picco/e cose lavorativamente per Le/e Mora?) che Fabrizio Addes, cui la donna era sentimentalmente legata, era un modello che si appoggiava alla stessa agenzia. In ogni caso gli elementi indicati dalla difesa sono mere suggestioni che nulla provano, che non hanno trovato alcuna conferma che, anzi, sono state smentite al dibattimento. Peraltro il ragionamento svolto dal difensore e, a dir poco, contraddittorio posto che da un canto si prende come ?oro colato? la testimonianza di Zorzetto sostenendo che Karima, in occasione del primo contatto, era accompagnata da un uomo che non era Emilio Fede dall'altro si prospetta come possibile mediatrice la povera Caterina Pasquino che, nella vicenda, ha avuto El solo torto di chiedere l'intervento della Polizia quando aveva visto la sua ex coinquilina - che l'aveva derubata in Corso Buenos Ayres. Ci si astiene da qualsiasi commento sull'altra ipotesi avanzata rispetto a Giuseppe Villa indicato come possibile mediatore in quanto ?altro personaggio enigmatico legato a Dario Mora" non emergendo dall'istruttoria elementi di sorta idonei a fondare questa affermazione. Neppure appare sostenibile l'ulteriore ipotesi avanzata che vedrebbe coinvolto Antonio Lo Presti, organizzatore del concorso ?Una ragazza per il cinema" reo di aver avuto contatti telefonici con Dario Mora sia prima che dopo quell'evento, contatti che El teste ha con naturalezza spiegato affermando: Io 332 lo chiamavo come manager quando c?erano deg/i ospiti che mi chiedevano. Prendevo il numero su internet de/l?ufficio poi mi rispondeva una sua segretaria dovevo par/are con lui. Pero persona/meme non I?ho mai conosciuto. Io ho una agenzia di eventi lo cercavo per gli eventi?. stato, pero, Emilio Fede a fornire al difensore la vera ?perla? di questa ricerca di possibili responsabili, costruendo un'ipotesi alternativa attraverso un tranello da lui teso a Cosimo Toscano, impresario nel mondo dello spettacolo suo conoscente da molti anni. Risulta dagli atti che l'imputato aveva preso contatto con Nicola Santimone titolare di un'agenzia investigativa gli aveva chiesto di procurargli l'apparecchiatura necessaria per registrare un colloquio che avrebbe avuto, nella giornata del 20.4.2011, con il sig. Toscano precisandogli che intendeva in tal modo ?cristallizzare? Ie informazioni che questi poteva dare, posto che si trattava di elementi a favorevoli temeva che l'uomo, chiamato a testimoniare davanti avrebbe mentito. Sfugge al Collegio il perch?, in una fase ormai cos] avanzata delle indagini, si sia ritenuto di ricorrere a questa occulta captazione invece che adoperare gli strumenti - piL?J garantiti previsti dall'ordinamento quali, in particolare, l'audizione del teste in indagini difensive. Del resto Ia storia di questo processo insegna che nemmeno le indagini difensive offrivano idonee garanzie posto che i verbali delle dichiarazioni - tutte eguali - rese da alcune delle testi ascoltate nella fase delle indagini preliminari sono stati trovati, all'atto delle perquisizioni, in copia non sottoscritti nell'abitazione di altre donne coinvolte nelle vicenda che del ?colloquio? intercorso tra Karima l'avv.to Giuliante non stato redatto tanto meno depositato alcun verbale forse anche perch? si trattava certamente di atto compiuto in palese violazione del disposto dell'art. 391 bis co. 4 c.p.p. ma, soprattutto, di attivit? di inquinamento probatorio che aveva avuto iI fine l'effetto di informare gli imputati del contenuto delle dichiarazioni rese dalla minore ai P.M. Dato atto di questa discutibile scelta va aggiunto che il tribunale ha autorizzato la produzione sia del supporto contenente la registrazione che della trascrizione 333 che ne aveva fatto il sig. Santimone tenuto conto anche del fatto che questa ultima era stata depositata agli atti del fascicolo del P.M.. Va premesso che, al di Ia delle scarse informazioni fornite dall'investigatore, al dibattimento non si accertato sulla base di quali elementi Emilio Fede si sia indotto a convocare proprio Cosimo Toscano sapendo, non si sa come, che avrebbe potuto riferire circostanze a suo favore. Passando ad esaminare il contenuto della conversazione va evidenziato che stato l'imputato ad introdurre I?argomento che gli stava a cuore cogliendo lo spunto da un articolo di giornale in cui si riportava una nota dei suoi avvocati ?che ribadiva la sua estraneita alla vicenda di Karima (?Emilio Fede non accompagnt?) mai Ruby ad Arcore?. Lo precisano in una nota gli avvocati. I due Iegali presumono che tale circostanza falsa priva di qualsivoglia fondamento come emerge chiaramente dagli atti processuali come pil?J volte precisato anche dai Iegali del presidente Berlusconi dalle indagini difensive svolte depositate dalle stesse difese?) e, poi, aveva cercato di stimolare Toscano a dire quello che voleva venisse detto (?Ma tu lo sai che mi stanno martellando su questo? Ma, dico, sono pazzi??). L'interlocutore, ignaro di quanto il suo conoscente stava tramando, rispondeva nell'unico modo possibile manifestando, a sua volta, stupore per Ie accuse (?Se hai attestato che non sei andato se da quello che si dice dag/i atti non l'hai portata se i tuoi avvocati dicono che non l'hai portata, perch? al/ora insistono che tu l'hai accompagnata ad ArcoreP?) formulando un'ipotesi qua/che ragazza che rema fuori??. II povero Toscano non sapeva di essere stato convocato al fine di precostituire una prova da far valere successivamente e, ovviamente, era all'oscuro del fatto che il colloquio veniva registrato (cfr. verbale udienza 19.4.2013 in cui il teste dichiara di aver appreso della registrazione solo in occasione della sua testimonianza al dibattimento). Dalla seconda parte della registrazione della trascrizione, difatti, emerge il vero motivo che aveva indotto l'impresario a partecipare all?incontro: Ia necessita di sponsorizzare una sua cliente nella speranza di ottenere i buoni uf?ci di Emilio Fede una ragazza seria, un?attrice A lei piace lavorare una stacanovista una riservata 334 una ragazza a posto sa fare molto bene la danza del ventre?). In quel memento il sig. Toscano doveva aver pensato di aver raggiunto Io scopo perch? l?imputato, che evidentemente gia conosceva la giovane, aveva mostrato di apprezzarne le doti (?Sai La vedo molto intelligente molto colta sul mondo arabo eccetera?) gli aveva proposto di andare a cena quella sera stessa con la ragazza. La disponibilita manifestata da Emilio Fede nasceva dalla consapevolezza di aver ottenuto cic?) che si aspettava. E, difatti, prima della proposta finale di cenare insieme I'imputato, non soddisfatto della solidarieta che Toscano gli aveva manifestato, aveva ?gettato I'amot? cui l'interlocutore aveva abboccato. Con un'acrobazia degna di un esperto funambolo Emilio Fede aveva spostato il discorso dall'accompagnamento di Karima ad Arcore ai contatti che Ia minore aveva avuto una volta giunta a Milano. II passaggio merita di essere trascritto. Fede: ?Dicono che io, maledetto a me quel cazzo di Toscano: ?Ma hanno riportato lo stesso articolo che era gia uscito qua/che settimana fa Fede: ?Esatto, lo stesso. Che i0, tu mi devi credere eh?? Toscano: ?Io ci credo? Fede: ?Che i0, che l?ho vista Ii in quel ma/edetto concorso di miss cinema volto peril cinema, le ho dato i contatti a Milano, ma non vero. Perch?, se venuta da te, come cazzo facevo i0 a dare i contatti tuoi che non avevo il tuo numero di telefono? Eh? A te, poi, l'ha portata chi??. Karima furba, ma Emilio Fede non le da meno. Letteralmente portato per mano a dire quello che l'imputato voleva il sig. Toscano raccontava, in particolare, che Karima gli era stata mandata da un'amica che sapeva che cercava ragazze che sapevano fare Ia danza del ventre precisando che, pert), non I'aveva mai vista ballare. Altra piroetta di Fede quando l'hai ricevuta che ti ha detto? Di me? l'impresario cadeva nella rete quando l?ho vista i0 te non ti conoscevo perch? l?ho vista a gennaio 2010, successivamente l'hai conosciuta DJ La.) U1 Giova precisare che non si riesce a capire come facesse il sig. Toscano, nell'aprile 2011, a ricordare con precisione che il colloquio informative con Ruby era avvenuto nel gennaio 2010, piu di un anno prima, posto che al dibattimento il teste rispondendo alle domande del P.M. - ha dichiarato che poteva ricostruire I'accaduto sulla base delle annotazioni che venivano fatte in occasione di tutti i colloqui, annotazioni che perc?) non si ha motivo di ritenere che avesse portato all'incontro con Emilio Fede ovvero consultato subito prima per rinfrescare Ia memoria. si compreso come facesse il sig. Toscano a dire che Emilio Fede aveva conosciuto Karima dopo di lui se non deducendolo da! fatto che, durante il colloquio informative, la ragazza non aveva parlato dell'imputato. A quel punto il gioco era fatto risultava agevole operare il collegamento con colui che, ormai, era diventato il vero responsabile anche agli occhi dell'opinione pubblica: Dario Mora. E, difatti, alla domanda di Fede quindi, poi come andata che Toscano rispondeva: ?Lei mi aveva detto che andava da Lele Mora. Che conosceva anche Lele Mora che lui gli aveva detto che quindi quel/o che presumo che l'abbia portata Lele, perch? lei conosceva gia Lele Mora Giunto a quel risultato I'imputato si poteva permettere probabilmente anche al fine di sviare i Iegittimi sospetti che le modalita del colloquio potevano far sorgere nel sig. Toscano di fingere di non ricordare neppure quando si era tenuto il concorso di Sant'Alessio Siculo in cui aveva conosciuto Karima (cosa che a quel punto delle indagini doveva essergli piu che nota) chiamava Ia segretaria per farselo ricordare. Ormai, difatti, lo scopo era stato raggiunto, il colpevole era stato individuato e, quel che piu conta, le affermazioni di Toscano erano state registrate. Cic?) posto va detto che, al di Ia di quanto sin qui osservato sulle modalita contenuto del dialogo segretamente intercettato, alla registrazione non si pub riconnettere I'importanza che Ie ha attribuito Ia difesa posto che come si visto rimane comunque da spiegare su quali elementi il sig. Toscano abbia fondato I'ipotesi che Emilio Fede avesse conosciuto Karima dopo di lui (cosa, peraltro, non rispondente a verita in quanto iI primo incontro tra i due era 336 avvenuto nel settembre 2009) che, in ogni caso, l'ipotesi che la stessa fosse stata introdotta ad Arcore da Dario Mora - secondo quanto detto nel colloquio dall'impresario una sua supposizione derivante dal fatto, indubbio, che i due siconoscevano. A chiusura dei discorso vale la pena di evidenziare che dalla conversazione emerge con chiarezza un altro dato: Dario Mora poteva essere tranquillamente buttato a mare. In tal senso si espresso iI sig. Toscano (?Le/e ormai non ha niente da perdere, ormai stata condannato non puo avere credibilita col suo nome?) ma anche soprattutto Emilio Fede (?Le/e inferente. Lui, ormai, non ha niente da perdere dai, diciamoci la verita?). Alla Iuce di quanto gia evidenziato sulla sensibilita che contraddistingue I'imputato non sorprende che lo stesso non abbia remore di sorta ad abbandonare al suo destino quello che era stato per lungo tempo il suo compare, quello cui rivolgeva frasi affettuose (?ti voglio bene") quando si avvaleva dei suoi servigi per procurare a Silvio Berlusconi ospiti di suo gradimento e, nel contempo, trattava con I'ex premier la dazione di denaro a Mora pretendendo da questi una rilevante compenso per la mediazione. Cio che, invece, stupisce come Emilio Fede possa ritenere di riuscire a ?chiamarsi fuori? dalla vicenda quando l'istruttoria dibattimentale ha dimostrato con assoluta certezza che lui Mora agivano costantemente in tandem, che lavoravano in totale sinergia per procurare al ?produttore? i ?programmi? che gli piacevano. Non vi motivo alcuno per ritenere che questa totale sinergia non si sia realizzata anche nei caso di Karima ed, anzi, dall'istruttoria dibattimentale sono emersi tutti gii elementi sin qui evidenziati che dimostrano che, nella vicenda, i due compari hanno agito ancora in tandem. E, dei resto, dalla ricostruzione che si sin qui operata alla luce delle emergenze processuali deriva con assoluta evidenza il ruolo che ciascuno degli imputati aveva, ruolo che non avrebbe consentito a Dario Mora di ?introdurre? una ragazza agli eventi che si volgevano presso la villa di Arcore senza il preventivo beneplacito di Emilio Fede. Cio posto, per non compiere la stessa ?acrobazia? effettuata da Emilio Fede nel 337 corso del colloquio con Cosimo Toscano, va precisato che il probiema non stabilire chi abbia presentato Karima a Dario Mora ma chi l'abbia indotta a partecipare alle ?cene eleganti? di Arcore. Sotto il primo aspetto si gia detto che tutte Ie ipotesi alternative proposte dalla difesa sono prive di fondamento, che Emilio Fede con certezza colui che per primo ha conosciuto Ia minore, che dalla annotazione del Commissariato Monforte-Vittoria acquisita sull'accordo delia parti emergono elementi indicativi deli'attivita svolta dalla minore una volta giunta a Milano suggestivi del coinvolgimento di Raffaella Zardo nelia vicenda, che questa era persona molto vicina all'imputato oltre che presente al concorso di Sant'Alessio Siculo, che nel documento rinvenuto nel computer di Karima si indica in Emilio Fede colui che aveva presentato Ia giovane a Dario Mora, che ?Ruby? aveva raccontato a Grazia Randazzo Sergio Pennuto di essere amica di Fede per averlo conosciuto in occasione del concorso pur riferendo di aver incontrato in altra occasione Dario Mora. Tutti questi elementi inducono a ritenere che I'imputato abbia avuto un ruolo nell'inserire la minore nel ?giro? del coimputato non ostandovi, per i motivi che si sono esposti, la mancanza di contatti telefonici tra Fede Karima. In riferimento al secondo aspetto, pero, il quadro che emerso dall'istruttoria dibattimentale un po' diverso. II Collegio ritiene che, in relazione alla contestazione di induzione alla prostituzione di Karima Marhoug elevata a carico di Emilio Fede, gli elementi sopra indicati - valutati applicando i canoni dettati dal secondo comma dell'art. 192 c.p.p. consentano di pervenire ad uno standard conoscitivo estremamente vicino ma non pari alla certezza dovendosi considerare, comunque, l?assenza di comprovati contatti telefonici tra I'imputato la minore prima del 14.2.2010. Pur potendosi fondatamente ritenere che Fede, dopo aver conosciuto Karima ed averne ?valutato? le doti, l'abbia affidata alle ?cure? del compare, la mancanza di comprovati contatti non consente di affermare con assoluta certezza che sia stato direttamente l'imputato ad indurre la minore a reca rsi ad Arco re. 338 II Tribunale reputa di dover operare un rigorosissimo governo del principio della prova della colpevolezza al di la di ogni ragionevole dubbio sancito dall'art. 533 co. 1 c.p.p. e, per I'effetto, di dover mandare assolto Emilio Fede dall?imputazione di cui aI capo 2) in relazione alla condotta di induzione alla prostituzione minorile di El Mahroug Karima ai sensi del secondo comma dell'art. S30 c.p.p. per non aver commesso il fatto residuando un minimo, ma ragionevole, dubbio sulla sua penale responsabilit?. La situazione muta per quanto riguarda la posizione di Dario Mora in riferimento alla imputazione suddetta. Non si puc?) prescindere, nell'esame, dal ricordare quanto gi? osservato in ordine al ruolo di ?procacciatore? svolto costantemente dall'imputato che state in ogni momento disponibile a dedicare Ie sue energie ed il suo tempo ad utilizzare Ia rete di contatti che faceva capo alla sua agenzia per procurare donne in grado di allietare Ie serate di Silvio Berlusconi. si puc?J dire che Dario Mora fosse all'oscuro di quanto accadeva in quelle serate posto che non solo vi aveva partecipato ma aveva, anche, avuto un chiaro ?ritorno? vuoi dal racconto del sodale Emilio Fede vuoi dalle ragazze che aveva ?avviato? presso la villa di Arcore. Basta, sul punto, ricordare Ia telefonata intercorsa con Roberta Bonasia che si citata prima ed i consigli dati da Mora alla donna sull'abbigliamento da indossare sui giochi erotici da fare per stimolare l'ex premier. In questo contesto l'imputato aveva inserito Karima El Mahroug. In tal senso si espressa la teste (cfr. verbale udienza 17.5.2013) affermando che Dario Mora Ie aveva, in un primo momento, procurato occasioni di Iavoro facendola partecipare ad alcune cene cui erano presenti giovani che si appoggiavano all'agenzia ed adulti, cene che terminavano, poi, in discoteca (?A/la fine I?unica cosa che potevo fare con l?agenzia, che mi stato proposto, era fare aveva fatto a/l?incirca due serate, perch? il Signor Le/e Mora andava a volte a cena, accompagnato da ragazzi ragazze, poi dopo queste cene si poteva andare in discoteca, che era sempre I?Hol/ywood di Milano. Mi avevano detto che potevo fare con loro questa cosa, sono andata a fare queste 339 due serate con loro a/I?Hollywood, in lui dava sempre questi pranzi queste cene, a tante persone le serate erano offerte dall?agenzia Che andavamo poi a/I?Hollywood di Milano c?erano anche del/e altre persone, che non lavoravano in agenzia, che erano persone grandi, sia donne Che uomini, ma che io non conoscevo, perch? ci presentavamo solo nell?occasione del pranzo Ho fatto con lui queste due serate??. Giova precisare che durante la testimonianza Karima - evidentemente resasi conto che la prima descrizione da lei data di quelle serate poteva far sorgere sospetti sulla loro natura ha sublto tentato di aggiustare il tiro agglungendo che le cene si svolgevano a casa di Dario Mora, che lei vi partecipava solo perch? viveva in condizioni di tale indigenza da dover approfittare dell'occasione per poter mangiare, che gli incontri erano assolutamente ?leggeri? ("si parlava di gossip, di borse In contrario si osserva che le serate presentavano connotazioni decisamente diverse: la stessa Karima ha detto che, per lei, si trattava di occasioni lavorative e, quindi, retribuite che le venivano offerte perch? non avendo presentato i documenti non poteva essere selezionata per partecipare a spettacoli od altre manifestazioni nonch? che gli eventi erano palesemente organizzati dall'agenzia che difatti si faceva carlco di tutte le spese a fini promozionali cosa che comportava la necessita di ?proporre? agli adulti che vi prendevano parte la compagnia di giovani che gravitavano intorno alla scuderia. Ne discende che vi fondato motivo di ritenere che quegli inviti - qualunque esito finale abblano avuto fossero prodromici a preparare Karima al salto di qualita che di li a breve era destinata a compiere. E, difatti, il 14.2.2010 Dario Mora aveva proposto alla minore di partecipare ad un'altra serata, questa volta presso la residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore. Nel corso del pomeriggio, dalle 15:46 alle 20.18, erano intercorse ben 12 telefonate tra l'utenza di Karima quella dell'imputato (cfr. tabulati relativi all'utenza di Karima El Mahroug produzioni documentali P.M.). Richiesta di spiegare come mai, in un cos} breve lasso di tempo, avesse sentito tante volte l'imputato la teste non ha saputo rispondere. Si vedra tra breve che, in considerazione delle modallta adottate per accompagnare Karima alla 340 villa dl Arcore, il numero di contatti non puc?) trovare giustl?cazione nella necessita di chiedere ricevere informazionl sul percorso da complere sui mezzi da utilizzare. Al dibattimento emerso con assoluta certezza che quando Dario Mora aveva per la prima volta ?avviato? la mlnore presso la residenza dell'ex premier era perfettamente a conoscenza della sua eta. In tal senso depongono una serie di elementi, alcuni dei quali saranno megllo esaminati in segulto chiarendo i motivi a sostegno della sentenza di condanna pronunciata nei confronti dei due imputati per l'ipotesi di favoregglamento della prostituzione minorile. Oltre tali elementi, per quanto attiene la posizione di Dario Mora si deve ricordare che, al dibattimento, sono state contestate a Karima le dichlarazioni rese nella fase delle indaginl preliminari al P.M. ed, in particolare, quelle contenute nei verbali redattl il 6 ed il 22 luglio 2010. In partlcolare la teste il 6 luglio aveva dichlarato: ?Ero stata io a contattare Mora quando era a Milano, perch? mi ingaggiasse per la partecipazione a dei reality, dicendog/i che avevo gia 18 anni Ad un certo punto, vedendo in Mora un atteggiamento paterno nei miei confronti, ho deciso spontaneamente di I dirgli che ero minorenne?. Dal verbale reclatto il 22 luglio 2010 emerge che questa confessione doveva essere intervenuta in un memento antecedente al 14.2.2010. Nel verbale, difatti, Karima parlando di una collana che aveva ricevuto in regalo da Silvio Berlusconi la prima volta che lo aveva visto aveva preclsato: ?La persona che mi ha regalato la collana Silvio Berlusconi, che ho due volte ad Arcore, la prima volta i/ 14 febbraio 2010, la seconda dopo circa 3 mesi. A Ber/usconi inizia/mente aveva detto che avevo 24 anni, la seconda volta che ci siamo visti, sempre ad Arcore, Berlusconi aveva saputo da Le/e Mora che in realta i0 ho 17 anni?. Dall'istruttoria emerso con certezza che, in realta non erano trascorsl tre mesi ma una sola settimana dal 14.2.2010 a quando Karima, per la seconda volta, aveva partecipato ad una cena presso la residenza dell'ex premier. In tal senso si espressa la teste ma, soprattutto, in tal senso depongono i risultati 341 delle analisi dei flussi telefonici dai quali risulta che l'utenza della minore aveva agganciato Ia cella di Arcore dalle 22.04 del 20 febbraio alle 19.20 del 21 febbraio. In quest'ultima occasione Silvio Berlusconi gi? sapeva, per averlo appreso da Dario Mora, che Karima era minorenne. Ne discende che I'imputato doveva necessariamente essere a conoscenza della circostanza da un momento antecedente a quello in cui aveva ?inviato? la minore alla cena del 14 febbraio tenuto conto, anche, dei fatto che il secondo invito quello per il 20 febbraio - era stato fatto direttamente dall'ex premier. 06) quanto emerge dall'analisi dei tabulati dal portato dichiarativo di Karima nei verbale cui si fatto cenno che, si ribadisce, sono utilizzabili all'esito delle contestazioni ai sensi dell'art. 500 co. 4 c.p.p. Mora Dario, dunque, deve essere ritenuto colpevole del reato di cui al capo 2) in riferimento alla condotta di induzione alla prostituzione minorile di El Mahroug Karima. A tali elementi va aggiunto Che, come si pit; volte detto, Emilio Fede era assolutamente consapevole della minore et? della ragazza posto quanto gi? osservato in ordine alla conoscenza avvenuta in occasione del concorso di Sant'Alessio Siculo, al preciso riferimento che in quell'occasione aveva fatto a tale Circostanza, ed agli altri elementi desumibili dall'annotazione del Commissariato Monforte?Vittoria dalle intercettazioni. Inoltre sul punto va richiamato quanto evidenziato in precedenza sui molteplici motivi che consentono di affermare che I?imputato abbia avuto un ruolo nell'inserire la minore nei ?giro? di Dario Mora che dopo aver conosciuto Karima ed averne ?valutato? le doti, I'abbia affidata alle ?cure? del compare. Al dibattimento, poi, emerso che dall'ottobre 2009 (momento in cui Karima era giunta a Milano) al 14 febbraio 2010 vi era stato almeno un incontro tra la minore Fede. Nella sua testimonianza Karima ha ricordato di aver visto a Milano I?imputato prima del 14 febbraio 2010 affermando: ?Io gi? prima di incontrar/o in que/Ia situazione lo avevo visto frequentando corso Como, corso 342 Garibaldi, I?avevo visto in un ristorante. L?ho rivisto dopo i/ concorso di bel/ezza. In un ristorante, in corso Garibaldi. Questo ristorante 5i chiama Ibiza, era in un tavo/o con altre persone, i0 appena I?ho visto, dato che a/ concorso di bel/ezza lui, davanti a del/a gente del concorso aveva detto che comunque mi avrebbe aiutato, mi aveva Chiesto il mio numero di te/efono, dicendomi: ?Ti troverc?) un lavoro? so/amente che non sono mai stata contattata da questa persona, n? tanto meno aveva mantenuto le promesse che aveva fatto a me davanti ad altre persone. L?ho rivisto in questo ristorante, all?Ibiza, mi sono avvicinata i0 a lui, dicendogli 5e si ricordava, non mi sembrava neanche che si fosse ricordato, l?ha fatto piL?J per educazione, ma mi ha risposto annuendo. Gli ho lasciato di nuovo il numero, dicendogli se mi poteva contattare 5e mi poteva far lavorare g/i ho detto: "Si ricorda di me, sono la ragazza di Taormina, in Sicilia?, lui: ?Si, si? mi ha dato la mano, si presentato di nuovo, mi aveva chiesto di nuovo i/ numero di te/efono. Perch? g/i avevo detto: ?Non mi hai contattato, ti sei fatto dare il mio numero ma non mi ha mai contattato?, ?Guarda, dammelo, che mi ero dimenticato, 0 ho perso i/ numero, non mi ricordo, ti contatterc?)?. accaduto) prima che i0 cominciassi a fare le serate, quei due inviti con Lele Mora Non so perb dare una data certa?. (cfr. verbale udienza 17.5.2013). Nonostante la teste abbia dichiarato di non essere in grado di fornire una data certa l'incontro da lei descritto deve essere collocato prima del 14 febbraio posto che la giovane ha detto che era avvenuto prima delle clue serate organizzate da Dario Mora che, a loro volta, avevano preceduto quella che si era svolta presso la villa di Arcore. Alla luce di tutto cit) che si evidenziato fuori di ogni logica ipotlzzare che Fede non abbia informato Mora del fatto che Karima era minorenne. Il dato, pertanto, era ben noto ad entrambi gli imputati quando la giovane era stata accompagnata ad Arcore il 14.2.2010. Al dibattimento Karima ha raccontato che Mora le aveva detto di recarsi presso i suoi uffici dove avrebbe trovato un'auto ad attenderla ed ha aggiunto che, con il veicolo messo a disposizione dall'imputato, era stata condotta dapprima - sotto gli studi ove Iavorava Fede successivamente alla villa di Arcore. Durante 343 ii tragitto ii direttore non ie aveva sostanzialmente rivoito la parola in quanto costantemente impegnato con ii ceilulare. Dali'anaiisi dei fiussi teiefonici emerge che, oltre alie telefonate intercorse con Dario Mora di cui si detto ad altre che non rilevano nel discorso che si sta facendo dirette a Grazia Randazzo Caterina Pasquino, nel tardo pomeriggio dei 14 febbraio Karima aveva chiamato aile 19.57 ia compagnia di taxi Taxi Biu ed alie 19.58.38 secondi un diverso consorzio di auto pubbiiche, Yellow Taxi. Neila stessa serata le ceiie radiobase ?agganciate? dal ceiluiare delia giovane erano state: alie 19.57.47 via Doria; alie 19.58 via Piccinni; alie 20.05 piazzaie Loreto; alie 20.27 viale Monza; poi via Asiago, via Dei Ricordo, parcheggio ATM Cascina Gobba alie 20.36; aile 20.37 15 secondi, 20.38 49 secondi, 20.45.20 secondi, 20.51.46 secondi Segrate. Da quel momento ii ceiluiare era rimasto inattivo. Neila stessa serata ii celiuiare di Emilio Fede aveva agganciato la ceila di Segrate fino alie ore 20.57 daiie ore 21.37 fino alie ore 1.36 51 secondi dei 15 febbraio 2010 quelia di Arcore. II tracciamento dei due celiulari compatibiie con ii tragitto compiuto daila minore da Milano a Segrate, con la fermata presso gli studi televisivi ove iavorava l'imputato, con ii successivo trasferimento ad Arcore. Si deve convenire con la difesa quando osserva che cic?) che smentisce la ricostruzione operata da Karima la testimonianza resa dal brigadiere capo Luigi Sorrentino che ha effettuato ii servizio di scorta assegnato ad Emilio Fede dai 2008 ail'aprile 2010. Da taie affermazione. pero, non si puo far discender Ia conclusione cui pervenuto ii difensore: che sia veritiera i'affermazione resa dall'imputato neiia deposizione resa ex art. 210 c.p.p. dali'imputato nel processo ceiebrato inanzi alia sezione IV penaie ove Fede aveva negato di aver accompagnato la minore presso la di Arcore. II brigadiere Sorrentino ha spiegato che ii servizio di scorta copriva i'intera giomata che durante gli spostamenti Emilio Fede viaggiava suiia sua autovettura condotta dail'autista seguito dal mezzo dei Carabinieri con tre militari a bordo. Quanto serata dei 14.2.2010 ii teste ha ricordato suiia base delie 344 relazioni redatte all'esito dei turni di servizio - che, dopo i consueti spostamenti casa-lavoro, avevano accompagnato Fede presso la residenza di Silvio Berlusconi Ia sera verso l'ora di cena. A bordo della macchina dell?imputato vi erano anche due ragazze salite all'uscita dagli studi Mediaset: una delle due giovani aveva tratti somatici arabi, nordafricani, era molto ben vestita, lineamenti perfetti, bella molto giovane (?Le ospiti erano gia li a Mediaset sono salite sul/a macchina sul/a macchina di Fede viaggiavano con la sua macchina de/ dottor Fede?). II militare ha precisato che quella era la prima volta che vedeva la ragazza nordafricana mentre aveva gia incontrato l'altra, una italiana. II brigadiere Sorrentino ha aggiunto che, terminata Ia serata presso la residenza dell'ex premier, Emilio Fede aveva accompagnato la giovane italiana in piazzale Loreto dove aveva provveduto a pagarle un taxi per Buccinasco spiegando che aveva sentito quale fosse la destinazione perch?, in quel momento, si trovava in pied? di fianco all'imputato nel mentre questi dava istruzioni al tassista. Non risponde, quindi, alla verita processuale quanto osservato dalla difesa in ordine al fatto che, dalla testimonianza in esame, sia emerso che quella sera Emilio Fede abbia riaccompagnato entrambe le ragazze che aveva portato ad Arcore. II teste non stato in grado di dire se la giovane nordafricana da lui incontrata il 14.2.2010 fosse meno Karima El Mahroug non potendo n? confermarlo n? escluderlo. E, tuttavia, va detto che dagli atti emerge pacificamente che quella sera Karima era giunta ad Arcore con Emilio Fede posto che in tal senso depongono non solo le affermazioni rese dalla giovane al dibattimento ma le emergenze dei tabulati che, come si visto, collocano Ia minore a Segrate nello stesso momento in cui vi si trovava I'imputato. Alla luce di quanto evidenziato s! deve concludere che, anche ove Karima si fosse effettivamente recata presso gli studi di ?Rete 4? a bordo di un'autovettura messa a disposizione di Mora, giunta a Segrate era salita con un'altra ragazza a bordo del veicolo di Emilio Fede e, in quel modo, era arrivata ad Arcore scortata dal mezzo dei carabinieri. La.) U1 Va aggiunto Che, secondo quanto affermato dal brigadiere Sorrentino, le due ragazze dovevano essere arrivate a Segrate in un momento in cui Emilio Fede era ancora negli studi televisivi impegnato nella consueta riunione serale successiva al telegiornale: ii teste, difatti, ha precisato che durante ii servizio la scorta entrava neli?edificio si tratteneva in una stanza in attesa del direttore scendendo con quando questi terminava ii suo lavoro. Quella sera, una volta usciti dali'edi?cio, il brigadiere aveva vi'sto Ie due ragazze sull'autovettura deli'imputato: Emilio Fede era saiito per poi dirigersi con le due ospiti presso la residenza di Silvio Berlusconi. Durante Ia serata la scorta si era aliontanata giusto ii tempo per cenare in una pizzeria vicina. Una volta rientrati i militari avevano atteso che l'imputato uscisse, scendendo di tanto in tanto dalla autovettura di servizio per fumare una sigaretta sgranchirsi le gambe. Era state in una di quelie occasioni Che gli uomini della scorta avevano avuto modo di vedere, all'intemo della villa due ragazze vestite con babydoll rossi. II brigadiere Sorrentino si detto sicuro del fatto Che ie due giovani indossassero proprio dei babydoll non, ad esempio, degli abiti corti precisando che dal giardino si potevano vedere con chiarezza le figure poste all'interno nonostante le finestre fossero provviste di tende in quanto la sagoma della villa era illuminata da fari i locali erano provvisti di luci soffuse destra Ci sono del/e grosse vetrate con del/e tende, diciamo, su/ trasparente, con una luce soffusa 5i vedeva il movimento ho visto queste vedeva, Si, perfettamente non sono 50/0 Che a veder/e, Che le ho I?ppuntato, adesso in pensione, Pignarolo Bar/etta Franco? cfr. verbale udienza 28.9.2012). Ii teste ha aggiunto Che dopo la serata Emilio Fede aveva fatto un commento scherzoso dicendo Che quella sera erano in tre quattro circa venti ragazze (?Ricordo solo quella sera Che lui, scherzando, ha detto: ?Stasera eravamo in 3 in 4, non ricordo con una ventina di ragazze?, la notte di San Valentino?). E, del resto, il brigadiere aveva avuto modo di osservare molto spesso un via vai di ragazze quando aveva accompagnato l'imputato ad Arcore, come in pil?J occasioni lo aveva scortato - sia presso la residenza dell'ex premier che presso noti ristoranti cittadini - mentre era in compagnia di giovani donne. Tra le ragazze che aveva visto in quelle circostanze il teste ha ricordato i nomi di Sara Tommasi di Nicole Minetti mentre non stato in grado di indicare chi fosse Ia giovane con la quale Emilio Fede si era intrattenuto una volta a conversare dopo che aveva fatto fermare I'autovettura in Via Olgettina. Solo per completezza va aggiunto che il brigadiere Sorrentino, richiesto dal P.M. di spiegare quale era stato il motivo per cui nell'aprile 2010 aveva terminato il servizio di scorta dell'imputato, ha dichiarato: mio servizio finito sempre ad aprile, che ho avuto un battibecco col dottor Fede, all?uscita di all?uscita di a/l?uscita di un ristorante, che dopo che noi eravamo stati 3, 4 ore Ii buttati, nell?uscire lui aveva notato che eravamo seduti in macchina, anche perch? pioveva faceva freddo, pero lui come uscito dal/a macchina,.. lui come uscito dal ristorante io sono uscito mi sono portato vicino a lui; lui era in compagnia di 2 ragazze, avevo visto gi? che aveva fatto un po? la faccia, era un po?, diciamo, arrabbiato, non so i/ motivo, si fa accompagnare a casa, sempre con queste 2 ragazze, all?ingresso de/ portone, vicino all?ascensore, si gira verso le ragazze dice a queste 2 ragazze: ?Hai visto come mi scortano bene i Carabinieri?? a que/ punto non ci ho visto pi!) ho detto se aveva prob/emi, per me i/ servizio si era svolto regolarmente, norma/e, poi mi sono un po? arrabbiato, perch? le ragazze si sono messe a ridere lui ha iniziato a battibeccare, non si voluto fare accompagnare su a/ piano, si fatto lasciare git) ha detto: ?Adesso chiamo il Genera/e provvedo a riferirgli a far?ci spostare, a riferirg/i i/ tutto?, i/ Genera/e dell?Arma, i! Genera/e nostronjl giorno dopo non c?ero piL?i, la sera, la notte, erano verso l?una quando ho avuto i/ battibecco, a/ mattino mi riferivano che non potevo piL?i fare la scorta mi sono ritrovato un altro personaggio, avevo chiesto ii motivo, mi han detto: ?Niente, non puoi far/a, basta?, io sapevo i/ motivo, sicuramente aveva te/efonato Se ci fosse stato bisogno d1 ulteriori elementi per ?illuminare? la personalit? dell'imputato Ie dichiarazioni del brigadiere Sorrentino possono essere di aiuto. Emilio Fede, l?uomo integerrimo descritto dalla difesa nella parte iniziale della 347 sua discussione, la persona che rischiava la vita per il suo coraggioso impegno giornalistico aveva tanto apprezzamento per le persone che rischiavano la propria vita per lui scortandolo per l'intera giornata da intervenire personalmente presso il Generale Comandante dell'Arma per far allontanare dal servizio un militare che l'aveva protetto costantemente per due anni solo perch? riteneva che avesse tardato qualche secondo a scendere dall'autovettura di servizio ove era restato chiuso per ore ad attenderlo e, senza alcun rispetto per il Iavoro che svolgeva per la divisa che indossava, l'aveva ?messo alla berlina? davanti alle sue giovani ?accompagnatrici?. Tornado ad esaminare il merito di quanto accaduto El 14.2.2010 va evidenziato che, alla luce di quanto sin qui esposto, ampiamente provato che I'accompagnamento di Karima presso la villa di Arcore stato congiuntamente realizzato da Dario Mora ed Emilio Fede che, per le ragioni che si sono ampiamente esposte in precedenza erano perfettamente consapevoli delia minore eta della ragazza: il primo aveva organizzato l'arrivo delle minore a Segrate per affidarla al compare che l'aveva presa in carico portata a destinazione. Diversamente non si spiegherebbe come mai Emilio Fede sia tranquillamente salito a bordo della sua autovettura ove si trovano due ragazze una delle quali l?imputato sostiene di non ricordare se non per averla incontrata presso la residenza dell'ex premier - senza mostrare alcuna sorpresa per la presenza di ospiti inattese. stato grazie al concorso dei due imputati che Karima stata introdotta nel ?giro? delle frequentatrici delle ?cene eleganti? che si tenevano nella villa di Silvio Berlusconi, cene la cui vera natura si pil?J volte descritta che, in occasione della serata del 14.292010, aveva come di solito - visto la presenza di molte ragazze pochi ospiti ed anche esibizioni di ?burlesque? di giovani abbigliate con babydoll rossi. In quel momento non erano state ancora avviate le operazioni di intercettazione e, quindi, non dato sapere cosa si siano detti quella notte Emilio Fede Raffaella Zardo nel corso delle due telefonate intervenute durante la serata, di cosa abbiano parlato l'uomo che aveva scortato la minore ad Arcore la donna che presente con lui al concorso di Sant'Alessio Siculo 348 cui risale la conoscenza di Karima menzionata nella annotazione del Commissariato Monforte?Vittoria in riferimento al giro di prostituzione che si svolgeva in alcuni alberghi milanesi nel quale ragazza era coinvolta. Non vi dubbio che organizzare l'incontro della minore con il cliente ed accompagnarla da lui integri il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile dovendosi richiamare, in proposito, le osservazioni in punto dl diritto svolte nella parte iniziale della sentenza. Alla luce degli elementi di fatto evidenziati dei motivi di diritto appena richiamati si ritiene pienamente provata la penale responsabilit? dei clue imputati in riferimento al reato di cui al capo 2) con riguardo alla condotta di favoreggiamento della prostituzione minorile di El Mahroug Karima. Residuano solo da affrontare alcune questioni poste dalla difesa di Dario Mora in sede di conclusioni. Si detto che, in caso di condanna, il Collegio avrebbe dovuto ritenere integrata in luogo dei reati contestati la diversa meno grave ipotesi di favoreggiamento. Per la verite?l il ragionamento della difesa non ben chiaro apparendo palese che i fatti oggetto del presente giudizio per i quali intervenuta condanna si differenziano dal reato che si chiede di ritenere non solo per quanto riguarda la qualificazione giuridica ad essi attribuita ma anche, soprattutto, per quanto attiene alla contestazione sostanziale effettuata discutendosi, nella fattispecie, di un?attivit? tesa a favorire l'esercizio della prostituzione da parte di piL?J donne. la questione puo mutare ricordando, come si fatto, che nel caso in esame la prostituzione era esercitata in favore di un solo cliente (colui che si intendeva ?favorire?) posto che secoodo l'indirizzo della Corte richiamato nella parte iniziale della motivazione anche in questo caso configurabile il reato contestato che, in ogni caso, non sl vede in cosa consista ll favoreggiamento commesso nei confronti di tale cliente. Se, in?ne, si intendeva dire che con il suo agire Dario Mora ha ?favorito? Emilio Fede nella sua spasmodica ricerca di 349 donne da ?offrire? all'ex premier non si dice altro che I'imputato ha concorso, con il complice, nella commissione del reato. Semmai una condotta di favoreggiamento pup essere individuata nella fase successiva alla consumazione dei reati ad esempio quando Dario Mora si prestato a far presentare alla figlia richiesta di affidamento di Karima, quando ha fatto accompagnare sempre dalla figlia Ia ragazza che doveva essere sentita dai P.M., quando ha partecipato al colloquio tra la minore l'avv.to Giuliante del 6 ottobre 2010. Orbene, se I'imputato fosse stato estraneo aHa consumazione degli altri reati che gli sono stati contestati, tali condotte potrebbero integrare l'ipotesi indicata dalla difesa ma, essendo Mora concorrente in tali reati il sue agire deve essere valutato per quello che e: un coinvolgimento nella reiterata grave attivit? di inquinamento probatorio posta in essere da da altri imputati, ivi compreso quello imputato nel giudizio che si celebrato innanzi alla IV sezione penale. Da ultimo va detto che la difesa di Dario Mora ha chiesto che, in caso di condanna, venisse riconosciuta l'identit? di disegno criminoso tra i fatti oggi contestati quelli che sono stati oggetto del procedimento per bancarotta concluso con sentenza di condanna. Sul punto si osservato che dalle prove emerso che nel periodo in contestazione le societ? di Dario Mora versavano nella grave situazione di crisi che ha portatof successivamente, alla dichiarazione di fallimento che per evitare che cip accadesse I'imputato si era prestato a fare quanto gli veniva richiesto per ottenere il denaro che gli avrebbe consentito di salvarle. Nella specie, quindi, si potrebbe affermare I'identit? di disegno criminoso tra i delitti oggi contestati quello per il quale intervenuta condanna, delitti che peraltro- sarebbero stati commessi in un periodo di tempo che consente di ritenere applicabile il disposto dell'artg 81 cpv. Si visto in precedenza che il collegio nei ricostruire Ia vicenda ha posto in luce che il ruolo ?prevalente? svolto da Emilio Fede trovava fondamento proprio nel fatto che lo stesso si poneva come necessario ed unico mediatore nelle trattative tra El coimputato Silvio Berluscon? tese all'ottenimento dei prestiti 350 poi erogati che nei complessivo accordo tra i due compari rientrava, anche, la necessita di procurare ali'ex premier donne che potessero Cio posto, va ricordato che elemento caratterizzante deil'istituto della continuazione I'identita del disegno criminoso che non si identifica con il generico programma di iedere i beni tutelati dalle norme incriminatrici ma consiste nella ideazione di un preventive pregetto che contempla un'attivita delittuosa da svoigere neiie sue caratteristiche generali. Nei case in esame non si puo certo sostenere che Dario Mora abbia commesso i delitti di cui oggi risponde neii?ambito di un preventive progetto che contemplava ia consumazione del reato di bancarotta per il quale state condannato. Ai piu si puo ritenere che la commissiene dei fatti per cui si precede era motivata dali'intento di reperire denare fresco per evitare Ia dichiarazione di fallimento, motivaziene che, pere, costituisce appunto solo un motive a delinquere del tutto irrilevante per I'ordinamento penaie. Di tale motive, semmai, si puo tenere conto ai fini della determinaziene della pena da in?iggere laddove si ritenga che possa avere influenza sulla intensita dei dolo. Le attivit? di inquinamento probatorio. 1) La notte tra il 6 ii 7 ottobre 2010. Come note, El Mahroug Karima veniva escussa a s.i.t. dalia Procura della Repubblica di Milano nel Iuglio nell?agosto del 2010. Ii 6 ottebre 2010, la minore si recava, accompagnata da Luca Risse, da Geneva, ove abitava, a Milano, presso 10 Studio professionale deii?avv. Luca Giuliante, all?epeca difensore di Mora. Qui permaneva per numerese ore, nel cc rso delle quaii veniva in mode serrate sentita in reiazione a tutto quello che aveva detto ai P.M.. II date provato sulla base di numerosi elementi, che convergono nella medesima direziene: I?avv. Giuliante, non era qualificato competente per sottoporre Ruby aii?irrituaie interrogatorio in esame; anzi, era incompatibiie. Ineltre, tale esame non veniva verbalizzato, o, periomeno, alcuna verbalizzazione delle stesso confluiva nei fascicolo dei P.M.. 351 Dopo I??interrogatorio?, poi, Gluliante ne rivelava il contenuto a Berlusconi, il quale a sua volta rendeva partecipi delle notizie apprese vari personaggi del suo entourage, tra cui Nicole Minetti, la stessa Ruby. Clo emerge in modo limpido: - dalle deposizioni di Risso Facchineri; - dal contenuto delle telefonate intercettate n. 05482 del 17.10.2010 ore 12.01 tra Minetti Polanco; n. 05504 del 17.10.2010 ore 18.18 tra Minetti Fede; n. 05667 invlato da Risso a Facchinerl n. 5668 di risposta Facchineri-Risso, entrambi del 6.10.2010, ore 22.43 22.45; due del 6.10.2010 ore 23.42 Risso-Facchineri 05681 05682); n. 05685 del 6.10.2010 ore 23.47 Facchineri?Risso, n. 3435, ore 23.54 Risso? Facchineri; conversazione telefonica n. 05693 del 7.10.2010 ore 00.39 Risso- Facchinerl; telefonata n. 05845 del 7.10.2010 ore 19.21 Risso-El Mahroug Karima; - dal contenuto del file creato iI 2.10.2010, rinvenuto all?lnterno del computer in uso ad El Mahroug Karima nel corso della perquisizione del 14?1-2011. Analizziamo questi elementi probatori nel dettaglio. Le deposizioni dl Risso verranno prese in esame unltamente agli scambiati tra i due nel corso del colloquio Ruby?Giuliante, alla telefonata effettuata da Risso alla Facchineri ed alla telefonata Risso?Ruby. Risso Luca, nel corso della sua deposizione in aula (ud. 12.10.2012, pp. 5 55. trascrizion!) riferiva dl aver conosciuto Ruby nell?agosto 2010 che, in settembre, l?avvocato Giullante era venuto spesso a trovarla a Genova, in quanto in quel periodo era ll suo difensore. In relazione all?incontro del 6 ottobre col suddetto avvocato, Risso ricordava di aver accompagnato Ruby a Milano presso Io studio dello stesso, in aula riferiva che erano presenti solo Iui, Ruby Giuliante; alla contestazione del inviato alla Facchineri nel quale parla della presenza di ?un emissario di lui?, Risso dice di avere detto alla fidanzata una bugia, come poi tante altre sul tipo di incontro, per coprire la sua relazione clandestina con Ruby (pp. 21 55. trascr. cit.). II tentativo di splegare la discordanza ?e risiblle privo di logica: il tipo di menzogne che Risso dichiarava in aula di aver detto alla Facchinerl non hanno alcuna funzionalit? (4) (J1 EU rispetto al suo desiderio di tener celata la relazione clandestina. Si reputa faiso tutto quanto Risso riferiva in aula in argomento, che si scontra frontalmente con le risultanze - immutabili chiare delle intercettazioni. All?incontro, dunque, c?era anche un ?emissario di Iui? n. 3435, ore 23.54 Risso-Facchineri) L?interrogatorio era ?allucinante?; ?ti racconterc?), ma pazzesco? (sms 5667 delle ore 22.43 inviato alla Facchineri). L?allora ?danzata rispondeva ?Stai attento, ricordati grano?. Anche in relazione a questi due sms, Risso mentiva, negando che vi sia stato I?interrogatorio ?allucinante? di cui aveva riferito nel creando una fantasiosa risposta per giustificare il riferimento al ?grano? nel delia Facchineri; confermava comunque trattarsi di denaro (pp. 29 55. trascr.); Ia Facchineri, nel corso della sua testimonianza (ud. 6.7.2012, p. 68), rendeva una spiegazione conforme a quella dei suo ex fidanzato in ordine ai riferimento ai ?grano?. Alle 23.42 13 secondi Risso invia un alla Facchineri. ?i0 sono ancora qui, sempre peggio, quando ti racconterc?), 5e potrc?), ti renderai conto. Siamo solo a gennaio 2010 in mezzo ci sone pezzi da 90?. Risso cercava di cambiare il senso a questa frase, peraltro chiarissima nel suo contenuto coerente rispetto aila ricostruzione dei fatti nota, dicendo che era semplicemente un continuare Ia bugia che aveva iniziato a dire alla Facchineri 35). Riferiva poi il Risso 33 trascr. cit.) che, dopo i?iniziale domande relativa ai 5.000,00 trovati indosso a Ruby nel corso di un controllo, ?lei inizic?) a raccontargli praticamente tutto quanto? era quello diciamo delle cene a casa de/ Presidente, deg/i intenrogatori che gli ha fatto i/ dottor Forno?. Precisava ii teste che Giuliante non stava verbalizzando, Ia ascoltava basta 34) ?Ruby gli raccontt?) tutto quello che lei aveva detto precedentemente a questo dottor Forno che l?aveva interrogate?. Risso confermava poi, su esplicita domanda del P.M., che l?interrogatorio verteva sui contenuto delle dichiarazioni che Ruby aveva reso ai Pubblici Ministeri a verbaie 38). A seguire, ore 23.42 16 secondi, Risso inviava alla Facchineri iI seguente sms. ?Non so che cazzo ci faccio qua. Se vuoi ti chiamo capisci. Ti chiamo, U) U.) rispondi, ma non par/are solo 5e sei nel silenzio asso/uto, Pacificamente pone in Iinea la Facchineri, affinche senta iI tenore del colloquio; la donna, poi risponde con sms: ?qua/cosine, ma prendeva male. Ma dove sei? Perch? stanno interrogando Ruby? perch? tu ascolti tutto? Lele 0 50/0 I?AvvocatOI?. Di fronte a questi espliciti messaggi, Risso riferiva, ridendo (se ne da atto a verbale), di essere andato in bagno di avere messo in iinea ia Facchineri dal bagno. La dichiarazione si commenta da se, atteso che la Facchineri dichiarava di aver sentito ?qua/cosina?, seppure male. Nel corso della sua deposizione, poi, la Facchineri smentiva Risso, ricordando di essere stata posta in comunicazione diretta di sentire non propriamente Ie voci, ma ?un bisbigliare in sottofondo? 78). La Facchineri, alla quale telefonate venivano contestate dal PM. in aula, dava risposte volutamente confuse 70 55., cit.) e, per alcuni aspetti, paiesemente false, La sua dedotta inconsapevolezza sul motivo del viaggio a Milano di Risso, la sua spiegazione dei riferimento al ?grano?, la sua pretesa estraneita ad ogni interesse riguardante Ruby sono smentite dal contenuto delle intercettazioni dalla Ioro sequenza cronologica, contestatele in udienza. Se la donna fosse stata davvero inconsapevole del motivo del viaggio dei Risso, davvero estranea ad ogni interesse relativo a Ruby, certamente sarebbe stata quantomeno stupita dai racconti de! Risso, mentre Ie sue risposte denotano accordo con I?uomo, complicita. Oltre ad eiementi forti di conferma del tenore dell?interrogatorio, emerge dallo scambio di messaggi Risso?Facchineri dalle deposizioni dei due on forte interesse di entrambi a ?gestire? Ruby, miniera d?oro di conoscenze con persone che avrebbero potuto agevolare I?attivita del Risso fornire forti somme di denaro, Tanto vero che, poi, sara direttamente Serena Facchineri ad effettuare un bonifico al padre di Ruby. In risposta alla richiesta della Facchineri su chi fosse presente all?incontro, vi il noto n. 3435, ore 23.54 Risso~Facchineri: Le/e, I?Avv, Ruby, un emissario di Lui, una che verbalizza. tranquil/a, tutto molto tranquil/o. Sono qui perch? pensano che io sappia tutto?. Naturalmente, anche con 354 riferimento a questo chiaro messaggio, Risso ?spiegava? in aula che sarebbe I?ennesima bugia alla fidanzata. evidente come la dedotta spiegazione non abbia alcuna credibilit?, n? logica, n? fattuale, perch? risulterebbe del tutto ultronea e, comunque, non centrata, rispetto all?obbiettivo dedotto dal Risso di coprire alla propria fidanzata il suo incontro con Ruby. Risso, in ogni caso, diceva espressamente in aula che, nell?ambito di quella che de?nisce ?bugia?, l??emissario di Lui? sarebbe stato un referente di Berlusconi 46, cit.). va notato che Risso riferiva della presenza di ?una verbalizzatrice?, ma non risulta alcun verbale relativo a questo atto. La Facchineri, nel corso della sua testimonianza (ud. 6.7.2012, pp. 67, 68) chiariva che Risso Ie aveva riferito della presenza all??interrogatorio? dell? ?emissario di Lui? tramite sms, intendendo per ?Lui? Silvio Berlusconi 75 trascr. sua dep, ud. 6.7.2012). Alle 00.34 del 7.10.2010 si svolge la telefonata captata tra Risso Facchineri, nel corso della quale I?uomo, in mode piuttosto ermetico, riferiva alla donna sullo svolgimento del colloquio; Ia stessa gli suggeriva di non parlarne per telefono. I due sembravano in accordo ed emerge ancora un interesse comune alla ?gestione? di Ruby. Risso rendeva in aula un riassunto delle dichiarazioni rese da Ruby a Giuliante, riguardanti tutte le vicende oggetto dell?indagine, sulle quali la ragazza era stata interrogate dai RM. (pp. 58, 59, cit.). II giorno successive, il 7 ottobre, vi la telefonata n. 05845 delle ore 19.21: Risso chiamava Ruby costei gli riferiva che Berlusconi Ia aveva appena chiamata Ie aveva riferito di essere venuto a sapere da Mora, che a sua volta era stato informato da Giuliante, I?Entero contenuto del colloquio avvenuto Ia notte precedente. II contenuto della telefonata, importante elemento di prova sotto vari aspetti, stato gi? analizzato e, comunque, ci si riporta allo stesso. Per iI profilo che interessa in relazione all?inquinamento probatorio sufficiente evidenziare come Ruby riferisse cli aver appreso da Berlusconi stesso che Giuliante aveva riferito a Mora, che poi aveva riferito a Berlusconi, iI contenuto dell?anomalo ?colloquio? durato oltre otto ore nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre 2010. Come gia sottolineato piu volte, le affermazioni di Ruby, per essere probatoriamente valenti, devono trovare sempre conferme esterne, attesa l?accertata tendenza della ragazza alle ?fantasticherie?. Ebbene, quanto riferito da Ruby a Risso nel corso della comunicazione telefonica citata trova due conferme esterne, che, fra I'altro, anche da sole, sarebbero ampiamente probanti nel senso della propagazione all?esterno delle notizie apprese nel corso dell??interrogatorio? del 6?7 ottobre. Si tratta delle telefonate intercettate n. 05482 del 17.10.2010 ore 12.01 tra Minetti Polanco n. 05504 del 17.10.2010 ore 18.18 tra Minetti Fede. La prima: 05482 del 17.10.2010 ore 12.01 tra Minetti Polanco) Minetti riferiva a Polanco circostanze molto precise relative alle dichiarazioni rese da Ruby, che non poteva aver appreso - direttamente tramite interposte persone (una sorta di ?catena comunicativa?) da fonti diverse rispetto all?incontro Ruby-Giuliante del 6-7 ottobre. La Minetti riferiva alla Polanco e, quindi, sapeva: II . successo un po? un casino sta stronza della Ruby ha detto del/e cose cose pesanti, su tutti, capisci? Anche cose non vere anche noi ne combinavamo di cotte di crude Amc?), 5i, Ci ha sputtanato Ma comunque guarda Che i0 oggi vado da vado da da da quella che la segue praticamente mi dice tutto que/lo che lei ha detto alla sua amica?. La seconda telefonata: nel corso della conversazione n. 05504 del 17.10.2010 ore 18.18 tra Minetti Fede, Minetti diceva a Fede: ?guarda, i0 sono in questo momenta qua da Luca Giuliante, che tra I?altro ti saluta?; Fede, evidentemente al corrente della situazione. rispondeva: ?ah, ah, per quella vicenda Ii, eh Mhh, la sto seguendo anch?io su un altro fronte?; Minetti da mettersi le mani nei cape/Ii?; Fede conveniva sul punto. L?avv. Giuliante, quindi, aveva indebitamente rivelato fatti circostanze relative ad una indagine secretate. Tornando ad esam?nare la telefonata Ruby?Risso, questa ci fornisce elementi utili a ricostruire Ia durata di questo ?interrogatorio?: Ruby chiedeva a Risso perch? se ne fosse andato precisava di essersene andato alle sei un quarto! L??interrogatorio?, dunque, alle sei on quarto del mattino successivo non era ancora terminato. Emerge anche dalla medesima conversazione con Risso che Ruby fa riferimento ad una precedente promessa di un compenso per essersi sottoposta a questo atto fatta da Berlusconi lui la rassicura, ricordandole di aver sempre mantenuto Ie sue promesse (Ruby: l?importante a me che quella quella cosa Ii, che tu mantieni la tua promessa?, mi fa ?io ogni promessa che ho fatto con te l?ho sempre mantenuta hai avuto modo di vederle? si riferiva, poi, ai 5.000,00 appena consegnatile tramite Spinelii, e, piu oltre nella telefonata: ?I?importante e? che ne esco con qua/che cosa? Beriusconi nuovamente Ia rassicurava al riguardo). Emerge dalla telefonata n. 11307 del 28.10.2010 tra Risso Facchineri che Berlusconi aveva promesso un ?ringraziamento? anche a Risso, per avere intermediato nella vicenda del 6-17 ottobre: ?poi ho ricevuto i ringraziamenti non ti dico neanche da chi Giuliante mi ha detto che quando si concluso tutto comunque vuo/e risarcirmi di tutto queI/o Che ho fatto per lui? nella parte successiva della teiefonata, Ia Facchineri commenta: ?No, no, ma i suoi ringraziamenti non saranno certo 100 euro, eh?. Risso in udienza riferiva che il contenuto di questa telefonata era inventato 89). Scontrandosi, ancora una volta, contro I?evidenza data dai tenore Ietterale della conversazione. Anche Ia Facchineri dichiarava il falso. riferendo che il rapporto tra lei Risso si era interrotto quando, ii 7 ottobre, era tomato alle 7 del mattino ed i due avevano litigate; affermazione poi mitigate a p. 99, quando diceva in modo totalmente non credibile di non ricordare di preciso quando il suo rapporto con Risso fosse terminato. La captazione del 28.10.2010 ed il contenuto del colloquio tra i due smentiscono seccamente che ii 28 ottobre ii ioro rapporto, quantomeno riguardo a! loro interesse comune per Ruby, fosse interrotto. La donna, inoltre, non riusciva spiegare come mai gia sapesse che Risso si sarebbe recato a Milano per un incontro con Ruby Giuliante (pp. 76 77). Non riusciva. perch? voleva nascondere il dato, voleva celare di essere gia al corrente di questa ?missione? di Risso, che sarebbe stata ampiamente oggetto di ?ringraziamento?. consistente in. un risarcimento di tipo economico LIL) U1 ?4 (telefonata del 28.10 tra lei Risso appena citata). Completa ii quadro ravvisato a carico di Giuliante in relazione all?effettuazione dell?anomalo interrogatorio ii contenuto del file creato il 2.10.2010, rinvenuto all?interno del computer in use ad El Mahroug Karima nel corso della perquisizione del 14.1.2011. Si tratta di uno scritto nel quale la ragazza riassume la sua ?storia? in relazione al suo ?ingresso? nel circuito di Arcore. Si tratta deiie stesse dichiarazioni che poi rendera, in maniera molto pit: ampia, a Giuliante ii 65-? ottobre; si tratta di una sintesi di tutto quanto riferito ai P.M. nel corso delle sue audizioni; si tratta di quanto poi verra reso noto all?estemo nei modi emersi dagli altri dati appena riportati??. 62 Sul punto ha riferito l'Ispettore Sorbo Luigi all'udienza del 27.4.2012 all'esito dei sequestri operati i 14.1.2011 delle successive analisi, sul computer di El Mahroug Karima oitre aile foto ritraenti Ruby, ancora minorenne, in atteggiamenti hard scattate all'interno del locale denominato ?Fellini? di Genova stato rintracciato un documento definite ?memoriale? il cui contenuto illustrerebbe la genesi lo sviluppo dei rapporti tra Ruby, Emilio Fede Nicole Minetti. Il file risulta essere stato creato in data 2.10.2010 (circostanza di non poco momento in considerazione del successive incontro di Ruby a Milano il 6.10.2010 con l'Avvocato Luca Giuliante appuntamento cui era giunta accompagnata da Luca Risso di cui si detto). II contenuto del documento il seguente: ?Ho conosciuto Emilio Fede nei vari concorsi di bel/ezza a cui ho partecipato, Miss Muretto, Miss Curva del Sud, Miss Veneto. L0 stesso Fede mi diede i/ suo contatto promettendomi lavoro a Milano. Dopo circa due mesi mi trasferivo a Milano. II Signor Fede mi porto nel/?Agenzia cli Le/e Mora, lo stesso Mora si dimostro molto favorevo/e ai mio inserimento nel/a sua agenzia come danzatrice del ventre di conseguenza a farmi iavorare a/ ?Chiambretti Night? ignaro del fatto che io fossi minorenne. Nei tre mesi successivi venivo chiamata da Marzo Zorzetto, segretario del/a LM Production, per partecipare a diversi programmi Tv, tra i qua/i ?Pupa Secchione?, ?Iso/a dei Famosi?, Grande Frate/lo?. Ho sempre respinto ogni richiesta di fare un casting perch? sapevo che avrebbero scoperto la mia eta. Mi chiamo Le/e Mora per conoscere i motivi dei miei rifiuti, vista che ero andata io a farmi mettere in Agenzia. Dopo a/cuni giorni mi chiamc?i Le/e Mora per dirmi Che avrei dovuto andare ad una cena. Io pensavo che fosse stata una cena dove avrei dovuto fare immagine, invece la sera stessa mi vennero a prendere a casa due auto, (ii cui una dei Carabinieri, ed una con autista per accompagnarmi a Villa San Martino per una cena a case del Presidente Silvio Ber/usconi. II Presidente mi acco/se in maniera molto calorosa con maiti complimenti, a/Ia serata partecipavano circa trenta ragazza. Cenammp cor: musica cia! vivo i/ Presidente mi dedico anche una canzone. A fine cena saremmo aim/Lit} andare a/ ?Bunga Bunga?, i/ suo harem persona/e, nome copiato da/ suo caro amico libico Ghedda?'. Io mi iri?utai dicendo che vo/evo andare a casa. Presidente mi chiamo nel suo studio mi disse Che avrebbero potuto cambiare la mia vita, risposi che avrei accettato solo se .l?avesse fatto per umanita ma non per avere un tornaconto. Si miss a rio'ere con tone sarcastico mi disse Che non cercava tornaconto che lui poteva avere tutto quel/o Che voles/a, Io gii risposi che i0 non ero tra que/ ?tutto?, si mise a ridere mi diede {ma busta cor? preghiera di aprir/a successivamente in auto mi lascio andare via. Arrivata in auto aprii la busta trovai un col/fer d?oro con diamanti di Damiani insieme a 46 mile: Euro. Ero molto contenta ma non capivo la motivazione di que/ raga/o. Ritomai a casa de.? Presidente altre vo/te, lui credeva Che io avessi ventiquattro anni, quando scopri la ver?'ta nan mi vo/ie pit) vedere. Concibbi Nico/e Minetti ?.Il documento si interrompe a questo esa'tco punto all'evldenza doveva essere completato in un momento successivo. 538 L?avv. Giuliante, dunque, di notte, dalle ore 22.30 circa ad oltre Ie 6 del mattino successivo (orario alquanto anomalo per un incontro relativo ad un suo eventuale mandato professionale), assumeva, da un soggetto sentito a s.i.t. dal P.M. procedente, informazioni su quanto costei aveva dichiarato al P.M., senza informarla del divieto di cui ali'art. 391 bis co 3 Iett e) ossia del "divieto di rive/are le domande eventualmente formulate dalla polizia giudiziaria dal pubblico ministero le risposte date? senza, a sua volta, rispettare il divieto di cui al co 4 del citato articolo: ?alle persone gia sentite dalla polizia giudiziaria 0 da/ pubblico ministero non possono essere richieste notizie sulle domande formulate sul/e risposte date?. Cic?) costituisce un illecito disciplinare, come statuito dall?art. 391 bis comma 6. Ma non solo; Non si ritiene che l?anomalo interrogatorio ricostruito sia rilevante unicamente sotto il pro?lo disciplinare a carico dell?avv. Giuliante. Le modalita dello stesso I?attivita di riferimento di tutto quanto appreso da parte di Giuliante a!!?esterno indicano come I?atto fosse ?nalizzato non solo ad apprendere notizie destinate a rimanere secretate fino alla ?discovery?, e, inoltre, secretate ai sensi dell?art. 391 quinquies ma anche a fame uso diffondendole rivelandole; il che viene sottoposto al vaglio della Procura quale notizia del reato di cui all?artu 379 bis in riferimento all?art. 391 quinquies in concorso con El Mahroug Karima. In relazione a questo fatto, si disposta Ia trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per quanto attiene alla condotta tenuta damGiuliante Luca, El Mahroug Karima ed eventualmente altri soggetti che a tale indebita propagazione di notizie abbiano concorso. Degni di attenzione da parte della Procura sono, altresi, i successivi interessamenti di Giuliante in relazione ai vari pagamenti in contanti boni?ci che, come sopra meglio specificato, Ruby incominciava a ricevere periodicamente; valutera codesto ufficio se sussista connessione causale tra i 359 pagamenti Ie varie dichiarazioni di Ruby, al fine della configurabilita del reato di corruzione in atti giudiziari a carico di Giuliante El Mahroug Karima, come si ritiene in questa sede di ravvisare, quantomeno sotto ii profilo della sussistenza di indizi di reita. 2) II 15 gennaio 2011. Come noto, il 14 gennaio 2011 venivano eseguite Ie perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di Via Olgettina, 65, nonch? presso altre abitazioni sia in Milano che altrove, ove dimoravano alcune delle giovani donne che partecipavano alle cene (cfr. verbali di perquisizione in data 14.1.2011, in atti). In particolare, venivano effettuati atti di perquisizione domiciliare sequestro, secondo modalita del tutto legittime rituali, presso le abitazione di De Vivo Concetta ed Eleonora, Garcia Polanco Maria Esther, Espinosa Arisleida, Visan Ioana, Berardi Iris, Toti Elisa, Guerra Barbara (tutte domicilianti in Via Olgettina 65), Sorcinelli Alessandra (in Largo La Foppa 4), Faggioli Barbara (in Piazza Velasca, 5), oltre che presso l?abitazione dell?imputata Minetti presso I?abitazione di ?Ruby?63 63 Anche in reiazione a queste specifiche circostanze ha riferito i'Ispettore Sorbo Luigi. Ha illustrato, il teste, le modalita delle operazioni di analisi dei supporti informatici, computer chiavette usb, sequestrati in data 141201: a El Mahroug Karima, Espinosa Arisleyda, Sorcinelli Alessandra Barbara Faggioli. II teste ha ripetutamente molto chiaramente illustrato le modalita di estrapolazione ed eiaboraziorie dei dati registrati sui singoli supporti trasferiti sulla c.d. ?copia forense? rimessa nella esciusiva disponibilita dell?Autorita Giudiziaria intangibile su altra copia c.d. unica suscettibile di intervento da parte degli operatori che ne visionano ii contenuto ed eiaborano i dati. Cio detto, l?Ispettore Sorbo ha analiticamente ii materiaie rinvenuto sui supporti informatici sequestrati. Oltre ai memoriale di cui si gia detto, era stata sequestrata anche un'agenda nella disponibilita di Ruby che recava varie annotazioni tra le quali "quattro milioni mezzo da Silvio Ber/usconi che ricevo tra due mesi? senza data di riferimento, altre riferibili a somme di denaro a diverso titolo rivendicate, ricevute 0 da ricevere. Quanto ad Arisleyda Espinosa erano state rinvenute, ail'interno del computer, alcune fotografie ritraenti la stessa Espinosa con aitre ragazze partecipanti alle cene di Arcore ed in dettaglio con Garcia Polanco, con Gonzalez Diana Alta Gracia, con Sanpaio Visgueira, con Barbara Guerra. Lo stesso per Sorcinelli Alessandra unitamente ad un contratto per la partecipazione della Sorcinelli al programma meteo dei T94. Barbara Faggioli aveva in memoria sui computer alcune foto scattate in data 18 agosto 2010 sui Lago Maggiore dove la stessa ritratta su un?imbarcazione sul Iago assieme a Barbara Guerra, a Visan Ioana. Ci sono altre foto in cui raffigurata sempre Barbara Faggioli con la Minetti, con la Polanco con I?Espinosa con Visan. Quanto a Barbara Guerra, nella sua abitazione sono state sequestrate: una busta con indicato numero che conteneva dieci banconote da cinquecento Euro; quattro buste con indicato 5 numero che contenevano quattro banconote da cinquecento Euro ciascuna; una busta indicate col numero che conteneva undici banconote da cinquecento Euro. Press-e i'abitazioee (3i Toti Elisa, invece, stata rinvenuta una busta bianca contenente sei banconote da cinquecento Euro, A case di Visan Ioana stata rinvenuta una busta 360 In data 15 gennaio 2011 sono state captate conversazioni telefoniche sull?utenza di Barbara Faggioli, sulle utenze delle persone da lei contattate, del seguente, significativo, tenore. Alle 10.47 del 15 gennaio 2011 (rit. 24/2011, progr. 741, in uscita dall?utenza in uso alla Faggioli), Barbara Faggioli chiamava ii numero di telefono in uso ad Alessandra Sorcinelli (nelle trascrizioni delle telefonate indicata come interlocutore la Minetti, ma si tratta di un errore materiale: ii numero chiamato corrisponde al telefono in use alla Sorcinelli l?interlocutrice identificata nel corso della chiamata come Ale). La Faggioli diceva: ?Mi ha chiamato il Presidente adesso, da un numero sconosciuto, eh? ?Mi ha detto: ?mi devi dare una mano solo ad avere dei numeri di telefono perc?) sai Che i0 ovviamente non ce ii ho tutti. Mi ha detto di contattare chi e? stato, insomma, perquisito di darin appuntamento aile nove ad Arcore, Che ha bisogno urgentemente di par/are?. Inoltre: ?Senti, allora, a me serve, tu ce l?hai il decreto? Son nominate piL?i ragazze?; ?ce l?hai i/ numero boh, tipo, delle De Vivo, del/a Guerra?; le chiedeva Che numeri lei avesse la Sorcinelli riferiva di avere ii numero della Barbara; la Faggioli se lo segnava: ?adesso segno il numero della Guerra convoco lei?. Si mostrava allarmata preoccupata per l?uscita dei nomi delle fotografie sul Corriere. La Sorcinelli prometteva di mandarle subito il numero della Guerra via sms. Nel corso della stessa captazione, cambiava l?interlocutore. Berlusconi diceva alla Faggioli: ?Ecco, al/ora, avrei cambiato, perch? vengono anche gli Avvocati?; ed indicava gli orari delle diverse convocazioni: ?al/e 171a Minetti alle 18 to tutte le altre alle 19?. Poi, Berlusconi chiedeva l'elenco delle contrassegnata col numero 5 Che conteneva dieci banconote da cinquecento Euro; una busta contrassegnata col numero contenente nove banconote da cinquecento Euro, due da duecento una da cento. Presso Berardi Iris sono state rinvenute due buste contrassegnate col numero ciascuna contenente quattro banconote da cinquecento Euro. Presso Espinosa Arisleyda sono state rinvenute, senza buste, cinque banconote da cinquecento Euro. Presso Sorcinelli Alessandra sono state rinvenute due banconote da cinquecento presso Garcia Polanco una banconota da cinquecento. L'ispettore Sorbo ha altresi evidenziato Che nei periodo di ottobre, successivamente all'incontro di Ruby con I'Avvocato Giuliante all'esito deila pubblicazione delle prime notizie stampa, numerose intercettazioni darino conto dei fatto Che Ruby con i suoi vari interlocutori promette Che ?fara ia pazza?, fara credere in sostanza di essere pazza per screditare smentire le informazioni dalla stessa fornite agli investigatori comunque a quel punto gia emerse. 361 altre la Faggioli diceva di avere davanti a s? il decreto; ragguagliava Berlusconi: aveva gia chiamato la Sorcinelli, Che le aveva dato conferma; stava attendendo la risposta di Nicole; poi elencava le altre donne presso le abitazioni delle quali era stata fatta la perquisizione: Berardi Iris, Espinosa Aris, Toti Elisa, Guerra Barbara, Sorcinelli Alessandra. Il Presidente comunicava Che avrebbe chiamato lui stesso Ia Polanco la Toti: ed Elisa faccio i0?. Berlusconi commentava in mode quantomeno inappropriato la descrizione resagli dalla Faggioli invero in tono enfatico - di una perquisizione domiciliare del tutto regolare legittima. Quindi, la Faggioli richiamava la Sorcinelli per avvertirla dello spostamento della convocazione dalle 21.00 alle 19.00 ?perch? Ci sono g/i Avvocati? (tel. progr. 743 del 15.1.2011, ore 10.56). Dopo 2 minuti, alle 10.58 (progr. 746), Faggioli chiamava Espinosa: ?ti chiamo solo perch? praticamente mi ha chiamato i/ Presidente Berlusconi, volevo dirti Che mi ha chiesto la cortesia di farti avvicinare ad Arcore, oggi, al/e Ci sono g/i Avvocati?; quindi le spiegava che l?incontro durera un?oretta; Che prima l?incontro era stabilito per le 21.00, poi hanno anticipato, perch? prima ?hanno Nicole, capitOP?. La Espinosa chiedeva se sara da sola la Faggioli spiegava: ?no, no, no. Io adesso devo contattare tutte le altre ragazze, ovviamente, Che hanno perquisito?; chiedeva alla Espinosa se avesse il numero delle De Vivo lei diceva di non averlo, ma Che la Iris lo aveva; la Faggioli riassumeva i numeri in suo possesso; incaricava la Espinosa di passare a bussare da Anna (Visan Ioana) che abita vicino a lei le chiedeva cli mandarle tramite i! numero di Iris. Subito dopo la Faggioli chiamava la M10311 (progr. 756 ore 11.05), Ie comunicava gli orari delle convocazioni (17.00 per Minetti, 18.00 per lei, 19.00 per le altre ragazze); spiegava ?mi ha chiamato la segreteria del Presidente mi hanno passato i! Presidente. Mi ha detto di convocare tutte le ragazze, per par/are con I?Avvocato alle 19.00?; la Minetti: ?non ho capito un cazzo?; Faggioli rispiegava: "Amore, a par/are col Presidente Ci sono anche i suoi Avvocati; mi ha detto: ?pt/oi chiamare tutti i nomi Che ci sono sul decreto, Che io non ce l?ho davanti La Minetti si mostrava perplessa, faceva presente 362 la sua posizione di indagata, riferiva che avrebbe chiesto consiglio al suo Avvocato. Faggioli chiamava poi Berardi (progr. 767 ore 11.20) ?dirti ?sta roba, scusami mi stato chiesto un favore da parte del Presidente: mi ha chiamato dalla sua pre perch? mi chiamava dal numero privato mi vien da piangere, mi ha chiesto se puoi avvicinarti da lui, perch? Ci sono gli Avvocati. Cio?, non te persona/mente, pero mi ha detto Chi e? sui decreto, chi stato perquisito, okP?; Ia Berardi chiedeva se dovesse presentarsi con ii suo Avvocato; la Faggioli diceva che comunque Ci sarebbe stato un avvocato, magari degli avvocati. Comunque Iris Berardi assicurava la sua presenza: ?io vado io vado, certo?. Poi la Faggioli le chiedeva il numero delle De Vivo la Berardi le forniva il numero di Imma De Vivo. Quindi, le chiedeva di dire ad Anna alla Guerra di chiamarla; Berardi assicurava che avrebbe mandato un ad entrambe. Subito dopo (ore 11.27, progr. 770) si sentivano Visan Ioana (Anna 0 Annina) Faggioli; costei diceva: ?Anna, io ti chiamo perch? mi ha chiamato la segreteria de/ Presidente, poi ho avuto modo di par/are con lui mi ha ..mhm mhm, chiesto questo favore, perch? on favore alla fine. mi ha detto: "vista che hai il decreto davanti, col nome di tutte le ragazze che son state coinvolte perquisite fai il fat/ore di chiamarie tutte le queste persone?; ?siccome lui ha un incontro con g/i Avvocati, me ha uno prima con Nicole, ovviamente, Che sotto indagine poi mi ha detto Che fa questo altro incontro di avvocati dove ehm ehm ha detto 5e potete andare, no? Se potete presenziare?; poi precisava che I?incontro sara ad Arcore, in villa, alle ore 19.00. Ch?edeva alla Visan conferma della propria presenza la stessa confermava che sarebbe andata. Poi le chiedeva di avvisare la Guerra, di chiamarla; la Visan si offriva di chiamare lei la Guerra, ma la Faggioli insisteva per sentirla direttamente: ?mi pare brutto fare questi passaggi di chiamata?. La Faggioli si rendeva conto della delicatezza dell?incarico ricevuto da Berlusconii La Guerra, Valle 12.34 (progr. 784} chiamava la Faggioli; quest?ultima convocava anche Ia Guerra all?incontro deHe 19.00 di cui sopra, con le medesime modalita espressive: ?sono stata contattata da Roma dal Presidente Li) 3 . mi ha detto di comunicare a tutti coloro, insomma, Che sono su/ decreto se possono venire sette ad Arcore Che un incontro con gli Avvocati?. La Guerra confermava Che sarebbe stata presente. Oltre alle conversazioni effettuate direttamente dalla Faggioli, sono state captate telefonate nel corso delle quali altre protagoniste della vicenda comunicano ad altre ragazze della convocazione ad Arcore per le 19.00 del 15 gennaio. Espinosa Arisleida chiamava Polanco (tel n. 001191, 15.1.2011, ore 12.01.17, in entrata sull?utenza in 050 alla Polanco), dicendole: ?Mary, ha aIIora, ha chiamato II Presidente Ber/usconi, ha detto Che 19.00 devi essere ad Arcore, 0k?? . La Polanco: ?Berlusconi ha chiamato 0k dai va bene? Espinosa Arisleida, poi, chiamava Visan Ioana (rit. 24/2011, progr. 95, 15.1.2011, ore 12.02.01, telefonata in entrata sulla utenza in uso a di Visan Ioana). Aris diceva a Ioana: ?Ciao Anna, sono Aris, asco/ta, ti chiamo perch? iI presidente Silvio Ber/usconi ha detto Che 19.00 dobbiamo essere ad Arcore per par/are con in Avvocati?. Le chiedeva se andasse bene, Anna rispondeva: ?Va bene, aIIora grazie?. Alessandra Sorcinelli chiamava Manuela Ferrera (15.1.2011, ore 13.35, progr. 880), chiedendole se I?avesse chiamata, la Ferrera rispondeva di no. Le riferiva della perquisizione subita diceva: ?quindi, adesso io ci ho due appuntamenti sta dalli?vvocato, quindi volevo sapere siccome poi devo andare a par/are Ii da do?, "con i suoi Avocati?; ?e chi c?aveva la mia stessa situazione bisogna andare Ii sette, capisci?. La Ferrera diceva di non sapere niente la Sorcinelli: eh, amo, te lo sto dicendo i0? nel seguito della telefonata, poi, le dice: ?cio?, Ci siete anche voi, capisci? Eh, quello, per quello ti ho chiamato perch? una lista di nomi Quindi, io ti sto dicendo: sette, ne/ caso, Ii? da Iui?._ La interlocutrice si informava sulle modalita per andare: ?ma come facciamo ad andare, con I?autista, vero??. La riunione, cos? come voluta da Berlusconi, si tenne effettivamente. Al riguardo, sono iliuminanti le (forse inconsapevoli) dichiarazioni rese in aula dalle testimoni Toti Elisa Visan Ioana. 364 La Toti 19 20 ud. 9.11.2012) riferiva di aver saputo dell?esistenza di questa indagine il giorno della perquisizione presso la sua abitazione. II RM. Ie chiedeva: ?Lei e? stata convocata ad Arcore, successivamente al 14 gennaio 2011 Teste Toti: ?5i? P.M.: ?convocata, chiamata, diciamo? Teste Toti: ?5i? P.M.: ?chi l?ha chiamata?? Teste Toti: dottor Beriusconi? P.M.: ?Per qua/e ragione?? Teste Toti: ?Perch? ha saputo Che era successo questo ha detto ?venite qua, cio? ?venite qua da me? P.M.: ?Lei stata convocata da sola insieme ad altre persone?? Teste Toti: ?Lui mi ha chiamata da sola, poi quando sono arrivata Ii ho visto Che c?erano anche altre ragazze? ?Chi c?era?? Teste Toti: ?Le ragazze Che appunto quel/e Che Ci erano entrati in casa, ora non so come P.M.: ?Le ragazze di Via Oigettina Teste Toti: ?Si, piL?I Barbara Faggioli ed Alessandra Sorcinelli? P.M.: ?C?erano anche i difensori? Per sapere 5e era una convocazione formale meno - una domanda di garanzia - oppure i difensori non c?erano?? Teste Toti: ?No, c?erano? P.M.: ?Ghedini Longo? Teste Toti: ?Si, 5i? P.M.: ?avete verba/izzato de/ie sommarie informazioni? Teste Toti: ?no, no? P.M.: ?Santa, lei, dopo l?inizio di questo processo, quindi dopo l?esercizio dell?azione penale, diciamo da gennaio in poi, ha ricevuto del denaro da Silvio Ber/usconi, soldi?? Teste Toti: ?da gennaio dell?anno scorso?? Si?. 365 La Visan riferiva della perquisizione presso la sua abitazione (pp. 126, 127 ud. 9.11.2012). II P.M. le chiedeva: ?Lei stata invitata, diciamo cos], ad Arcore presso la residenza dell?onorevole Berlusconi, successivamente a/ 14 gennaio 2011 Teste Visan: ?Beh, 5i sono stata? P.M.: ?No, ma non parlavo di cene, per par/are del processo, stata chiamata ad Arcore, dope il 14 gennaio?? Teste Visan: ?Beh, per par/are del processo, sicuramente 5i par/a sempre anche tra noi ragazze, impossibile non parlarne? II P.M. Ie leggeva Ia conversazione tra lei la Faggioli, nel corso della quale veniva invitata ad Arcore per il 15 gennaio 2011 le chiedeva se lei fosse andata. La teste rispondeva: ?sf, sono andata, 5i?. P.M.: ii tema del/?incontro era il procedimento, la perquisizione, per intenderci?? Teste Visan: ?be/7, sf, sicuramente 5i? II 15 gennaio 2011, dunque, Berlusconi convocava presso Arcore una riunione, alle ore 19.00, alla quale parteciparono i suoi avvocati, Ghedini Longo, con tutte le ragazze che erano state sottoposte a perquisizione domiciliare, per parlare della ?questione?. In seguito a questa riunione, tutte le ragazze, testimoni del nostro processo, iniziavano a percepire almeno Ea somma di 2500,00 al mese ciascuna, a tempo indeterminate (alcune testimoni percepivano somme maggiori). Tutte le persone che percepivano questa somma rendevano al processo dichiarazioni perfettamente sovrapponibili, anche con l?uso di linguaggio non congruo rispetto aHa loro estrazione culturale; in particolare, si notera la ricorrenza, nelle deposizioni delle testimoni in esame, di nomi, terminologie, fraseggE identfci tra lore; a precise domanda, alcune non sapevano riferire il significato deHa parola della frase utilizzata. Dichiarazioni che, secondo le intenzioni delle testimoni, erano dirette a favore di Berlusconi :11 conseguenza, per quanto ci r?guarda, dei nostri imputati). Vedremo come cit}, poi, non sia nemmeno riuscito, in quanto anche alcune 366 scene descritte dalla testimoni in questione denotano l?esistenza di attivita sessuale dietro pagamento di compensi, presupposto per I?integrazione dei reati di intermediazione a vario titolo in tale attivita ascritti ai nostri imputati. In ogni caso, comunque, Ia convocazione del 15 gennaio 2011 di cui sopra non puo certamente essere ritenuta rituale, legittima rientrante nei diritti della difesa, come sostenuto dall'avvocato di Emilio Fede in sede di conclusioni. Non si trattato affatto di una attivita di investigazione difensiva, ai sensi dell?art. 391 bis non sono stati redatti verbali di assunzione di testimoni o, meglio, non sono stati depositati a norma dei codice di procedura atti di investigazioni difensive compiute, iniziate, quel giorno nel fascicolo del Pubblico Ministero (si rimanda al punto 3) per la valutazione dei ?verbali di investigazioni difensive" trovati nel corso delle perquisizioni). Non sono nemmeno ?semplicemente? state richieste informazioni ai sensi del comma 1 del citato art. 391 bis attraverso un colloquio non documentato: le modalita di convocazicne, El verificarsi di un incontro collettivo, il contenuto dell?incontro I?esito dello stesso certamente nulla hanno a che vedere con la Iecita attivita investigativa regolata dal codice di rito. E, come rilevato, da quel momento tutte le donne, che sarebbero state assunte come testimoni del processo, venivano pagate con la somma di 2.500,00 al mese (o pill}. II P.MI sottolineava come la vicenda sarebbe quantomeno anomala. Nonostante i tentativi di tutte le ragazze nel senso di qualificare tali dazioni come una sorta di risarcimento danni cagionati dall?emersione mediatica del caso, evidente come le elargizioni non possano in alcun modo trovare la loro causa in pretesi risarcimenti. Si tratta di un pretesto non verosimile. Mai, in nessun caso, on risarcimento dami si concretizza nella dazione mensile a tempo indeterminato di una somma. a soggetti che dovranno essere sentiti come testimoni a caricoi owero inseriti nelle iiste testi a difesa. Peraltro, a proposito di ogni singola donna, la sua condotta nel processo, ovvero emetsa dal processo, denota un forte dubbio in ordine all?esistenza di presunti danni risarcibili imputabi?i a Beriusconi. 36} Basti accennare, solo a titolo esemplificativo, alla mancanza di linearita nel comportamento di Barbara Guerra ed Iris Berardi, dapprima costituitesi parti civili poi revocanti la costituzione. Barbara Guerra, dopo svariati tentativi di ottenere la sua presenza per testimoniare, periomeno ha deposto ed ha revocato espressamente la propria costituzione di parte civile. La Berardi si ?e letteralmente sottratta alia propria escussione in aula e, non avendo presentato Ie conclusioni, ha implicitamente revecato Ia propria costituzione. Ii pagamente mensile regolare di una somma di denaro di tale entita a soggetti che devono testimoniare in un processo nel quale colui che eiargisce la somma imputato, nonch? in altro processo ail?esito dei quale colui che elargisce la somma interessato, in quanta vicenda connessa alla sua, non una anomaiia, ma un fatto iilecito. Un inquinamento probatorio. Si disposta la trasmissione degii atti Procura per quanto di competenza, essendo ravvisabili in tale attivita indizi del reato di corruzione in atti giudiziari, sia antecedente che susseguente (cfr., sul punto, SU Cass, n. 15208 del 25.2.2010, che riporta Ea posizione deila giurisprudenza di iegittimita pacifica sulla configurabilita del reato in reiazione alla deposizione testimoniale suila qualifica di pubblico ufficiaie in capo a! testimone, p. 28 deila motivazione). I protagonisti deila riunione del 15 gennaio 2011, oltre a tutte le ragazze citate, sono stati: Beriusconi Silvio, Ghedini Niccole, Longo Piero. Ha partecipata alla riunione anche Iris Berardi. Sebbene Ia donna non abbia reso testimonianza in auia, sussistono nei suoi confronti gli indizi di reita quantomeno in reiazione ai reati di cu! agli artt. 319 ter 377 c.p. (cfr. teiefonata sopra riportata tra lei ia Faggioii). Coiui che elargiva (e tuttora elargisce) Ie somme di cui si detto Berlusconi Silvio. Tutti i soggetti partecipanti alla riuniorse e, quindi, anche tutte le ragazze, sono gravemente indiziati, dunque, de! reato di cui aii?arti 319 ter Ie giovani donne sottoelencate, che poi rendevano false testimonianze (ii reato di faisa testimonianza concorre con ii reato di corruzione in atti giudiziari), in qualita di testimoni e, uuindi, pubbiici ufficial?, ricevevano denaro ed altre utilita, sia 368 prima che dopo aver deposto come testimoni; Berlusconi in qualita di soggetto che elargiva il denaro le altre utilita; gli Avvocati Ghedini Longo, in qualita di concorrenti, per aver partecipato, nella loro qualita di difensori di Berlusconi, alla riunione del 15 gennaio 2011, del tenore ricostruito. Si disposta la trasmissione degli atti alla Procura per quanto di competenza, altresi, per l?ipotizzato reato di falsa testimonianza, nei confronti delle seguenti ragazze partecipanti alle cene: Iriarte Osorio Diana Espinosa Arisleida Garcia Polanco Maria Esten detta Faggioli Barbara Visan Ioana Toti Elisa Barizonte Lisney Cipriani D?Altorio Francesca Sorcinelli Alessandra Ferrera Manuela Ferrera Marianna De Vivo Concetta De Vivo Eleonora Bonasia Roberta Skorkina Raissa Guerra Barbara Almarghioale Ioana Claudia Rigato Giovanna. Discorso in parte diverso merita la posizione di Trevaini Silvia. La sua testimonianza ha un valore processuale oltremodo significativo, perch? Ia donna, tuttora giornalista con rapporto di lavoro subordinato presso Mediaset, viene comunque pagata 2500,00 al mese da Berlusconi. Tale cifra si somma a! sum regolare stipendio, pari a circa mensili, come dalla stessa dichiarato. Alla donna, inel?rre, Berlusconi risulta aver elargito, nel corso degli anni, una 369 cifra intorno agli 800 mila euro, pagandole integralmente dapprima un appartamento a Milano 2, poi un appartamento nei pieno centro di Milano (Piazza S. Stefano), oltre ad averle regalato varie autovetture; da ultimo, una Audi TT. Ma la donna non inserita nell?eienco delle partecipanti alle cene di cui ai capo 1) di imputazione, non ha perso ii lavoro in seguito all?emersione mediatica del caso, non avrebbe avuto aicun motivo per essere ?risarcita?. In questo casof la dazione mensile di 2500,00 ad un soggetto poi inserito nella Iista testimoniale, che rendera una deposizione favorevole al soggetto che Ia retribuisce in tal modo, ancor pit: indiziante nel senso sopra riferito. Non trova nemmeno l?apparente come rilevato non verosimile pretesto di un non megiio specificato risarcimento danni. Si disposta Ia trasmissione degli atti alla Procura per quanto di competenza, altres?i, per I?ipotizzato reato di faisa testimonianza, nei confronti di altri soggetti a vario titolo partecipanti cene the, come si esaminera, hanno comunque dichiarato il falso: Risso Luca Facchineri Serena El Mahroug Karima El Mahroug M?hamed Puricelli Giorgio Cerioli Renato Rossella Carlo, Mariani Danilof Losi Simonetta, Apicella Mariano Soggetti che, a diverso titolo, avevano ricevuto vantaggi economici da parte di Berlusconi. pacifico, ma vale la pena di ribadirlo, che ie deposizioni rese da tutti i soggetti in esame erano dirette in via principale in favore di Berlusconi Silvio, ma, ripetute nel nostro processo, sono state dirette anche in favore dei nostri imputati, proprio perch?, come noto, il presupposto per la configurabilita dei 370 reati di induzione favoreggiamento della prostituzione ovviamente, I?esistenza della prostituzione. 3) Altri elementi atti a create inquinamento probatorio. Rinvenimento. nel corso di perquisizioni, di lettere verba/i facenti riferimento a ?dichiarazioni ex art- 391 bis C.D.D. Nel corso della perquisizione effettuata presso l?abitazione di Garcia Polanco veniva rinvenuta una lettera indirizzata a Barbara Guerra, avente ad oggetto una richiesta di colloquio investigative ex art. 391 bis datata Milano, 25 ottobre 2010, nonch? una copia del ?verbale di informazioni rese nel corso di indagini difensive ex art. 391 bis rese da Barbara Guerra?, datato 25 ottobre 2010, non firmato dalla Guerra. II rinvenimento di tali copie della lettera di invito del verbale di indagini difensive a casa di un soggetto diverso rispetto a colei che aveva reso Ie dichiarazioni, datati 25 ottobre 2010, ossia iI giorno prima dell?affioramento mediatico del caso, 26 ottobre 2010, sono gravi elementi indicativi di attivita volte all?inquinamento probatorio. evidente come una persona diversa da quella sentita non possa ricevere copia delle dichiarazioni rese da altra. nella fase dell?assunzione delle indagini difensive, prima di essere sentita. Naturalmente, la conoscenza di cic?) che avrebbe detto altra donna partecipante alle cene perlomeno influenza le dichiarazioni che chi riceve i! verbale rendera. Oltretutto, il verbale rinvenuto a casa della Polanco non firmato (poi Ia difesa Minetti ne produrra una copia firmata, ud. 17.5.2013): la fotocopia, evidentemente, stata estratta prima della firma, modalita quantomeno sospetta. Nel corso delia perquisizione a case Eieonora De Vivo si rinveniva una lettera di invito da parte dell?avv. Ghedini a rendere dichiarazioni ed un ?verbale di sommarie informazioni rese nel corso di indagini difensive ex art. 391 bis rese da Eleonora De Vivo, datata 25 ottobre 2010, siglato dalla stessa. II verbale siglato daila De Vivo queue indicate come relativo alle dichiarazioni 371 rese da Barbara Guerra, ma non firmato, sono sostanzialmente identici tra loro; si nota proprio l?uso delle stesse interlocuzioni tra le ragazze: ?incontri . conviviali?, con riferimento alle cene; la stessa risposta secca senza alcun commento: ?No, assolutamente? alia domanda se gli atteggiamenti di partecipanti avessero implicazioni di natura sessuale. La ferma negazione di essersi fermate a dormire ad Arcore. Venivano prodotti da! RM. analong verbali, sempre di contenuto identico, relativi a dichiarazioni assunte da Roberta Nigrb da lei sottoscritte. - Elarqizioni di s-agwme. in atti la prova di un bonifico pari ad 40.000,00, effettuato nel corso del processo da Berlusconi al padre delle gemelle De Vivo, Enzo De Vivo; risultano altri bonifici effettuati a favore di alcune partecipanti alle cene non partecipanti aile cene (Travaini), ulterieri rispetto ai 2500,00 mensili erogati a favore delle donne di cui si detto. Ci si riporta a quanto gia riievato in ordine all?univoco significato di erogazioni di cos?t forti somme di denaro in favore di soggetti Che dovranno essere sentiti come testimani in un processo pena!e. Francamente, ogni spiegazioni alternativa Si scantra contro una evidenza dei fatti incontrastabile. Bonifico a faybre del padre di Rubyn poi in atti un bonifico pari ad 1500,00 effettuato da Facchineri Serena in favore del padre di Ruby, El Mahmng M?med, il quale ha reso nel processo dichiarazioni false in ordine aila dedotta non conoscenza delle frequentazioni da parte di Ruby delle cene di Arcore (Ie telefonate tra lui Ruby smentiscono seccamente I?assuntd progr. 4103 del 30.9.2010 ore 9.51) ed alla dedotta non ricezione di denaro in relazione a questa vicenda. L?evidenza documentale del boni?co da Fui ricevuta to smentisce getta ulteriore ombra sulla gia esaminata deposizione della Facchineri sul sue dedbtto non interessamento alla vicenda. is} - Si qic'} detto dei forti paqamenti di somme di denaro ricevuti da Ruby anche in corso di processo da parte di Berlusconi. La ragazza, prima di deporre come testimone nei presente processo, aveva reso pubbiiche dichiarazioni, con grande eco mediatico delle stesse, utilizzando - in alcuni punti un linguaggio particolarmente tecnico. Sentita in aula, rivelava che il contenth delle dichiarazioni era stato indicato da lei, ma lo scritto le era. stato ?preparato da aitri?. di di questo anomalo dato, pubbliche dichiarazioni rese prima di essere sentita come testimone in un processo penaie costituiscono, anche queste, una attivit? di possibile contaminazione probatoria, ancora se, come ammesso dalla ragazza in aula, nella redazione deilo scritto riassmtivo delle dichiarazioni stata adiuvata da aitri. Non noto da chi; pertanto i?eiemento solo rilevante dal punto di vista indiziario. Si sottolinea che, in quel momento, era in corso anche il processo c.d.i ?Ruby nei quaie Berlusconi era imputato. II trattamento sanzionatorio degli imputati in relazione ai reati per i quali interviene condanna. In punto di quantificazione della pena, va premesso, in via generaie, che le circostanze di cui all?art. 62 bis c.p. possono essere concesse solo a coioro che hanno serbato un corretto comportamento processuale ammesso almeno in buona parte Ie proprie responsabilit? cio vale, nel caso che ci occupa, unicamente per Mora Dario, seppum non neile massima estensione, tenuto conto dei protrarsi deiia condotta dei numero di soggetti coinvolti. Quanto agli imputati Mioetti Nicole Fede Emilio, gli stessi non paiono certamente meritemii deila concessione delle Circostanze attenuanti generiche, in considerazione dell?estrema gravit? dei fatti accertati della intensit? dei dolo (che ha sorretto un?attivit? delittuosa protrattasi in un arco temporale considerevole) Tra i diversi episodi GEEitti,?QSi, poi, attese l?unicit? di movente, la omogeneit? dei reati e. la contiguitz?a tomporaie, puo riconoscersi l?identit? del disegno criminoso aopiicare !a pit?: favorevoie disciplina dei reato continuato. In punto di determinazione, il reato piu grave va valutato in relazione alle singole posizioni interessate. dunque: Mora Dario va condannato alla pena di anni 7 di reclusione, in relazione ad entrambi i capi di imputazione, cos?r determinata: pena base per il reato piu grave da individuarsi nel fatto contestato al capo 2) anni 6 di reclusione, ridotta per la concessione delle attenuanti ex art. 62 bis ad anni 5 di reclusione aumentata per la continuazione interna al capo 2) ad anni 6 di reclusione ed ulteriormente aumentata ad anni 7 di reclusione per la continuazione determinata dal delitto sub Fede Emilio, in relazione al quale stata affermata la penale responsabilita per il delitto di cui al capo 1) del deEitto di favoreggiamento della prostituzione minorile rubricato al capo 2), va cendannato alla pena di anni 7 di reclusione cosi determinate: pena base per il reato piu grave da individuarsi nella condotta di favoreggiamento della prostituzione minorile sub 2), anni 6 di reclusione, aumentata ad anni 7 d? reclusione per la continuazione implicata dal delitto di cui al cage Minetti Nicole, in relazione alla quale stata affermata la penale responsabilita per il delitto di favoreggiamento della prostituzione sub 1), va condannata alla pena di anni 5 di reclusione ed 6 2000,00 di multa cosi determinata: pena base anni 4 di recrusione ed 1500,00 di multa, aumentata per la continuazione interna ad anni 5 ed 2000,00 di multa. Alla sentenza segue, per Iegge, la condanna degli imputati al pagamento delle spese processuali. In?ne, quanta alle pene accessorie che operano di diritto ai sensi degli artt. 28 55. 609 septies le stesse some cosi specificate: Mora Dario Fede Emilio devono essere interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, dal?'uf?cic di tutore 0 di curatcre da ogni altro ufficio attinente alla tutela alla cura nonche in state d2 interdizione legale durante l'espiazione della pena, interdetti in perpetuo da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine grado, nonche da. ogni uf?cio servizio in istituzione strutture pubbliche 0 private freq:;entate prevaEentemente da minori. 374 Minetti Nicole, deve essere interdetta dai pubblici uf?ci nonche dall'esercizio della tutela della curatela per la durata di anni 5. Come detto, Fede Emilio va mandato assolto dal reato di cui al capo 2) limitatamente alla condotta di induzione alla prostituzione minorile Minetti Nicole va mandata assolta dal reato di cui al capo 1) limitatamente alla condotta di induzione alla prostituzione dal reato di cui al capo 2) limitatamente alla condotta cli induzione alla prostituzione minorile, entrambi per non aver commesso il fatto. II riconoscimemto del danno. Le parti civili hanno invocato, ed ottenuto, il riconoscimento di un danno loro cagionato dagli imputati argomentando principalmente sulla circostanza che l'essere state considerate al pari di "prostitute"; anche solo, come nel caso di Ambra Battilana Chiara Danese, nel contesto di un'unica partecipazione alle serate di Arcore, avrebbe cagionato loro un sentimento di profonda prostrazione dal quale sarebbero derivati contraccolpi psicologici di non poco momento. Poi, il clamore mediatico derivato dall'esplosione dello scandalo sulla vicenda c.d. "Ruby" sulle "cene di Arcore"; palesando alla collettivita la partecipazione delle parti civili alle suddette cene ingenerando nel comune sentire la convinzione che anch?esse facessero parte del circuito di escort, avrebbe compromesso i loro rapporti affettivi, sociali lavorativi. Sono state assunte, al fine di dimostrare tale assunto, numerose testimonianze: genitori, fratelli sorelle, insegnanti. La valenza probatoria all tali deposizioni, per la verita, risultata essere assai limitata, tuttavia, la vicinarzza affettivay sociale, scolastica, lavorativa alle parti civili del testimoni hanno consentito cli meglio delineare le condizioni emotive in cui esse versavano nel periodo, per ognuna, di rispettivo riferimento. Ecco, in sintesi, le dichiarazioni raccolte al dibattimento: Gutierrez Corazon, mamma di Ambra Battilana, stata sentita all'udienza dell?11.1n2013. La donna ha raccontato delie disaglate condizloni economiche familiari che lei 375 i figli hanno attraversato negli anni, dell'abbandono del marito, della difficoltz?a di reperire una stabile attivit? lavorativa, del contributo che Ambra, con la sua attivit? di modella, aveva portato in famiglia. Nell'ottobre 2010, appena dopo la pubblicazione delle prime notizie sulle "cene di Arcore?, vedendo tra gli altri comparire il nome l?immagine della figlia, aveva parlato con Ambra per avere una spiegazione. Ambra le aveva raccontato per sommi capi la sua partecipazione alla serata del settembre precedente, era molto turbata triste. Tuttavia, ben prima che le notizie trapelassero, aveva gi? notato che Ambra presentava Lm malessere, spesso piangeva, si rifugiava in camera sua, non parlava. Sovente restava a casa da scuola. A causa degli articoli di stampa del clamore che la vicenda aveva suscitato Ambra aveva avuto molti problemi a scuola faticava a trovare lavoro. Sapeva che Ambra aveva presentato 'Jna denuncia per violenza sessuale ma non conosceva i particolarin Ambra per on periodo aveva vissuto da sola in un appartamento il cui affitto riteneva venisse pagato da Salemi Daniele che era l'agente di Ambra. Ambra aveva preso anche contatti con lo psicologo attraverso la scuola che frequentava. Bo Giuseppe, vicepreside della scuola frequentata da Ambra nell'anno scolastico 2010/2011, ha dichiarato che successivamente alla pubblicazione delle notizie sui giornali riguardanti El easo "Ruby", presso l'istituto si erano accalcati numerosi giornalisti che attendevano di vedere Ambra. La ragazza era molto scossa da questi eventi in pill! cli un'occasione era stata fatta uscire da una porta posteriore proprio per sottrarla all'assalto. Aveva saoiito; per aveme parlato con la professoressa di italiano Lorenza Alessandri, che nel COFSO del quarto anno Ambra aveva vissuto un momento personale molto complicate ma non era a conoscenza dei dettagli. Alessandri Lorenza, professoressa cli italiano di Ambra Battilana sino al conseguimento del diploma nel 2011, stata ascoltata all'udienza del 19.4.2013: L'insegnante ha riferito di ever riseontrato on momento di grave turbamento di 376 Ambra nei corso dell'anno scolastico 2009/2010 legato ad una vicenda personale Che riguardava un non meglio precisato rapporto con un uomo molto pit: grande di lei. Era anche al corrente delle serie difficolta economiche familiari che incidevano non poco sulla serenita della ragazza. Ricordava Che al ritomo dalle selezioni di Miss Italia del 2010 Ambra le era apparsa molto dimagrita. Ambra le aveva comunicato dell'invita ricevuto per una cena a casa di Silvio Berlusconi ma non ie racconte nulla deilo svolgimento. Dopo la pubbiicazione delle notizie sui caso "Ruby", Ambra era molto turbata, sofferente. Marengo Davide, compagno di ciasse di Ambra, sentito all'udienza dell'11.112013, ha dichiarato di non ricordare situazioni particolari ricollegabili ad Ambra nel corso dell'ultimo biennio. Non aveva un rapporto di amicizia con la ragazza, si frequentavano unicamente in ambito scolastico. Nemmeno ricordava di aver parlato a sentito i compagni parlare di Ambra in relazione alle notizie pubblicate sui giornali che riferivano delia sua partecipazione a cene a casa di Siivio Berlusconi. Non aveva netato particolari cambiamenti nell'atteggiamento nell?abbigliamento di Ambra durante gli anni scuola frequentati insieme. Si sapeva, a scuoia, Che Ambra faceva la modella. Analogamenter Basie Andrea, altro compagno di classe, non ha saputo riferire circostanze Darticolari in merito alla pubblicazione delle notizie riguardanti Ambra. Ricordava la presenza di giornalisti the questo aveva turbato Ambra. La ragazza gii aveva riferito poco nulla limitandosi a confermare di essere stata a casa di Silvio Berlusconi. (Zen gli altri compagni aveva sommariamente commentato ia vicenda ed erano tutti molto dispiaciuti sorpresi per quello Che era accadutc ad Ambra. Ambra si era rivolta aile psicologo deH'Istitth scolastico ma il teste non era in grado di ricordare me ii periodo ne ie ragioni di ouesto supporto. Gambino Giusepipa, mamma di Chiara Danese, stata sentita all'udienza del 14.12.2012. La teste ha riferito delia sera del 22.8.2010 allorquando, terminate le selezioni Lu -J xi per Miss Italia sul lago d'Orta, Chiara aveva deciso di accettare l'invito di Daniele Salemi per festeggiare il brillante risultato nonostante il suo disaccordo. Chiara era rientrata a casa verso le 3.00 del mattino ed era partita poco dopo per Salsomaggiore. Al rientro dal concorso di Miss Italia aveva notato che Chiara era molto triste, turbata, non voleva uscire, Aveva chiesto alla figiia cosa stesse accadendo ma Chiara non le aveva confidato nulEa. Inizialmente aveva collegato il turbamento al mancato superamento delle selezioni, ma la cosa si trascinava oltremisura Chiara non dava alcuna spiegazione. Solo dopo ia pubblicazione delle prime notizie sui giornali riguardanti il caso "Ruby", finalmente Chiara si era decisa a raccontarle tutto confessandole di non avere trovato prima il coraggio perche si sentiva in colpa per non averla ascoltata, la sera del 22.8.2010, non essere tornata subito a casa. Chiara le aveva descritto il contesto a casa di Berlusconi, le numerose ragazze presenti, le situazioni sconvenienti che si erano create. Le aveva detto di avere avuto paura. vergogna di essere stata in ansia tanto cia aver chiesto una camomilla per tranquiliizzarsi. Poi le aveva anche descritto il "provino" che lei Ambra avevano sostenuto da Emilio Fede per il ruolo di "Meteorine" sottolineando i! fatto che le era sembrato un ?casting? un po' anomalo perche Fede l'aveva solo guardata, facendola girare su se stessa indugiando sol suo sedere. Quando, poi, la stampa aveva pubblicato i orimi articoli la loro vita era cambiatai Chiara veniva derisa dalla gente additata come escort. Tutta la famiglia aveva dovuto subire commenti sgradevoli atteggiamenti sgarbati da parte delle persone del paese. Ad un certo ounto Chiara aveva teiefonato ad Emilio Fede cercando aiuto affinche intervenisse in sue difosai Fede aveva saputo solo chiedere a Chiara se anche lei "voleva i soidini". Aveva sentito personalmente Fede pronunciare questa frase. Chiara aveva ribattuto Che non le interessavano i soldi, voleva solo essere chiamata fuori. Chiara le aveva anche riferifo che, nei corso della serata ad Arcore, Emilio Fede 378 le aveva accarezzato le gambe Berlusconi Ie aveva paipato il sedere. Chiara aveva dovuto cercare il sostegno di uno psicologo per gestire lo stato emotivo per un periodo aveva assunto una terapia farmacologica. Debora Danese, sorella di Chiara, ha riferito alia medesima udienza del 14.12.2012, di aver accompagnato, il 21.8.2010, la sorella presso gli studi Mediaset per un "casting". Erano andati in macchina, c'era anche il suo fidanzato, avevano incontrato Salemi fuori dagli studi, poi avevano salutato Chiara ed erano rientrati a casa. Non aveva avuto occasione di parlare con Chiara del provino perch? la sorella era partita per Salsomaggiore. Al rientro di Chiara aveva notato che la sorelia era molto depressa, piangeva, non mangiava, stava tutto il giomo in camera sua, non parlava con nessuno. Sui memento aveva pensato alia delusione per i'esclusione da Miss Italia poi, poco a poco, Chiara aveva cominciato a rivelarle qualcosa riguardante le serate del 21 poi del 22.8.2010. In particolare Chiara ie aveva raccontato che, ii 21.8.2010, terminato il provino era andata a cena con Emilio Fede da "Giannino" a Milano. Nel corso della cena Fede l'aveva fatta alzare aveva guardato il sedere compiaciuto. Chiara era rimasta perplessa, non cagiva le ragioni di taie gesto. Quanto alla serata ad Arcore, Chiara le aveva raccontato che si era sentita molto a disagio per via del comportamento delle ragazze presenti anche di Berlusconi, che l'aveva palpeggiata sedere, di Fede che le aveva toccato le gambe. Poi, quando in tavola era comparsa la statuetta del Priapo Chiara si era sentita ma?e aveva chiesto una camomilia. Le aveva accennato ad atteggiamenti iascivi delle ragazze, con toccamenti strusciamenti. Le informazioni che riceveva da Chiara erano frammentarie perch? scoppiava sempre a piangere mentre raccontava. Ci erano voluti giorni per tirarle fuori quaicosa capire perch? stesse tanto male. Era sicuramente rimasta scioccata dall'esperienza vissuta, molto lontano dal loro modo di essere, tanto pudico riservato che, nemmeno tra sorelle, si erano mai viste nude. Dopo Ia pubblicazione delle prime mtizie Chiara si era decisa a rivelare tutto. 379 La vita di Chiara dell'intera famiglia, a quel punto, era cambiata radicalmente. Chiara veniva additata come una prostituta, la gente per strada le chiedeva se era andata a letto con Berlusconi, se era la sua fidanzata. Un inferno. Chiara era dovuta ricorrere all'aiuto di uno psicologo. Fadil Fatima Ezzahra, sorella di Imane Fadil, stata sentita all'udienza del 14.12.2012.? Ha raccontato la teste che nel 2010 e. sino ai primi mesi del 2011 aveva vissuto con la sorella in via Note a Milano. Ricordava la sera della prima sortita di Imane ad Arcore, invitata da Dario Mora incontrato al ristorante "Giannino". Al rientro Imane le aveva raccontato di un contesto piuttosto "scomposto" con ragazze che ballavane seminude si struseiavano tra loro addosso agli uomini presenti. Imane era perplessa confusa. Dopo alceni mesi era tomata ad Arcere questa volta sollecitata da Emilio Fede. Fede, per convincerla, ie aveva prospettato la possibilita di lavorare in televisione, Imane si era recata ripetute volte a casa di Berlusconi, ma il contratto di lavoro promessole non arrivava mai. Poi aveva capito perche. Non avendo intenzinne di scendere a compromessi aveva interrotto le frequentazioni con Fede Berlusconi; Poco dopo era scoppiatd l0 scandalo. I giomalisti assediavano l'ingresso di casa, Imane non voleva pit?J uscire, era caduta in depressione, non dormiva. Per un iungo periodo la sua vita era stata stravolta. Le deposizioni dei testi appena riassunte dimostrano incontrovertibilmente che all'esito deiia pubblicazione delie prime notizie riguardanti le cene di Arcore le odierne parti some state sotteposte ad un attacco mediatico piuttosto massiccio che ha condizionato marcatamente la ioro vita, i loro rapporti sociaii, i Ioro affetti. Chiara Danese, Ambra Battilana Imane Fadil unitamente ad un nutrito numero di altre gidvani denne some state; senza mezzi termini, definite 380 escort, descritte in situazioni sconvenienti ambigue, in?late nel letto di Berlusconi. Le difese degli imputati hanno approfonditamente argomentato sul punto, sostenendo Che non la partecipazione alle serate di Arcore, in se per se considerata, aveva cagionato un danno alle persone offese, bensi il clamore mediatico Che ne derivato all'esito della pubblicazione delle notizie sul caso "Ruby". Se questo certamente vero, nemmeno perc?) puc?) dubitarsi dello stato d'animo appalesatosi nelle ragazze durante la partecipazione alle serate di Arcore allorquando .le stesse ebbero la consapevolezza del perch? si trovavano in quel posto Che cosa ci si aspettasse da lore? Le parti civili hanno ugualmente parlato di disagio, vergogna, rabbia, disgusto emozioni tutte provocate dal contesto in cui erano state proiettate nel corso del suo svolgimento. Chiara Danese ha accusato addirittura un malore dovuto all'incapacita di gestire reagire alla situazione. Tutte, ben prima della pabblicazione delle prime notizie, hanno subito un contraccolpo emotive psicologico dalla mera partecipazione alle serate di Arcore. non vale a in?ciare tale assunto il tentativo delle difese di sminuire la valenza probatoria deEIe dichiarazmni delle parti attuato rivangando situazioni persona? ambivalent?? 0 evidenziando la molteplicita delle cene cui avrebbero accettato di intervenire?, circostanze sintomatiche, secondo i difensori, di una assoluta inverosimiglianza di quanta riferito. Va di contro sottolineato Che, una volta superato positivamente il vaglio critico di attendibilita, come nel case di specie avvenuto, rimarcato il contenuto assolutamente coerente e. lineare, pr?vo di sbavature animosita nei confronti degli imputati, del narrate c??erto dalfe parti civi?? non pub revocarsi in dubbio Che la soffere?nza riferita direttamente co! egata alla partecipazione alla 6? II rifer?mento alla denuncia presentata da Ambra per violenza sessuaie all'esito di una relazione intrattenuta con un uomo molto pits grande ai messaggi Che Chiara avrebbe inviato a Fede per ringraziarlo delta serate. 6" Imane Fadii 51 racata ac: Arcore almeno otto volte. 3?8} serata sia del tutto plausibile veritiera. Su tale patimento si fonda il riconoscimento del danno, certamente cagionato alle parti civili dal comportamento degli imputati, che dovra essere meglio tratteggiato nel suo ammontare innanzi al gludice civile. Non stato possibile, invero, per le numerose variabili che hanno interferito, liquidare il danno in questa sede non avendo questo Tribunale raggiunto la completa cognizione del quantum debeatur. Per le stesse ragioni devono essere respinte le richieste avanzate dalle parti civili di riconoscimento di provvisionale. Oltre alla rifusione del danno gli imputati devono farsi carico delle spese di giudlzio sostenute dalle parti civili che si ritiene equo quantificare in 10.000,00 per ognuna a! netto di IVA CPA. La determinazione dell'ammontare stata operata sulla base del DM 140/2012 in ossequio ai criteri lvi eoucleati anche tenendo conto delle indicazioni ricavabili dalle "Linee Guida", elaborate con la collaborazione del Tribunale di Milano, I'Ordine degli Avvocati la Camera Penale dl Milano, per l'applicazione dei parametri previsti clal citato Quanto alla parte civile Ambra Battilaoa il pagamento delle spese dovra essere effettuato dagli imputat,i in favore dello Stato che le anticipera stante l'intervenuta ammissione al patrocinio a spese dello State della suddetta parte civile. Tenuto conto della peculiarita del processo, dell?ampia ed articolata istruttoria svolta, del numero delle parti dei testimoni ascoltati la complessita delle imputazioni, ll termine per l! deposito della motlvazione viene indicato in giomi 90. RQMJ Visti gli artt. 533, 535 dichiara MORA Dario colpevoie dei reati a lul ascrittl ai cap} .1) 2), FEDE Emilio cofpevole del reato di cui al capo 1) del reato di cui al capo 2) in relazione alla condotta di favoreggiamento della prostituzione minorile, MINETTI Nicole colpevole del reato cl? cui al capo 1) in relazione alla condotta di 00 Ix) favoreggiamento della prostituzione, e, concesse a MORA Dario le attenuanti generiche, ritenuta per tutti la continuazione, condanna MORA Dario alla pena di anni sette di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali; FEDE Emilio alla pena di anni sette di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuall; MINETTI Nicole alla pena di anni cinque di reclusione ed 2.000,00 oltre al pagamento delle spese processuali? Visti gli artt. 28 55., 600 septies c.p. 6 L. 75/58, dlchiara MORA Dario FEDE Emilio interdetti in perpetuo dai pubblici uf?cl, dall'ul?ficio di tutore 0. di curatore da ogni altro uf?cio attinente alla tutela ed alla cura nonch? in state d; interdiziane legale durante l'esecuzione della pena; Nicole interdetta dai uffici nonch? dall'esercizio della tutela della curatela per la durata all anni clnque; MORA Dario FEDE Emilio interdettl perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine grads, nonch? da ogni uf?cio servizio in istituzione strutture pubbliche private frequentate prevalentemente cla minori. Visti gli artt. 538 c.4p.p., cendanna MORA Dario FEDE Emilio al risarcimento del danni caglonati alle parti civili Battllana Ambra, Danese Chiara, Fadil Imane, da Elquldarsi in separate gludizio. Respinge Le domande di condanna al pagamento di provvisionali avanzate da Battilana Ambra, Danese Chiara, Fadil Imane. Condanna MORA Dario FEDE Emilio alla rlfus?ene delle spese di castituzione giudizio in favore delEe pas'ti civil? Battilana Fadil Imane Ambra, Danese Chiara, v9 GIG La.) quantificate in 10,000,00 per ciascuna parte civile, oltre Iva Cpa, disponendo per la parte civile Battilana Ambra il pagamento delle suddette spese in favore deHo Stato, che Ie anticipera. Visto I?art. 530, 2? comma assolve FEDE Emilio dal reato :15. cui al capo 2), in relazione alla condotta di induzione alla prostituzione minorile, MINETTI Nicole dal reato di cui al capo 1) in relazione alla condotta d5 induzione al'a prostituzione dal reato di cui al capo 2) in relazione alla condotta di induzione alla prostituzione minorile per non aver commesso i5 fatto: Visto I?art? Nicole dal reato di cui a? cam in relazione alla condotta di favoreggiamento della prostituzione minorile, per non aver commesso il fatto; Ordina la confisca di tutto quanto in sequestro. Dispone la trasmissione degli atti alla Procura deila Repubblica - sede per quanto di competenza in re1azione agti indfzi :13 reita ravvisati in riferimento a ciascun soggetto di seguito indicato, con particoiare riguardo a quanto accaduto il 6?7 ottobre 2010, El 15 gennaio 2011, alle condotte ulteriori collegate, nei confronti di: Amarghioale Ioana Claudia Apicella Mariano Berardi, Iris Barizonte Lisney Berlusconi Siivio Bonasia Roberta Cerioli Renato CiprianE D?Altorio Francesca De Vivo Concetta De Vivo Eleonora El Mahroug Karima El Mahroug M?hamed Espinosa Arisleida Facchineri Serena Faggioli Barbara, Ferrera Manuela Ferrera Marianna, Garcia Polanco Maria Esther Ghedini Niccolo, Giuliante Luca; Guerra Barbara Longo Piero, Losi Simonetta, Mariani Danilo, Puricelli Giorgio, Rigato Giovanna Risso Luca Rossella Carlo, Skorkina Raissa, Sorcinelli Alessandra Toti Elisa Trevaini Silvia Visan Ioana Visto l?art 544, co. 3 indica in giomi 90 ii termine di deposito della motivazione. Milano, 19 iuqlio 2013 I giudici est V81 Sezione Penale (AC 2 5 85 in Cancelleria 2 9 5%3?1. 25333 .4 ?fiEg?l?Ww INDICE Svoigimento del processo pag. 1 Le questioni soilevate dalle difese a) Eccezione di incompetenza territoriale pag. 8 b) Eccezione di nullit?i deil'avviso ex art. 415 bis c.p.p. per omesso deposito in forma integrale degli atti pag. 16 c) Eccezione di nullit? per vioiazione dell'art. 335 co.3 bis c.p.p. pag. 17 d) Eccezione di iegittimit? costituzionale pag. 19 e) Possibilit? di configurare nella specie i'attivit? di prostituzione pag. 24 La genesi lo sviluppo delle indagini pag. 29 Karima El Mahroug pag. 37 Le dichiarazioni delle parti civili pag. 76 Chiara Danese pag. 76 Ambra Battiiana pag. 89 Imane Fadil pag. 105 Le dichiarazioni di Meiania Tumini pag. 132 Vadai? Maura pag. 150 Battarra Valentina pag. 150 Le dichiarazioni di Maria Makdoum pag. 153 Le dichiarazioni di Natascia Teatino pag. 162 Le deposizioni dei testimoni ritenuti falsi pag. 164 Le altre testimonianze pag. 217 Le cene eieganti pag. 222 ?Casting? Miss Itaiia pag. 236 Nicole Minetti La condotta di favoreggiamento della prostituzione. Capo 1) pag. 239 La condotta di induzione alla prostituzione. Capo 1) pag. 258 La condotta di induzione favoreggiamento della prostituzione di Karima El Mahroug. Capo 2) pag. 263 Le ?cavolate? di Karima El Mahroug pag. 266 Emilio Fede Dario Mora pag. 290 Le attivit? di inquinamento probatorio 1) La notte tra il 6 il 7 ottobre 2010 pag. 351 2) II 15 gennaio 2011 pag. 360 3) Altri elementi atti a creare inqu?namento probatorio pag. 371 Trattamento sanzionatorio degli imputati in relazione ai reati per i quali interviene condanna pag. 373 II riconoscimento del danno pag. 375 Dispositivo pag. 382